Paolo Treviso : [post n° 258030]

Architetti

Buon pomeriggio. Premetto che non sono un architetto ma un impiegato amministrativo. Scrivo questo post perchè interessandomi di architettura ci sono entrato e mi è capitato di leggere questo forum.

Sono rimasto alquanto colpito dai vostri commenti, soprattutto legati alla decadenza dell'architettura contemporanea, alle difficoltà riscontrate nella vs. professione e alle (permettetemi) orribili situazioni contrattuali.

C'è stato un periodo della mia vita in cui ho cercato di entrare allo IUAV di venezia, a cui ho però dovuto rinunciare a causa di problemi economici.
Leggendo i vs. post mi ritengo quasi graziato dal non esserci entrato. Nutro un forte rispetto per voi che cercate di andare avanti anche se snobbati dalla società e coinvolti in mercato dal clientelismo più spinto.

Ma vi pongo una domanda: nella mia zona si vede costruire ben poco ultimamente. Non per la crisi ma per la mancanza di spazio fisico.
Negli scorsi anni si è costruito tanto e male. Zone residenziali tutte uguali, piccoli condomini di 4/6/8 alloggi tutti uguali di 60/70 mq, ecc,
Secondo voi, che fine potranno fare le centinaia, migliaia di appartamenti sfitti e invenduti che ci sono?
Vi prego risposte serie.
Grazie e in bocca la lupo a tutti.

Edoardo :
Siccome non niente da fare e non seguo i consigli di JFK provo a risponderti.
Il fatto che il mercato sia stato drogato in precedenza è indiscutibile.
Tuttavia tu metti sullo stesso piano 2 argomenti che viaggiano su due binari paralleli:

- La speculazione dei costruttori con la complicità delle P.A., che spesso vede noi professionisti come burattini che devono proporre il max di mq. col minimo della spesa;

- Il problema della scarsa qualità, della scarsa concorsualità, del clientelismo, della mancanza di regole per il lavoro subordinato (che permetterebbero di crescere a chi merita, pur se non benestante).

L'ultimo tema è il tappo che deve saltare soprattutto per noi "generazione tradita" come ha detto Piano da Fazio.
Mentre il primo aspetto non è certo servito a migliorare la nostra condizione, semmai a creare un illusione professionale che ci ha lasciato con un pugno di mosche.

La sorte degli appartamenti invenduti? Forse la sanno le banche (vere proprietarie) che prestarono i soldi per costruirli.

