Edoardo : [post n° 254309]

Che palle, o questi o niente?

Leggo su Repubblica della futura certa costruzione di un hotel mega-lusso 7 stelle sulla Saslong, mitica pista della Val Gardena.
Chi lo realizzerà? Sor Norman Foster.
Ora, se insieme a questi investimenti faraonici che ingaggiano i soliti faraoni dell'architettura si muovesse qualcosa anche per noi... ...un albergo normale da progettare, magari non sulla Saslong, un qualcosa su cui potersi cimentare, guarderei con ammirazione ed entusiasmo qualsiasi nuova opera internazionale. Invece questa situazione mi deprime ed irrita al tempo stesso.
Sarò pessimista ma ho il sentore che in futuro la Società Civile sarà spaccata in due come una mela e allora... ...altro che Cairo!
Edoardo :
Il discorso, condensato in un post, può sembrare confuso, richiederebbe ore di post per essere argomentato meglio, ma spero di aver reso l'idea del mio disagio.
poipoi :
il tema è con chi prendersela.
con Norman Foster che vince le gare o ottiene affidamenti oppure con le amministrazioni che non fanno più né gare né concorsi di idee?

Nello specifico chi affida a Sir Norman Foster la costruzione di un hotel ha un preciso scopo che è l'investimento pubblicitario. Quindi insieme alla parcella paghi anche l'ufficio stampa, e la pubblicità gratuita sui quotidiani, riviste etc. E su questo non è facile competere.

Secondo me, se ve la predente con Norman Foster allora è solo invidia. Se invece il bersaglio è l'amministrazione che non fa le gare allora il discorso è corretto. Se invece è un privato, allora c'è poco da fare o da dire.
Edoardo :
Ovvio che la mia invidia è ironica, come potrebbe essere altrimenti?
Giustamente, come dici tu, è la mancanza di possibilità per chi avrebbe bisogno di opportunità, di mettersi in gioco, che mi sconforta. La mancanza di gare (non truccate), appunto.
Altro esempio fu l'assegnazione ad Isozaki della realizzazione dell'ingresso degli Uffizi.
A quei tempi studiavo proprio a FI ed ebbi modo, in un corso dell'"Etrusco" Leoncilli Massi, di visionare progetti interessanti di architetti che consideravano il tessuto urbano fiorentino, anzichè proporre una pensilina tipo Esso.
Tutta roba sprecata, urla nel vuoto.
La logica dei concorsi a inviti per archistar, in mancanza di un fermento dal basso, è spesso un insulto per quelli come noi, anzichè rappresentare un riferimento ed uno stimolo.
Edoardo :
Ma, anche nel caso del buon giapponese, la colpa non è sua.
Devo fare una ristrutturazione in un centro storico (Zona A).... ...il lotto, con giardino e muro di cinta, è di pianta quadrata. Beh, non m'è venuto in mente Tadao Ando?
Maronn, sò sciuto pazz!
realtààà :
ragazzi ma vogliamo parlare della teca dell'Ara Pacis di roma creata da Meier? beh, ci sarebbe molto da dire.........
li si è verificato un fatto strano, sembra che il contenuto si è dovuto adattare al contenitore e non viceversa.....
Stesso discorso vale per calatrava a venezia, siza a napoli e così via, ma in fondo noi italiani siamo sempre stati esterofili....... speriamo non ancora per molto!!!!!
Edoardo :
Comunque il problema non si pone, i primi di marzo sarò proprio sulla Saslong (per fare un sopralluogo, mica per sciare eh eh).
Se il committente (direttore delle funivie) mi vede che vengo giù in super-conduzione magari ci ripensa e affida l'incarico a me... ...chissà, intanto il sopralluogo lo faccio!
desnip :
a me piace sia la teca di meier che il ponte di calatrava a Venezia.
Ily :
Si, in effetti è scoraggiante sapere che negli anni '30 il caro Saverio, laureatosi a 23 anni, e dopo solo due anni di gavetta nello studio dell'architetto Calza cominciò a progettare insieme a Ludovico Quaroni partecipando a consorsi per cosettine come il Palazzo del Littorio e la Stazione di FSM.
Inoltre sempre il buon Saverio nel 1942 (quindi a 32 anni) si abilitò come docente di Composizione e Urbanistica, e inoltre che tra il 1939 (quindi a 29 anni) cominciò a lavorare al piano regolatore di Cortoghiana...
Edoardo :
Beh Ily, se la metti così era ancora più gajardo Albert Speer!!!
Oppure quell'architetto che aveva progettato una moschea con minareti alti 300 mt. Per Saddam....

