Valy : [post n° 312694]

Ora ci si mettono anche le casalinghe...

Guardate cosa ho trovato navigando in rete:

www.no-architect.com/index.php

non bastavano i migliaia di concorrenti tra geometri, designer d'interni che hanno preso l'attestato con la regione, i dipendenti dei mondoconvenienza e ikea vari che si qualificano arredatori, adeso arriva anche la casalinga francese che ci ruba il lavoro... il peggio è che si avvale cmq di professionisti che per poter mantenere quei prezzi che fa lei, devono sicuramente accettare due euro l'ora...certo che siamo proprio in Italia...
Alle :
A parte che mi pare siano in francia e non in italia, e comunque io non me ne preoccupo faccio l'architetto mica l'arredatore
Valy :
No non sono in Francia ma a Roma e il problema è che non si occupano solo di consulenza all' arredamento ma di tutto quello che il "re-looking" comporta, quindi anche di permessi burocratici e direzioni lavoro. Poi, Alle l'architetto è anche arredatore, anzi nell'immaginario della gente l'architetto è SOLO quello. Visto che, almeno per quanto riguarda la parte burocratica, abbiamo geometri ed ingegneri coi quali sgomitare per poter lavorare, almeno con quello che riguarda il nostro esclusivo campo sarebbe giusto tenercelo stretto. Tra l'altro, non è carino chiamare la propria attivita No-Architetct: è pura denigrazione della nostra professione, facendo credere alla gente che questo tipo di lavoro puoi farlo chiunque basta che legga "cose di casa" o casa moderna e inserti puntualmente o utilizzi software di arredamento gratuiti... non lo trovo corretto...
Tata72 :
Io invece mi preoccupo, perchè in mancanza di lavoro faccio anche quello!!! Solo che, a parità di incarico, la tipa (che è francese, ma lavora qui) si paga solo la partita IVA ( e in tempi di magra può anche fare ritenuta di acconto) io invece in più ci devo pagare iscrizione all'albo, assicurazione, Inarcassa e formazione obbligatoria. Chi ci guadagna di più, o meglio, chi può permettersi di tenere il prezzo più basso? Ah, beh, sì, posso sempre buttare gli anni di università e l'esame di stato...
Alle :
Sarà che avrò fatto una facoltà sbagliata ma di esami riguardanti l'arredamento non ne ho fatti, se l'ha maggior parte della gente pensa che il lavoro dell'architetto si quello dell'arredatore la colpa è degli architetti, che disprezzano tutti i lavori tecnici che potrebbero fare, dai calcoli strutturali agli accatastamenti lo so è più facile scegliere di che colore fare la cameretta dei bambini
L’assicurazione l'albo ecc, li paghi per la tua professione di architetto mica per fare l'arredatore, perché l'assicurazione sicuramente non paga i danni causati dalla mancanza di buon gusto
Tata72 :
Probabilmente è anche colpa di Le Corbusier, Mies Van Der Rohe, Mackintosh e di tutti quegli architetti che si sono abbassati a progettare anche gli interni che la nostra professione è così decaduta.
Non so dove hai studiato, ma da me Arredamento e architettura d'interni era un esame da sostenere, in alternativa c'era Allestimento e Museografia o Scenografia, chissà come mai? Un architetto completo fa anche arredamento e sinceramente di architetti che disprezzano i lavori "tecnici" non ne ho ancora conosciuti. E comunque l'assicurazione la dovrò pagare anche per scegliere il sottotono del water, se me lo chiedono, visto che sono iscritta all'albo.
toro80 :
ho visto il sito e parla di team di architetti, ingegneri e altri professionisti, non mi pare proprio una improvvisata, diciamo che il nome trae un po in inganno!
Valy :
@Toro80: il capo è una francese che al suo paese faceva la "relooker" cioè l'agente d'arredamento, un agente immobiliare dell'arredamento per intenderci. (avevo letto di lei su una rivista). I prezzi li fa lei e paga lei i professionisti quindi vuol dire che se lei si prende 10 su un lavoro che magari vale 100, al tecnico andrà (per essere fiduciosi) 5, il tecnico che è quello che si fa carico delle responsabilità civili e penali del caso (un po' come le famose certificazioni energetiche low cost di cui si parlava fino a pochi mesi fa) viene trattato da semplice fornitore. il nome non trae in inganno perchè proprio lei in un'intervista dice "chi ha i soldi si rivolge agli architetti, chi non ce li ha, ha noi". ma a parte qualche archistar che chiede un casino di soldi per una sua idea, mi pare che qui siamo in 1000 a cercare di spolpare l'osso: è giusto dover avere a che fare anche con questo nuovo tipo di business?
@Alle: al Politecnico di Milano uno degli esami era anche arredamento, anche se facoltativo cmq ripeto il lavoro dell'architetto è poter fornire un pacchetto completo al cliente che ti chiede sia la parte burocratica (comune e catasto indistintamente), che tecnica che d'arredamento (che secondo me è sempre tecnica); è logico che io, più in termini economici che d'ambizione, preferisco vincere la gara per la ristrutturazione della facciata delle palazzine dell'Aler (x chi non è di Milano sterminati quartieri di case popolari) e stare mesi in cantiere a vedere se il ponteggio è montato correttamente, che mi mettano bene l'intonaco del colore che hanno scelto in assemblea condominiale o mi montano correttamente la canna fumaria esterna, piuttosto controllare che il muratore mi stia facendo bene la gettata; però se un cliente mi chiede di aiutarlo nel "relook" del suo appartamento sinceramente non mi fa schifo, anzi mi sento più gratificata, anche se poi mi frutta meno,perchè arrederò con gusto mio quacosa che non vivrò io personalmente (questo significa che il cliente si è fidato totalmente di te e delle tue capacità).
Per ultimo, io personalmente, anche se lo posso fare preferisco far fare la parte strutturale a chi lo fa sempre e quindi al mio ing. strutturale di fiducia, lavoriamo tutti e due e sono sicura che quello che fa è sicuramente corretto, poi magari insieme con lui cerco di trovare il giusto compromesso tra la parte puramente strutturale e l'estetica.
Mila :
La cosa è semplice:
1) non ci arrabbiamo, tanto questo non ci procura lavoro ma solo dei problemi, soprattutto in questi anni di crisi nera;
2) ci lamentiamo sempre con le altre categorie che ci "rubano" il lavoro...ma è colpa nostra o loro? io, per dirti, un accatastamento non lo so fare, e allora di chi è colpa, mia o del geometra che se lo prente?
3) per fare l'arredatore non ci vuole una laurea in architettura, quindi se la signora, o la mia vicina di casa, o chiunque, si mette a fare l'arredatore e ha dei clienti, buon per loro, la colpa non è loro ma mia che non sono in grado di accaparrarmi i clienti come vorrei.

