Ammodernamento dei cinema: tax credit per le Pmi fino al 60% nel 2024

La novità inserita nella legge di Bilancio 2024; per le certificazioni infedeli multe da 10mila a 50mila euro

di Mariagrazia Barletta

Per le piccole e medie imprese il tax credit per la ristrutturazione dei cinema può arrivare al 60%. Viene rafforzato dalla legge di Bilancio 2024 il credito d'imposta che incentiva diversi interventi, quali: la realizzazione di nuove sale cinematografiche o il ripristino di quelle inattive, la ristrutturazione e l'adeguamento strutturale e tecnologico, l'installazione, la ristrutturazione, il rinnovo di impianti, apparecchiature, arredi e servizi accessori dei cinema.

Per le imprese cinematografiche che non sono Pmi l'aliquota del tax credit non cambia: oscilla tra il 20 e il 40% delle spese sostenute per le ristrutturazioni, gli ampliamenti e l'adeguamento tecnologico.

I dettagli della detrazione: requisiti soggettivi dei beneficiari, interventi agevolati e relative aliquote, tetti massimi e certificazioni delle spese, saranno definiti da uno o più decreti del ministero della Cultura, da emanare di concerto con i ministeri dell'economia e del Made in Italy. Tali Dm dovranno anche definire le responsabilità dei soggetti chiamati a certificare le spese ammesse a detrazione, nonché le caratteristiche delle polizze assicurative che questi dovranno stipulare.  

Intanto per i soggetti certificatori, la legge di Bilancio fissa già le relative sanzioni, che oscillano, per ciascuna dichiarazione infedele, dai 10mila ai 50mila euro.

Con la legge di Bilancio 2024 viene, inoltre, rifinanziata con 20 milioni annui la sezione del Fondo per il cinema e l'audiovisivo destinata all'omogenea distribuzione delle sale cinematografiche sul territorio nazionale. Tale sezione - che nasce nel 2017 per incentivare la ristrutturazione, la riattivazione e la realizzazione di nuove sale cinematografiche attraverso la concessione di contributi a fondo perduto o in conto interessi sui mutui o locazioni finanziarie - dovrà ora incentivare anche interventi finalizzati alla piena inclusione delle persone con disabilità.

I dettagli per l'erogazione dei contributi saranno definiti da un decreto del ministero della Cultura.

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