luisè : [post n° 246099]

E voi, cosa ne pensate?

Questa è una diatriba familiare... sono sicuramente punti di vista... e generazioni diverse. I soggetti sono due: io, giovane architettina alle prime armi con la "libera" professione e mia mamma, impiegata statale in una scuola. Lavoro da poco meno di un anno da un geometra, in nero, rigorosamente, prendo 800 euro al mese, of course (figurati denunciarli in partita iva... rimane una miseria), ovviamente lo smazzo è non indifferente, straordinari a go go, comuni, cantieri, stipendio che arriva quando vuole e nervi, tanti nervi. Tutte le solite cose che sapevo già al secondo anno di università. Mia mamma invece è la solita abituata al compenso fisso, sempre il solito giorno del mese, fa le sue ore, le registra sul diario che ha a scuola, i soliti lavori da portare a casa (che a volte mi cucco anch'io... :D). Bene, lei è ancora convinta che fatti quei cinque annetti di gavetta "con la mia laurea" diventerò ricca sfondata (senza sapere che, se a trentacinque anni, e sono positiva, mi dovrò trovare senza lavoro, farò la casalinga a vita... continuo a ripeterglielo e non ci crede). Da parte mia continuo a mandare in giro il curriculum sperando di arrivare finalmente, un giorno ai tanto agognati 1000 euro netti, spese escluse.
Tempo fa le ho parlato del praticante che se ne è andato dallo studio senza dare spiegazioni: non ha detto in che studio se ne andava, non ha dato spiegazioni, non ha detto quello che gli scocciava dello studio, se aveva e quali erano i problemi col capo. A mio avviso un modo di fare parecchio immaturo. Per carità sarà stato anche un suo diritto, ma se hai avuto le palle per mollare lo studio da un giorno all'altro, perchè non dire il motivo? Ora, io comprendo che il geometra non sia esattamente uno, come dire, simpatico e gioviale, se glielo permetti (e io non l'ho fatto) quando sbagli ti urla dietro che sembra che lufficio debba fallire da un momento all'altro, ma, insomma..
Io sono dell'avviso che se vuoi essere veramente superiore a lui e al suo sistema, se c'è qualcosa che non ti va, ed è il motivo per cui te ne stai andando dallo studio, almeno al momento di togliere le tende glielo devi dire.
Poi, oltre al fatto che, secondo mia mamma te ne devi andare senza dare spiegazioni, nel mio caso lo dovrei anche denunciare perchè mi ha pagata in nero. Mah...
Ditemi voi... potete anche uscire dal seminato, possono essere anche riflessioni in generale... Ma ditemi voi. Mia mamma e mia sorella continuano a ripetermi che sono scema ad accettare le condzioni di questo lavoro e in secondo luogo a pensarla così. Io in fondo non mi trovo male, mi rendo conto che lavorare nello studio di un geometra non sia esattamente "realizzante", ma oltre ad essere uno dei pochi lavori che ho trovato, e me lo tengo stretto, sto imparando molte cose dal punto di vista amministrativo e prettamente tecnico. La prospettiva è quella di un lavoro a percentuale, che non mi entusisma molto. Cosa me ne faccio di diecimila euro (!) in una volta se per dieci mesi ho fatto la fame? Ma su questo sto lavorando, e mi guardo attorno...
luca :
Il praticante ne ha avuto le p...e piene e ha fato bene, tu invece sei immatura e superficiale.Innanzi tutto se si lavora e' giusto pagare i contributi per la pensione ed è un obbligo pagare un minimo di tasse, tu fai concorrenza sleale a tutti quelli che hanno partita iva, guardi solo il tuo orticello, comportandoti da evasore. Poi non credere che se il tuo padrone risparmia oggi ti riconpensera' dopo, perche' ti pormettono sempre pur di farti lavorare e poi alla fine ti fanno fuori
rg74 :
Col tempo imparerai che anche se fai la libera professionista di rospi ne devi ingoiare lo stesso (tra clienti che non pagano o hanno ritardi biblici e per convenienza non li si può costringere, bandi gestiti in modo..., una continua assunzione di responsabilità e rischi che in certi casi è a costo 0 e chi ne ha più ne metta) però come soddisfazioni è sicuramente molto migliore.