Sarebbe diverso, ovviamente, se ci fosse un usurpazione del titolo, per esempio nel caso di incarichi che necessitino della firma di un tecnico, ma non è affatto questo il caso.

RIconosciamo le nostre colpe e, a volte, la nostra bassa propensione ad accettare tutti i lavori...solo così risorgeremo da questa crisi. Peace!
Alle :
Tralasciando il fatto
Un esame di arredamento= faccio arredamento
Una mezza dozzina di esami d’ingegneria = chiamo lo strutturista
Anch’io ho il mio strutturista ma il lavoro li passo a lui solo quando sono pieno e non ho tempo per farli, ma non faccio come molti colleghi che li passano a priori perché non li sanno fare o non vogliono farli per poi sentirli lamentare che non hanno lavoro.
Poi vorrei sapere come sono contenti quelli che hanno studiato interior design che vedono fatto il loro lavoro da architetti che hanno dato uno o zero esami di arredamento.
Questa signora si affida comunque a tecnici, e quindi in teoria dovrebbe venire a costare di più perché oltre al compenso del tecnico c’è il guadagno della signora, quindi il problema di certo non è della signora che non fa niente di illegale, ma piuttosto del tecnico che svende il suo lavoro.
Tra l'altro chi vuole risparmiare va direttamente all'ikea e non chiama proprio nessuno, e poi con cocontest ti becchi una dozzina di progetti di casa a 300 euro

kitto :
Ultimamente sto leggendo sempre meno la bacheca e francamente a leggere certe assurdità mi cala ancor di più l'interesse:
"...l'architetto è anche arredatore, anzi nell'immaginario della gente l'architetto è SOLO quello. Visto che, almeno per quanto riguarda la parte burocratica, abbiamo geometri ed ingegneri coi quali sgomitare per poter lavorare, almeno con quello che riguarda il nostro esclusivo campo sarebbe giusto tenercelo stretto".
leggere queste frasi è come leggere tante parolacce una dopo l'altra!!!!
Ma quanto vi deciderete a togliervi il papillon da cazzoni e a diventare PROFESSIONISTI?
Per quanto ne so, la normativa italiana (non l'immaginario collettivo) prevede che il campo di esclusiva competenza dell'architetto sia il restauro. Possibile? Possibile. Per maggior sicurezza invito tutti gli "arredatori" a consultare qualsiasi tariffario dal 1949 in poi e a trovarmi la voce arredamento. Se poi confondete il disegno dei mobili con l'arredamento allora......
Un ultima cosa per gli "arredatori".
Quando vi sentite dire "tu sì che hai gusto, tu sì che mi puoi arredare la casa... ecc. ecc." avete due possibilità:
1. dimostrare che siete dei professionisti, non degli arredatori, ma bisogna essere capaci;
2. sentirvi lusingati e continuare a far finta di essere arredatori (perchè in fondo non vi dispiace passare per "sensibili artisti della casa").
A voi la scelta.
TIA :
Qualcuno diceva "dal cucchiaio alla città...".
Sarò ancora un illuso sognatore, dal basso dei miei 28 anni,
ma per me l'architetto fa tutto questo (Corbu, Mies, Aalto e compagnia
bella insegnano).
toro80 :
@Valy: si è giusto aver a che fare con questo tipo di business, la relooker non fa niente di illegale, ha creato un attività e se riesce a camparci buon per lei. Piuttosto dobbiamo essere noi pronti a rispondere a questa concorrenza, d'altronde sono le logiche del mercato.
Arch. Ir :
Kitto, sei stato durissimo XD

