Silvy : [post n° 245127]

Giovani architetti e tanta delusione

Ciao a tutti,

questo è un post di puro sfogo...
sono una giovane architetto di 29 anni, laureata da 3 anni e con 3 esperienze diverse in studi di architettura. Mi ritrovo nuovamente a cercare perchè per crisi ho dovuto accettare un anno fa un lavoro in uno studio tecnico dove facevano solo manutenzioni e possibilità di crescere 0. Ma come tutti voi vorrei non dovermi arrendere solo perchè non si trova un posto decente dove imparare!
Guardo il sito dell'Ordine degli architetti e la situazione fa veramente piangere, studi che cercano soltanto stagisti neo laureati da sottopagare, oppure vogliono competenze avanzate e un pacchetto di programmi da super grafici.
Su altri siti per offerte di lavoro non ne parliamo, peggio che peggio, cercano architetti e quando leggi le mansioni ti chiedi "ma cosa serve la laurea in architettura per questo lavoro?"
Sono sconcertata, sto anche pensando di fare un'esperienza all'estero, anche se mi sono appena iscritta all'Ordine e all'Inarcassa, ma qui non intravedo futuro, ma solo tanta delusione...
Edoardo :
Guarda io di anni ne ho fatti 35 e, malgrado la mia posiz. lavorativa da "assunto", mi trovo a vedermi ridotto del 99% il lavoro di progettazione (annessi e connessi), crollato nel giro di un anno (metà 2008-metà 2009) e provo il tuo stesso disagio, in un'ottica di crescita e carriera.
Ti posso solo dire di imparare una lingua (o due) e cercare una società di servizi/ingegneria all'estero, magari in Francia... ...ma adesso anche per questa opzione è molto difficile, deve riprendersi il mercato e l'economia. Sennò Cina & affini.
Ma non preoccuparti, sei giovane e tieni il morale alto!
Ily :
Oh Edo, il problema è che si fa fatica a 29 anni tenere il morale alto con uno stipendio basso, non so se mi spiego...
Onestamente a me andrebbe benissimo fare il mio attuale lavoro con uno stipendio dignitoso (diciamo 1300 euri NETTI), e mi sarei anche scocciata di vivere con mammà...
Edoardo :
E' vero e dipende anche dai punti di vista.

Per Alfonso è basso uno stipendio di 1.200 euro al mese. Per uno che ha figli pure. Per un single giovane figlio unico, inserito in uno studio VIP (anche come schiavo), con un babbo titolare di impresa che gli ha intestato 3 case e un capannone... ...sai che gli frega che lo paghino???
Edoardo :
Ily, comunque io vivo con papà (mammà è andata al Creatore purtroppo)... ...andiamo a vivere insieme???

Scherzo...
Edoardo :
...ho un humor un pò decadente... ...da Premier.
Solo che invece delle ville ad Antigua ho solo una casetta in montagna e pure senza cappotto... ...sigh.
Silvy :
Bè io sono tre anni che non vedo più di 800 euro! in fattura appena 1250 lordi e tolte le tasse...
Vivo anche io con mamma e papà, e in effetti dopo un po' tutto pesa!
...vedo che più o meno la situazione è un po' uguale per tutti!
SR :
Comprendo le delusione e l'abbattimento... anch'io d'altronde non me la cavo benissimo, ma è una situazione generale per tutti o almeno per i "comuni mortali".

Ci sono però aspetti e speranze che se coltivate possono cambiare le cose.... cogliere sempre l'aspetto più positivo e analizzare in che mondo viviamo.

Oggi abbiamo mezzi che ci permettono di vendere uno spillo ovunque nel mondo!

