Prospettive per la città moderna. Ivrea e il suo patrimonio

incontro

Laura Olivetti, Presidente Fondazione Adriano Olivetti
Margherita Guccione, Direttore Servizio Architettura e Urbanistica Contemporanee - DARC
Federico Oliva, Presidente Istituto Nazionale di Urbanistica
Giuseppe Campos Venuti, Presidente Onorario Istituto Nazionale di Urbanistica
Alberto Redolfi, Assessore all'Urbanistica della Città di Ivrea

Curatori dei numeri speciali di 'Parametro' e 'Urbanistica'
Patrizia Bonifazio, Paolo Galuzzi, Enrico Giacopelli

Presso la Sala Roberto Olivetti della Fondazione Adriano Olivetti di Roma, si terrà un incontro sulle trasformazioni che negli ultimi anni hanno investito la città di Ivrea a partire dai temi che le riviste monografiche 'Parametro' n.262, e 'Urbanistica' n. 127, hanno recentemente proposto.

Luogo in cui il pensiero comunitario di Adriano Olivetti e la sperimentazione di una nuova filosofia della produzione da lui proposta trovano il loro banco di prova, Ivrea è oggi un eccezionale laboratorio di idee e di proposte che investono la memoria della fabbrica e la trasformazione della città e del paesaggio contemporaneo.

Dal 1997 a partire dalla crisi della fabbrica, sono stati lanciati una serie di programmi che pongono al centro della loro riflessione la valorizzazione dei manufatti architettonici prodotti dall'industria, attraverso una originale politica di conservazione e di valorizzazione. La creazione del Museo a cielo aperto dell'architettura moderna di Ivrea, inaugurato nel 2001, ha portato con sé infatti la catalogazione dell'architettura moderna della città di Ivrea, per la prima volta estesa all'intero territorio comunale e all'individuazione di più di 200 edifici che rappresentano per caratteristiche architettoniche, morfologiche e, soprattutto culturali, un unicum nel panorama dell'architettura moderna internazionale.

L'incontro intende sollecitare una riflessione sul valore di queste politiche: dal valore della memoria dell'industria dal punto di vista storico e critico, e soprattutto dal punto di vista dell'identità della comunità eporediese, alla valorizzazione del patrimonio a livello internazionale attraverso i nuovi programmi lanciati dall'Unesco alle trasformazioni urbane e paesistiche che si stanno attuando oggi.

 

ingresso libero fino ad esaurimento posti
per informazioni 06 6834016

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