"Ma quanto vi deciderete a togliervi il papillon da cazzoni e a diventare PROFESSIONISTI? "

difficile darti torto :-)

papillon da caxxoni XD
Ily :
KITTO MA QUANTO HAI RAGIONE, STANDING OVATION E 92 MINUTI DI APPLAUSI!!!

Agli architetti che fanno (solo ed esclusivamente) gli arredatori... dico: Sedetevi alla scrivania Leonardo, sulla vostra "comoda" sedia Kartell, prendete la biro di design, il moleskine e scrivete 100 volte:

Io sono un TECNICO. Io sono un TECNICO. Io sono un TECNICO. Io sono un TECNICO. Io sono un TECNICO. Io sono un TECNICO.

Si, Le Corbusier era quello che disegnava anche mobili (e che mobili!). Ma ha fatto anche ennemila case popolari ed era quello che parlava di "estetica dell'ingegnere" e sparava a 0 sugli architetti che facevano solo "decorazioni" (cioè applicavano le decorazioni agli edifici e poco più).

Poi certo, anche a me piacerebbe fare consulenze sull'arredamento (nel senso di aiutare i committenti a scegliere i mobili a loro gusto, non a scegliere io secondo il mio gusto, anche perché il mio gusto in fatto di case è esattamente l'opposto di quello che la casalinga di Voghera si aspetta da un architetto medio).

Poi i progetti di CoContest sono bellini (ma tutti uguali, almeno da quello che ho visto) ma scarsamente applicabili.

Scusate la veemenza del post, ma sono ANNI che su questo forum mi batto perché passi l'idea Architetto = Tecnico. Architetto = Fa le stesse cose di un geometra e meglio.
Damian :
Probabilmente i discorsi scritti sopra sono gli stessi che sono stati fatti tanti anni fa: "chissenefrega se il geometra ha fatto la casetta, sono un architetto figo, io!!"
Forse non avete visto il sito della signora, ma questa non si limita ad arredare, questa presenta pratiche, demolisce pareti, gestisce l'appalto e la direzione dei lavori, ma soprattutto dichiara:"penso che la squadra perfetta sia composta oltre che dal relooker, da un disegnatore tecnico, un arredatore d'interni e un geometra che segua i permessi burocratici» e chiama il suo sito "no architect"...
john :
Quotando KITTO al 100% dico anche un altra cosa, Tata, non confondiamo progettazione di interni con gli arredatori. Anche io ho fatto l'esame e con l'arredamento non c'entrava nulla. Ovviamente "progettare" uno spazio interno comprende l'arredo ma in realtà è un'altra cosa. Anzi sai che mi diverto un mondo quando qualche amico mi chiama con casa appena "ristrutturata" (come dicono loro) da un arredatore? ti spiego perché. Perché passato il momento di fumo negli occhi della bella parete con la carta da parati o il colore del controsoffitto a contrasto o la posizione del divano strategica, faccio notare al proprietario (sempre in modo garbato) i difetti di progettazione....la luce, i rapporti tra gli spazi, l'illuminazione, alcuni difetti di distribuzione interna, qualche accenno sugli impianti, alcune scelte sui materiali, sopratutto quelli nascosti come intonaci o isolamenti....e tanto altro....alla fine, con faccia sconsolata, dice: " ma queste cose l'arredatore non le sa?" , "uh, a questa cosa non ci -abbiamo- pensato"....gli crolla il loro mondo...sono sadico? no, cerco di far capire che architetto è proprio un'altra figura....e indipendentemente se nella mia professione la progettazione di interni occupa un 10% la farei comunque in modo diverso ed integrata con le altre conoscenze che ho...

un po' fa rabbia leggere "no-architect" ma sai che ti dico, spero che qualcuno vedendo il lavoro e dicendogli chi lo ha fatto gli risponda: "no architect?....appunto..."

