SPALLETTA DOCCIA

a prescindere si considera come arredo in quanto non modifica le caratteristiche planimetriche che sono rilevanti ai fini urbanistici.

A mio avviso invece qualunque muro di qualunque altezza non costituisce arredo. Nella casa in cui abito da ben 33 anni, i muri della doccia erano rappresentati sia nel titolo edilizio che nel catasto. L'anno passato in una sanatoria fatta dallo studio presso cui lavoravo, il comune ha sanzionato tutte le unità in cui erano stati tolti/realizzati dei muri, fossero quelli delle docce o fossero dei muretti alti un metro a separazione della cucina dalla zona pranzo. Anche nel comune dove lavoro dovremo fare un avvio di procedimento perchè durante un sopralluogo è stata riscontrata le demolizione di due spallette a separazione dell'angolo cottura dal soggiorno.

La presenza o meno di difformità assimilabili a quelle della parete che delimita una doccia, dovrebbero rientrare a pieno titolo nelle tolleranze per cui non è previsto un sistema sanzionatorio (questione molto ben codificata nella regione E.R. ad alla quale si è recentemente allineata la normativa nazionale). In ogni caso è previsto l'allineamento/correzione delle planimetrie in occasione del primo titolo che si va presentare.
Ciò premesso, in caso di intervento di nuova realizzazione, ritengo trattasi di opere che richiedono o quantomeno giustificano la presentazione di un titolo edilizio (e che, per correttezza, dovrebbe prevedere anche un adeguamento delle planimetrie catastali). Dopotutto si tratta di una differente "organizzazione" degli spazi interni.