Lavoro da due anni in uno studio di architettura a partita iva. Lavoro 9/10 ore al giorno per 5 giorni e non sono un neo laureato.
Riassumendo lavoro con i doveri di una persona assunta a contratto (determinato o indeterminato) ma a partita iva.
Ho fatto un calcolo a stima e tolti tutti oneri e altro Inarcassa, tasse etc prendo circa 6,00€ all’ora netti.
È normale come cosa? L’importo all’ora non è troppo poco?
Giulio : [post n° 490935]
Stipendio architetto a partita iva in studio
L'ultima domanda è ironica e retorica vero?
È la classica situazione dei collaboratori a p.iva, certamente 6€/h sono vergognosi ma anche se fossero 10€/h non sarebbe comunque un guadagno sostenibile a lungo termine.
Occhio a non rimanere impantanato in questa situazione
È la classica situazione dei collaboratori a p.iva, certamente 6€/h sono vergognosi ma anche se fossero 10€/h non sarebbe comunque un guadagno sostenibile a lungo termine.
Occhio a non rimanere impantanato in questa situazione
Beh netti mensili me ne restano 1300, e faccio comunque lavori per dietro anche se il tempo è quello che è.
Buongiorno Giulio,
è la situazione di molti soprattutto all'inizio e non solo, ma detto ciò:
- confronta la tua paga oraria con una serie di professionisti con la terza media tipo l'elettricista, l'idraulico, ecc.
- Alcuni anche senza la terza media una partita iva con quella cifra li non la aprirebbero manco morti, giustamente
Se è qualcosa di temporaneo, se ti serve per avere una base ok, ma come ti hanno già suggerito, prima metti in chiaro le cose e meglio è. Se anche vai avanti per un anno con questo tenore devi darti un tempo massimo e pretendere che da un determinato momento la cifra sia diversa. Oppure passare a un altro lavoro, se il tuo obiettivo è quello di mantenerti col tuo lavoro.
Magari subito puoi non rendertene conto, ma una cosa del genere funziona solo se non hai nessun tipo di spesa, ed in ogni caso puoi semplificarti la vita facendo qualsiasi altro lavoro ma con una paga un minimo più decente.
Ribadisco che sicuramente non sei solo
è la situazione di molti soprattutto all'inizio e non solo, ma detto ciò:
- confronta la tua paga oraria con una serie di professionisti con la terza media tipo l'elettricista, l'idraulico, ecc.
- Alcuni anche senza la terza media una partita iva con quella cifra li non la aprirebbero manco morti, giustamente
Se è qualcosa di temporaneo, se ti serve per avere una base ok, ma come ti hanno già suggerito, prima metti in chiaro le cose e meglio è. Se anche vai avanti per un anno con questo tenore devi darti un tempo massimo e pretendere che da un determinato momento la cifra sia diversa. Oppure passare a un altro lavoro, se il tuo obiettivo è quello di mantenerti col tuo lavoro.
Magari subito puoi non rendertene conto, ma una cosa del genere funziona solo se non hai nessun tipo di spesa, ed in ogni caso puoi semplificarti la vita facendo qualsiasi altro lavoro ma con una paga un minimo più decente.
Ribadisco che sicuramente non sei solo
prendi 1300 netti al mese senza TFR, ferie, malattie, tredicesima ecc sei forfettario quindi non scarichi nulla nemmeno dalle tasse. Non hai nemmeno la disoccupazione, se devi fare il paragone con un dipendente fallo bene, perché loro queste cose le prendono
scusami, ma come hai fatto i conteggi? 6€x8hx22gg=1056 mensili lordi da cui detrarre circa 150 euro di tasse e circa 160 di inarcassa. Due sono le cose: o lavori 15 ore al giorno oppure non so
Scusate io non ho capito. Senza fare tutti sti conteggi, la fattura "tipo" mensile a quanto ammonta? Onorario+ 4,/% cassa. Partiamo da quello che forse è meglio. Comunque..... ti rispondo di default già che è poco!! ;-))))
Ho fatto i conti e Inarcassa e spese sono circa 500€ più trasporti, pranzo ecc questo è quello che resta
Già dal titolo si può percepire la distorsione ormai strutturale del mercato del lavoro nel campo delle professioni tecniche.
Stipendio e P.IVA son due concetti che non possono convivere in quella frase.