Kia :
Io lo IUAV l'ho fatto....nn è che ti sei perso questa gran cosa. All'epoca ci ho messo anche molta passione e interesse purtroppo nn ripagati del tutto dal lavoro che sto facendo. E cmque era pieno di prof. che se ne fregavano altamente dell'insegnamento...penso fossero + interessati al lauto stipendio.Però penso che se nn ci avessi provato avrei avuto un grande rimpianto...quindi nnostante tutto meglio così. Mi dispiace solo per i miei genitori che mi hanno sostenuto in questa scelta soprattutto economicamente (ma fortunatamente nn ero fuori sede altrimenti nn me la sarei potuta permettere) e adesso mi vedono sempre di cattivo umore. Però ha ragione Edoardo sulla questione della "generazione tradita".....
Edoardo :
Grazie Kia per la ragione che mi dai, ma la frase l'ha detta Renzo.
Paolo Treviso :
Grazie ragazzi.
Tornando alla domanda iniziale, sugli appartamenti sfitti. Immagino che Edoardo abbia ragione ritenendo che la maggior parte di essi sia in mano alle banche.
La domanda sorge allora spontanea. AL di là della proprietà quale potrà essere il futuro di migliaia di alloggi, presenti in moltissimi comuni del veneto, vuoti?
Recupero?
Demolizione?
federico :
Salve! Dipende tutto da come sono stati fatti. Ammesso che ci sia una ripresa della domanda, se gli edifici sono stati costruiti a regola d'arte dal punto di vista energetico, acustico, antisismico tutto ok. Altrimenti chi pensa di aver in mano un capitale, si accorgerà di averne il 50%.
Immagina se dovessi comprare una piccola casetta di 100 mq (circa 200/220 mila euro dalle mie parti) in cui devi fare tutti gli adeguamenti. E' chiaro che il compratore dirà. "se devo spendere tot mila euro per rendere l'alloggio a regola d'arte, tutti questi soldi non te li do".
E questo avrà effetti a cascata su tutto il mercato che non saranno per forza negativi da un punto di vista di nuova edificazione (in taluni casi si preferirà demolire e ricostruire), ma ne avrà dal punto di vista economico (sempre in quei casi, si pagherà essenzialmente il terreno con qualche bonus per le aree di pregio). E' chiaro che si parla di dinamiche da svilupparsi su un periodo non troppo breve. E poi nello specifico del Veneto, ci saranno altri fattori territoriali che io, dalla Toscana, non sono in grado di mettere nel conto.
Kia :
x Edoardo:
lo so che la frase è di REnzo!siamo andati avanti in 50 post a protestare sulla comparsata da Fazio!!ah!AH!AH!"partire per poi tornare" e altre cose....
Edoardo :
E il bello è che Renzo AVREBBE ragione.
Anche a me piacerebbe licenziarmi da questa palude e mandare i CV, mi piacerebbe andare da Mario (Botta), pagherei anche per poter FARE architettura... ...ma per poi, anche fosse, trovarmi a fare cosa? Non penso che si riesca, anche se hai capacità, entrare stabilmente in uno staff di quel livello... ...e rimbalzare oggi, per tornare alla provincia non vuol dire più avere in mano un CV spendibile e prestigioso per TROVARE LAVORO o METTERSI IN PROPRIO, dato che è finito il lavoro che può fare da trait d'union tra il nulla attuale e una fantomatica carriera: ovvero i piccoli concorsi (non truccati) e l'edilizia corrente con cui avviarsi.
Un salto nel buio, insomma.
Paolo Treviso :
Grazie Federico. E' anche il mio pensiero in parte. La maggior parte degli invenduti non sono edifici della nuova generazione risparmio energetico.
E' molto probabile che il valore di questi si riduca notevolmente nel tempo.
A titolo di esempio ti racconto un episodio della zona di Treviso: c'è una lottizzazione di 12 edifici, per un totale di 80 alloggi complessivi dai 50mq agli 80mq, con fazzoletti di 10mq che chiamano giardini. Venduti 22 alloggi!

Sono passati 5 anni dall'ultimazione della lottizzazione, fabbriche nuove non ne nasceranno e quindi non ci sarà immigrazione nel comune. Stanno crescendo le erbacce in quella lottizzazione. Quale sarà il futuro per quegli alloggi?
Edoardo :
Ricordo che Botta fece lo IUAV, si laureò nel 1969 con Scarpa e riuscì a fare esperienza subito con Le Corbusier e Louis Khan! Che meraviglia!!! Morirei per questo.
Riuscì a trovare subito committenti per residenze private in Canton Ticino (1970).. ...e poi il resto ce l'ha messo lui.
Anche L.C. cominciò con l'edilizia corrente, con le vituperate villette, negli anni '10 e '20.
Non dico che io sono come Le Corbusier, o Kia lo sia... (forse poipoi). ...dico solo che semmai se qualche giovane oggi lo fosse, avrebbe possibilità pressochè nulle perchè rispetto al passato non esistono opportunità, almeno ora e soprattutto in Italia.
L.C. doveva sottostare a Behrens e i Perret... ...ma aveva il suo piccolo spazio (grazie anche a Ozenfant) dove cominciare, da giovane.

Ergo le parole ed i consigli di questi architetti importanti, come Piano, sono validissimi... ...ma de-contestualizzati purtroppo.

