GF : [post n° 455786]

PREZZARIO DEI

Buonasera, volevo confrontarmi con chi si sta occupando di computi redatti con i prezzari DEI, anche al fine della successiva redazione dell'asseverazione della congruità delle spese (bonus 50), soprattutto per ciò che riguarda la definizione del costo della sola posa in opera dei materiali (pavimenti, rivestimenti, ecc), visto che le voci delle opere compiute accorpano fornitura e posa in opera. Come spesso accade, il committente compra direttamente i materiali da un fornitore di sua fiducia, mentre l'impresa deve solo metterli in opera, per cui come scindere i 2 costi, utilizzando le voci del prezzario, per verificare la congruità del costo di fornitura e di quello di posa in opera?
Grazie
Albo :
Il DEI riporta all'interno per ogni macrogruppo come può essere l'isolamento una cartella contenente l'opera finita e una contenente solo i materiali.

Dall'opera finita puoi guardare l'incidenza della manodopera nella voce completa.
Dai materiali il costo dei vari materiali, aggiungi l'utile d'impresa e le spese generali e hai la voce completa divisa in sotto voci.
GF :
Grazie della risposta, è esattamente ciò che ho provato a fare ma mi sembrava un po' troppo contorto come metodo e i conti non è che mi tornino al centesimo...
faccio un esempio pratico
MATERIALI Voce B43027f → sola fornitura pavimento gres porcellanato effetto cemento cm 60x120: € 46,31
OPERE COMPIUTE voce B45029f → fornitura e posa pavimento gres porcellanato effetto cemento cm 60x120: € 77,94, con incidenza manodopera 17% (€ 13.25) e materiali 83% (€64,69). Se a € 64,69 sottraggo spese generali e utile di impresa (28,7%), non ottengo il costo della voce relativa alla sola fornitura del materiale. Forse perchè nei materiali, oltre alle piastrelle, sono considerati anche i collanti e quant'altro necessario alla posa?
Se così fosse, altra possibilità potrebbe essere quella di aggiungere spese generali e utile di impresa (28,7%) al costo della sola fornitura e ricavare per differenza con il costo dell'opera finita, il costo della posa, ma a questo punto non torna la percentuale di incidenza della manodopera....
Albo :
Certo nella voce completa è compreso ogni onere per dare opera finita compreso il collante e la stuccatura. In alcuni potresti avere l'incidenza anche dei noli per appositi macchinari.
Io sto sconsigliando ai clienti di acquistare loro, anche solo per il discorso iva 22 invece che 10. Perché quello che risparmiano finisce che me lo devo prendere io per fargli lo scomputo voce per voce
GF :
Sicuramente l’acquisto dei materiali da parte dell’impresa semplifica le cose.
Scusa se approfitto, quindi nell’esempio che ti ho riportato sopra, il metodo “corretto” per quantificare il costo della posa (compresi collanti, stucchi per fughe, ecc) è il secondo, ossia applicare utile di impresa e spese generali a costo del solo materiale (gres) e poi, per differenza con la voce dell’opera compiuta, desumere quello della posa, corretto? Grazie ancora
Albo :
Si è un metodo. L'importante è avere chiara la correlazione tra utili, spese, manodopera e materiali.

Puoi anche pensarla cosi:

Materiali + noli = A
Manodopera = B
A+B = C Totale parziale
Le spese generali (D) ipotiziamo 15% sono applicate su C
L'utile di impresa (E) ipotizzando il 10% viene applicata su C + D
Totale è dato da D + C + E
Sul totale viene calcolata a % di manodopera

Se vuoi calcolare il materiale devi andare al contrario
Togli al totale utile e spese generali e arrivi al Totale Parziale e da questo togli il costo del materiale

Con il DEI la manodopera è compresa di utile e spese generali, quindi ti basta sottrarla per avere il costo della manodopera
A questo però devi aggiungere i beni di consumo quindi colla e stucco.

