Buongiorno, sono un ingegnere che ha redatto un computo metrico ed un'asseverazione di conformità delle spese per detrazione al 50% e 65% sfruttando i bonus ristrutturazione ed ecobonus.
Per il calcolo della mia parcella non mi sono rifatta al calcolo percentuale in quanto vivo in un paesino dove applicano prezzi molto bassi e purtroppo devo adeguarmi a quelli. Vorrei confrontare quindi la mia parcella con quella del commercialista che ha applicato il visto di conformità. Non essendo del mestiere non ho idea di quanto sia impegnativo trasmettere un visto di conformità. Sicuramente io dovrei fare un prezzo che sia proporzionato alla mia mole di lavoro e alla mia responsabilità, ma per un mio cruccio personale vorrei fare anche questo confronto. Forse voi ne sapete più di me, per cui vi chiedo...secondo voi posso applicare un prezzo che sia il doppio rispetto a quello del commercialista?
Ade : [post n° 462216]
Visto di conformità commercialista...è impegnativo?
Premesso che il tuo lavoro e responsabilità non possono essere messe in discussione dal "contesto" menchèmeno dalla parcella di altro professionista che seppur concorre alla "pratica" può avere ragioni per applicare tariffe ridotte, per capire se l'importo richiesto sia in linea, occorre semplicemente applicare i criteri descritti nella guida OICE.
Per ragionare a spanne un fiscalista serio e soprattutto consapevole delle reali implicazioni (inviare la comunicazione è questione di poche ore e dunque non è certo questo il parametro da considerare) chiede generalmente tra il 2 ed il 3% dell'importo lavori.
Considerando che l'asseverazione ha responsabilità civili, penali ed economiche ben più grandi, va da sè che la tariffa ragionevolmente non può essere inferiore a quella del commercialista.
Per ragionare a spanne un fiscalista serio e soprattutto consapevole delle reali implicazioni (inviare la comunicazione è questione di poche ore e dunque non è certo questo il parametro da considerare) chiede generalmente tra il 2 ed il 3% dell'importo lavori.
Considerando che l'asseverazione ha responsabilità civili, penali ed economiche ben più grandi, va da sè che la tariffa ragionevolmente non può essere inferiore a quella del commercialista.
Grazie mille, sei sempre molto attivo sul forum e disponibilissimo ad offrire chiarimenti. Purtroppo come si è potuto constatare anche in molte mie altre domande si nota chiaramente la mia inesperienza sopratutto per quanto riguarda la parte economica del lavoro. Per evitare di aprire un altro post ne approfitto per chiederti un'altra informazione...ora che ho terminato computo metrico e asseverazione di congruità, qual è il passo successivo che devo fare? Consegno tutto al commercialista? Voglio precisare che l'invio della documentazione sul portale enea per quanto riguarda la parte relativa all'ecobonus dovrà farla l'architetto che prima di me ha realizzato il progetto e seguito i lavori
Un consiglio per il futuro: per le prossime pratiche questi problemi poniteli "prima".
Cioè, prima fai un preventivo del tuo onorario, lo sottoponi al cliente e, se accetta, procedi con il lavoro.
Te lo dico perchè, oltre a essere un obbligo normativo, non farlo ti espone a possibili rimostranze da parte del committente, per il quale l'onorario può sembrare sempre "troppo".
Cioè, prima fai un preventivo del tuo onorario, lo sottoponi al cliente e, se accetta, procedi con il lavoro.
Te lo dico perchè, oltre a essere un obbligo normativo, non farlo ti espone a possibili rimostranze da parte del committente, per il quale l'onorario può sembrare sempre "troppo".