Suggerimento, continuare a tener duro e mai mollare.
Claudia :
ma scusa luisè...forse mi sfugge qualcosa...ma tua madre, visto che secondo lei non dovresti accettare certe condizioni di lavoro e visto anche che è tanto affezionata allo stipendio fisso, quale alternativa ti proporrebbe???non credo che se tu cominciassi come libera professionista faresti i soldi a palate.....poi è probabile pure che mi sbagli...non so...
Edoardo :
luisè, il praticante non era tenuto a dare spiegazioni in quanto non era in regola.
Proponi al geometra di assumerti se ci tieni a restare, altrimenti anche tu non sei tenuta a rimanere, faglielo capire e calerà le braghe.
Altrimenti prova a trovare di meglio, se te la senti, penso che ce la puoi fare...
luisè :
Intanto vorrei ringraziarvi per le risposte, poi, per quanto riguarda l'evasione fiscale... Luca, non credere che per me sia una gioia avere 26 anni e non aver ancora messo via uno straccio di contributo, non so qual è la tua situazione ma, a mio avviso è molto facile parlare quando la collaborazione "in regola" te la propongono dall'altra parte. Qua o accettavo il lavoro in nero, o ero a piedi... quindi, in tutta onestà, a me hanno insegnato che sui soldi non si sputa e ho accettato questo lavoro al volo. Poi, visto che la prospettiva non è a senso unico, ho accettato con speranza (diciamo così). Lo so… ci sono alternative, la collaborazione occasionale, il contratto a progetto… ma il limite per la collaborazione lo avevo ormai raggiunto nell’altro studio, per cui… cosa mi apro, una partita iva per 800 euro?!! Onestamente, tu, Luca, lo avresti fatto? E vorrei farti presente di nuovo che gli 800 sono LORDI!
E comunque giudicarmi immatura per aver accettato un lavoro in nero è molto gentile da parte tua… e soprattutto frutto di un analisi approfondita delle circostanze.
Per quanto riguarda mia mamma: vorrebbe che andassi a lavorare in comune. (praticamente il sogno della mia vita… :D viva la creatività)
E per tutto il resto… boh… io mi sarei comportata diversamente dal praticante (che comunque era in regola, nel senso che qua i praticanti sono registrati su un loro albo a parte con il relativo studio che li “accoglie”) ma forse, sbaglio.

Kia :
Beh, scusate ma uno che se ne va da uno studio nn è tenuto a spiegare per filo e per segno il perchè e il per come. Il mio precedente capo quando gli ho detto che me ne andavo mi ha chiesto dove sarei andata ma nn glielo ho voluto dire perchè nella città in cui vivo si conoscono tutti e lui era il tipo da mettermi i bastoni tra le ruote per farmi dispetto....Gli ho detto che "per scaramanzia" preferivo nn dirglielo....Secondo me nn è una cosa deprecabile non dare tante spiegazioni. Ma secondo voi se una commessa cambia bottega deve rendere conto a qualcuno? cambia e fine.
Ily :
Beh guarda Luisè, che avresti tutto da guadagnarci ad andare in comune: stipendio 13 mesi all'anno, un mese di ferie pagate da fare almeno per metà QUANDO VUOI TU, 36 ore settimanali (e quindi tre pomeriggi liberi a settimana), uno stipendio decente (1200 netti circa di base), contributi, malattia e maternità a carico del datore di lavoro.
E tu ci sputeresti sopra?!?
Meglio burocrati a quelle condizioni li che creativi 12 ore al giorno pagati la metà della colf, almeno secondo me.
luisè :
@Ily: perfettamente d'accordo. (mia sorella con la terza media prende più di me... con tutti gli annessi e connessi) E' che mi sono fatta un'idea... volevo imparare almeno qualcosa prima di andare a chiudermi in un ufficio tecnico del comune, in un negozio di arredamento o in un azienda. Almeno se ti capita un lavoretto ogni tanto sai dove mettere le mani...

