Buongiorno,
Scrivo perché sto compilando la mia prima fattibilità tecnico economica a seguito della vittoria di un concorso (con codice appalti vecchio).
Il progetto consiste in percorsi ciclo-pedonali, canaline di scolo, una vasca per la raccolta delle acque meteoriche e alcune pavimentazioni con attrezzi sportivi.
Volevo sapere se la redazione della relazione geologica, idrogeologica e archeologica preliminare sia obbligatoria, o dipenda dal tipo di intervento.
Vi ringrazio
architetto_maledetto : [post n° 477440]
Nel PFTE sono obbligatorie le relazioni specialistiche preliminari?
Sui contenuti del PFTE, il D.Lgs. 36/2023 (in particolare l'art. 6 dell'allegato I.7) riprende le indicazioni già presenti nelle linee guida del Mims del 2021. In entrambi si esplicita che l'elenco elaborati del PFTE viene composto in relazione alle dimensioni, alla tipologia e alla categoria dell'intervento.
Considerando la tipologia di intervento previsto dal tuo PFTE che, come tu scrivi, comprende anche opere di invarianza idraulica (vasca), le indagini e le relazioni specialistiche sono necessarie.
In particolare per la vasca di raccolta delle acque e del sistema scolante, è importante l'indagine idrogeologica, al fine di verificare la quota delle acque di falda (esperienza diretta in progetto simile: è stata trovata quota quasi superficiale, con effetti sulle soluzioni progettuali).
Per quanto riguarda l'indagine archeologica, consiglio di iniziare dalla cartografia e dalla mappatura dei siti (sono informazioni ricavabili anche dagli strumenti urbanistici).
Considerando la tipologia di intervento previsto dal tuo PFTE che, come tu scrivi, comprende anche opere di invarianza idraulica (vasca), le indagini e le relazioni specialistiche sono necessarie.
In particolare per la vasca di raccolta delle acque e del sistema scolante, è importante l'indagine idrogeologica, al fine di verificare la quota delle acque di falda (esperienza diretta in progetto simile: è stata trovata quota quasi superficiale, con effetti sulle soluzioni progettuali).
Per quanto riguarda l'indagine archeologica, consiglio di iniziare dalla cartografia e dalla mappatura dei siti (sono informazioni ricavabili anche dagli strumenti urbanistici).