Per fare un esempio
Posa pavimento 60x60 da Dei = 58,64
22% manodopera
Costo manodopera = 12,91
Materiale = 58,64 - 12,91 = 45,73
Togli l'utile e le spese generali e ottieni il materiale al netto 34.29
Togli il costo del materiale comprato dalla committenza, da Dei 31,85
Ottieni i beni di consumo che puoi sommare al costo della manodopera e utile per avere la voce dell'impresa scorporata.

Altrimenti se vuoi farla più semplice
Prendi dal dei il prezzo finito e scorpori la manodopera che include già utile e spese, in questo caso non avresti i beni di consumo ma per alcune lavorazioni può avere senso non farlo, per altre meno.
Prendi la voce delle piastrelle e la confronti
GF :
Tutto chiaro, ora non resta che trovare un’impresa disposta a posare un pavimento in grès con meno di 20€/mq… ;-)
archspf :
Per la verità io sto trattando il tema in modo più "ragionevole", dal momento che bisogna analizzare una spesa: la somma tra fornitura e manodopera costituisce il prezzo pagato dal cliente che deve essere congruo alla lavorazione da prezzario DEI: d'altra parte se c'è eccedenza dal prezzo congruo è sempre a carico del committente qualunque sia la sua derivazione.
Fare nell'altro modo, anche se metodologicamente più "corretto", sarebbe un delirio....nelle ristrutturazioni quasi tutti i committenti acquistano separatamente le forniture, salvo eccezioni dovute solo allo scopo di ridurre l'iva al 10% mettendole nell'ambito dell'appalto (acquisto da parte dell'appaltatore).
In un mio post analogo qualcuno mi faceva riflettere che in caso di detrazione non si porrebbe proprio il problema e dunque la norma sarebbe ulteriormente discriminatoria (implicitamente
già lo è facendo differenza di trattamento tra detrazione e cessione).
GF :
La questione nel mio caso nasce proprio dal fatto che il committente acquisterà i materiali da un suo fornitore (con sconto in fattura) mentre l’impresa provvederà alla posa (con altro sconto in fattura). Quindi contabilità separata tra forniture e posa e necessità di scindere i costi di fornitura da quelli di posa in fase di computo, anche al fine di determinare in maniera corretta la quota parte “congrua” di entrambe le voci che il cliente potrà pagare con bonifici ristrutturazioni e quella residua (in quanto eccedente dal prezzo congruo) con bonifici ordinari. Esattamente un delirio…
Concordo che la norma allo stato attuale sia discriminatoria e aggiungo apparentemente pensata e scritta da chi ha zero esperienza diretta in ambito ristrutturazioni.
SC :
Approfitto del post per chiedere una collaborazione per la redazione dell'asseverazioneze. Possiamo metterci in contatto?
A.Giuseppe :
Buongiorno, approfitto della discussione aperta....
il ragionamento fatto per la scomposizione del prezzo a mio avviso è perfetto, vi pongo il anche la situazione analoga nella quale mi sono trovato ossia la scomposizione tra manodopera e materiale.

Se scomponessi il prezzo utilizzando il costo della manodopera orario per la posa della piastrella 60 x 60 che nel mio caso è posata su disegno? esempio :
86 mq di pavimento da posare
(1 operaio edile comune ME1004b 31,05 €/h + 1 edile specializzato ME1005b 37,12 €/h ) x 8 ore di lavoro x 5 giorni = 2726,8 € (ca. 31,71 euro/mq)

Inoltre poniamo il caso il cliente abbia già acquistato dei rivestimenti, non presenti in nessuno dei prezziari (formato 5,2x16 in pasta bianca stampata), io immaginavo di utilizzare nel computo i prezzi di riferimento delle fatture di fornitura e citarne il riferimento nel computo.

In caso contrario si stanno mettendo dei massimali sulla scelta anche delle singole forniture... ci sono piastrelle da 10€ e ci sono piastrelle da 250€ è irrealistico avere un prezzo di riferimento...
Enomis :
Domanda : per computare solo il prezzo della manodopera, posso inserire nel computo prima la voce "opera compiuta" e poi sotto la voce " solo materiale" ma in sottrazione ? ( apponando cioè un segno meno davanti al prezzo unitario nella voce materiale )?... o bisogna fare l analisi del prezzo per legge ?
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