Gli architetti fanno urbanistica, restauro, tecnologia edilizia, risparmio energetico, sostenibilità, progettazione....altro che carte da parati
Tata72 :
Il problema è che la tipa del sito non fa l'arredatrice! Questa presenta pratiche e fa direzione lavori, chiama il sito "no architect" ma si avvale dell'ausilio di tecnici (per lei il top è il geometra!). Magari si limitasse a spostare una sedia e a montare una tenda, questa demolisce tramezzi, toglie parapetti alle scale e trasforma camere in salotti facendo intendere che per fare tutto ciò non serve un architetto. Guardate le tariffe, secondo voi quanto li paga i tecnici "ombra" che lavorano con lei?
Edoardo :
Io quoto TUTTI ma...

...quanto piacerebbe ad OGNUNO di voi, senza ipocrisie, POTER ostentare serenamente un bel papillon da caxxone???
Valy :
Scusate, ma non sono riuscita a rispondere prima, kitto ti rispondo con i tuoi stessi modi senza giri di parole, tanto per capirci, e ti dico che non hai capito un cavolo del discorso che volevo fare. il mio era un post per evidenziare un'ennesima figura che nasce dall'estero e che ci frega bellamente il lavoro "tecnico" da sotto il naso perchè, nome a parte per il quale si potrebbe aprire una discussione, come ha capito sia Tata che Damian, la signora non si occupa solo di fare l'arredatore (per il quale non avrei niente in contrario), scegliendo la tapezzeria, il colore delle pareti ma proprio di "progettazione degli interni" (di cui parlava giustamente John e con il quale concordo in pieno) con tanto di team perfetto come è stato già detto sopra, pagato meno del filippino che mi pulisce le scale del condominio. Questo era il succo del discorso, non c'era bisogno di insultare nessuno. Io parlo per me, il papillon da cazzone non l'ho mai indossato e ti assicuro che per poter arrivare a fine mese e pagare tutte le spese annuali, visto che sono una vera PROFESSIONISTA e non una finta p.i. (che anche se poco almeno l'entrata fissa mensile ce l'ha) indosso più le scarpe antinfortunistiche che le ciabatte, e sono più fuori a controllare i cantieri dove faccio la DL, piuttosto che la CSE, o a fare rilievi per sanatorie e pratiche catastali varie che a casa con la mia bambina di 2 anni a scegliere stoffe o tappezzeria varie. Certo che se un mio cliente al quale seguo la ristrutturazione mi chiede anche la "consulenza" per l'arredamento (perchè qui dobbiamo stare pure attenti ad utilizzare i termini corretti perchè magari non si capisce) sinceramente non dico di no, e non si parla di disegnare la libreria o l'armadio (anche se mi è capitato, come molti di noi credo, anche quello di dover disegnare l'esecutivo di un armadio per un falegname in base alle altezze e le inclinazioni di una mansarda per la quale ho seguito la ristrutturazione completa e non credo sia una cosa che possa fare chiunque). Quindi Kitto, prima di sparare alla cieca, solo perchè su un forum è più facile sfogare le proprie frustrazioni, analizza bene ciò che si dice o ciò di cui si parla. ti auguro buon lavoro, sicuramente sarai alle prese con un opera di restauro architettonico di qualche immobile vincolato, io invece vado a compilarmi la pratica DOCFA che devo presentare venerdì...
Cesare :
La signora fa
1) "reeloking degli ambienti", tra cui "Ripensare la distribuzione delle stanze" o "Aprire la cucina verso il salone con un bar"

2) "monitoraggio dei lavori" perchè "La sequenza delle varie opere somiglia più a un gioco di pazienza che...", oltre a
"negoziare al meglio il costo delle opere, guida le imprese e propone soluzioni tecniche e originali"

e il sito si chiama no-architect.