Il problema è che occorrerebbe "svecchiare e dare una prospettiva" a questo nostro bello e invidiato paese, ma sono convinto che le nuove generazioni lo faranno presto, io ci metterò del mio pure.
Un'altra cosa necessaria sarebbe creare dei gruppi imprenditori di sè.... l'individualismo può fare passi avanti ma non da gigante. La competizione è tanta e la sfida va fatta alla pari.
Questo mio messaggio non vuole essere una lezione "saccente" ma solo diffondere un pò di ottimismo costruttivo e incoraggiamento. ;)
Edoardo :
...ho guardato per curiosità il sito dello Studio Valle di Roma dove ha lavorato un mio amico... ...oh, i soci si chiamano tutti Valle! Poi Isola a Torino col figlio, Zacchiroli coi figli... ...quasi quasi farei un monumento al figlio di Piano che fa il giornalista!!!
Isil :
Cara Silvy,
siamo tutti sulla stessa barca, tranne appunto i figli di papà, loro viaggiano in crocera........non basta tenere alto il morale, devi darti da fare e capire che futuro vuoi ora che sei in tempo, giovane e determinata. Devi essere molto sveglia per capire quali sono i limiti, i problemi, le difficioltà quaotidiane, le soddisfazioni, le battaglie di questo lavoro e capire se per te ne vale la pena. La storia " devi imparare di pago poco" può durare fino ad un certo punto, ricordiamocelo sempre. Poi vlauta sempre una cosa......se ti lasciano sempre a studio a fare la caddista, renderista, grafica di ultima generazione o peggio la segretaria tu nn farai mai il salto ke ti serve........
Kia :
beh, anche nella mia città. Praticamente tutti gli studi sono "Pincopallino e associati"....e gli associati indovinate chi sono?
Alfonso2 :
Edoardo, se l'alfonso a cui ti riferisci sono io non penso che 1200 euro siano uno stipendio basso. Se lo sono è perchè ho sempre cercato di fare più lavori. Io sono il fallimento fatto laureato italiano: non ho imparato niente all'università che possa servirmi nel mio lavoro e ho fatto l'operaio, il venditore di pentole, il cameriere, ecc. per "vedere più soldi". Ho imparato più ai geometri che allo IUAV.
E se ora mi va bene è perchè ho avuto l'incredibile botta di fortuna dia vere una azienda che ha creduto in me e mi ha fatto fare un master che con miei mezzi non avrei potuto fare.
Fortuna più totale dedizione al lavoro e alla possibilità che mi era stata data.
Silvy :
Sono d'accordo con Alfonso, io comunque credo che dovrebbero rivedere i minimi con cui pagare uno che lavora per te dalle 8 alle 12 ore, perchè mi sembra doveroso! e loro fissano sempre questi bei forfait che sono un calderone di tutto e di più!
A volte comunque è più gratificante fare una professione diversa da quella per cui hai studiato, quando vedi che stai imparando un qualcosa che ti rimane! poi ognuno si augura di poter avere una botta di fortuna nella vita e magari ad un certo punto riprendere la propria strada!
Edoardo :
Ok, Alfonso, non sò se sei l'Alfonso manager, forse ho frainteso circa tue affermazioni in cui dichiaravi di esserti realizzato. Io con 1200 euro al mese non sono realizzato per nulla...

Ho una perla: ingegnere mio coetaneo messosi in proprio perchè i genitori consideravano umiliante per il figlio fare il dipendente... ...a trent'anni ci lamentavamo e dichiaravamo insieme, con spirito solidale, quanto fosse dura per i giovani.
Un mese dopo ho saputo dal mio collega suo amico, che il ragazzo, in procinto di avviarsi in proprio, si era preso un BMW 325d, il sei cilindri da 190CV... ...600 euro a tagliando e 40mila euro.
Poi si è fatto la casa "da solo"...
Il mio collega, ultimogenito di contadini, invece rimane in ufficio a prendere ordini 10 ore al giorno e non si sogna di mettersi in proprio col suo amico. Cosa c'è sotto???
Kia :
X Alfonso2:
Anche tu sei un prodotto dello IUAV? Pure io.....ho imparato a stare al mondo solo lavorando e dandomi da fare, nn certo per gli insegnamenti di quei quattro dementi.....quando ci degnavano della loro presenza a lezione o a revisione.
Alfonso2 :
Ciao Edoardo, si sono io allora l'alfonso giusto. Certo che sono pochi 1200 al mese. per rientrare dei 60/70.000 persi e non guadagnati per frequentare l'università dovresti guadagnare almeno 4000 e al mese.
Io mi sento realizzato. Non me ne importa proprio niente di non fare l'architetto ma ribadisco che non ho avuto una carriera lineare nel fare quello che faccio ora.
Ho faticato più di un altro per colmare lacune e mi sono messo a fare altro.
Per il resto sono contento pur sapendo che l'architetto sarebbe, ripeto sarebbe un gran bel lavoro. Ma se ti interessano i soldi e non sei figlio di l'è dura.

