Tom : [post n° 213946]

Domande

Ma quanti di voi hanno dei figli, una famiglia e, credono ancora di potergli assicurare un futuro attraverso l'architettura?
. . . quanti di voi, quotidianamente, sono alle prese con clienti a cui non interessano minimamente le idee, a volte complesse, che l'architetto tira fuori per dare con fatica un supporto teorico ad un progetto?
. . . . quanti di voi, pensano che l'architetto debba fare l'ingegnere, debba cioè soddisfare le richieste più concrete della gente che, sembrano essere le più diffuse (problemi energetici, problemi strutturali, ecc)?
. . . spero di non essere solo a pensare queste cose e, cerco il confronto con altri, per non rinunciare ancora a sognare!
ricky :
Ciao Tom, capisco le tue domande e il tuo stato d'animo, perchè credo che tutti in questo periodo siamo in difficoltà, non solo economica ma anche intellettuale. L'argomento è serio, e credo che un confronto tra colleghi possa servire.
marS :
Il problema è più serio di quello che si pensi. Purtroppo la nostra condizione, a mio avviso, non è un problema legato soltanto alla crisi attuale (anche se ne ha moltiplicato le difficoltà). Ai clienti poco importa se la casa viene progettata da un architetto (tecnico-artista-progettista) o da un ingegnere (tecnico-progettista) o da un geometra (tecnico-"progettista"). Ciò che interessa è la praticità ed immediatezza nel risolvere i problemi essenziali (di tutto il resto se ne può fare a meno perchè si vive lo stesso) e, possibilmente, spendendo il meno possibile. Bellezza, armonia, sostenibilità ecc. appartengono ormai ai discorsi accademici. Purtroppo, lì hanno ragion d'essere.
Il nostro compito dev'essere rivisto se vogliamo sopravvivere, conoscenze-raccomandazioni permettendo.
Non bisogna smettere di sognare perchè ciò dà forza nella vita, ma neanche vivere di sogni perchè, ahimè, non ti aiutano a pagare l'affitto e le bollette.
kiskedda :
ciao tom...avrei voglia di urlarle queste cose che hai detto!!!la crisi non c'entra niente con la situazione attuale dell'architettura in italia...è la gente...che è cresciuta in case mai progettate e in città mai pianificate... ma come può la gente chiedere ciò che non conosce??credo che la colpa sia un pò nostra...io non voglio smettere di sognare, continuo ad andare alle mostre, a leggere libri, ad informarmi..e più conosco l'architettura, più mi sento in gabbia...e questo te lo sto dicendo davanti al progetto di un villino che proprio oggi mi sta facendo venire il mal di stomaco!!mi piacerebbe fare 2 chiacchiere.
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archrocillag :
Ciao Tom... affronto l'argomento da un'altro punto di vista ossia ritengo che sia assolutamente necessario avere uno "studio itinerante" ossia lavorare con un equipe a tutto campo con almeno un professionista per categoria geometra/geologo/ingegnere/architetto ecc. con specializzazioni e requisiti ...sicurezza/strutturale/energetici ecc. poi ancora un addetto che costantemente verifica su internet e giornali specializzati le offerte di lavoro i bandi i concorsi ecc. poi tutti insieme collaborare, recarsi là dove bisogna operare e proporsi mettendosi in gioco esperienza dopo esperienza...esempio terremoto in Abruzzo...mettersi a disposizione recarsi sul posto ed operare...altro esempio expo di Milano...ecc.ecc. ...l'unione fà la forza basta trovare gli amici giusti coesi e lavoratori, oltre che esperti!!!???
massimo :
ciao archrocillag ... è una vita che cerco gli amici giusti coesi ecc.. ma un pò per la mancaza di occasioni lavorative, un pò per la mentalità difficile da cambiare , siamo ancora al singolo professionista nel suo piccolo studio!!! Oltre a tutte le problematiche connesse al mio territorio: il Casertano, che tutto non cambia mai.. ormai sono arrivato a 41 anni e fino a quando potro andare avanti se le cose vanno sempre peggio???
archrocillag :
ciao Massimo...capisco! ma per darti l'idea proprio stamane abbiamo risposto ad un'appalto progettuale a Pisa...in giro per l'Italia ci sono interessante situazioni...almeno provarci! io ho 45 anni il mio amico ingegnere 60 ecc.ecc. ognuno di noi coltiva l'orticello del proprio studio ma sempre pronti e disponibili ad operare insieme, disposti a viaggiare e fare esperienza, come speriam bene ora nel caso di Firenze...N.B io abito molto più giù di Caserta...in bocca al lupo
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