credo sia una questione più che altro di marketing, nell'immaginario collettivo l'architetto o costa troppo o non ha le soluzioni evidentemente (colpa della signora o degli architetti?).
tra l'altro lo stesso lavoro di ristrutturazione di appartamenti (compresa progettazione e dl) è richiesta direttamente alle imprese.
fate voi.
Alle :
Non mi pare abbia questi prezzi cosi scandalosi, e tra l'altro la paga da filippino la si prende ad andare a lavorare dai colleghi, e poi tutta la mia stima alla signora visto che si fa sganciare un acconto del 50% al primo incontro
Ily :
Edoardo, io preferisco la sciarpina bianca modello Fuffas :D
Ily :
Edoardo, io preferisco la sciarpina bianca modello Fuffas :D
kia :
guardavo il sito e si legge che fanno planimetria a 8 euro a metro quadro. Se uno ha una casa di 100 m2, fanno 800 euro. Mica male!...nel senso che almeno questi si fanno pagare mentre spesso si legge che colleghi nostri fanno la cia (comprensiva di rilievo) per 500 euro....
kia :
...e poi si fa dare un acconto del 50% al primo incontro! e noi ci vergognamo a fare una lettera di incarico con un preventivo?beh, forse dobbiamo iniziare anche noi a fare come fa la signora del "relooking".
Valy :
Si Kia ma penso che la percentuale più alta se la faccia dare la signora mentre i colleghi che materialmente faranno il lavoro prenderanno molto poco. Mi ricordo che per un periodo, per arrotondare, collaboravo con l'Ikea e per fare il rilievo dell'ambiente loro dal cliente si prendeva 70 euro mentre io, architetto abilitato, mi dovevo prendere 20 euro lorde + rimborso km pari a 0.125 cent a km e mi capitava di dover andare anche a 60 km di distanza per rilevare una cucina a vista di 2m(più il tempo che perdevo in macchina che poi a ridisegnare). Penso che sia così anche per loro.
Damian :
abbiate pazienza ma "Architetto = Fa le stesse cose di un geometra e meglio" non si può sentire!!
Ily :
Perché, Damian?
Ti spiego le mie argomentazioni: visto che ormai il cliente medio per una stima, una perizia o una variazione catastale va da un geometra, penso sia necessario rivedere le nostre strategie di marketing ;-).
Poi sai, dalla stima del valore di un appartamento da comprare può uscirci anche la progettazione della ristrutturazione dello stesso :-)
Edoardo :
Se poi la casalingua arrotonda è finita.
Kia :
X Valy:
si, ho capito il tuo discorso ma io volevo sottolienare il fatto che la signora non si vergogna a chiedere 800 euro per un rilievo mentre un architetto spesso e voletieri si fa un sacco di paranoie. Questo al di là di come è la percentuale tra lei e il tecnico che materialmente esegue il lavoro, anche perchè all'utente finale non gliene frega niente che 700 vadano alla signora e 100 all'architetto che ha fatto la restituzione.
archiiunior :
Ho visitato il sito, già si vede la scarsa qualità progettuale, se esiste un progetto. Assurdo, che schifo, dovremmo fare una petizione per chiudere questi tipi di siti.
Kia :
ha ragione archiunior. Se guardate la sezione "prima e dopo", fanno abbastanza pensa sia lo stato iniziale che lo stato post intervento della signora!!
Kia :
volevo scrivere "pena", sorry.
Alle :
ma la signora toglie i bide' in tutti i bagni?
Valy :
LOL io da ieri non riesco più ad entrare nel sito, cmq sia Kia la signora ha capito tutto dalla vita o meglio degli italiani... :-)
Valy :
Si Alle perchè in Francia non si usano e quindi perchè noi italiani dovremmo usarli? l'igiene personale è un particolare trascurabile...
Ily :
Peccato che il regolamento edilizio lo prescriva, LOL :D
kitto :
".... indosso più le scarpe antinfortunistiche che le ciabatte..."
ma perchè, in studio ci stai in ciabatte?!
Indossare il papillon è un modo di essere, di porsi, di proporsi, per mandare un chiaro messaggio a chi ti sta davanti: "guarda che io sono diverso e se vuoi una casa particolare, diversa, sorprendente (come me) allora hai trovato la persona giusta".
Io sono stanco di passare per l'artista creativo non appena dico di essere un architetto. E se questo cambiamento culturale non parte da noi allora di che parliamo? Nel mio piccolo ogni qual volta ho a che fare con l'"immaginario collettivo" che mi osserva con occhi riverenti, schiaccio play e faccio partire il messaggio registrato che spiega chi è l'architetto oggi. Insomma sensibilizzo chiunque, dalla casalinga all'amico.
Che poi tu voglia capovolgere la frittata dicendo che non sei stata capita ecc. ecc. sei libera di farlo, ma non ci prendiamo in giro. Qual è il messaggio che vorresti far passare? che ci sono dei poveri professionisti che pur di lavorare sono costretti ad accettare 2 euro l'ora dalla casalinga francese? Poveretti.
Io credo che la casalinga abbia avuto un'idea vincente che trova risposta a una domanda di mercato. Questo significa essere creativi. Fare soldi con un'idea. Invece certi "professionisti" fanno l'elemosina con una laurea in mano!
Ultima considerazione.
Perchè:
l'ingegnere è un tecnico serio e affidabile;
il geometra è un tecnico pratico, che ti risolve i problemi;
l'architetto è un farfallone (papillon) che vive nel mondo dei sogni e ogni tanto si connette con la realtà per condividere con i normodotati le sue visioni iperuraniche?????
Non è forse colpa nostra?