Ciao Kia, proprio lo IUAV. Ci sono tornato un paio di mesi fa a s.marta. Terribile, sembra un cento sociale ormai, sporca e piena di scritte.
Ily :
Alfonso...

L'Università è un guadagno, non so se mi spiego: ci guadagni tu come persona, come arricchimento personale e anche culturale. Frequentando l'Università acquisisci stumenti per capire il mondo che ti circonda: grazie all'esame di economia urbana (e a mie letture da autodidatta) ho potuto provare a capire la crisi attuale (crisi sistemica, secondo me); grazie agli esami di storia dell'architettura e tipologia ho imparato a guardarmi attorno e a godere delle nostre meravigliose città, grazie ai laboratori di progettazione ho imparato come NON si progetta :-).
Certo, se fossi andata a fare la parrucchiera avrei guadagnato dei soldi, ma come persona avrei sicuramente perso molto: sai, i soldi non sono tutto nella vita, e le cose più belle (le nostre passioni, ad esempio), non si possono comperare.
Chiuque può avere il BMW e la cravatta firmata, pochi possono avere una buona cultura (intendo cultura come capacità di capire, curiosità intellettuale, gioia di imparare cose nuove, piacere nel discutere anche di argomenti "elevati"): un architetto è si un tecnico, ma anche un umanista (nel senso rinascimentale del termine, cioè di cultore delle scienze "umane" tra cui rientra anche l'architettura).
Da :
penso che il commento di Kia fosse ironico perchè io dello IUAV mi ricordo le corse al mattino a prendersi le sedie e girare le aule portandosele dietro perchè non bastavano per tutti. Aule affollate e docenti che davano i giudizi in base alla lunghezza di alcune minigonne. Poi se come me dovevi fare un lavoro part-time per mantenerti agli studi e non potevi rimanere in aula fino a tardi.. beh il 18 era d'ufficio.
Storia? i monologhi di Dal Co erano affascinanti ma all'esame si è presentata solo la sua assistente che non ha nemmeno voluto ascoltarmi perchè non avevo letto uno specifico libro (non l'avevo trovato in biblioteca e non potevo comprarlo..).
Però di contro ho avuto anche bravi docenti: fisica tecnica, estimo e restauro da cui ho imparato molto..
diciamo che andava a fortuna e a simpatie..
kia :
x Da:
esattamente!!!in giro per tutta S.Marta con la sedia in spalla!!!vedo che ci siamo passati un po' tutti!Parliamo degli "ottimi"prof. di matematica?più che in aula forse stavano meglio in osteria.....
Si l'università mi avrà sicuramente fatto crescere come persona e se nn avessi assecondato questo mio desiderio me ne sarei pentita a vita, ma nn si può certo dire che tutte le ore passate là dentro nè le risorse finanziare impiegate (soldi che gentilemente i miei genitori hanno messo a disposizione per assecondare il mio desiderio di fare l'architetto), siano state spese bene!
Salvo anche io tutti gli ing. prof allo IUAV: Fisica tecnica, statica, Scienza e Tecnica delle costruzioni.
Sono d'accordo con Ily e la sua visione dell'architetto......bello bellissimo mestiere, ma soprattutto modo di essere, ma il problema è che attualmente si sta rivelando un mestiere ingrato come faceva notare Silvy nel suo post iniziale. Dopo che potenzialmente sia un lavoro bellissimo nn ci piove. Il problema è che, e lo si vede da questa bacheca che è un pianto, bisogna anche camparci con il lavoro per cui si ha studiato non 1 mese ma dai 5 anni in su.L'amarezza è per questo, penso.
claudia :
x Ily
