Un parco per sport estremi per riqualificare la centrale a turbogas di Alessandria

L'idea vincitrice del concorso bandito da Enel è di Recchi Engineering e Frigerio Design Group

Un parco per sport estremi, una nuova polarità territoriale per la città di Alessandria. È l'idea vincitrice del concorso di idee per la riconversione della centrale a turbogas, lanciato lo scorso luglio da Enel, in collaborazione con il Comune di Alessandria, il Politecnico di Milano e l'Università del Piemonte Orientale. 

Una vera e propria call to action per raccogliere e valorizzare proposte da diverse realtà, che ha coinvolto oltre 200 partecipanti da 9 Paesi.

Il progetto per un centro dedicato agli sport estremi e all'intrattenimento, battezzato XXL - Xtreme Xperience Land, è del team formato da Recchi Engineering, Frigerio Design Group, dagli ingegneri Livio Dezzani ed Ermanno Maritano e dall'architetto Stefano Ponzano.

La giuria ha riconosciuto al progetto un'elevata qualità progettuale, coniugata alla capacità di riutilizzare in maniera innovativa e sostenibile le strutture esistenti. Il concept è stato giudicato innovativo sia dal punto di vista architettonico che gestionale: l'idea valorizza l'identità industriale della Centrale, mantenendo la memoria storica del sito attraverso il riutilizzo di numerose strutture esistenti riconvertite ad uso sportivo. Il business model è stato giudicato interessante e potenzialmente remunerativo, con esternalità positive e capacità attrattiva sul territorio con conseguenti ricadute occupazionali per Alessandria, focalizzate soprattutto sui giovani.

XXL- Xtreme Xperience Land

XXL propone un concentrato di sport estremi alla portata di tutte le età, dai 3 anni in su. Un'esperienza quale veicolo di intrattenimento e apprendimento della persona che coinvolge tutti i cinque sensi, per vivere intense emozioni, interagendo con gli altri e divertendosi.

Il progetto precede la suddivisione del parco in 5 aree tematiche, quali: acqua, terra, aria, energia e natura. I due ex-serbatoi sono riutilizzati rispettivamente per attività indoor di arrampicata (area terra) e per immersioni subacquee, tuffi d'altura (area acqua). All'esterno, le aree dedicate a skate, bmx, pattini e parkour, ma anche ad attività acquatiche, come il surf e il wakeboard.

Nell'area dedicata all'aria, vengono previsti un simulatore di paracadutismo ed attività variegate, quali bungee jumping, base fly e corsa in verticale. Nell'area energia, i gruppi turbogas, i camini e il carroponte diventano l'ambiente per un parco avventura. Un'ampia area verde è inoltre riservata alla pratica di varie attività sportive (area natura).

Infine, viene pensato un unico, nuovo, «edificio-percorso» che attraversa fluidamente l'area, offrendo anche affacci in quota all'interno dei serbatoi. L'edificio contiene servizi di supporto alle attività sportive. I progettisti hanno voluto mantenere la memoria e valorizzare la potenza comunicativa delle imponenti strutture industriali, che ibridandosi, diventano il perfetto scenario e contenitore delle attività previste. 

Recuperare il più possibile secondo logiche di sostenibilità ambientale, realizzare i nuovi volumi ad alta efficienza energetica e aumentare la superficie verde e drenante, sono alcuni punti cardine della strategia progettuale.

Crediti

Xtreme Xperience Land

Data e luogo 2015, Alessandria, Italia
Committente ENEL

Superfici
lotto 66.000 mq / parcheggi 11.000 mq / area verde 25.000 mq
nuovo edificio superficie coperta 3.300 mq / SLP totale 2.000 mq / volumetria totale insediata 6.000 mc

Team
Capogruppo e project manager

Recchi Engineering - arch. Emanuela Recchi con arch. Alexia De Steffani

Progettazione architettonica
Frigerio Design Group - arch. Enrico Frigerio con gli architetti Carola Ginocchio, Fabio Valido, Paula Vier, Daniele Gesualdo

Sostenibilità economica: ing. Livio Dezzani
Sostenibilità sociale: arch. Stefano Ponzano
Sostenibilità ambientale e temi energetici: ing. Ermanno Maritano


Al secondo posto

Conquista il secondo posto il team composto dal prof. arch. Antonello Stella, dagli architetti Daniele Durante (Studio BV36), e Maurizio Urbani, che ha proposto di trasformare il sito in un polo agricolo di eccellenza, dove coniugare ricerca scientifica con produzione di varietà locali e consumo a km zero di prodotti del territorio. Un polo dove sviluppare ricerche legate alla conservazione e selezione di sementi autoctone di specie vegetali pregiate o in via di estinzione.

Al terzo posto

Il team formato dagli architetti Alice Bottelli e Joi Donati (studio DBmLab/Donati Bottelli Architects), arch. Stefano Antonelli, ing. Ferruccio Galmozzi (DIGIERRE 3 Srl) e Joaquin Berdes (collaboratore).

La loro proposta: CORZETTI, comprende un centro di ricerca oncologico, una residenza socio-assistenziale, un centro riabilitativo, una chiesa/auditorium e un'università della terza età. Il progetto valorizza alcune strutture preesistenti, in particolare i due serbatoi, il carroponte e un camino. La soluzione architettonica prevede la tipologia a corte, viene inoltre prevista la realizzazione di numerose coperture verdi.

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