lilli : [post n° 252878]

maternità e cantiere con lavori in corso

ciao,
sono a due settimane dal parto e sono D.L. di un recupero giunto alle finiture.
I committenti mi chiedono quando tornerò operativa. al di là di quello che umanamente uno può o vuole, quali sono i nostri diritti di lavoratrici autonome in merito al congedo di maternità?
E' legittimo che si possano avvalere di un altro professionista e mi chiudano fuori sul finire?!

Ily :
A intuito credo di si... Prova anche a metterti nei panni di un committente: tu cosa faresti, se la direttrice dei lavori di ristrutturazione di casa tua "sparisse" dalla circolazione per alcuni mesi, lasciandoti il cantiere a metà?
al :
mi associo a quanto dice Ily e aggiungo che secondo me, deontologicamente parlando, avresti dovuto preventivamente valutare le problematiche legate alla tua gravidanza e avvalerti, per tempo, di un aiuto di tua fiducia, che in tua mancanza faceva le tue veci..certo, con le parcelle che si riescono a spuntare, doverle pure dividere con qualcuno non fa piacere, però se fai la libera professione, queste sono le regole del gioco, e di tutele non se ne parla proprio..
kia :
Purtroppo nn siamo dipendenti comunali che se andiamo in maternità chissenefrega delle pratiche da visionare( tanto ci pensa qualcun'altro...forse) quindi bisogna prendere le opportune precauzioni. Non è per fare la cattiva della situazione, ma dato che la gravidanza è di 9 mesi, non potevi pensare prima a fare una sorta di affiancamento con un altro/a amico/a collega architetto che seguisse eventualmente la parte finale di cantiere?Sono d'accordo con Ily, nn puoi pretendere che il cliente sia felice di essere abbandonato alla fine del lavoro fino a data da destinarsi.Cmque mancano ancora 2 settimane, quindi hai tempo per chiamare qualche tuo collega (o collega donna magari + sensibile alla tua necessità perchè un domani potrebbe capitare anche a lei di avere bisogno di una mano) e metterti d'accordo sul da farsi.In bocca al lupo!Maschietto o femminuccia?
meg :
premesso che non so se quando hai accettato il lavoro tu sapessi di essere già in dolce attesa, quando si presenta una situazione del genere, come in qualunque altro caso ti impedisca di seguire il cantiere, come può essere una qualunque malattia prolungata, una banale rottura di una gamba, ecc , NON è OVVIO e SEMPRE GIUSTO che il cliente ti lasci a piedi...se tu sei in grado di farti sostituire da qualcuno che renderà conto a te (e che ovviamente deve essere accettato dal cliente, altrimenti hai il diritto di proporre sempre un altro) non c'è nessun tipo di danno per il cliente pertanto non può chiudere il vostro rapporto di lavoro perchè gli va.
Ovviamente questo discorso ha come base un paio di premesse:
- che tu non lo sapessi prima, caso in cui avresti dovuto per onestà avvisarlo della sostituzione in corso d'opera
- che il cliente non lo sapesse prima (se hai accettato un mese fa e il cliente vedendoti con il pancione ha detto "maschietto o femminuccia" non è giustificato)
- che tu abbia un contratto a cui fare riferimento
Io non sono assolutamente una femminista, ma non per questo dobbiamo sempre farci infinocchiare e pensare di essere dalla parte del torto a prescindere!
Kia :
x meg:
si nn è "ovvio" e neppure "sempre giusto" che il cliente ti lasci a piedi, ma nn è neppure corretto pensare al da farsi solo 15 giorni prima del parto secondo me. Doveva esserci una maggiore pianificazione della cosa a mio avviso, tra l'altro risolvibilissima, perchè immagino che Lilli abbia qualche collega che possa darle una mano per un mesetto almeno dal parto. Poi se è un lavoro tuo e nn hai la rogna di dover essere presente nello studio di qualcun'altro 24 ore su 24 altrimenti perdi il lavro, riuscirai senza dubbio ad organizzarti anche quando il pupo sarà nato per nn dover abbandonare il cantiere.
meg :
guarda Kia che hai "ragionissima" sul fatto che andava pensata prima la cosa, infatti son partita da 2 presupposti che non posso sapere:
- che quando ha accettato l'incarico forse non sapeva ancora di aspettare un bimbo, motivo per cui non ne aveva parlato con il cliente
- che il problema di cambiare tecnico sia arrivato all'ultimo e che la proposta di farsi sostituire momentaneamente da un collega non sia piaciuta al cliente

...altrimenti non è spiegabile affrontare il problema solo 2 settimane prima del parto (sempre che una abbia poi la fortuna di averle queste due settimane)...la pancia che cresce credo renda inevitabile pensare al grosso impegno dei prossimi tempi!
desnip :
Suppongo che nel settore dle lavoro dipendente, quando una lavoratrice va in maternità, il datore di lavoro la sostituisca a tempo determinato.
Nel caso della libera professione, il datore di lavoro è il committente, per cui avrebbe diritto anche lui a farlo.
"Avrebbe", perchè, come hanno detto le colleghe, la cosa si poteva pianificare a tempo debito e quindi potevi farti sostituire da un tuo collaboratore.
In ogni caso, auguri, lilli!
lilli :
visto che le premesse sono:
1) il cantiere ha avuto inizio nel settembre 2008, naturalmente a quella data nè io nè il committente avevamo in conto il futuro di lì a due anni e
2) il problema non è mai stato affrontato in precedenza perchè l'unica volta in cui ho suggerito la possibilità di lasciare ad altro professionista la parte restante della D.L. (ad ottobre 2010) la cosa è stata scartata dal committente
3) il lavoro del prossimo mese e mezzo è stato ordinato e programmato con le maestranze interessate
Cmq non ho stilato un contratto che prendesse in considerazione questa eventualità.
La domanda voleva sondare la questione a livello legislativo sui tempi e i modi del congedo di maternità, analogamente a quanto esiste per le lavoratrici dipendenti...e mi pare di intuire: NESSUN DIRITTO!!!!
L'unica forma per preservare la tranquillità necessaria ai primi 40 gg (puerpuerio) resta, come dicevi tu meg, proporre un professionista cui fare riferimento in caso di impreviste necessità.
meg :
esatto lilli...noi libere professioniste non abbiamo un "congedo per maternità" ed è comprensibile nel senso che non essendo dipendenti non abbiamo gerarchicamente (preciso per evitare equivoci :-) ) sopra di noi qualcuno che può garantire sempre e comunque il completamento della prestazione.
Ma se trovi il modo (un collega) di portare a termine tutto senza causare danni (ritardi nei tempi di consegna o maggiorazioni di prezzo perchè interviene un collega) il cliente non può ritirare l'incarico.
in bocca al lupo per tutto
lilli :
grazie meg, crepi il lupo.
Anche la creatura è una di noi...femmina! (Speriamo bene!)
caramella :
io sono da 5 mesi a casa con un pupo, avevo preso alcuni lavori "in tandem con una collega", in previsione della mia assenza! sei ancora in tempo per muoverti secondo me, prima che un concorrente qualsiasi veda la tua pancia come un'opportunità per "rubarti il cliente"...
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