[parte la sigla di Superquark] Il farfalloma-virus si contrae sin dall'università (basta girare nelle facoltà di architettura e ingegneria per cogliere le sottili differenze) e si sviluppa prendendo esempio dai docenti che ti fanno aggravare ancora di più fino a quando raggiungi l'agognato titolo e quando torni per le strade del mondo normale ti accorgi di essere considerato un malato. E forse lo sei davvero.
Salutami il catasto Valy.
Martina :
mi vien da ridere , penso e dico :"INVIDIOSE" .... piuttosto mandate un curriculum a email , puo' essere che vi assume !! cosa penso ?? che ce lo meritiamo proprio ! ed è inutile che qualcuno se ne lava le mani dicendo : "io non sono artista , io progetto solo grattacieli " perchè ormai non ci chiamano neanche per la manutenzione straordiaria .L' architetto si adagia sugli allori sfoggiando di giorno IPHONE e SUV mentre di notte fa la fame consolandosi di tenere la linea per la spiaggia ; dietro questo scenario grottesco la casalinga "gli fa le scarpe ". Scendete per strada con i cartelloni .... stiamo peggio dei disoccupati ( loro hanno ammortizzatori sociali , noi abbiamo inarcassa da pagare anche se non guadagnamo)
Martina :
P.S. l' idea vincente della casalinga sta nel messaggio promozionale che lede direttamente l' immagine della nostra categoria acquisendo potenziale facendo intendere il messaggio "no-architect " nel senso niente paura non sono un architetto «Il mio obiettivo è far risparmiare tempo e denaro al cliente (parole riprese dal sito)» dice V. D., . INTESI ??? CI PRENDONO IN GIRO e ce lo meritiamo !!
PPs : V.D. almeno un etica se l' e' data pubblicando il proprio tariffario ( www.no-architect.com/tariffe_proposta.php ) . VOI AVETE PUBBLICATO IL VOSTRO TARIFFARIO ?? ... ahh gia' ce l hanno soppresso !! ahaahhhahahaa
Mila :
Grande Martina e grande Kitto. E io sottolineo: se la signora non fa niente di illegale, ovvero non fa materialmente attività che necessitano di un tecnico (architetto, ingegnere o geometra), al di là di quello che scrive sul sito (DDLL??!), ben venga, buon per lei, onore al merito e all'idea. Smettiamola di piangerci addosso e ingegniamoci a nostra volta. Se il problema è campare, adesso, arrivare alla fine del mese, beh buttiamoci su quello che chiede il mercato, ammesso che lo sappiamo fare. E smettiamola di scagliarci contro i geometri, che "ci rubano il lavoro"..."Rubano"? ma non sarà che siamo noi a farceli sfuggire?
Sono la prima a voler vedere finalmente riconosciuta una delimitazione chiara di competenze tra queste tre figure...e soprattutto tra laureati e non, tra laureati 5 anni e laureati junior...
Ma se la normativa consente, ahimè, al geometra o all'arch. junior di fare quasi tutto ciò che possiamo fare noi, con chi ce la prendiamo? con loro? eh no...Semmai attiviamoci, muoviamoci, svegliamoci per cambiare le cose...
Arch. Ir :
"Purtrooppo" l'architetto cosidetto Senior, ha competenze sconfinate; le competenze dell'architetto di primo livello sono calibrate su quelle piene del magistrale, tenendo conto di quelle già molto ampie del geometra......
Edoardo :
X KITTO: Un architetto diplomato allo scientifico che lavora da 7 anni in uno studio di ingegneri e geometri, secondo te, può essere affetto da farfalloma-virus in una forma latente? Comincio a preoccuparmi. ;- )
DR COSTA :
Ragazzi che dire più guardo i lavori fatti dal relooker è più mi fanno schifo.....ahahahah commenti a parte, niente di nuovo il solito faccendiere senza arte ne parte che campa sul lavoro di altre persone, coordina solamente le figure professionali coinvolte in un progetto.
In pratica, quello che fa un architetto di un normalissimo studio di provincia, progetta, presenta le richieste in comune, fa la direzione lavori, il catasto, ecc coordina tutta la "baracca" e magari segue anche l'arredamento.
La tristezza è che le persone invece di andare da un professionista che ha studiato, iscritto ad un ordine insomma non un faccendiere si mette nelle mani di questa gente........che tristezza.
E magari pensa anche di spendere poco.
Ahahahahah sicuramente in Italia avrà un successone.....
Povero paese sempre peggio.
Mila :
@ arch.ir.: "competenze sconfinate"? E mi pare anche giusto! DIciamo che 35 esami di Laurea VO penso facciano la differenza..I vari esami obbligatori (non si poteva scegliere, ahimè no) di statica, scienza delle costruzioni, costruzioni I, costruzioni II...Beh penso che facciano la differenza...Qualche anno fa il mio prof di tesi mi ha chiesto di fare da cultore della materia. Ecco sono rimasta un po' così nel vedere il livello della preparazione chiesto nelle lauree di I livello. Sinceramente penso che sia bene delimitare i campi in base al titolo di studio, certo, laddove è prevista una firma e un timbro...Non certo quando si fanno delle progettazioni d'interni...
Arch. Ir :
Mila.... per carità, ho messo le virgolette su purtroppo, dal vostro punto di vista, perchè è chiaro che se le competenze triennali sono tarate su quelle magistrali sconfinate, risultano comunque molto ampie (le triennali), ed è altrettanto chiaro che tanti magistrali operano nel campo dei triennali per tutta la vita professionale perchè il mercato non offre tante possibilità.
Poi ci sarà chi lo fa meglio e chi lo fa peggio, ma se dobbiamo parlare di giusto e sbagliato, un vecchio ordinamento dubito possa competere con un paesaggista su certi argomenti, eppure quest'ultimo ha molte meno competenze di un architetto iunior; non mi pare tanto giusto.