Lo stipendio, con tutti gli onori del caso, lo percepisce il dipendente dal datore di lavoro.
Un lavoratore a P.IVA percepisce un compenso professionale da un cliente/committente, con tutto ciò che ne consegue a livello di rapporto di subordinazione (che non esiste), di onori (pochi) ed oneri (molti).
Fin tanto che non cesserà di esistere l'assimilazione della figura dello "sfruttatore" a quella di "datore di lavoro" ci si ritroverà sempre ad avere un mercato drogato (a discapito dei finti liberi professionisti).
Non mi dilungo ulteriormente, poiché il tema è ampio e si espande dall'inesistenza di uno Stato che preveda forme di garanzia/tutela volte ad equiparare tutti i lavoratori, alla necessità di rivedere dimensioni e competitività di studi professionali che si reggono in piedi sullo sfruttamento di manovalanza sottopagata per giungere alla concorrenza sleale di chi può contare su garzoni di bottega a basso costo nei confronti di chi deve fare tutto da sè nel proprio piccolo studio.
In ogni caso, in un mondo che funziona, per figure professionali laureate e abilitate, si dovrebbe poter scegliere tra assunzione ed una collaborazione a minimo 3 o 4 mila €/mese in fattura.
PS
non dimentichiamoci che un muratore (senza nulla toglie all'indispensabilità della sua figura), ormai costa 33 € all'ora.
Stipendio e P.IVA son due concetti che non possono convivere in quella frase.
Lo stipendio, con tutti gli onori del caso, lo percepisce il dipendente dal datore di lavoro.
Un lavoratore a P.IVA percepisce un compenso professionale da un cliente/committente, con tutto ciò che ne consegue a livello di rapporto di subordinazione (che non esiste), di onori (pochi) ed oneri (molti).
Fin tanto che non cesserà di esistere l'assimilazione della figura dello "sfruttatore" a quella di "datore di lavoro" ci si ritroverà sempre ad avere un mercato drogato (a discapito dei finti liberi professionisti).
Non mi dilungo ulteriormente, poiché il tema è ampio e si espande dall'inesistenza di uno Stato che preveda forme di garanzia/tutela volte ad equiparare tutti i lavoratori, alla necessità di rivedere dimensioni e competitività di studi professionali che si reggono in piedi sullo sfruttamento di manovalanza sottopagata per giungere alla concorrenza sleale di chi può contare su garzoni di bottega a basso costo nei confronti di chi deve fare tutto da sè nel proprio piccolo studio.
In ogni caso, in un mondo che funziona, per figure professionali laureate e abilitate, si dovrebbe poter scegliere tra assunzione ed una collaborazione a minimo 3 o 4 mila €/mese in fattura.
PS
non dimentichiamoci che un muratore (senza nulla toglie all'indispensabilità della sua figura), ormai costa 33 € all'ora.
@Archfish
Condivido in toto la tua analisi e le conclusioni.
Aggiungo solo che proprio perché la distorsione di cui parli è oramai prassi consolidata, chiunque si affacci su questo tipo di lavoro senza partire da una situazione privilegiata, si troverà necessariamente davanti a questo tipo di offerte.
Capire perché e quanto sono irricevibili richiede tempo se si parte da zero, ma soprattutto se si ha la necessità di lavorare.
A mio avviso non escluderei dall'equazione i piccoli studi, molto spesso è solo la volpe che non arriva all'uva. Quando poi si presenterà l'occasione, tutti si andranno ad allineare ben volentieri alla possibilità di spendere meno con un complesso gioco di specchi e leve...
Il problema è il fatto stesso che sia permesso come modalità di lavoro, di conseguenza quella diventa l'offerta, e se hai bisogno di lavorare e vuoi fare quel lavoro, quello è..
PS
Molti muratori con 33 all'ora rifiutano i lavori..
Condivido in toto la tua analisi e le conclusioni.
Aggiungo solo che proprio perché la distorsione di cui parli è oramai prassi consolidata, chiunque si affacci su questo tipo di lavoro senza partire da una situazione privilegiata, si troverà necessariamente davanti a questo tipo di offerte.
Capire perché e quanto sono irricevibili richiede tempo se si parte da zero, ma soprattutto se si ha la necessità di lavorare.
A mio avviso non escluderei dall'equazione i piccoli studi, molto spesso è solo la volpe che non arriva all'uva. Quando poi si presenterà l'occasione, tutti si andranno ad allineare ben volentieri alla possibilità di spendere meno con un complesso gioco di specchi e leve...
