Concorso per Piazza Vittorio Veneto a Massino Visconti: vince il team capitanato da Fabrizio Bianchetti

È il raggruppamento guidato dall'architetto Fabrizio Bianchetti e composto con gli architetti Gabriele Medina e Cinzia Catena (BIANCHETTI architettura) ad aggiudicarsi il primo premio del concorso di idee per la riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto a Massino Visconti (NO). 

Il progetto nasce dalla richiesta dell'Amministrazione Comunale di riorganizzare gli spazi di Piazza Vittorio Veneto in seguito alla demolizione di alcuni edifici che si affacciano su di essa ma, attualmente, sono inutilizzati.

Il team vincitore ha conquistato la giuria grazie all'inserimento nell'area di una pluralità di funzioni e al mantenimento della continuità dei materiali e dei percorsi, con cui si intende colmare le lacune presenti nel tessuto cittadino e integrare il contesto della piazza con gli elementi e le funzioni circostanti.

La piazza

Il progetto per la nuova piazza si pone come elemento unificatore tra quello che rientra nell'idea del team di architetti e il contesto limitrofo all'area d'intervento.  

Per questo motivo si provvederà alla riqualificazione della pavimentazione del sistema viario che arriva in Piazza Vittorio Veneto direttamente dal Castello Visconteo, passando davanti al Palazzo del Municipio e attraversando un tratto di via Roma. La pavimentazione sarà realizzata in lastre di serizzo disposte alternativamente in senso longitudinale e trasversale, e fasce di cubetti di granitello. I materiali scelti rispondono all'esigenza di riqualificare l'area di progetto senza distaccarsi troppo dal contesto circostante.

Uno schema così rigido e definito ha portato gli architetti a studiare in maniera approfondita l'armonia con le altre pavimentazioni esistenti e, per evitare il contrasto materico e ottico, è stato stabilito che il nuovo lastricato vada a "smaterializzarsi" man mano al contatto con i materiali esistenti. In questo modo la transizione sarà graduale e armoniosa. 

Un lato della piazza è arricchito da un contorno gradonato che permette il raccordo con i diversi livelli delle strade limitrofe e la realizzazione di uno spazio di sosta e di aggregazione, oltre che una tribuna per piccoli spettacoli all'aperto. Per dare maggior confort a quest'area, è prevista la piantumazione di nuove alberature proprio nello spazio antistante la scalinata. Saranno inserite, in particolare, delle querce Ilex, una specie di sempreverde che consentirà la sosta all'ombra anche nelle giornate più soleggiate.

Sul muro che separa la parte pedonale della piazza da quella carrabile si vedrà una lama d'acqua che si andrà a infrangere direttamente sulle lastre di serizzo, opportunamente configurate per accogliere il flusso. L'elemento, oltre ad accrescere il pregio estetico dell'intero spazio, risponde all'esigenza di creare un area ludica per i più piccoli. 

L'interesse per l'aspetto giocoso si manifesta anche nella scelta di installare una scultura di fili metallici raffigurante un serpente che sembra entrare e uscire dal terreno. L'immagine dell'animale è un omaggio alla storica cittadina e, in particolare, al simbolo della casata dei Visconti. La testa del serpente sarà posizionata sulla copertura del centro civico e sarà visibile dalla nuova piazza e dalla piazzetta di via Marconi. In piazza Vittorio Veneto si troverà una porzione del corpo a forma di "gobba", mentre l'ultima parte dell'animale, la coda, sarà installata davanti al Palazzo del Municipio.

Il centro civico

Il nuovo centro civico diventerà il fulcro delle relazioni sociali cittadine e si presenterà come un edificio dalla forte impronta contemporanea.

Un volume netto e scultoreo costituirà il primo piano e si poggerà su un basamento in pietra grezza, all'interno del quale si articolerà il piano terra dell'edificio. La parte superiore aggetterà verso la piazza sostenendosi ad una lastra monolitica sulla quale, ancora una volta, si troverà inciso il serpente dei Visconti.

Un'ampia finestra, riquadrata da una cornice di pietra aggettante sull'interno della piazza, interromperà il carattere monolitico del volume del primo piano.

L'edificio è stato ideato ricercando la massima flessibilità possibile e l'eventualità di renderlo multifunzionale e multidisciplinare.

Il basamento in pietra si interromperà per far spazio a grosse superfici vetrate attraverso le quali si entrerà nell'edificio stesso. Il locale d'ingresso avrà la funzione di ufficio turistico e sarà il luogo deputato a gestire gli accessi verso la sala polivalente in caso di organizzazione di eventi. 

La sala polifunzionale che, a differenza dell'ingresso distribuito su due piani, occuperà un piano solo, sarà libera da qualsiasi divisione spaziale e sarà pronta ad ospitare diverse attività, da quelle organizzate dalle associazioni cittadine a quelle relative ad iniziative esterne. 

Sulla sala si estenderà una copertura verde, coerentemente con l'attenzione per il risparmio energetico e un coibentante totalmente naturale.

La piazzetta superiore

Sulla copertura della sala polivalente, il progetto prevede la realizzazione di una copertura praticabile che costituirà un ulteriore luogo di incontro e di socializzazione. 

Sarà raggiungibile direttamente da via Marconi, oltre che dall'interno del centro civico, e si presenterà come uno spazio intimo e raccolto. 

Il piccolo parco sarà coronato da un perimetro di lastre di serizzo che porteranno ad una zona di sosta arredata con sedute realizzate in blocchi di pietra. Il materiale si ripeterà anche negli spazi verdi, dove elementi lapidei recheranno delle incisioni attraverso le quali sarà raccontata l'origine dello stemma araldico della città di Massino Visconti.

Ulteriori lastre di serizzo saranno inserite nel prato per creare un sentiero dal carattere più naturalistico e che condurrà dall'ingresso di via Marconi allo spazio di sosta.

Il complesso residenziale

Il progetto prevede la realizzazione di un edificio con funzione prevalentemente residenziale che, con la sua forma a L, si addosserà alle strutture preesistenti sul confine lasciando a piazza Vittorio Veneto lo spazio restante. 

Esternamente il complesso residenziale si presenterà come un volume netto e definito, dove gli unici aggetti saranno i balconi degli appartamenti. L'intonaco rivestirà i primi due piani, mentre l'ultimo piano vedrà l'applicazione di un rivestimento in doghe di legno disposte in senso orizzontale.

Materiali e sostenibilità

Una delle carte vincenti del progetto è il ricorso a materiali locali ed ecosostenibili, caratterizzati da un ciclo di produzione, montaggio ed eventuale demolizione che comporti il minimo impatto ambientale.

Altro aspetto su cui il team di progettazione si è soffermato è la durabilità degli elementi utilizzati, ovvero la capacità di mantenere un livello prestazionale prefissato in un certo arco di tempo. Questo discorso vale soprattutto per le pavimentazioni stradali, soggette a maggiore usura.

I materiali utilizzati sono pochi, semplici e, soprattutto, naturali, come la pietra del lastricato e dei rivestimenti del centro civico, e il legno, che proverrà soltanto da foreste certificate per essere applicato all'edificio residenziale.

Informazioni

Web www.fabriziobianchetti.com

Email info@fabriziobianchetti.com 

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