Arch. Ir :
Certo ragazzi che non è per fare polemica.....ma 35 esami vecchio ordinamento....
Io non dubito che molti corsi vecchio ordinamento siano stati eccellenti, e non reputo il numero degli esami direttamente proporzionale alla preparazione, ma oggi con 35 esami (almeno qualche anno fa) ci fai solo la triennale, per un 3+2 si arriva a 40/45, con due tesi di laurea e un esame a 4 prove contro le 2 del vecchio ordinamento....
archiiunior :
Vecchio, nuovo, triennale, magistrale, 30 40 50 materie, ma basta, mettetevi in testa che esiste in numero limitato la figura dell'architetto iunior, siamo una specie in via d'estinzione ancor prima di nascere, le facoltà di architettura stanno eliminando il 3+2.
Competenze o meno, se ne può parlare, io se fossi il legislatore direi che i geometri non possono e non devono progettare neanche il presepe, gli architetti iunior case fino a 2 pieni, e gli architetti senior tutto.
Ma a parte ciò, non contano la quantità di esami fatti, ma la qualità, quanti architetti senior vecchissimo ordinamento producono melma? Nel mio paese ci sono su 40.000 abitanti sulla carta circa 40 architetti attivi, il paese fa schifo, gli unici architetti bravi sono stati i saraceni e i normanni, per il resto non esiste un minimo di architettura contemporanea, moderna, nullaaaaaa, tutto gestito dai geometri.
I vecchi architetti del vecchio ordinamento sono quelli che riescono a far diventare centro storico anche la catapecchia di nonna Tina, sono quelli che salvaguardano alla sovrintendenza i centri storici facendoli crollare come ad agrigento, sono quelli che si inventano stupide leggi che hanno bloccato l'economia edile, sono quelli che hanno fatto o non hanno fatto PRG che possano permettere lo sviluppo sociale ed economico delle città. Sono orgoglioso di essere uno iunior, ma sto cercando di diventare un senior per poter lavorare meglio e non essere discriminato non solo perchè sono giovane e quindi secondo questi vecchi senior poco esperiente ma anche perchè sono iunior. Fare l'architetto e fare successo è anche una questione di passione, di voglia di scommettersi e lottare contro un sistema balordo.
Arch. Ir :
2 piani è un pò pochino :-)
io frazionerei brutalmente le competenze sul paesaggio, restauro e urbanistica, e diminuirei le tasse ai triennali perchè hanno meno competenze; chi non riesce a sfruttare le competenze da magistrale si iscrive da triennale se vuole spendere meno.