Il problema è il fatto stesso che sia permesso come modalità di lavoro, di conseguenza quella diventa l'offerta, e se hai bisogno di lavorare e vuoi fare quel lavoro, quello è..
PS
Molti muratori con 33 all'ora rifiutano i lavori..
Si beh quello è vero!
Ma la mia domanda è allora: questa truffa legalizzata che è prassi da anni….perché nessuno ne parla o fa qualcosa? Dato che è una cosa acclarata?
Ma la mia domanda è allora: questa truffa legalizzata che è prassi da anni….perché nessuno ne parla o fa qualcosa? Dato che è una cosa acclarata?
Giulio scusami, ma io è da quasi 20 anni che lavoro...e credimi che il problema c'era anche quando ho iniziato. All'epoca c'erano i Co.co.pro e ho iniziato così prima di iscrivermi all'ordine ed ero anche fortunata. Dopo di che c'è stato un periodo in cui gli studi che avevano i finti dipendenti con la p.iva avevano anche un certo timore di una causa di lavoro per elusione fiscale e contributiva del loro finto dipendente a p.iva in monocommittenza. Di cause di lavoro ce ne saranno state poche immagino perché poi dovevi cambiare lavoro o città proprio perché si spargeva la voce che eri un piantagrane. Poi c'è stata la legge Fornero per cui gli ordinistici sono ok a lavorare in monocommittenza e arriviamo ai giorni nostri in cui ormai dalla legge Fornero sono passati anni e la cosa è stata assimilata. Tieni presente che quando è venuta fuori la legge non si era subito capito che gli ordinistici erano esclusi per cui ho anche sudato freddo di perdere una collaborazione. Ecco in sintesi un po' di storia di diritto del lavoro. Niente, l'unica è di valutare bene le proposte economiche che vengono fatte e se proprio non ci siamo, rifiutare. Il problema a mio avviso è che l'arte del rifiuto e la premonizione di una sola (nel senso di fregatura) si sviluppa nel tempo per cui un po' di "sofferenza" all'inizio ci sarà di sicuro.
@Archifish ti prego dimmi chi è disposto a farmi fatturare 3-4 mila euro al mese che corro da lui!
A me sfugge se l'assunzione dei collaboratori a p.iva sarebbe già sostenibile per gli studi con le attuali parcelle, o se per essere sostenibile comporterebbe un significativo aumento delle parcelle
Ah pertanto come pensavo è una parassi legalizzata pure dallo Stato da anni. Comunque ho deciso di valutare altre offerte. Perché sto sopravvivendo con questo stipendio
per i micro studi (parlo di cose proprio minime tipo 2 titolari e 1 collaboratore) un dipendente assunto è effettivamente una cifrona perché chiaramente i tre soggetti per quanto bravi, quali e quanti lavori vuoi che facciano? Sono in 3, mica faranno musei e grattacieli. Attenzione, non ho detto che allora va bene così, sono io la prima ad essere stata vittima di questo sistema ma era per ragionare sulla struttura Italiana degli studi. Io dal canto mio si collaboro con uno studio ma sono io stessa un micro studio ancora più micro che prendo lavori per mio conto ma me li faccio da sola senza dipendenti o finti dipendenti.
@Arch_pru
Nessuno, temo. Infatti ho parlato di "mondo che funziona" e mi pare palese che il nostro mondo non funziona per nulla. Sarebbe già un successo se i classici mille € o poco più diventassero 2 mila o poco più.
Nessuno, temo. Infatti ho parlato di "mondo che funziona" e mi pare palese che il nostro mondo non funziona per nulla. Sarebbe già un successo se i classici mille € o poco più diventassero 2 mila o poco più.
l'unica a mio avviso, è uscire dalla monocommittenza o almeno farsela pagare molto bene. Meglio, avere magari qualche collaborazione fissa con colleghi che hanno bisogno ma no a mo' di schiavo, ma poi cercare di ampliare il giro. Dal canto mio ho visto che uscendo dalla monocommittenza guadagno di più (non i miliardi! ma ho fatto il confronto e la differenza c'è stata) e non sono tutti i giorni 8/10 ore in un ufficio, che è quello che impedisce principalmente di sviluppare il lavoro in altre direzioni e genera anche comportamenti autolesionistici professionalmente parlando