Alle : [post n° 315208]

Abolizione ordini

Alla fine qualcuno finalmente cerca di abolire gli ordini finalmente www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/norme/2013-04-25/movimen…
scettico :
Sarebbe troppo bello per essere vero, purtroppo quella degli architetti è una casta fortissima. Una associazione a delinquere dura a morire.
gianluca :
Fra tutte le associazioni, come le chiami tu, quella degli architetti è la più accreditata per operare nel territorio, avendo tutte le mansioni per poterlo fare quanto la più debole...
Se dovessimo fare pulizia, non partiremmo certo dagli architetti ma da tutte le altre associazioni che con ogni probabilità rappresenti...
sissi :
E' da quando andavo all'università che si parla di abolizione degli ordini, parlo di anni 2000-2005 e probabilmente anche prima ma la cosa non mi interessava ancora.
Personalmente non credo più a queste notizie, tanto più a questa che arriva da chi vuole demolire tutto a prescindere ma poi non pensa a ri-costruire.
Alle :
Andare verso il modello anglossassone vuol dire distruggere tutto senza ricostruire?
Ily :
Io manterrei sicuramente l'albo (al quale ogni architetto deve obbligatoriamente iscriversi per esercitare) ma abolirei l'obbligatorietà di iscrizione all'ordine.
Poi farei una volta per tutte una normativa che riservi certi lavori unicamente agli architetti, e cioè:
- urbanistica: piani regolatori, piani particolareggiati eccetera. Gli ingegneri civili con indirizzo trasporti potrebbero invece fare piani specifici per la viabilità o partecipare come consulenti alla stesura di piani regolatori.
- progettazione strutturale, insieme agli ingegneri edili e civili (non meccanici, non elettronici), però ponendo alcuni limiti: no alla progettazione strutturale di grandi ponti, viadotti, strade, gallerie eccetera, che dovrebbero essere appannaggio unicamente degli ingegneri civili. Si alla progettazione strutturale di edifici di qualsiasi tipo, e ai collaudi statici di edifici.
- restauri e interventi di qualsiasi genere su edifici vincolati e STORICI (anche non vincolati). Un ingegnere civile che mette le zampe su un casale senese del 1700 (non vincolato) mi fa rabbrividire.
Poi farei anche un albo unico dei collaudatori statici, a cui iscrivere sia architetti che ingegneri che ne facciano specifica richiesta. Sono poi anche molto dubbiosa sul tema "ingegneri e interventi strutturali in edifici storici", ma sicuramente sarà un mio pregiudizio...
Ily :
Visto che gli edifici storici dal punto di vista strutturale si comportano a modo loro ;-)
Alle :
La proposta di legge mira all’abolizione degli ordini e collegi professionali istituendo, in sostituzione, dei registri professionali presso il Ministero della Giustizia nei quali iscrivere i professionisti, previo superamento di un Esame di Stato.

