Kate : [post n° 493071]

Architettura o meglio cambiare idea??

Buongiorno a tutti.
Sono una ragazza di 18 anni che sta finendo l'ultimo anno di liceo scientifico: a settembre inizierò l'università. Al momento mi trovo indecisa tra le facoltà di architettura, ingegneria edile oppure design, e non percepisco una particolare attrazione verso gli altri indirizzi come invece mi capita con quest'ambito. Il mio piano B è molto instabile (e quasi inesistente), e dover ricorrere a esso è l'ultima cosa che vorrei.
Tuttavia continuo a ricevere pareri negativi sulla professione di architetto e sul settore in generale (ad esempio leggendo banalmente le vostre esperienze), sia dal punto di vista economico sia dalla considerazione che essi hanno (sottovalutati rispetto ai geometri).

Dal momento che non ho possibilità di informarmi direttamente dalle persone del settore, chiedo aiuto a voi: il mondo del lavoro è davvero come viene descritto? Un eventuale trasferimento all'estero aiuterebbe a migliorare la situazione? Vale la pena intraprendere un percorso così magnifico tanto quanto distruttivo?

Grazie mille!
giorgio_lecce :
Il problema attuale è che il mercato è saturo, ci sono molti più architetti di quelli che servono. La professione non morirà mai ma ci sono sempre meno "posti a tavola" ed è difficile prevedere se nei prossimi 5 anni ci sarà un aumento considerevole della domanda di professionisti , anche se personalmente non credo.
In genere il consiglio che si dà è quello di iscriversi ad architettura solo se si ha uno studio di famiglia ben avviato alle spalle o comunque la garanzia di trovare un posto alla fine del percorso universitario, per evitare di fare la fame agli inizi.
Questo discorso vale per quasi tutte le facoltà universitarie, anche per i designer e secondo me lì il settore è ancora più saturo.
fulser :
Secondo me le differenze tra ingegneria edile e architettura sono parecchie e non sempre intercambiabili (o almeno dovrebbe essere così, capisco che il fatto che adesso esistano - solo in Italia forse - le facoltà di ingegneria/architettura possa generare confusione), lo stesso per il design.
Comunque, secondo me il punto, oltre a quanto già giustamente detto sopra, è la tua mentalità. Hai mentalità imprenditoriale ed autonoma? Hai esperienza di quello che significa possedere una Partita Iva? Perchè la professione di architetto "classica" presuppone la, appunto, libera professione.
Se non ne hai idea e non vuoi assumerti il rischio d'impresa, l'alternativa è essere dipendenti (non partite iva in uno studio, dipendenti "veri", nel privato o nel pubblico).
Per l'estero: conosci almeno una lingua perfettamente (o ti senti in grado di impararla perfettamente)? E nel caso ti senti in grado di esaminare la possibilità di non tornare mai più?
Secondo me la riflessione vera è questa.
Francesco :
Ciao Kate,
hai letto bene la professione come Architetto, Ingegnere Edile o design in Italia non è meritocratica.
Se hai conoscenze puoi avere clienti e lavorare in un paese con molta burocrazia.
Se hai la possibilità puoi laurearti ma soprattutto con l'idea di andare all'estero se vuoi fare architetto oppure entrare in ditte eccellenti italiane che lavorano in vari cantieri sia Europa che non..in questo caso dedicherai il lavoro in un settore della costruzione.. Percio' sei giovane e puoi pianificare bene il tuo futuro..studia l'indirizzo che vuoi ma soprattutto le lingue..inglese in primis poi francese(se vorrai andare in Francia a lavorare) ecc.. Hai un'approccio ottimo nel chiedere già un consiglio dopo gli studi! Brava. Io sono andato a vivere in Francia ma troppo tardi per trovare un lavoro..
Ciao
Francesco
ArchiFra :
io ti consiglio di fare architettura solo ed esclusivamente se hai una feroce passione che quindi diventerà il tuo faro: io decisi a 16 anni di diventare architetto, e iniziai a studiare con 3 anni di anticipo per il test di ingresso; il mio piano B - in caso di non ammissione - era di trasferirmi in Canada un anno e poi di ritentare: qualora per la seconda volta avessi fallito il test, avrei preso atto e valutato cos'altro fare.
Io sono tra quelli frustrati, ho "ripiegato" sul pubblico e sono funzionario tecnico in comune. E' quello che avrei voluto fare? NO. Sono pentita di aver fatto architettura? NI. Sono pentita di non essermi trasferita all'estero (il Canada era il mio sogno) appena laureata? SI.
Qundi, prima di affrontare una facoltà veramente tosta e con ormai sbocchi nulli in Italia, rifletti bene. Valuta anche di andare un annetto oltre confine, magari con w o r k a w a y (cercalo) se non hai grandi certezze: laurearsi non è un obbligo; essere felici e realizzarsi sì.
In bocca al lupo per tutto.
archimamma :
sarò sintetica: meglio cambiare idea, indubbiamente
lorenzo_px :
Cambia idea, qualsiasi altra laurea stem va bene ma architettura no.
Arch. Esaurimento :
Buongiorno Kate,