trovo bellissima la tua riflessione e ti dico la verità...anch'io la penso come te e mi fa tanta rabbia quanto certa gente cerca ignorantemente di sminuirci...E' vero che dopo la laurea le difficoltà sono tante ma quando penso al periodo trascorso all'università, mi rendo conto che tra gioie e dolori, dal punto di vista umano, mi è rimasto tanto...Hai proprio ragione, le cose più belle non si possono comperare..
Lebia :
Io sinceramente inizio a perdere la pazienza. Mi sto impegnando a lavorare per portare a casa i 3000 euro per pagarmi la scuola di specializzazione. Vuol dire che tutto il mio guadagno di 12 mesi sarà reinvestito nella scuola perchè SE TUTTO VA BENE questo è il mio reddito in 12 mesi (qual'è il vero nome del Terzo Mondo? Italia). Beh, ragazzi, ho messo via solo 1500 euro. Ho lavorato 5 mesi in uno studio e ho portato a casa 1200 euro. In contemporanea ho lavorato altri 10 mesi in un altro da cui ho percepito 500 euro. In 10 mesi ho guadagnato 1700 euro. E' frustrante non avere uno stipendio decendente, ma io lavoro e non mi merito neppure il minimo indispensabile che mi serve. Non chiedo uno stipendio che mi permetta l'indipendenza, ma cavoli neppure riuscire a pagare la retta di una scuola è veramente toccare il fondo.
Lebia :
Vi ricordate quando da adolescenti si faceva il "lavoro estivo"? Non c'è paragone, i miei amici guadagnavano di più in un mese di lavoro estivo che io in 12. Non ho un soldo mio, non posso dire "mi compro un vestito con i miei soldi", non posso neppure dire orgogliosamente "la retta della scuola me la sono pagata io" perchè per 2/3 l'anno pagata i miei per non prosciugare il mio conto in banca su cui ho giusto 2800 euro. E ho 26 anni. Farò la scuola di specializzazione ma se ne frattempo troverò un lavoro migliore (es. barista, commessa, ecc.) che mi permetterà di tirare su questi 3000 euro l'anno, cambierò lavoro.
E che vada a quel paese anche l'architettura.
kia :
Lebia, forse è il caso che cambi strategia perchè non è possibile guadagnare 1700 euro in un anno. Smettila di farti sfruttare e trova qualcosa di serio. Ho capito che piuttosto di niente e meglio il piuttosto....ma francamente a tutto c'è un limite.Qua nn si parla di prendere 700 euro al mese ma di 1700 euro in un anno. Piuttosto sto a casa.
Sissi :
Lebia ma com'è possibile? scusa, posso accettare il rimborso spese se si parla dei primi mesi dopo la laurea, anch'io ho fatto lo stage per 6 mesi in un piccolo studio però mi davano cmq 400 euro al mese e pranzo incluso. Avevo 24 anni. Poi sono passata a 700, poi 800 e intanto ho cambiato posti di lavoro, ho continuato a fare una marea di colloqui, mettere annunci, inviare cv; Ho fatto anche la centralinista x 2 mesi. A 26 anni ho trovato lavoro a p.iva in uno studio abbastanza grosso dove finalmente mi danno 1000 euro netti al mese - ferie e malattie pagate. Il problema è che adesso che ho 30 anni sono ancora lì con lo stesso stipendio; sto ancora mandando cv e facendo colloqui; ai colloqui se chiedo 1200-1300 netti (o 1600-1700 lordi) mi guardano male, sai perchè? perchè ci sono quelli come te che accettano di farsi sfruttare e che pensano che si va a lavorare per imparare, tanto ci sono i genitori che ci mantengono. Invece si va a lavorare per produrre, e guadagnare, per imparare ci sono le scuole e i corsi. Certo si impara anche al lavoro, ci mancherebbe altro, ma non per questo dobbiamo farci sfruttare, a questo ci pensano già i datori di lavoro! Scusate lo sfogo, ciao a tutti!
Lebia :
Io vengo segnalata in parcella come collaboratrice e sono pagata esattamente 18 euro all'ora (tariffa dell'aiuto di concetto). Il problema è che se la committenza non paga, io resto a bocca asciutta esattamente come l'architetto che ci mette la firma. Semplice la questione.
