monty : [post n° 218504]

LEGGETE E DITE LA VOSTRA......

Oggi stavo leggendo il Messaggero (perdono!!!!) e mi sono imbattuta in un articolo intitolato "MAMMONI SI DIVENTA. E POI SI RESTA". L'argomento, come si può capire dal titolo, tratta del solito problema, ossia in Italia le persone oltre i 30 anni non se ne vogliono andare via di casa, scrive il giornalista ANTONIO GOLINI :
IN BASE ai dati resi noti ieri di una indagine Istat svolta in collaborazione con il Fondo sociale europeo e con il ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali fra il 2003 e il 2007 per ogni cento persone di età compresa fra i 30 e i 40 anni, solo 48 hanno cambiato il proprio ruolo nella famiglia, e 52 no. Non si è avuto per loro uno di quei cambiamenti che segnano le diverse fasi del ciclo di vita.
Parliamo del passaggio dalla condizione di figlio a quello di persona sola o di componente di una coppia, da quest’ultimo a quello di genitore e così via. Si è registrata una diffusa immobilità di condizione proprio nelle età in cui si è maggiormente in grado di dare un contributo decisivo al proprio percorso personale e alla propria struttura di personalità, oltre che un contributo importante alla vita economica e sociale della zona in cui si abita e a quella dell’intero Paese.
Da un lato molti giovani sono portati a godersi la protezione del nido familiare sfruttandone i vantaggi e pagando pochi costi, anche dal punto di vista psicologico e di libertà nella vita. Dall’altro molti genitori, che magari attraversano una più o meno grave crisi coniugale, tendono a trattenere a casa i figli che diventano elementi essenziali per la stabilità psicologica e affettiva della coppia. Ma è proprio questa doppia tenaglia che va spezzata, facendo uscire il più possibile e il più presto possibile i figli dal nido e renderli elementi di propulsione.
ORA IO MI CHIEDO:
Leggendo spesso su questa bacheca si può capire benissimo che in questo BEL PAESE, avere una laurea non ti assicura un bel niente anzi, giusamente devi fare la tua gavetta, ma fino a che punto deve durare lo sfruttamento?
Ma lo sanno quelli che sparano questi titoli sui giornali quanto prende un laureato in uno studio di architettura? Lo sanno che gli affitti sono più alti idegli stipendi, che per prendere un appartamento a Roma che non sia in c..lo alla luna minimo ti chiedono 1000 euro? Lo sanno che molto spesso ti dicono" tu qui sei indispensabile" e poi quando si tratta di pagarti c'è sempre qualche scusa? Io devo avere 140 euro per alcuni disegni, dico 140 non 1.400 o 14.000, l'architetto che me li deve dare da più di un mese è sparita da prima di Natale, sarà andata a fare il suo solito viaggetto natalizio!!!
Mi sono pentita di avere studiato, era meglio imparare un mestire a 18 anni, a quest'ora avrei qualche soldo da parte.
Avrei tanto voluto essere la figlia di CALTAGIRONE ( noto palazzinaro romano e proprietario del Messaggero), almeno a quest'ora sarei Presidente del suo Gruppo editoriale, come la figlia che lo è diventata che nemmeno aveva 30 anni,!
Quando leggo queste cose mi incazzo!!
Raccontate la vostra storia professionale, le vostre peripezie nel mondo del lavoro, soprattutto le cose più schifose a cui avete assistito, se volete vi chiedo di autorizzare a utilizzare i vostri commenti, vorrei provare a farli leggere anche fuori da quest forum.
Grazie.
desnip :
Tanto per sdrammatizzare... buon per te che non sei la figlia di Caltagirone: a quest'ora saresti sposata con quel chierichetto di Casini! :-)
Claudia :
Cara monty, condivido pienamente la rabbia che tu provi leggendo certi articoli. Mi sono laureata in architettura a marzo 2008, da 1 anno e mezzo ho un contratto determinato in un modesto studio tecnico che ogni mese mi frutta un normalissimo stipendio da dipendente. Forse dovrei ritenermi fortunata ma la soddisfazione che ingenuamente pensavo di avere dopo anni di studi, non c'è..anzi, tanto avvilimento...Convivo da quasi 4 anni e con tutte le difficoltà economiche che comporta una convivenza, non è facile....Anch'io mi pento di aver studiato, se avessi cominciato prima a lavorare, forse ora sarei messa un pò meglio...