Fine delirio.
Edoardo :
Perchè gli interventi di non cementificazione e di riqualificazione sono out - of - business?
Il risultato è che il (falso) business sono gli alloggi invenduti e le nostre città fanno schifo.
Poi nasce il Palazzo Lombardia.... ...un enorme fallo di vetro...
Edoardo :
Ma tra l'utopia urbana degli "Orti" di Boeri e i mega interventi di cementificazione esistono interventi di riqualificazione diffusi e piccoli per dare opportunità a noi giovani? Magari in città minori? O villette o niente, o mega cementificazioni/ 'Ndrangheta o niente.
Isil :
Edoardo, la gente si sforza di misurare la ricchezza dei paesi in termini di punti di PIL, la vera ricchezza sono le opportunità date ai cittadini.......povera, poverissima Italia!
Il talento, la creatività la passione vengono divorate ed erose dalle umiliazioni e dalle frustrazioni quotidiane...il paese si NASCONDE dietro la burocrazia perchè è più facile trovare scuse che soluzioni. Che speranze può avere un giovane architetto in queste condizioni? Con il tempo diventi grigio come i palazzi che ti circondano e la speculazione che li ha prodotti perchè NON PUOI RISCHIARE e metterti in gioco, provarci..........usciti da quel posto che ti assicura lo stipendio torni nel limbo dei senza futuro.
Per rispondere a Paolo, penso che per capirlo potremo solo stare a vedere che succede. Niente è più prevedibile perchè ci troviamo in un momento di forte instabilità.
Paolo :
Se gli edifici invenduti e sfitti sono ancora in mano alle società che le hanno costruite, non è detto che queste le mettano a disposizione dello Stato (dietro lauto profitto), così come sta succedendo a Mineo (CT); come potete vedere in questi giorni nei vari tg, qui c'è un villaggio nuovissimo per i militari americani e le loro famiglie presenti nella vicina base U.S.A. di Sigonella, costruito un paio di anni fa da una nota multinazionale dell'edilizia del Nord Italia. Ora che i militari e le loro famiglie si sono spostati nei vari paesi attorno alla base, il villaggio è affittato allo Stato per alloggiarvi gli immigrati clandestini che stanno arrivando nelle nostre coste.
Ora che il Governo ha chiesto a tutte le Regioni di farsi carico ognuna di una quota di immigrati, non mi sembrerebbe strano che residence e complessi immobiliari invenduti e vuoti in altre Regioni facciano la stessa fine, facendo la felicità degli speculatori che non ghanno potuto piazzare sul mercato gli immobili.
Naturalmente questa potreebbe essere una soluzione temporanea, aspettando che il mercato immobiliare ricresca assieme all'economia.
Edoardo :
"Entro la fine del 2013 nell'area antistante Palazzo Lombardia, nell'ambito del progetto Porta Nuova, verrà creato un parco, per ora temporaneamente chiamato Giardini di Porta Nuova, con un'estensione di 90.000 mq pari a 7 volte il precedente Bosco di Gioia. Il parco è stato pensato come un percorso botanico con centinaia di specie diverse di vegetali rappresentate. Conterrà inoltre l'Incubatore per l'Arte, la Fondazione Catella, e, se verranno realizzati, anche il MODAM e la Casa della Memoria. L'area presso la stazione Garibaldi, Via Melchiorre Gioia, Isola e Varesine sarà riqualificata con piste ciclabili, piantumazioni, ponti pedonali. Entro il 2011 sarà completata la riqualificazione dell'area attorno a Palazzo Lombardia" fonte Wikipedia.

Però sono bravi dai, sono "ecologici"...
Edoardo :
Paolo, diventeranno G H E T T I e non alloggi momentanei, mannaggia!
Inoltrre i palazzinari potrebbero saldare i debiti vendendo alle regioni gli alloggi sì... ...ma senza un piano preciso e definito come tempistiche, tali alloggi verrebbero occupati perennemente.

Consideriamo che il territorio non è presidiato dalle forze dell'ordine... ..ricordo ancora quando mia sorella fu massacrata e quasi violentata da un albanese che scorrazzava indisturbato a Padova nelle feste erasmus.
La Polizia era impegnata i Carabinieri pure... ...si passavano la palla senza intervenire...