Altri punti fondamentali della proposta sono:
- l’eliminazione dell’obbligatorietà di una specifica Cassa e l’adesione volontaria al sistema previdenziale più conveniente;
- il passaggio al tribunale civile di ogni competenza in merito alla disciplina ed alla deontologia;
- l’eliminazione degli obblighi dell’assicurazione professionale e della formazione continua.
sissi :
Ok, la proposta in sè è buona ma finchè non viene applicata davvero (e ne dubito) per me restano solo parole, come è avvenuto da 10 anni (e più) a ora.
kitto :
Per avere la democrazia in Itlia è stato versato tanto sangue.... questo ci permette di fare nuove leggi e cancellare quelle che non ci piaciono o non sono più al passo coi tempi, ma credo che stiamo esagerando: cancellare l'obbligo dell'assicurazione professionale quanto non è ancora entrata in vigore?!!!!
ponteggiroma :
spiacente, ma non sarò mai daccordo con la modifica delle principali leggi istituzionali italiane (inclusa la costituzione), da parte di questa gente che, nel migliore dei casi, è solo corrotta, ma nella maggior parte è in continuo e costante conflitto di interessi per non dire collusa... Le riforme vanno fatte eccome, ma farle fare a questa gente sarebbe regalare le chiavi di casa a ladri conclamati.
scettico :
Io non rappresento nessuna associazione caro Gianluca.
Ho passato l'esame di stato ma mi rifiuto categoricamente di iscrivermi a questa ASSOCIAZIONE.
Non condivido il fatto che questa gente (forse tu sei tra questi) sfrutti il lavoro della gente sottopagandolo.
scettico :
Inoltre si capisce anche dai posto che si scrivono come vengono considerati gli architetti: "devo fare dei lavori in casa, chiedo consiglio a mio cugino che è muratore!!"
Edoardo :
scettico, forse per "muratore" intende "massone"... allora tutto cambia.(Anzi tutto cambia perchè nulla cambi, come gattopardescamente attuato dai massoni che abbiamo avuto ed abbiamo ora al Governo).
gianluca :
@scettico non generalizzare, la associazione come la chiami tu è fatta anche di gente onesta, stiamo attenti, non facciamoci l'autogol, non parliamo male di noi stessi perche già ci pensano gli altri a farlo per fotterci il lavoro...
Modello anglosassone, prima o poi si dovranno piegare, per fortuna...
Quelli là di cui parla @Edoardo, caro @scettico, li trovi ovunque, sono quelli della porta accanto, ti avranno pagato pure il caffè mentre parlavate di architettura e di lavoro mal retribuito...
Bisogna ripristinare i tariffari minimi inderogabili...
scettico :
Da come la vedo io, bisognerebbe che la gente la smettesse di fare credere che il lavoro sia un lusso: lavori tot. ore al giorno? Fai il tuo dovere? Perchè non hai diritto ad avere uno stipendio adeguato alle tue capacità?
Perchè non ci si può pianificare un futuro? Perchè dopo un test di ammissione, 5 anni di formazione, una tesi, non sei in grado di svolgere il tuo lavoro? Io dopo che ho passato l'esame di abilitazione non mi sono sentito più preparato del giorno prima.
Dal mio punto di vista, se si facesse un tirocinio, seguiti da gente veramente preparata, che abbia voglia di insegnare e non abbia paura di perdere lavoro, sarebbe più utile che disegnare un intero palazzo in 8 ore (tra l'altro non vedo perchè lavori 1 anno per preparare un progetto di tesi, e poi pretendono che in una giornata svolgi un progetto per l'abilitazione).
poipoi :
@gianluca
non trovi sia incoerente sperare in un modello anglosassone (libero accesso alle professioni e nessun Ordine) e ripristinare i minimi tariffari?
Alle :
si ma i tarifffari se li ripristinano devono metterli uguali anche per le altre professioni con cui abbiamo lavori in comune
gianluca :
@poipoi magari ad avere la bacchetta magica!
La progettazione è una pratica specialistica, non la possono fare tutti e in nome del libero mercato, non può essere boicottata e relegata alla vendita di generi alimentari o dell'abbigliamento.
Non esiste un architetto di serie A o di serie B, esiste oggi un albo "A" e un albo "B", all'interno dei quali tutti gli iscritti hanno le medesime conoscenze: la qualità appartiene a tutti gli iscritti agli Ordini Professionali.
Ci può essere chi ha più talento di un'altro ma quello può servire solo per un concorso di progettazione, anche se inizio ad avere dubbi anche in questo.
La progettazione è un'arte che appartiene per conoscenza a tutti noi!
In Italia, nel pubblico ci hanno relegati ad architetti di serie B per via dell'impossibilità di partecipare ai concorsi a procedura ristretta, non permettiamolo anche nel privato facendoci reciprocamente le scarpe con i preventivi bassi a favore dei committenti.
Se l'Ordine è stato creato per la sicurezza della collettività, perchè dobbiamo continuare a pagarlo noi?
Noi, siamo parte integrante della collettività, perchè non siamo tutelati?
Perchè veniamo considerati dei privilegiati quando non lo siamo affatto da più di 20 anni a questa parte?
Perchè in piena crisi ci hanno raddoppiato i contributi?
Perchè l'assicurazione obbligatoria non scatta in automatico con la lettera di incarico firmata dal committente?
A chi facciamo male se, nell'arco dell'anno, non avendo commesse, ci mettiamo a fare i concorsi di progettazione con la speranza e l'illusione di procacciarci il lavoro? Alla collettività o a noi stessi?