carrie1982 :
Che dire? Vergogna, vergogna e ancora vergogna! Prima di scrivere ca..ate che si guardi in giro! Gli unici che possono "permettersi" di andare fuori casa sono quelli che non hanno fatto l'università e, lavorando, hanno messo via un po' di soldi, o che hanno un sostegno economico alle spalle! Che provi ad andare a chiedere un mutuo per comprare la casa con uno "stipendio" di 800/900 €/mese e vede cosa gli rispondono: "ci dispiace, arrivederci (e non si faccia più vedere che ci fa perdere solo tempo!)". E per l'affitto la situazione si ripete.
Già siamo in una situazione terribile se poi continuano a darci dei bamboccioni senza avere la minima idea della nostra condizione lavorativa ed economica, andrà sempre peggio... la schiera di laureati sfruttati aumenta e nessuno pensa nemmeno a cosa si potrebbe fare, ormai siamo stati etichettati sfaticati che stanno a casa con mamma e papà per comodità, l'ipotesi che sia per necessità neanche gli sfiora quel microscopico, inutile ed ottuso cervellino!
luca :
La colpa di questa situazione e' solo nostra e credo che la definizione di Bamboccioni sia giusta, anche se a suo tempo mi sentivo offeso. Io forse sono fortunato perché la casa a disposizione la avevo a disposizione per me da quando avevo 18 anni, e quindi vivo solo..... ma a causa della mia situazione di lavoro precaria neanche mi sogno il matrimonio o un figlio (che riterrei come una condanna a morte) eppure rispetto ai coetanei alla fine sono "benestante". Il mio problema e che dopo alcuni mesi (6-9-12)di solito lascio il lavoro, perché mi sento (lo sono) sfruttato e vado a cercare altrove, (nell'ultimo avevo 1000euro al mese), ho chiesto ai colleghi di protestare insieme per gli straordinari non pagati, i venerdi e i sabati al lavoro non retribuiti e mi hanno detto picche. Sono talmente evoluto nel mio modo di agire che ho chiesto al capo di essere retribuito, lui ha tamponato parlando di altro, e per risposta la sera sono andato via e non sono piu' tornato, ben sapendo che non avrebbe senso discutere e incazzarsi con gente che non vuole pagare. Forse i miei coetanei dovrebbero protestare chiededo di piu' se vogliono qualcosa dalla vita e non stare zitti in silenzio passando i migliori anni della vita gratis davanti ad un pc. P.S. Al mio posto hanno preso una stagista a 300e al mese.
archila :
"proprio nelle età in cui si è maggiormente in grado di dare [...] un contributo importante alla vita economica e sociale della zona in cui si abita e a quella dell’intero Paese."

e ci vogliono pure far sentire in colpa perchè non diamo un contributo alla vita economica!!
questa poi non l'avevo ancora sentita... VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA.
che schifo. è uno schifo.
monty :
AGGIORNAMENTO SUI MAMMONI................

Propri alcuni minuti fa stavo vedendo il Tg3, il servizio parlava dei dati pubblicati in questi giorni, gli stessi dell'articolo sul Messaggero. La giornalista prima dice che i motivi per cui gli ultratrentenni non vanno via di casa sono dovuti alla precarietà del lavoro e ai bassi stipendi (avercelo lo stipendio), alla fine però il servizio si conclude dicendo che in fondo molti trentenni non lasciano la casa dei genitori perchè gli va bene continare a vivere nella loro cameretta.
Complimenti alla signora giornalista per il suo approfondimento, è già, è tutta colpa nostra che siamo una generazione di rinc.....ti, fannulloni, mammoni, non ci stacchiamo dal nido perchè a casa stiamo troppo bene, io mi diverto tutti i giorni a litigare con mia madre, mio padre e mia sorella che nonostante un buon stipendio non si può permettere un affitto, al mutuo manco ci pensa.
Questo paese così in disgrazia non ce l' hanno fatto mica diventare i trentenni che, se hanno una colpa, è quella di avere trent'anni in questo fottuto periodo storico.
desnip :
Ragazzi, capisco e condivido la vostra rabbia. Però pensate che non si possono leggere i dati di una statistica soltanto guardando la situazione degli architetti.