Comunque, per la cronaca... questa mattina il capo è venuto a propormi di pagarmi l'iscrizione all'albo e tutte le spese varie per fare il grande passo. Quindi il mese prossimo divento "matura e profonda" per dirla alla Luca, con 800 euro di guadagno netto. Amen.
Chiarina :
scusate la sincerità ma mi scappa proprio... ovviamente cosa sognano gli statali (che invidia e che rabbia che fanno a noi poveri FINTI professionisti messi peggio dei precari...) per i figli?? un lavoro in comune!! toh che novità...
Kia :
Fatti spiegare bene cosa intende "per spese varie" il tuo geometra.....e poi, scusa, ma il 2010 è praticamente agli sgoccioli e nn ti conviene proprio iscriverti ora (ordine, p.iva , inarcassa). Informati meglio, ti conviene.
luisè :
@Chiarina scusami,ma da dichiarata figlia di statale la tua è una pessima argomentazione.
@Kia.. io stavo aspettando l'anno nuovo, ma questo insiste perchè ovviamente gli fa comodo un timbro da Archi in studio... mah, mi informerò.
luisè :
@chiarina: scusami... forse ho capito male il tuo intervento.
Kia :
x Luisè:
ah, ecco, sono sempre i comodi del geometra.....aspetta anno nuovo altrimenti ti giochi un anno di agevolazioni per fare un favore al geometra....che prima ti pagava in nero. E poi nn ci credo che si assuma lui le spese.....stai molto attenta, perchè la fregatura è dietro l'angolo.
Kia :
cioè, mi spiego meglio....prima il tuo geometra nn aveva i soldi per farti uno straccio di contratto a progetto e ora invece ce li ha per sobbarcarsi la tua iscrizione all'ordine e le "spese varie" che ti assicuro nn sono poche?Mmmah......io sono un po' dubbiosa.
Cri :
Ciao luisè...se ti può consolare, io ho 26 anni come te, lavoro in uno studio piccolo da 1 anno, mi trovo bene, e prendo meno di 800 euro; tuttavia le prospettive per crescere ci sono, e dati i tempi, per il momento me ne stò qui!
Ovvio che se trovassi anche un'altra collaborazione da fare in contemporanea non esiterei ad accettare!
Comunque vedi tu cosa è più giusto per te! Se rimanere lì o cambiare...
lulu :
ahhh anch'io con genitori dipendenti statali...anch'io da un architetto-geometra che urlava dietro (anch'io mi imponevo per non permetterlo...ma lui nn si fermava di fronte a nulla!!) solo che che io ero riuscita ad arrivare ad un accordo di 1300 euro netti, dignitoso ma a che scopo se alla prima difficoltà (o gravidanza!) mi avrebbe comunque lasciato a casa? meglio 500 euro con qualcuno che ti porta rispetto che la percentuale con un pazzo represso e frustrato!! all'ennesima piazzata ho finito il mio lavoro, ho "alzato i tacchi" (le parole di un architetto professionista nei confronti di un dipendente di 30 anni di meno che si opponeva ai suoi continui soprusi: "se nn ti sta bene alza i tacchi e vattene")Ho finito il mio lavoro ed ho accettato il suo consiglio, ora lavoro per conto mio, nel frattempo che cerco un architetto dignitoso con cui collaborare, guadagno come prima senza nessuno che mi urla dietro quando gli pare pensando che con 1300 euro si possa comprare la libertà o il rispetto di qualcuno senza offrire in cambio uno straccio di sicurezza...perchè il pazzo dirigente sarà pure ovunque, e sarò pur disposta ad accettarlo...ma quanto meno con un contratto di lavoro degno di questo nome (anche quello di APPRENDISTATO basterebbe). Non mi abbasserò mai a certi soprusi, piuttosto vado a fare le pulizie!!!! di lavori ce ne sono tanti...qualcosa di più dignitoso sono sicura nn sia così difficile da trovare!!! Sono rinata e nella mia fortuna vi mando un grosso imbocca al lupo!!!
franz :
Una cosa che ho imparato in 2 anni di gavetta in studio: non farti illusioni e non credere che i tuoi sacrifici verranno riconosciuti...me ne sono andato senza sentire il bisogno di dare spiegazioni, ma a richiesta ho detto chiaramente che farsi il mazzo ed essere trattato come un cretino non è il massimo.
