Proroga delle detrazioni del 50 e del 55%, rimandata alla prossima settimana

Il Governo deciderà la prossima settimana in che modo prorogare le detrazioni del 55% per l'efficientamento energetico e del 50% per le ristrutturazioni edilizie. Tutto sarà deciso martedì in un incontro tecnico in cui saranno definiti i dettagli e affrontato il problema della copertura finanziaria, e poi venerdì prossimo il Governo cercherà di approvare il provvedimento. Ad annunciarlo è stato il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato al termine del Consiglio dei ministri, in un'intervista rilasciata all'agenzia di stampa Reuters.

Il Consiglio dei ministri ha comunque esaminato un decreto sul risparmio energetico che prevede il recepimento della Direttiva 2010/31 in materia di prestazione energetica nell'edilizia. Con il decreto l'Italia rifugge da importanti sanzioni per la procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea. La direttiva 2010/31/UE doveva essere recepita infatti entro il 9 luglio 2012. Secondo disposizioni in essa contenute, gli Stati membri devono stabilire i requisiti minimi di prestazione energetica sia per gli edifici nuovi che per quelli esistenti, assicurare la certificazione della prestazione energetica degli edifici e prescrivere l'ispezione regolare dei sistemi di riscaldamento e di condizionamento. La direttiva obbliga inoltre gli Stati membri ad assicurare che, entro il 2021, tutti i nuovi edifici rientrino nella categoria dei cosiddetti "edifici a energia quasi zero".

L'Italia aveva già predisposto un regolamento contenente le modalità di esercizio, di manutenzione e di ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva e per la preparazione dell'acqua calda. Ma il regolamento - insieme a quello che stabiliva nuovi requisiti professionali dei certificatori energetici - non ha mai ricevuto approvazione definitiva.

I restanti aspetti da recepire sono ora accolti nel decreto esaminato dal CdM. In particolare - si legge nel comunicato di Palazzo Chigi - «viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga conto, tra l'altro, delle caratteristiche termiche dell'edificio, nonché degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda». Il decreto fissa anche dei requisiti minimi di prestazione energetica che edifici nuovi e quelli oggetto di importanti ristrutturazioni dovranno rispettare, e che andranno aggiornati ogni 5 anni.

Viene inoltre stabilito un piano nazionale per incrementare il numero di edifici a basso consumo energetico: entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad energia quasi zero, mentre gli edifici di nuova costruzione occupati dalle Amministrazioni pubbliche dovranno rispettare gli stessi criteri energetici a partire dal 31 dicembre 2018.

«Viene infine previsto - anticipa il comunicato di fine seduta del CdM - un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, nonché raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi. La redazione dell'attestato è obbligatoria in caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un'unità immobiliare, nonché per gli edifici occupati dalla Pubblica Amministrazione».

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