Il 99% dei miei amici (età media 40 anni), sono single, insegnanti di ruolo o impiegati di amministrazioni pubbliche, che vivono a casa con i genitori. Certo, non hanno stipendi da favola, ma sicuramente guadagnano a sufficienza per andare a vivere da soli.
Ecco, questi sono i bamboccioni, non gli architetti "finti dipendenti con partita iva" come voi o quelli che si arrabbattano a portare avanti un'attività in proprio come me.
monty :
Si certo, gli architetti non possono essere i rappresentanti di un'intera generazione, ma se pensi che un impiegato normale guadagna sui 1200, mettiao pure 1500, come fai a permetterti l'affitto, minimo minimo ti partono 800 euro (io parlo di Roma), poi dovrai pur mangiare tutti i giorni, rinunci pure alla macchina? Mettici le bollette, qualche imprevisto tipo spese mediche e altro ecco lì che non ce la fai anche se hai uno stipendio da dipendente. Non ho neanche menzionato il fatto che magari ogni tanto, tipo una volta ogni due mesi (proprio per scialacquare) a uno gli potrebbe venire voglia di andare in pizzeria o addirittura andare al cinema, io ho rinunciato, mi affitto i dvd su internet, costa la metà. Non parliamo di quando ti arrivano le mazzate del condominio, magari ti arrivano bollettini di 190x3 mesi per lavori straordinari, allora che fai?
Certo, poi ci son pure i casi di persone che potrebbero andare benissimo via di casa, però non nascondiamoci dietro la scusa che a casa gli ultratrentenni stanno tanto bene perchè non è così, oltretutto ci vogliono far passare per quelli che si fanno portare la colazione a letto dai genitori, che "come mangio a casa mia non mangio da nessuna parte", e stron.....te tipo "io sto a casa perchè ho un ottimo rapporto con i miei". Io vivo con i miei, ma non mi sognerei mai di chiedere a mia madre di portarmi la colazione e letto, mi faccio la lavatrice , faccio la spesa, pulisco, quando c'è qualcosa da fare la faccio e basta.
Architetti o non architetti questa situazione è trasversale, il problema è che questo non è un PAESE NORMALE, non ci sono state in passato e non ci saranno in futuro delle vere politiche per il lavoro, per la casa, allora di chi è la colpa, nostra o di chi ci ha lasciato in questa fogna?
Io sento persone che hanno studiato per alcun periodi in Spagna e Germania, quando parlano delle loro esperienze all'estero gli brillano gli occhi, non ne trovo uno che si sia trovato male, sarà coincidenza o sarà invece che è un problema di rispetto per il proprio paese, rispetto per i cittadini creare le condizioni affinchè le persone possano vivere una vita piena?
Avete sentito degli ultimi inciuci per le prossime elezioni? Ecco, questo voglio dire, noi siamo l'ultimo dei problemi, anzi non ci considerano proprio, i problemi della nostra classe dirigente sono ben altri, sono quelli di tenere il loro c...lo ben saldo sulle poltrone altrimenti che altro potrebbero fare nella vità? Magari scrivere libri (e comprarsi un appartamento a Manhattan), ma non doveva andare in Africa?
Io vorrei per il mio Paese la NORMALITA', vorrei uomini di grande statura morale che riuscissero a traghettarci fuori da questa melma, vorrie che un laureato non si debba "prostituire" per lavorare, vorrei delle università competitive, dove i professori non siano delle mummie che stanno lì indisturbate da quarant'anni, vorrei un paese dove se hai un'idea ti mette nella possibilità di realizzarla anche se non sei figlio di papà, vorrei un paese dove puoi sognare di migliorare la tua vita, dove quelli raccomandati vengono visti come degli appestati, vorrei un paese dove dei ricercatori con curricula da paura non fossero costretti a salire su un tetto, vorrei che fossero trattati con rispetto anche perchè i loro titoli se li sono guadagnati con anni di studio e lavoro.
Io vorrei tornare ad amare questo Paese.
Ily :
Beh, anche sul Corriere della Sera on line ieri si parlava di questo, e dovevate vedere che roba: gente che diceva che è tutta colpa nostra perchè viviamo alle spalle dei genitori sperperando il (lautissimo) stipendio in vestiti di Prada, macchinone e aperitivi tutte le sere: uno ad esempio diceva -contestando una ragazza che dichiarava di prendere 700 euro al mese- che figuriamoci, quella cifra non la prende nemmeno una stagista.
