Un nostro cliente è proprietario di un immobile da ristrutturare posto a confine; su una facciata di questo immobile si trovano all'ultimo piano delle finestre che si affacciano su fondo altrui. Tali vedute sono state tamponate alcuni anni fa senza alcun permesso edilizio o qualsiasi altro titolo alle competenti autorità, tuttavia la forometria è ben visibile sia all'esterno che all'interno dell'edificio, poichè la chiusura è stata realizzata con materiale completamente diverso da quello che caratterizza l'intero edificio. In catasto questo edificio di tre piano era stato registrato come magazzino ed è presente solo la pianta del piano terra. Le aperture si ripetono poi nei due piani successivi. Siamo a conoscenza di una sentenza della Corte Suprema di Cassazione che legittima l'eliminazione dell'abuso edilizio e la riapertura di tali finestre, ma non riusciamo a rintracciarne le coordinate. A qualcuno di voi è successo un caso simile e potrebbe aiutarci? Il Comune per ora a domanda orale ha risposto che non si prenderebbe la responsabilità di validare la nostra richiesta e di presentare un caso analogo risolto per poter proseguire.
Ringraziamo delle eventuali risposte.
Alberto : [post n° 359757]
Richiesta sentenza Corte Suprema per riapertura finestre
No, non esistono pratiche relative all'immobile. Esiste solo una visura catastale con la forometria del piano terra.