Oggi lavoro, a tempo determinato, in comune...magari sarebbe anche ora di smetterla di dire che non si impara niente, dipende da dove capiti, io sto imparando molto di più ora, anzi credo sarebbe un'esperienza che tutti dovrebbero fare, così da imparare come si progetta e come si fa la D.L. di un'opera pubblica. Invece molti professionisti arrivano improvvisati, si fanno correggere il progetto e la contabilità dall'impiegato sfigato (io) e guadagnano in 3 mesi quello che guadagno io in 1 anno.
drop :
Luisè, io lavoro in comune da poco e ti posso dire che, posta la continuità retributiva (io sono part time e prendo 650 al mese NETTI), si impara molto, e i geometri che lavorano con me, anche se non sanno cos'è una promenade architecturale, dal punto di vista tecnico ci superano 1000 volte. Preferisco imparare la tecnica ora, dopo che mi hanno imbottito la testa di "immagini" e "suggestioni" per 5 anni! e poi in comune potrai verificare di persona i meccanismi politici che stanno alla base degli appalti, il che è sempre utile nel caso volessi nuotare nel mare degli squali anche tu. Mi hai capito no?....
Però anche io, nei tuoi panni, se non avessi trovato nulla, piuttosto prendevo ciò che mi si offriva senza pretendere.. Poi sei (siamo) solo all' inizio... in bocca al lupo
federico :
@drop, buon per te, sei fortunato. Non posso dire altrettanto. La mia esperienza di tecnici comunali (e ne ho girati più di qualcuno) è: 1) ignoranza anche sulle cose che dovrebbero sapere (R.E.; R.U; pareri); 2) interpretazione astruse delle norme; 3) poca disponibilità nel venire incontro nel risolvere le situazioni al limite, interpretabili o controverse.
@luisè, perdonami, ma secondo me non hai le idee molto chiare. La professione non ti darà mai la garanzia di un tot fisso al mese. Non puoi puntare a nessuna cifra (500, 1300 o 10000 che sia). Il nostro lavoro va a prestazione, quindi l'importante è crearsi una serie di clienti consolidati e collaborazioni valide per le cose che non si sanno fare. Poi ti devi creare delle competenze particolari che hanno in pochi (era già meglio se ti orientavi in tal senso quando studiavi, magari sfruttando la tua tesi per specializzarti in qualcosa di concreto! non so se l'hai fatto, ma sei sempre in tempo per frequentare qualche corso per professionisti).
Ed anche in questi casi, comunque, la certezza di una paga non l'avrai mai. Se vuoi la sicurezza di uno stipendio ha ragione tua mamma: entra al Comune. Buona Fortuna!
Lebia :
Quando me ne sono andata dal primo studio non ho detto niente perchè se lo avessi fatto, credo che avrei tirato giù lo studio e mi avrebbero sentito per tutta la provincia. Vuoi sapere cosa gli avrei detto? Che la laurea gliel'avevano regalata così come l'abilitazione, che non sapeva niente dell'architettura e che gli auguravo che grazie alla sua boria, l'edificio su cui stava lavorando e che non stava staticamente in piedi, crollasse prima che ci potesse entrare qualcuno ad abitarci (salviamo delle vite). Mio padre sai cosa mi ha detto una settimana fa? "io andrei giù a vedere se c'è ancora lo studio, secondo me è fallito" oppure avrà trovato un altro povero pirla che gli stia lì tutto il giorno a fargli tutto quello che lui non sa fare (perchè se non ha qualcun altro che è capace, non guadagna). Io mi sono risparmiata di farmi saltare i nervi un'altra volta, sono uscita dalla porta dallo studio e mi sono sentita liberata anche se non gli avevo sparato tutto in faccia.
luisè :
Grazie a per le risposte che mi avete dato, la professione è una giungla vera e i consigli da parte di chi è già passato "di lì" sono sempre utili. Buona giornata a tutti.
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