Margot : [post n° 276931]

Come comportarsi con i parenti?

Dopo alcuni anni di professione, si presenta il parente di turno che ti chiede di fargli una sanatoria per una piccola "modifichina"sulla sua casetta. Il problema è purtroppo un altro: come comportarsi di fronte ai parenti? Ovvero quanto dovrei chiedergli per la pratica in questione, considerato un nuovo rilievo e nuova restituzione? Visto il mio imbarazzo di fronte a loro mi rimetto al vostro freddo cinismo. Grazie per la comprensione.
sissi :
Prima di procedere con qualsiasi tipo di lavoro fagli un preventivo di quello che sarà il tuo onorario; se siete in buoni rapporti fagli pure un prezzo buono, ma metti subito in chiaro che ti dovrà pagare... scrivo questo perchè a me è capitato di lavorare con parenti che alla fine non mi hanno nemmeno chiesto quanto mi dovevano... In bocca al lupo!
Margot :
i lavori li ho già iniziati, purtroppo. Il farsi pagare non è un problema, perchè il parente è persona integerrima. Il problema è che non so come comportarmi con l'onorario...ho bisogno di un "numero" ragionevole senza che incorra in decurtazione da incarico! ...
otto :
guarda la mia esperienza è penosa e te la risparmio basta dire che chi non mi ha pagato sono solo due parenti strettissimi.... che non si sono nemmeno vergognati e con i perfetti estranei non ho mai avuto problemi !
senti, secondo me la sincerità e il rapporto di lealtà è bene che trapeli
io fossi in te farei un conto come se fosse un cliente qualsiasi dopo di che affronti ora, cioè subito e non a cose fatte perchè è più pericoloso, l'argomento e fagli vedere il conto dove applichi uno sconto generico (medio) che sarà modulato a seconda di come e quanto ti faranno impazzire cioè riduci o aumenti
ark :
In caso di parenti o vicini con cui si hanno rapporti di amicizia, vale la regola del tempo impiegato per la prestazione professioanle.
E' comprensibile da chiunque che una prestazione debba essere remunerata con le ore impiegate per assolverla, in più un parente ha il riscontro effettivo che quanto deve pagare corrisponde ad un determinato tempo impiegato.
Non è questo un criterio da assumere come pratica costante poichè nel lavoro professionale molte sono le variabili con cui si ha a che fare, pertanto l'onorario si deve computare a percentuale sul valore dell'opera, con un minimo insuperabile per i lavori di modesta entità.
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