Warka Water: il design al servizio della lotta per la sopravvivenza

Imprigionare l'acqua in terre caratterizzate da siccità cronica sembrerebbe possibile solo grazie alla danza della pioggia, ma un architetto italiano, Arturo Vittori, è riuscito nell'impresa.

Sabato 9 maggio alle ore 18.00 Arturo Vittori, ribattezzato l'alchimista del nuovo millennio, ha presentato a Bergamo Festival la sua invenzione: "Warka Water", l'albero della pioggia, un sistema semplice, poco costoso ed efficace per favorire la raccolta dell'acqua potabile.

Warka Water è una struttura alta circa dieci metri, pesa sessanta chili ed è in grado di raccogliere la rugiada che si forma di notte, producendo, tramite un processo spontaneo e naturale, fino a 90 litri di acqua al giorno.

Il progetto presenta numerosi aspetti positivi: si basa su un semplice principio naturale (la condensazione dell'aria che produce acqua, resa possibile grazie all'escursione termica giorno - notte che in Africa è molto accentuata); costa poco assemblarlo (si stima circa 1000 dollari); è facile da costruire (quattro uomini lo montano in circa 10 giorni) ed è realizzato con materiali ecologici e facilmente reperibili (bamboo, filo di canapa e poliestere).

Il primo prototipo di Warka Water è attualmente in costruzione in Etiopia, da questa prima installazione l'albero della pioggia verrà testato e ulteriormente sviluppato per essere poi esportato in altri stati africani. L'invenzione di questo strumento può migliorare la vita delle popolazioni locali, consentendo alle donne e ai bambini di dedicarsi a impegni più importanti, come la cura dei figli e l'istruzione e, nello stesso tempo, può facilitare una gestione diretta da parte delle comunità locali, che non dipendono da continui finanziamenti e aiuti esterni. Si garantisce così l'autosufficienza, un valore importante per i paesi in via di sviluppo.

 


Arturo Vittori

Nato nel 1971 a Viterbo, Arturo Vittori è architetto e designer e cofondatore del gruppo di progettazione 'Architecture and Vision'. Dopo la laurea presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli studi di Firenze, ha maturato varie esperienze, collaborando con progettisti quali Santiago Calatrava e Jean Nouvel. Dal 2004 al 2006 ha lavorato con Future Systems, collaborando con Anish Kapoor alla progettazione della stazione di Monte Sant'Angelo per la metropolitana di Napoli. Si è occupato della progettazione degli interni delle cabine per varie compagnie aeree e in particolare per il primo Airbus A380 e nel 2006 si è occupato di yacht design presso lo studio londinese Francis Design.

È stato relatore in numerosi convegni e conferenze internazionali sui temi della progettazione, dell'architettura spaziale, del trasferimento tecnologico e dell'eco sostenibilità e ha tenuto workshop e lezioni in vari atenei. Nel 2007 ha coperto la carica di professore a contratto di Industrial Design presso il Corso di laurea in Disegno industriale della Prima Facoltà di Architettura "Ludovico Quaroni" dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza; insegna Design interattivo all'Università IUAV di Venezia ed è ricercatore presso l'IIT (Illinois Institute of Technology) di Chicago.

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