Ora, mi ha fatto tanto tanto imbufalire perchè vedo che tutti i miei amici e conoscenti non sperperano soldi in vestiti firmati, non hanno il macchinone o il cellulare iperfigo ne usciamo tutte le sere per fare l'happy our o andare al Billionaire, ma una volta alla settimana per un gelato ai giardini, d'inverno un cinema, una cioccolata in un bar o una cena a casa di qualcuno coi genitori via, perchè siamo tutti bamboccioni.
Una parte dei miei coetanei che hanno commentato l'articolo diceva, secondo me giustamente: e chi me lo fa fare di andare a vivere da solo, in un buco di casa con affitti folli (a Bologna 600 euro per un monolocale in centro) se poi devo stare attento a quello che mangio, non posso mai uscire a cena o farmi un viaggio, andare dal parrucchiere o comprarmi un vestito se ne ho bisogno? Io sono molto impaziente di andare a stare per conto mio, ma so anche che la qualità della vita è molto importante, per non cadere in depressione: e non parlo certo di comprarmi la borsetta di Prada o le scarpe di Gucci, o duemila rossetti e smalti per unghie, o il divano di design, ma di viaggiare per l'Italia (in treno non freccia rossa e dormendo nei conventi), o vedermi cogli amici, o comprarmi un paio di scarpe se quelle che ho sono rovinate, insomma tutte quelle cose che fanno le persone normali.
desnip :
Ci sono anche paesi normali come la Germania, dove alcuni miei amici pur di andare a vivere per conto loro, visto che hanno situazioni economiche non brillanti, dividono la casa in cinque...
Quando gli faccio presente tutte le circostanze che descrivete voi, proprio questo mi dicono: ma sei non puoi andare a vivere da sola perchè non te lo puoi permettere, perchè non dividi la casa con qualcuno?
Non nascondiamoci dietro un dito, perchè una situazione come la nostra si vive solo in Italia...
luca :
credo si dovrebbe iniziare a rifiutare gli stipendi da fame, capisco che per molti sarebbe difficile, ma possibile che una persone che lavora 40 ore a settimana non riesca ad essere pagata decentemente...............
P.S. decente credo sia 1500, non sono molto esigente
Ily :
x Desnip:

Perchè se devo buttare soldi in un affitto di una stanzetta in una casa fatiscente da dividere con altri cinque, dove comunque non posso portarmi il moroso/a per mancanza di privacy, o invitare amici a cena, e magari mi ritrovo con coinquilini sporchi (un giorno andai a rilevare una casa abitata da 4 fuorisede e tutto emanava un odore allucinante di mallavato, non ci si poteva stare dentro), che fumano canne o semplicemente maleducati o che guardano reality a tutte le ore? Certo, allora meglio condividere casa con 3 amici ma... dove la trovi una casa con 4 singole? E se devo "andare a vivere da solo" in una camera doppia, sia pur con la mia migliore amica, beh, scusatemi ma preferisco la mia camera (singola) dell'appartamento di mia madre, e risparmiare quei soldi per quando potrò permettermi una vera casa e una vera indipendenza.
Ily :
Poi, cara Desnip, di pure che sono bambocciona, ma io preferisco semplicemente chiamarlo realismo: va bene la voglia di indipendenza e l'andarsene fuori casa, ma occorre anche il buon senso (tanto!!!).
monty :
Concordo con Ily.....................

Scusa Desnip ma il ragionamento di Ily non è del tutto sbagliato, anch'io sono stata in qualche casa condivisa da più persone, ho assistito a delle cose allucinanti, non è come nei telefilm americani dove tre o quattro ragazzi tutti belli ed educati condividono in armonia la stessa casa, la realtà è che ci sono litigi per tutto, per le pulizie, per dividere il frigorifero, ho assistito ad un litigio furibondo per uno yogurt, non parliamo di come certa gente tiene la cucina e il bagno, se chiamavano i NAS gli sequestravano l'appartamento. Ogni giorno una discussione.
Una mia amica che guadagna sui 1500 euro al mese vive con i genitori e dice che a 35 anni proprio non le va di dividere casa con degli sconosciuti. Qualche anno fa ci ha provato e, dopo una lite furibonda per una bolletta astronomica, ha deciso di tornare dai suoi almeno dice, mi metto da parte un pò di soldi, e io so per certo che contribuisce alle spese di casa (spesa, bollette).
monty :
RAGAZZI MI DATE IL PERMESSO..........