Quindi vado avanti con altri progetti sperando che a lavori ultimati il committente saldi la parcella.
francy :
Salve a tutti!
Mi ritrovo con tutto ciò che ho letto, ma, probabilmente, appartengo davvero alla fascia dei più sfigati. 29 anni, laureata in architettura a Bari da un anno e mezzo, al Politecnico, a mio parere la peggiore facoltà di architettura d'Italia, con uno pseudopreside che passa le sue notti ad escogitare stratagemmi per ritardare il conseguimento della nostra laurea e privarci dei reali strumenti di cui necessiteremmo per affrontare il mondo del lavoro. Nessun tirocinio contemplato, nessun esame opzionale, nessun indirizzo, progetti rigorosamente in muratura portante, e, quel che è peggio, violazione dei diritti dello studente e a momenti persino di quelli umani...
Uscita a 27 anni e mezzo, ho tentato di fare pratica, ma la situazione al Sud è ancora peggiore: dopo aver superato l'esame di stato sono stata in uno studio per 7 mesi senza NEPPURE un minimo rimborso spese. L'alternativa? restare a casa. Ottenere anche la sola possibilità di frequentare uno studio rimettendoci anche di spese di spostamento, era un privilegio. E non è vero che stare a casa è meglio, no. Ma la frustrazione può raggiungere livelli eccessivi. Un giovane laureato meridionale cosa deve fare, cosa? Fare la valigia e andare al Nord? Per ottenere uno stage di 500-800 euro mensili e pagarsi a malapena una camera? Vogliamo poi parlare dei master? Dei corsi? Di tutti quegli specchi per le allodole che ti fanno sentire solo un sacchetto con il simbolo del dollaro stampato sopra?
E' davvero una condizione disastrosa, e non riesco proprio a intravedere la luce. E pensare che non ho fatto l'accademia di belle arti o affini, confidando nel fatto che una laurea specialistica conseguita presso un politecnico avrebbe garantito maggiori chance.
Ily :
Cioè tu guadagni 18 euro più Iva all'ora?!?
O il tuo capo ne fattura così per il tuo lavoro e tu ne vedi se va bene 1/3?
Kia :
se va bene vede qualcosa. Perchè la paga solo se viene pagato lui a quanto pare....Si spera che sia onesto e che alla fin fine la paghi. Come è che si fa sapere se fa finta o effettivamente nn viene pagato? Il mio precedente datore di lavoro piangeva sempre il morto anche se chiedevamo un aumento di 50 euro....ma vi assicuro che i soldi nn gli mancavano......
Lebia :
Kia...il lavoro è stato affidato allo studio perchè io passavo di lì. Se anche non vengo pagata che problemi ho? Nessuno, sono l'unica nella zona che fa questo tipo di lavori...se il lavoro esce bene, speriamo che la famiglia passi la voce nel suo ambiente dove di edifici storici di architetti noti e meno noti ce ne sono parecchi...
Lebia :
Kia...il lavoro è stato affidato allo studio perchè io passavo di lì. Se anche non vengo pagata che problemi ho? Nessuno, sono l'unica nella zona che fa questo tipo di lavori...se il lavoro esce bene, speriamo che la famiglia passi la voce nel suo ambiente dove di edifici storici di architetti noti e meno noti ce ne sono parecchi...
Lebia :
Perchè ne ha messi 2??? Ho cliccato una sola volta.
Ho in mano copia della parcella, quindi so quanto è l'ammontare complessivo. So che la cifra deve essere rettificata su richiesta della famiglia, ma non so di quanto si alzerà ma posso immaginarlo. Ci siamo ritrovati con un piccolo problema: il compenso dell'architetto era un po' più basso di una cifra prevista quindi la parcella va rettificata (la famiglia è d'accordo).
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