www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=1469…
poipoi :
gianluca. Non mi hai risposto. Che c'entra la tariffa minima?
Modello anglosassone applicato in Italia in 5 punti:
1. Non hai i soldi per pagarti la formazione, l'assicurazione, l'iscrizione a un'associazione? Cambi mestiere, fai l'idraulico o il cameriere (che guadagni di più) e nei fine settimana ti fai qualche concorso.
2. Lavoro, lavoro, lavoro. 10 giorni di festa l'anno, col coltello fra i denti. Vale se sei tu il titolare e soprattutto se lavori per qualcuno.
3. Nessuno ti tutela. Se sei capace emergi, altrimenti fai un altro mestiere. Se sei assunto a tempo indeterminato e fai una stupidaggine, sei licenziato. Ti trovi un altro lavoro.
5. Nessuna tariffa minima. Se sei capace chiedi di più se no ti adatti. Esiste una cosa che si chiama concorrenza.
Ti piace il sistema?
L'unico vantaggio è che paghi il 30% di tasse invece del 55.
gianluca :
@poipoi sorvolando sui i primi 3 punti, perchè ti sei scordato il quarto, ti rispondo che:
1) I concorsi sono una cosa seria e non un'hobby da fare il fine settimana!
2) Il raddoppio dei costi contributivi, la tariffa annuale all'Ordine e la formazione continua sono uno scandalo che solo i figli di papà possono tollerare!
3) In Italia se sei capace non emergi affatto e gli incarichi diretti se li pappano sempre gli stessi, in ogni ente locale accade ciò, c'è una collusione tra l'architettura e la politica... Da sempre!
4) ...
5) La tariffa minima serve a non permettere ai progettisti di svendere la professione e di fare concorrenza sleale e agli enti locali di non sfruttare i progettisti: informati bene su quello che sta accadendo, ribassi sulla progettazione che sfiorano l'80% e a volte anche il 100%... Aggratis!

L'unico vantaggio è il 30%? M'hai detto ... ... ...!!! Sarebbe molto, tutto!!!
le stazioni appaltanti
Edoardo :
poipoi sarcasticamente prefigura quale potrebbe essere il modello anglosassone APPLICATO IN ITALIA. Concordo tranne che sulla frase "se sei capace emergi"... applicata all'Italia, nell'anno del Signore 2013 d.C.
Là funziona il sistema anglosessone perchè:
1) C'è LAVORO -> può esserci flessibilità;
2) Girano SOLDI;
3) C'è MERITOCRAZIA;
4) C'è LIBERA CONCORRENZA;
5) Ci sono CONCORSI (veri).
Edoardo :
Oltre ovviamente alla minore pressione fiscale e, probabilmente, alla maggiore faciità di accesso al credito.
gianluca :
@Edoardo sono d'accordo sulla minore pressione fiscale ma in Italia è e sarà sempre altissima.

@poipoi, l'idraulico guadagna di più perchè lavora in nero; il cameriere viene pagato in nero dal ristoratore ma è un settore ormai in crisi.
"Se sei capace emergi" NO COMMENT, se ti riferisci alle teorie Darwiniane allora posso anche essere d'accordo con te.
"Se sei capace chiedi di più": essere capaci a fare cosa, a saper strappare il lavoro al collega con un ribbasso che non tiene conto neanche della dignità professionale o a saper fare gli architetti?
Mi viene da pensare più alla prima ipotesi, perchè alla collettività non interessa minimamente fare architettura!
al :
Mi inserisco in questa divertente discussione, prendendo come modello, da ampliare e specificare maggiormente, quello anglosassone, riferito da Edoardo, che spero non si dispiacerà
1) C'è LAVORO -> può esserci flessibilità;
a livello generale è vero ma non sempre..le crisi ci sono anche li, però la flessibilità di cui parli è la conseguenza di una società culturalmente meno stanziale e pronta maggiormente a cambiare città e lavoro..per gli architetti poi non c'è paragone tra il numero di architetti Italiani rispetto a quelli inglesi, o americani o australiani, diretta conseguenza del loro sistema scolastico e universitario
2) Girano SOLDI;
Beh, il mondo anglosassone è ancora una macro potenza economica a livello internazionale..l'Inghilterra non ne ha voluto sapere dell'euro..e per certi versi comunque, è da li, cioè dal mondo anglosassone bancario inglese e americano, che sono partite le cause delle crisi finanziarie degli ultimi anni..
3) C'è MERITOCRAZIA;
Si, a livello generale nella intera società, ma perché è un principio base del loro sistema scolastico, dalla prima elementare, con la classe aperta.. con la concorrenza tra le scuole..con un modello formativo non per tutti, perché basato sulla capacità intellettive e sulla meritocrazia - che poi per la maggioranza di voi equivale alla mancanza di democrazia, perché sarebbe antidemocratico non permettere a tutti di laurearsi, costi quel che costi - ..con le loro università che occupano i migliori posti nelle classifiche internazionali e quindi anche con un numero di laureati basso, maggiormente efficiente e più adatto alle esigenze di mercato che si evolvono
4) C'è LIBERA CONCORRENZA;
probabile..però un corretto rapporto tra domanda e offerta facilita la libera concorrenza maggiormente dell'eccesso di offerta, che invece la ammazza vedi i 150000 architetti italiani + i geometri + gli ingegneri + i periti edili + gli interior designer + i muratori ++++
5) Ci sono CONCORSI (veri).
è vero anche questo, però se la nostra società è corrotta, non si può dare sempre la colpa agli altri, perché ne facciamo parte tutti..quando scoppiò tangentopoli, all'inizio degli anni '90, avevo 33 anni e rispetto alla voglia di gogna che c'era in giro, dentro di me pensavo che quelle stesse persone che gridavano" al rogo al rogo", se fossero state al posto dei politici degli anni 70 e 80 avrebbero fatto di peggio..le ultime vicende, trasversali di buona parte della classe politica (margherita, PDL, PD, a livello nazionale, ma tutti poi indistintamente a livello regionale, nello scandalo rimborsi) purtroppo mi hanno dato ragione, e quindi ancora una volta, ho il terrore del nuovo che avanza e delle facili ricette che pretendono di prendere di una realtà diversa dalla nostra, solo ciò che fa comodo, e non tutto il pacchetto
poipoi :
ecco il quarto punto mancante.

