francesca : [post n° 402878]

Il tecnico ha fatto un errore

Buongiorno, ho incaricato un tecnico cinque anni fa di presentare un accatastamento di un appartamento costruito in sanatoria, che stavo vendendo. Il tecnico, lo ha accatastato ma con nessun titolo edilizio (credo per inesperienza professionale e dunque in buona fede), denunciando lo spostamento dell'angolo cottura che si trovava in salone in una camera; il rogito andò a buon fine e l'acquirente prese il mutuo senza problemi e senza che nessuno sollevasse questione alcuna. Adesso a distanza di questi cinque anni l'acquirente sta chiedendo una surruga ad un'altra banca che è stata negata perché ci sono difformità, ossia, nella documentazione in suo possesso, c'è il condono a cui è legata la vecchia pianta castale e da li si sono evidenziate oltre allo spostamento degli impianti anche una diversa giacitura del muro di confine tra l'appartamento e quello accanto. Ho contattato un altro tecnico e mi ha detto che per lo spostamento degli impianti basta fare una cil a in sanatoria e pagare la sanzione, ma per il muro di confine ha dei dubbi su come fare. Qualcuno mi potrebbe suggerire qualcosa? E il tecnico della vendita potrebbe essere richiamato al fatto di aver sbagliato la pratica? Grazie a tutti coloro volessero essermi di aiuto.
Nina :
Giusto per curiosità, che intende per "appartamento costruito in sanatoria" ed è stato " accatastato ma con nessun titolo edilizio"? Il titolo edilizio c'è o non c'è? Sono stati eseguiti lavori abusivi successivi al rilascio del condono? O peggio, è stato condonato qualcosa di difforme dallo stato di fatto? Il tecnico che ha predisposto l'accatastamento è lo stesso che ha seguito la pratica di condono?
Mi pare di capire che la situazione sia un po' più complessa del semplice errore di pratica catastale - che se così fosse si risolverebbe in un niente. Al suo posto tornerei dal secondo tecnico che ha contattato e farei esaminare attentamente il suo caso, pagando come è giusto che sia, così da comprendere bene di chi siano le responsabilità.
francesca :
Grazie Nina per la sua risposta. Vorrei rispondere alle sue domande per chiarire la situazione che in effetti è un po' complessa. Allora l'edificio ha 4 appartamenti, è stato costruito da un signore in abuso per se e i suoi tre figli, ha chiesto il condono ed ha sanato la situazione nell'85. Il tecnico che ha presentato il condono ha accatastato gli appartamenti e secondo me li ha accatastati in maniera difforme da come li hanno realizzati. Poi l'appartamento in questione è stato venduto ad un'altra persona dalla quale io ho acquistato poi, ed io lo ho trovato come il tecnico (diverso da quello che ha fatto le pratiche del condono) lo ha accatastato l'ultima volta (da rilievo fatto da lui). Poi a cascata ho venduto alla proprietaria odierna che ha avuto questo problema della surroga.
Spero di essere stata esaustiva, per avere aiuto da voi che siete esperti. Grazie ancora
Nina :
Riconfermo il consiglio, si affidi a un tecnico che dovrà comparare stato di condono, stato catastale e stato di fatto, troverà l'inghippo e le dirà come risolvere.
kia :
sono cose troppo complesse da risolvere su un forum. Onestamente leggendo non ho capito nulla. Comunque una cosa la dico: si può accatastare anche senza citare un titolo edilizio, quindi se così fece il tecnico all'epoca....beh, poteva farlo perchè il sistema lo consente. Segua il consiglio di Nina.
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