Concorso per 100 architetti al ministero della Cultura, pubblicato il bando. Candidature entro il 14 gennaio 2026

Il ministero della Cultura ha indetto un concorso per 577 funzionari del ministero della Cultura, nell'ambito della famiglia professionale tecnico-specialistica dedicata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale. Più nel dettaglio, il ministero seleziona 100 architetti, 300 bibliotecari, 167  archivisti e 10 archeologi.

Bando per 100 architetti

Le lauree che danno accesso alla selezione sono le seguenti: Architettura del paesaggio (LM-3); Architettura e ingegneria edile, architettura (LM-4); Conservazione dei beni architettonici e ambientali (LM-10); Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale (LM-48); Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio (LM-75) o titoli equiparati o equipollenti in base alla normativa vigente.

Oltre all'abilitazione all'esercizio della professione di architetto, per accedere al concorso serve un diploma di specializzazione o un dottorato di ricerca o un master universitario di secondo livello in materie attinenti al patrimonio culturale oppure un diploma di una delle scuole di alta formazione e di studio, che operano presso il ministero o titoli equipollenti.

Prova scritta

La prova scritta consiste in un test di 40 quesiti a risposta multipla da risolvere in 60 minuti, con un punteggio massimo attribuibile di 30 punti.

Dei 40 quesiti, 10 sono volti a verificare la conoscenza delle seguenti materie:

  • diritto amministrativo (con particolare riferimento al codice dei contratti pubblici, alla disciplina del lavoro pubblico, alla responsabilità dei pubblici dipendenti, al procedimento amministrativo e al diritto d'accesso);
  • diritto civile, con riferimento alla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale;
  • diritto penale, con riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione;
  • codice dell'amministrazione digitale;
  • elementi di economia pubblica e contabilità di Stato;
  • normativa europea inerente al settore di competenza;
  • diritto del patrimonio culturale;
  • struttura e organizzazione del ministero della Cultura.

Ulteriori 15 quesiti sono dedicati alle materie:

  • architettura e beni architettonici;
  • tutela, conservazione e valorizzazione, anche al fine della pubblica fruizione, del patrimonio architettonico e paesaggistico;

Otto 8 quesiti puntano a verificare la capacità logico-deduttiva e di ragionamento critico-verbale; 7 quesiti situazionali sono relativi a problematiche organizzative e gestionali ricadenti nell'ambito degli studi sul comportamento organizzativi (i quesiti descriveranno situazioni concrete di lavoro, rispetto alle quali si intende valutare la capacità di giudizio dei candidati, chiedendo loro di decidere, tra alternative predefinite di possibili corsi d'azione, quale ritengano più adeguata).

La prova orale

La prova orale consiste in un colloquio interdisciplinare volto ad accertare la preparazione e la capacità professionale dei candidati nelle materie della prova scritta. In sede di prova orale si procede altresì all'accertamento: 

  • della conoscenza della lingua inglese attraverso una conversazione che accerti il livello di competenze linguistiche di livello almeno B1 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue;
  • della conoscenza e dell'uso delle tecnologiche informatiche e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché delle competenze digitali. 

La domanda di ammissione al concorso va inviata esclusivamente, entro il 14 gennaio 2026, per via telematica, autenticandosi con Spid/Cie/Cne/eIdas, compilando il format di candidatura sul Portale "inPA", disponibile all'indirizzo internet "www.inpa.gov.it", previa registrazione sullo stesso Portale. 

La scheda del concorso, con link invio candidature, è sul Portale "inPA" (inpa.gov.it)

IL BANDO RIPAM

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