per quanto sia difficile alla tua età, a mio modesto modo di vedere dovresti capire quali obbiettivi vuoi darti, e in base a quello fare delle scelte che possano portarti in quella direzione.

Il lavoro è un aspetto della vita, non è la vita.
La favola che se ami il tuo lavoro non lavorerai un giorno, vale solo per alcuni, specialmente chi non ha la necessità di lavorare.

Dove vorresti vederti fra 10 anni?
Quali aspettative riponi sulla professione di architetto?

Parlando in generale ognuno potrà darti la sua versione dei fatti, ognuno con le sue personali frustrazioni e dinamiche totalmente inutili.

Parlando in generale, se vuoi studiare architettura perché ti immagini che dopo la laurea avrai tante possibilità lavorative e riuscirai prima dei 30 anni ad avere una tua indipendenza economica e tante soddisfazioni professionali, io te lo auguro ma ti dico anche che ci sono altri percorsi di studi che funzionano molto meglio per questo.

E come vedi ho dato degli obbiettivi molto piccoli, per non dover essere troppo negativo nella chiusa.
Kia :
Fosse esistito internet per capire che aria tirava quando ero al liceo probabilmente avrei fatto altro.
sclerata :
cara Kate, io vado controcorrente.
Fai quello che ti ispira e ti interessa.
Per me non ha senso fare piani su cosa vorrai o quali saranno le tue esigenze da qui a come minino 6 anni.
Come non sappiamo come sarà il mondo "dell'architettura" tra 6 anni.

Se già adesso sai che per te è fondamentale avere un buon tenore di vita (vedi buono stipendio), allora no.
Se per te i soldi non fanno la differenza, allora sì.
Ma se come tanti a 18 anni non sai bene dove vorrai andare a finire, è normale, la tua vita è ancora tutta da scrivere, fai quello che ti interessa, che ti stimola.
Ti dico questo come se fossi mia figlia (e anagraficamente potresti esserlo benissimo)
ponteggiroma :
ing edile architettura ti da più prospettive e più sbocchi professionali, non pensare che facendo architettura realizzerai grandi progetti. Dovrai specializzarti tantissimo perché la professione richiede questo adesso. Ma in tutto ciò se ti interessa la materia vai avanti e non preoccuparti, ci penserai a tempo debito
Alessandro :
Se sei pronta a muoverti in un altro stato europeo allora benvenuta. altrimenti per esperienza di esorto a guardare bene al tuo futuro, ci sono molte professioni che possono cominciare dopo la laurea. Architettura é una facoltá poco utile in italia, se prendi ingegneria avrai piú possibilitá lavorative ma non ti occuperai di architettura
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