Destro : [post n° 489785]

Agibilità vecchi immobili

Buongiorno,
mi rivolgo a voi colleghi più esperti perchè sono ancora alle prime armi da libero professionista e avrei bisogno di un consiglio.
Ho ricevuto, nell'ottica di una futura vendita, un incarico per verificare la conformità urbanistica di alcuni appartamenti (più unità nello stesso immobile) ormai disabitati da più di 25 anni. Ho eseguito l'accesso agli atti e verificato tutte le pratiche (che si concludono tutte con concessioni di condono) e, per fortuna, torna tutto.
Unica cosa mancante è l'agibilità. Parlando con il tecnico comunale mi ha detto che trattandosi di immobili vecchi e disabitati da così tanto, visto il condono rilasciato dall'Ente, basta presentare una SCA con autocertificazione a firma dei proprietari e non ci sono problemi.
Vorrei capire, non essendomi mai capitato, cosa dovrei far inserire nell'autocertificazione? Si riferisce solo alla parte impiantistica? Vi è mai capitato un caso del genere?
Premetto che l'incarico per queste SCA non l'ho ancora ricevuto ma era per cercare di dare una idea quanto più completa al committente sull'iter da seguire.
Grazie in anticipo a chi vorrà dedicarmi del tempo.
archspf :
Solitamente per gli immobili la cui legittimità "termina" con un condono si passa obbligatoriamente per l'ufficio di scopo: al riguardo la documentazione è la stessa necessaria per qualunque altra agibilità ed il più delle volte è da produrre in quanto non esistente (vedi DICO ed APE ad esempio o il Certificato di idoneità statica se non presente nella concessione in sanatoria).
Un appunto sulla procedura: la SCA (o SCAg) è a nome del richiedente (come ogni altra istanza) ma è a firma e responsabilità del tecnico.
Sole :
Sicuramente il notaio la chiederà per il rogito.
La SCA come già detto, va firmata anche dal tecnico. L’immobile deve essere rifinito in ogni sua parte ed occorrono tutte le certificazioni degli impianti da allegare.
Archifish :
Non credo che al notaio interessino agibilità e conformità degli impianti per stipulare in atto di compravendita.
Kia :
Confermo che al notaio non interessa. L'agibilità interessa di solito ai periti delle banche per i mutui. Gli impianti possono anche non esserci! Pensate a dimore molto ma molto vecchie senza praticamente impianti, si vendono lo stesso e poi uno se le restaura
paola2 :
A me è stata richiesta dal Notaio rogante.
Non dalla banca.
Kia :
Ma te la ha chiesta nel senso, "architetto c'è anche l'agibilità così inserisco il protocollo nell'atto" oppure "architetto, se non trova l'agibilità bisogna produrla altrimenti non faccio l'atto "?
archspf :
concordo con @Kia: la seconda ipotesi non è contemplata nelle regole generali per cui l'agibilità non è elemento dirimente il trasferimento del bene/validità dell'atto.
paola2 :
Non ce' stato rapporto diretto col notaio.
Il tecnico che ha seguito la due diligence mi ha detto che era tra i documenti richiesti dal Notaio.
Ma mi risulta che la mancanza del certificato di agibilità non ostacola la compravendita dell'immobile ma ne condiziona il prezzo di vendita.
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