Io, in compenso, ho da mettere giù un disegnino per un catastino e domani un rilievino per un altro catastino dell'ennesima stalla (sennò sulla Saslong ci vado col piffero).
Mentre quasi 6 anni fa progettai (da solo praticamente) un edificio polifunzionale da 1.000 mq. sulle piste da sci, per questo mi sta sulle balle Foster o chi per esso! Uuuuaaaaarrrrggghh!!!
Edoardo :
Domanda blasfema Ily... ...Calza ha mai lavorato con Scarpa?
Ily :
X Edoardo:

Ti preeeeeeeeeeeeego dalla a me la ristrutturazione.
P.S. Ma a te piace l'edifici in stile razionalista e color azzurro cielo che hanno fatto alcuni anni fa in via Azzo Gardino? A me si, molto :-)

X Desnip:

Anche a me la teca piace motlo :-)
Edoardo :
No, giammai!!! (in piena coerenza con la frase "noi architetti dobbiamo cooperare").
Scherzi a parte si tratterà della solita demolizione e ricostruzione di un casone anonimo con garages. (Normativa permettendo, che ancora nello specifico ci devono rivelare quelli dell'U.T.). La cliente ama i giardini e le vetrate che danno sul verde, per questo vorrei fare i posti auto parzialmente interrati... giocando coi livelli e col verde. Ma NON potrò progettare, non comando io.

(E' chiaro poi che sulla Saslong e sulla Gran Risa, per sfogare le mie frustrazioni, farò almeno i 100 Km/h sugli sci)
Edoardo :
Al massimo, Ily, ti posso dare il catastino della stalla.
Vieni con me nella stalla domattina?!?!?
realtààà :
Comunque volevo sottolineare che la teca di Meier piace anche a me, solo che mi piacerebbe di più se stesse a New York.......
Io che roma la conosco e c'ho studiato, posso dire che un affare come quello in mezzo alla Roma rinascimentale/barocca che deve contenere un reperto archeologico romano è come un cavolo a merenda. i motivi possono essere tanti, a partire dal muraglione che copre le chiese barocche li vicino, mno male che alla fine lo hanno fatto piu basso di come era nel progetto!
Il ponte di calatrava a Venezia è figo, peccato che i disabili devono prendere l'elicottero........, no ci è riuscito manco palladio a farlo e invece oggi tiè......
chissà se un ponte così te lo fanno fare, inquanto anonimo........
Cmq raga siamo sull'orlo del baratro, tanto vale scherzare!!!! Bye
poipoi :
x realtààà
La teca di Meier è prospiciente una piazza e lungo una parte del Tevere che è stata ricostruita in epoca fascista.
Che c'entra il rinascimento e il barocco? A lato c'è una chiesetta del '700, di scarsa importanza. Il mausoleo di Augusto è sotto un boschetto, e non si vede, ma speriamo si possa tornare a vedere con quel progetto di risistemazione della piazza di cui purtroppo nessuno parla più da anni.

Non amo particolarmente il progetto di Meier, forse è fin troppo "rispettoso", dell'intorno, dell'altare, di quello che c'era prima, ma tutto si può dire tranne che non sia un progetto riuscito.
Un miracolo in una Roma dove non puoi asfaltare una strada e devi ucciderti di buche sui cubetti di porfido perché li avevano messi in occasione della parata di Hitler e Mussolini. E ora li fanno venire dalla Cina.
Preferisco sia a Roma. Meglio di niente.

Lo so, l'edificio attuale ci sta "un po' stretto", ma perché non è conclusa la parte che dovrebbe unire la teca alla sponda del Tevere, una terrazza pedonale al posto di un pezzo di lungotevere. Quindi non è colpa di Meier, ma dell'amministrazione che tentenna. Prima delle elezioni dicevano che l'avrebbero abbattuto a picconate, ora ovviamente si sono rimangiati i loro stupidi discorsi elettorali, ma di cacciare i soldi per finire i lavori, non se ne parla. Preferiscono costruire piscine nei centri sportivi privati.

Insomma, la tua critica mi sembra un po' pretestuosa (come se un disabile a Venezia non avesse ben altri problemi), e anche poco puntuale. Termini come "un cavolo a merenda" o "è figo" per descrivere un'opera d'architettura ... mi sembrano più degni di un giornaletto leghista che di un architetto. Consiglio invece letture più appropriate, anche per farsi un vocabolario degno della professione.
Edoardo :
...o di un architetto leghista?
Edoardo :
P.S. sto scherzando, qualcuno potrebbe non capire.
realtààà :
per poipoi:
prima di scrivere sciocchezze informati bene su ciò che hai intenzione di scrivere, dedicati a letture più "appropriate"

questione ara pacis:
-l'area del campo marzio (ammesso che tu sappia cosa sia), è un'area che si è sviluppata durante il '500 non a caso i resti del porto di ripetta di età rinascimentale sono ancora lì; l'area è stata oggetto anche di interventi barocchi e successivi;
-le chiese davanti l'attuale teca sono due e sono barocche, San Rocco e San Girolamo, è non sono le ultime chiese di roma;
-il mausoleo di augusto è in degrado, si è vero, ma qui nasce l'errore all'italiana di fare le cose a sprazzi, infatti uno dei maggiori problemi di quell'area, compresa la teca, che non è stato fatto un progetto unitario che interessasse tutta la zona intorno l'ara pacis;
-a me la teca piace, se la vedo avulsa dal contorno, ma purtroppo ha un linguaggio architettonico completamente diverso da quello del sito, in sostanza parlano due lingue diverse, è per questo che la preferirei altrove;
-sui problemi che ha roma ti do ragione, in effetti roma vive sulla base di molti controsensi.

questione venezia:
-sei tu che non hai carpito il senso del discorso, lo so benissimo che i problemi di venezia (e per i disabili veneziani e non) sono altri, ma la questione è un'altra, se tu anonimo progettassi un ponte così a venezia te lo farebbero fare? con ciò mi ricollego al post di edoardo.

