Death is not Justice - poster for tomorrow

poster for tomorrow call for entries 2010

Concorso creativo di comunicazione sociale per progettare dei poster sul tema della pena di morte come una violazione dei diritti umani.

[comunicato stampa poster for tomorrow]

Il 10 Ottobre 2010 (10/10/10) si celebrerà la giornata mondiale ed europea contro la pena di morte. In quella occasione poster for tomorrow terrà 100 mostre in 100 città dove verranno esibiti poster per chiedere l'abolizione universale della pena capitale. Oggi vorremmo invitarvi a disegnare un manifesto da inviare alla competizione che deciderà quali saranno i 100 poster che verranno esibiti in giro per il mondo.

Crediamo nel design, e nei poster, come mezzi per ispirare cambiamenti sociali. Ciò che un artista, un disegnatore grafico o un art director crea può informare, provocare emozioni e motivare le persone ad agire. È un grande dono. Ed un dono che può essere usato usare per portare cambiamenti nel mondo.

Pensiamo che la pena di morte sia una violazione dei diritti umani e che non abbia posto nella società contemporanea. E questo è ciò che vorremmo cambiare nel 2010. Stiamo lavorando con Amnesty International, il Consiglio d'Europa, Reporter Senza Frontiere e la Coalizione mondiale contro la Pena di Morte per provocare una presa di coscienza su questo problema. Speriamo che vogliate unirvi a noi. Un poster è un'inizio. Ma centinaia, migliaia, sono un movimento che non potrà essere ignorato.

Brief creativo

Chiediamo l'abolizione universale della pena di morte nel 2010.

È semplice. La pena di morte è una violazione dei diritti umani. L'articolo 5 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani afferma: "Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti." Come può una tale affermazione non essere in contraddizione con decapitazioni, lapidazioni, impiccagioni, iniezioni letali o plotoni di esecuzioni?

Il problema è che non c'è ritorno dalla pena di morte. Ed in un mondo in cui qualsiasi sistema giudiziario commette errori, è inevitabile che persone innocenti vengano condannate a morte. Tutto ciò non è accettabile. Più di due terzi dei paesi nel mondo sono concordi con noi, ed hanno dichiarato illegali le esecuzioni. Tristemente, 58 paesi continuano ad uccidere persone nel nome della "giustizia."

Ma c'è speranza - ed il numero di persone che viene condannate nel mondo sembra diminuire. Il prossimo dicembre l'assemblea generale delle Nazioni Unite voterà una moratoria universale sulla pena di morte. È un passo importante nella strada verso l'abolizione totale della pena capitale. Indipendentemente dal fatto che il posto in cui vivi pratichi la pena di morte o no, dobbiamo unirci per creare una presa di coscienza a livello mondiale. La pena di morte è una violazione dei diritti umani e non ha spazio nella società contemporanea.

Messaggio: La pena di morte non è giustizia. Non rappresenta me, il mio paese o il nostro pianeta.

Giuria internazionale Michel Bouvet, Francia Chen Fang, Cina Kiko Farkas, Brasile Zelda Harrison, USA Ayse Karamustafa, Turchia Yossi Lemel, Israele Alain Le Quernec, Francia Saki Mafundikwa, Zimbabwe Ahn Sang Soo, Corea del Sud Parissa Tashakori, Iran Lucille Tenazas, USA Mieczyslaw Wasilewski, Polonia

Date
10 aprile 2010 apertura della call for entries
18 luglio 2010: chiusura della call for entries (12:00 GMT-7 / 21:00 ora italiana).

Premi
poster for tomorrow premierà i 100 migliori poster (selezionati dalla giuria) includendoli nella mostra Death is not Justice, che verrà tenuta in 100 città del mondo il prossimo 10 Ottobre. La mostra sarà anche raccolta in un libro. Dieci poster, secondo il giudizio dei giurati, diventeranno parte della collezione permanente di numerosi musei del design in tutto il mondo.

Per maggiori informazioni visitate il sito web
- www.posterfortomorrow.org

Le date di scadenza visualizzate sono frutto di attività redazionale. Le uniche date ufficiali sono quelle contenute nel testo del bando e/o sul sito web di chi organizza o promuove il concorso. Controllarne sempre la validità presso l'Ente banditore.

pubblicato il: