Abitare nomade: il prototipo in legno e plastica di Cherubino Gambardella

Napoli, 3 dicembre 2015 - 9 gennaio 2016

Un prototipo in scala 1:1 in legno e plastica per i senzatetto. È la risposta di Cherubino Gambardella al tema dell'abitare nomade, una sorta di unità abitativa da poter inserire anche in centro città e realizzata in occasione progetto del "Plastic Village. Il limite imperfetto tra architettura e design", promosso dalla Fondazione Plart in collaborazione con il Madre di Napoli e sfociato in una mostra e un workshop nati per affrontare una delle questioni più complesse e attuali del nostro tempo: quella dell'immigrazione.

Foto © Luciano Romano

Foto © Luciano Romano

Dalla collaborazione tra la Fondazione Plart e Cherubino Gambardella nasce un'idea multiforme: quella di creare una soluzione abitativa di prima ospitalità in plastica, che non solo risponda alle esigenze tecniche, ma dia anche importanza a valori architettonici, etici e sociali.

Foto © Luciano Romano

L'idea del prototipo è quella di introdurre una nuova concezione di ospitalità. Una soluzione che risponda non solo ad esigenze architettoniche di funzionalità, ma anche estetiche, permettendo all'abitazione di essere inserita anche in un ipotetico centro storico, e di non essere semplicemente relegata a zone periferiche, nell'ottica di un'integrazione che passi anche attraverso una rivoluzione architettonica.

L'obiettivo afferma Gambardella, in un'intervista a cura di Francesca Leva, pubblicata su Il Napolista, è stato quello di «realizzare alloggi che non fossero ghetti o campi nelle periferie ma installazioni non spiacevoli». «Non voglio la favelizzazione dei centri urbani - continua l'architetto - ma un'aggiunta anche dissonante che possa essere una scossa per certe ritualità della nostra città che è racchiusa nella dissonanza tra la rapacità delle periferie e lo snobismo della borghesia».

Il prototipo verrà presentato all'interno della mostra allestita presso la Fondazione Plart (via Giuseppe Martucci 48 - Napoli) dal 3 dicembre 2015 al 9 gennaio 2016, insieme al particolare tavolo di lavoro utilizzato durante i giorni di workshop e ai 24 collage realizzati dall'arch. Gambardella attraverso i quali il prototipo è stato contestualizzato all'interno dell'architettura storica di grandi capitali europee.

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