Comunque è inutile che la butti sul personale (ma tanto lo fai con tutti) i fatti tuoi e miei non interessano a nessuno visto che questo forum è fatto per altro, perciò regolati.....
realtààà :
comunque edoardo non sono leghista.
Bye
Edoardo :
Appunto...
Edoardo :
Sapete che a leggere questi post sulla teca dell'Ara Pacis m'è venuta voglia di tornare a Roma (dove nacqui)?
Ho visto la chiesa di Tor Tre Teste, per circostanze molto tristi... e mi colpì veramente, fu come un brivido freddo, glaciale. Il rapporto col contesto non c'è assolutamente, chissà se il suo ruolo sociale funziona, se è stata "assorbita" dal quartiere.
Per l'Ara Pacis il rapporto col contesto è tutt'altro...

A mio padre, che studiò proprio a Roma con Argan, è piaciuta, io non l'ho mai vista dal vivo.
desnip :
per ily: un edificio "azzurro cielo"?:-)
Ricordo che al primo anno di università il prof di composizione ci disse che gli edifici si fanno di qualunque colore, tranne azzurro. Non so se è una regola universale, ma effettivamente...

per realtààà:
"-a me la teca piace, se la vedo avulsa dal contorno, ma purtroppo ha un linguaggio architettonico completamente diverso da quello del sito"
Invece a me piace proprio per questo, perchè mi sembra un'architettura "pura", che non cerca di mimetizzarsi con un contesto stratificatosi in altri secoli, ma che si inserisce in maniera gentile con un linguaggio attuale.
Cosa intendete voi per un'architettura che si inserisce in un determinato contesto con lo stesso linguaggio? Lo chiedo senza polemica, ma con sincera curiosità, perchè a me non viene in mente nessun esempio del genere in Italia e in Europa e invece mi piacerebbe davvero conoscerne qualcuno.
Edoardo :
Un'architettura può inserirsi in un contesto ma avere un linguaggio completamente diverso dal contesto stesso (è anche qui che si vede la qualità di un progetto).
Poi ci sono architetture che generano un contesto e, da sole, valorizzano e definiscono un luogo.
Altresì vi sono architetture emulative, pensate in genere da accademici, che si rivelano fallimentari a priori in quanto nè storiche, nè funzionali, nè innovative.
Se vogliamo, un esempio di architettura pienamente contestualizzata (ma non emulativa) è l'edificio che ospita la Banca d'Italia a Siena, di Enzo Zacchiroli.
Le citazioni toscane sono plurime, a partire dalle trame dei laterizi... ...ma interpretate in maniera deliziosa, secondo me. In questo caso il contesto è importante e la realizzazione lo interpreta e valorizza.
soliman :
comunque , tornando al progetto di Foster, purtroppo e´il segnale della dubai-zzazione del turismo nelle dolomiti, esclusivo, rivolto ad un pubblico di nicchia di russi ecc, e un progetto di questo nome fa al caso loro.
ormai una settimana nelle dolomiti ha per una famiglia un prezzo inaffrontabile e l unico mercato attivo per loro e´l extra lusso
Ily :
X Edoardo

E dove sarebbe questo edificio? Conosco Siena molto bene ma proprio non l'ho presente...
Sempre rimandendo a Siena, l'edificio contemporaneo meglio contestualizzato in assoluto è il Museo della Contrada di Valdimontone :-) di Giovanni Michelucci.
Edoardo :
soliman, faccio un confronto tra Tignes 2100, località turistica sorta nel nulla, con palazzoni pazzeschi semi-vuoti e Val D'Isére. Quest'ultima è caratterizzata da una tipologia, ripetitiva se vogliamo, ma imho molto bella e caratteristica:

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b9/200603_-_Val_d%27…

www.hotels.com/hotels/2000000/1240000/1231700/1231685/1231685_7_b.jpg

http://photos.staypoland.com/00/03/42/65/12/img.jpg

Anche La Thuile mi è piaciuta, hanno dissociato il borgo vecchio dalla piazzetta turistico commerciale alla base degli impianti, tenendo fuori il traffico carrabile:

www.appartamentibelvedere.it/imm/cartina.jpg
Edoardo :
Per Ily:

www.zacchiroli-architetti.it/index.html
Edoardo :
Il link è generico, bisogna entrare in portfolio.. ...progetti...

comunque:

Nuova sede della Banca d'Italia ,
Siena, 1985 - 1993


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"L'intervento è situato nel centro storico di Siena nella Contrada della Lupa, tra Via della Stufa Secca e Via del Pian D'Ovile."

Ily :
Ahhhhhhhhhhhhhh si adesso ho capito: non vado spesso nella Lupa :-)
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