Ancora della serie "se volete la bicicletta pedalate".
http://nuvola.corriere.it/2013/05/04/la-londra-senza-protezione-senz…
riporto alcuni stralci.

"La maggior parte dei contratti offerti in Inghilterra è a tempo indeterminato, o permanente. Definizione tuttavia diversa da quella italiana in quanto anche senza particolare motivo un datore di lavoro può decidere di lasciare a casa un dipendente nel tempo record di una manciata di ore."

"un dipendente che ha raggiunto almeno due anni di servizio, ha diritto a una settimana di paga [in caso di licenziamento n.d.r.] per ogni anno presso l’azienda".

Con una riforma del genere sono convinto che assumerebbero tutti. Altro che finte partite IVA.
Edoardo :
Al di là delle differenze economiche... ...bisognerebbe ponderare il "peso" di un contratto con formule in parte mutuate dal sistema anglosassone. Tuttavia, è fondamentale fare dei distinguo perchè anche tutta la struttura economica in cui si collocano i lavoratori è diversa.
al :
Ma il problema infatti in Italia è una neppur troppo velata richiesta (lo si evince anche dall'articolo menzionato) di tutele per tutti , quindi niente precariato, costi quel che costi..le libertà anglosassoni, le tutele scandinave e gli usi e costumi italici, così falliamo definitivamente....e infatti quando poi io leggo ad esempio, del reddito minimo di disoccupazione, oggi un mantra di tutto il panorama politico, tremo, perché ricordo un episodio di cui fui parziale protagonista in Norvegia nei primi anni '90..eravamo in viaggio di piacere, una coppia siciliana, una pugliese, due coppie laziali (una viterbese e una romana, cioè io), una piemontese, e una veneta..ebbene a Oslo, durante un aperitivo presso in un bar del centro con un politico norvegese( che arrivò all'appuntamento in bicicletta..analogamente a quello che avviene qui) e che ci descriveva il loro stato sociale e la presenza del reddito minimo di disoccupazione, buona parte di noi italiani, cioè quelli del sud, in maniera veramente leggiadra replicammo" VABBE', QUI IN NORVEGIA SARETE TUTTI FINTI DISOCCUPATI, LAVORERETE IN NERO, INCASSANDO COSI' PURE IL REDDITO MINIMO DALLO STATO" con chiaro orrore e scandalo del nostro ospite che replicò a queste parole che "l'ampia mancanza di senso civico e dello Stato, che traspariva dalle nostre parole,avrebbe reso insostenibile a breve certe tutele"..non mi sembra che in 20 anni il senso civico italico sia migliorato, anzi..
al :
..e aggiungo che forse buona parte del nostro debito pubblico è la conseguenza del nostro alto senso civico, nel senso delle varie inefficienze della pubblica amministrazione, del costo della politica, unite a pensioni di invalidità erogate a chi non ha diritto, dopo visite fiscali fatte da medici pubblici, oltre alle pensioni baby, unicum mondiale, e all'evasione fiscale, e chi più ne ha più ne metta...quindi nei diversi ambiti della popolazione, chi più chi meno, tutti si fanno i loro porci comodi, salvo poi chiedere maggiori tutele, che però qualcuno dovrà ben pagare..ed è da 40 anni che si va avanti così..se poi aggiungiamo l'ottusa burocrazia, che invece di aiutare a metter su attività che generino reddito (e quindi poi tasse per pagare lo stato sociale), ti crea solo ostacoli, ma dove vogliamo andare..
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