Cmq non è questione di iunior o non iunior, vedi che tutti ad esempio sottolineano il fatto del vecchio ordinamento a prescindere da città, corso, docenti, anno accademico..., non è che se ti fai il +2 oggi ti accettano eh, dev'essere una caratterisitca di chi mette piede in una facoltà di architettura quella di sentirsi un pò speciali (iuniores compresi) :-)
Mi viene in mente il papillon di kitto....
Mila :
Non si tratta di edifici piccoli o grandi...2 piani...3 piani..."semplici costruzioni"...è proprio una questione di essere in grado o no di progettare e fare edilizia. Mi chiedo quanti appena laureati, anche con una laurea v.o., sono in grado di realizzare qualcosa, sanno come fare e sono in grado di farlo. Risposta: nessuno. E allora se ci metti anche la scaristà di competenze acquisite mi dici come fai a fare qualcosa? I miei, e dei miei colleghi, 35 esami, sono nati subito dopo la riforma che dai 30 del vecchissimo ordinamento passò ai 35. Non erano esamini, ti assicuro. Qualcuno sì, ma su 1 esame da 15 giorni ce n'erano 5 da 2 mesi. Fai te.
Ily :
Arch Ir, in realtà i 36 esami del Vecchio Ordinamento erano di più, perché - almeno nel mio caso - alcuni esami (anche opzionali, oppure laboratori) prevedevano corsi modulari, cioè formati da due o tre "sottocorsi", ognuno dei quali con esame finale. La media dei vari esami parziali dava il voto finale...
archiiunior :
Mila, perdonami ma a questo punto la domanda sorge spontanea: ho conosciuto un architetto laureatosi negli anni 80 a palermo, aveva 8 e dico OTTO materie l'anno, ovvero 40 materie totali. Ci sono in un anno da 3 a 4 appelli, febbraio/marzo, giugno/luglio settembre e poi gli appelli intermedi dicembre/aprile. Se sei un bravo e diligente studente riesci a dare 2 materie ad appello, in 5 anni e mezzo sei fuori, ma avevi la possibilità non solo di acquisire, come ho fatto io alla triennale, anzi di approfondire. Solo che ad esempio nel mio paese in quegli anni c'erano 5 iscritti in architettura, 1 a palermo, 3 a roma, 1 torino, i 3 a roma erano totalmente idioti, e si sono laureati velocemente grazie ai lavori di gruppo, quello di torino si è laureato in 6 anni perchè ha messo incinta la fidanzata, quello di palermo a stento valeva la laurea perchè a palermo c'era la mafia, un triennale iscritto all'inizio della riforma non riusciva a completare in tempo i 3 anni, anche se studiava giorno e notte, a questo punto o il triennale è deficiente e non riusciva a laurearsi in 3 anni perchè 17 materie l'anno erano strapesanti dovendo studiare lo stesso programma del V.O del 1999. Poi secondo me sei bravo per diversi motivi, c'è l'hai nel sangue, hai avuto ottimi maestri, ecc.....In questo periodo di crisi, solo chi ha alle spalle una buona struttura economica non rischia di far atrofizzare il cervello e le idee, perchè o lavora all'estero, o sta facendo esperienza in grandi studi con mouse tastiera, scopa e secchiello, oppure basta. L'architettura è nel DNA, la scuola universitaria, la scuola d'architettura deve formarti e darti quegli imput per raffinare e far emergere ciò che hai dentro. Ho visto colleghi laurearsi ma con tutti 18, altri con tutti 30, V.O o N.O non fa la differenza, la differenza la fa il maestro che ti ha seguito e formato. Si vede ad esempio il filone puriniano da quello che possa essere una facoltà tipo torino venezia milano.
Tata72 :
Giusto per chiarire, prima erano 30 esami annuali, ovvero potevi dare il relativo esame solo dopo un anno di frequenza. Successivamente col nuovo ordinamento, gli esami sono diventati di più ma semestrali. Esempio, progettazione I e progettazione II si trasformarono in progettazione I II III e IV, ma il programma era lo stesso. In ogni modo come Mila anch'io ho avuto modo di tornare recentemente in Università e quando vedi ragazzi che al IV anno non sanno fare il volume di un solido mi sono fatta diverse domande.
Aggiungo un altra mini polemica (ma ve la siete cercata) non siamo noi Senior a "sconfinare" nelle competenze degli Iunior, fino a prova contraria noi quelle competenze lì le avevamo già prima del vostro arrivo. Smettete di guardare quello che fa chi ha lavorato di più e indignatevi con chi quelle competenze non le ha mai avute e pretende di averle, togliendole a chi spettano di diritto (non serve specificare a chi mi riferisco vero?).
desnip :
Per Alle: la signora è francese, ovvio che detesta i bidet!
desnip :
Tornando al tema principale del post: poveri sciocchini che siete!
Ma davvero pensate che questi del reelooking o dell'home staging (ci sono anche loro) ci possano soffiare il lavoro?
Il fatto che pubblichino la loro attività su Donna Moderna, non significa che lavorino. Basta avere un sito, mandare qualche comunicato stampa in redazione e si fanno pubblicità.
Ma ditemi: quante signore conoscete che vanno dal reeloker o dall'home stager? Le mie clienti hanno problemi di liquidità: a loro interessa se conviene più la termostufa a pellet piuttosto che la caldaia a metano, quale materiale scegliere per i serramenti e se possono mettere il nuovo pavimento su quello esistente.
Se poi le signore di Milano hanno bisogno di qualcuno che scelga il colore delle pareti, allora sarà solo per loro che lavorano queste qua.
elf :
Io vorrei ricordare a tutti che per fare l'interior designer esiste eccome la laurea! poi che qui a Roma sia limitata ai 3 anni è una cavolata che va a discapito nostro...
Mila :
Certo, esistono percorsi formativi, comprese le lauree brevi...Ma non è che se qualcuno si mette ad esercitare la professione senza aver fatto un percorso lo si può accusare di niente, diversamente da quanto accade per le cosiddette professioni protette.
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