per inviare le vostre discussioni a qualche quotidiano, ci voglio provare, noi trentenni non dobbiamo essere descritti da chi non conosce affatto la nostra vita, siamo noi che la dobbiamo raccontare.
Fateme sapere, intanto passate un Buon Capodanno....
Mi raccomando, non spendete tutti i vostri lauti stipendi in champagne!!

Ily :
X Monty:

Tranquillo Monty, il caviale, le aragoste e lo champagne le comprerò il 30 febbraio, per stasera, cena a casa di una mia amica con poche persone... Per la cena ognuno porta qualcosa: io pandoro e spumante che mi ha girato mio nonno ;-)
Per le schifezze+varie ed eventuali (patatine, uva, spritz, olive, frutta secca ecc), io e la mia amica faremo la spesa e si divide tra tutti i partecipanti: direi che con 3 € me la cavo
;-)))
Mila :
Vi racconto la mia situazione: ho 34 anni, da quando lavoro ho sempre cercato di migliorarmi sia con la formazione (corsi di aggiornamento professionale, di lingue, film e libri in lingua originale, ecc..) sia puntanto a cogliere tutte le occasioni che mi si sono presentate di lavori più soddisfacenti. Questo ha comportato una notevole instabilità lavorativa: alias, ho fatto un po' di tutto, sempre nell'ambito dell'architettura e varie.
Adesso non ho più un lavoro, un po' per la crisi, un po' per il fatto di aver saltabeccato di qua e di là.
Ovviamente come tutti voi non ne posso più di stare a casa: la considero una situazione anormale, che ultimamente mi fa molto soffrire...Sono sempre stata una grande sostenitrice dell'indipendenza, soprattutto femminile. E mi ritrovo in casa con due genitori anziani. So di avere potenzialità, idee, voglia di fare. Ma adesso, finchè non avrò un lavoro, l'alternativa a questa situazione è fare altro, cercarmi un altro tipo di lavoro: ma ha senso? Ha senso mettersi a cercare altri lavori con una laurea in tasca? Da studente ho lavorato anni come cameriera, ma ora sinceramente preferisco continuare a cercare come architetto, senza mollare....
monty :
Ciao Mila, anch'io sono rimasta a casa causa crisi, fino a pochi mesi fa lavoravo in uno studio, ma ora il lavoro non c'è e mi hanno detto ciao ciao.....
Sto mandando curricula a destra e sinistra ma non agli studi di architetura, ora con una mia amica ci mettiamo a fare pratiche non solo catastali ma anche per attività commerciali e per privati. A dicembre ho fatto un colloquio di lavoro per una famosa marca di arredamento (Confalone), quando la tizia ha letto dei miei studi in archittura ha storto il naso, dice che hanno avuto architetti ma non sono affidabili perchè scappano appena li chiama uno studio di architettura, preferiscono prendere gente con esperienza nella vendita e non gli interessa proprio della laurea. Ti dico la verità......sto in un periodo di confusione, non so se l'architettura sarà il mio futuro, ho anche altri interessi e con grandissima difficoltà sto cercando di iniziare un altro percorso (le pratiche sono un modo per guadagnare un pò di soldi, ho esperienza in questo settore ). A lavorare negli studi di architettura non ci penso proprio, trovo che alla fine si crei una situazione stagnante, ossia dopo un pò non cresci professionalmente, gli servi per disegnare, se vuoi progettare, e non sto dicendo che devi diventare un super architetto, devi organizzarti da solo. Conosco persone che si sono aperte lo studio da soli, già quando erano studenti, la cosa è molto difficile perchè deve cercarti i clienti, devi trovare uno spazio, poi c'è la partita iva e tutti gli annessi e connessi, lo so che non è facile ma non è che ci siano tante opzioni. Io credo fermamente nella collaborazione tra persone che hanno la stessa passione e poi ti spiegherò perchè. Per dividere le spese un modo potrebbe essere quello di trovare altre due o tre persone, magari altri architetti o professionisti, trovare anche un piccolo locale giusto per mettere 3 o 4 tavoli e dividere i costi. Aspetta....non mi mandare a quel paese subito...... . Lo so già che dirai che servono soldi per mantenere uno studio, perciò non ti fissare solo con la progettazione e basta, impara a fare le pratiche catastali, servono molto, impara a fare non solo il docfa ma anche le volture, le istanze. Fino a qualche mese fa non ne volevo proprio sentire parlare di cose catastali, pensavo fosse una palla, poi su consiglio di una mia amica ho fatto un corso organizzato dall'Ordine di Roma e mi sono capitati dei lavori che prima non avrei potuto fare. Qualche anno fa sono stata in uno studio di architettura, l'architetto divideva lo spazio con un geometra e un commercialista.
Pe guadagnare dei soldi che mi consentano di portare avanti la mia passione ho deciso di mettermi a fare qualsiasi cosa anche lavori che non c'entrano niente, ti dico anche che se lo studio per cui lavoravo mi dovesse richiamare non so se ci tornerei, allontanandomi da quel lavoro ho capito che era tempo che quella fase si concludesse.
Ora ti spiego perchè credo nella collaborazione......Tramite un social network sto raggruppando un pò di persone per organizzare una esposizione/vendita di creazioni di vario tipo. Devo trovare uno spazio a Roma e come potrai immaginare affittare anche solo per due giorni un locale a Roma non è per niente economico, però al mio annuncio hano risposto diverse persone e dividendo i costi fosse potremmo farcela. Se tra di voi ci sono persone che fanno cose oltre all'architettura, che sò, disegnate magliette, accessori di tutti i tipi, agende, borse, di tutto e di più, sarei contenta di essere contattata.
Cara Mila, non so se condividerai quello che ti ho detto, ti ho dato il mio punto di vista, e per il fatto che vivi con i tuoi ti capisco benissimo, anzi andando avanti diventa più difficile perchè le tue esigenze sono cambiate.
Un abbraccio.
Tony :
Ciao Monty.
ho letto con interesse tutto quello che hai scritto. Condivido tutto.Sei di Roma,vero?Come posso contattarti?
Mila :
Cara Monty
non ti mando affatto a quel paese! anzi quello che scrivi lo condivido abbastanza, sento anch'io che se non cambio modo di "cercare" lavoro la situazione non si smuoverà...!
Anch'io so che l'unico modo per concludere qualcosa è di iniziare a lavorare con altri, non più da dipendente..Anche perchè nei settori come i nostri a un certo punto, a una certa età, si deve fare una scelta.
Sai con un'amica ne abbiamo parlato, ma le cose sembrano complicate, non parlo solo di soldi..Anzi penso che la nostra professione sia una di quelle che, almeno all'inizio, ti permette di lavorare senza grossi investimenti: non hai bisogno di macchinari, come un imprenditore, nè di merce, come un venditore...
Teoricamente ti serve una stanza, dei pc e poco altro..Almeno all'inizio.
La tua idea sembra interessante, anch'io credo molto nei social network e nel "fare rete" con i nuovi mezzi che abbiamo a disposizione.
Mi piacerebbe saperne di più, ti lascio la mia mail: se ti va, mandami il link del tuo progetto. ciao
archib2005(at)yahoo.it
Tony :
Ciao Monty.
La tua decisione di non lavorare più negli studi è stata una scelta giusta.Come la mia.Non si può pensare di stare li' per quattro soldi.Lo si può fare per un pò, ma poi basta.io consiglio a tutti di tentare in proprio.Come ho fatto io e come stai facendo tu.Bisogna far di tutto, e cercare di rubare il lavoro ai geometri.Si!Si! è inutile pernsare di tirar avanti solo con la progettazione, siamo troppi per fare questo.Io, faccio di tutto e vi assicuro che alla fine del mese porto a casa un signor stipendio.Certo, è stata dura all'inizio, ma non mi sono affatto scoraggiato.Ho sempre pensato che 1000 euri con iva li potevo racimolare in un modo o nell'altro.
Bisogna sapere fare le pratiche.Tutte. dalle insegne a quelle per la asl.Poi, vi assicro che quando capita, l'occasione per progettare arriva eccome.certo, non v'aspettato il super museo, ma non quello il problema.Dobbiamo campare.
Monty, sono interessato al tuo progetto.
Contattami.
email
Buon pratiche a tutti.
desnip :
Per Ily e Monty: ragazze, anch'io la penso come voi, per questo non vado a vivere "da sola" con altre persone!:-)
Vi ho solo riferito come ci vedono all'estero...
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