Immaginiamo se vi sarà un'invasione incontrollata di molti clandestini, anche se 99 su 100 sono brave persone, se ne prendiamo migliaia...
Ily :
Provo a dire la mia sugli appartamenti sfitti, perchè sto provando (invano) a cercare casa.
Semplicemente gli affitti sono troppo alti, a volte di appartamenti "arredati" spesso bui, angusti (chiamano "bilocale" un monolocale con cucinotto separato di 32 mq) e con mobili che sembrano raccolti vicino ai cassonetti. Ho visto foto di un monolocale di 35 mq "arredato" con DUE LETTI A CASTELLO!!!
Rendiamoci conto.
Recentemente ho visto un monolocale soppalcato di 40 mq a 550 mensili più spese, senza posto macchina ovviamente. Follia pura!
Altra follia: bilocale 55 mq a 800 euro, a 100 metri da Piazza Maggiore!!! Peccato che, spostandosi di circa 1km (5 minuti a piedi da piazza maggiore) a quella cifra si trovino ottimi trilocali di 70 mq). E il bello è che quell'annuncio viene riprosto da due mesi, sempre uguale. Non capisco i proprietari: preferiscono lasciare sfitto piuttosto che diminuire i prezzi.
Altro discorso meriterebbe la frenesia edificatoria: stanno cementificando tutto, quando nel centro storico è pieno di cartelli "vendesi" (probabilmente di proprietari che vendono appartamenti che non riescono ad affittare ai prezzi di cui sopra). E questi nuovi -scomodissimi- appartamenti in mezzo alla campagna costano quasi quanto il centro...
Il centro di Bologna piano piano sta diventando un ghetto per studenti fuorisede (stipati come sardine in appartamenti non ristrutturati da decenni).
Edoardo :
Leggo ora sul Carlino: "Il comune di Bologna donerà agli immigrati i palazzi del '600 del centro storico e inviterà i residenti a spostarsi nelle nuove villette Coop costruzioni presenti in un comune della Bassa a scelta".
ah ah ah! Pesce di marzo.
Vichy :
Paolo...non so che fine faranno!
però di sicuro due tre cosette di contorno posso dirtele, per conoscenza di costruttori o imprenditori.
a) a volte restano invendute anche per problemi di mutuo, nel senso le nuove generazioni hanno, purtroppo, èer la maggir parte contratti a progetto o p iva, garanzie non sufficienti per il mutuo, genitori over 65 possibili garanti ma ai quali il trentennale non lo danno...quindi un po' dipende da questo che io sappia.
b) chi non vende spesso non riesce a pagare i debiti con le ditte ovviamente, e spesso regalano qualche appartamento alle ditte al posto del denaro, cosa non sempre gradita perchè hai 30 operai e il materiale da pagare e l'appartamento te lo dai in fronte
c) se hanno chiesto finanziamenti alle banche e non saldano il debito le case tornano, pignorate, alla banca, con conseguente asta (ma le aste in Italia che io sappia sono abbastanza pilotate, almeno a Roma era troppo difficile riuscire a prenderne una)
Ily :
X Edoardo

Dovranno passare sul mio cadavere!!! Mi incateno alla ringhiera della scala ;-)
federico :
Aggiungendo.
Non sempre gli appartamenti sono sfitti per mancanza di domanda. In questo momento, chi se lo può permettere (essenzialmente chi ha costruito per speculare), tiene l'edificio fermo, perché non intende abbassare nè i prezzi (compravendite), nè i canoni affitto, in attesa di tempi migliori. Essenzialmente, in alcune zone, permane la natura dell'alloggio come investimento...
Edoardo :
Ed è anche comprensibile, federico, dato che per fare beneficenza ci sono altre forme molto più dirette.
Anche se i tempi cambiano, comunque costruire è costato 1.300 euro/mq, non è che al costruttore ridanno i soldi investiti. Ovvio che se uno non è proprio preso per le palle cerca di vendere guadagnandoci.
A meno che non si tratti di edilizia sovvenzionata.
E' chiaro poi che se questi immobili venissero svenduti, vi sarebbe una ulteriore depressione del valore degli altri... ...compreso di casa tua.
federico :
D'accordo.
Ma mi riferivo al fatto che, spesso, in tempo di crisi di compravendite, la mancata diminuzione dei prezzi di vendita/canone è il segnale che si è costruito troppo e male (non differenziando l'offerta, cioè), e di un mercato dalla struttura ingessata, poco incline al reale soddisfacimento della domanda e molto di più a ricevere il maggior profitto possibile (a volte oltre anche i limiti del buon senso).
Se esamini le porzioni che concorrono al raggiungimento della quota di mercato (ti suggerisco di leggere i report del Cresme che sono illuminanti in tal senso), vedrai che alcuni costi (costruzione, prestazioni professionali, rappresentanza, pubblicità), sono percentualmente sempre gli stessi (e tra l'altro sono molto poco comprimibili), mentre quelli che fanno la differenza sono il costo del terreno e l'utile d'impresa.
Dunque, se alcune voci che influiscono sul prezzo finale sono sempre le stesse (al netto dell'inflazione), mentre altre crescono a dismisura, vuol dire che c'è qualcosa che non va, che c'è qualcuno che se ne approfitta.
Qui non è un discorso di far beneficenza o meno, ma di fare impresa in un mercato che non sia drogato. Possibile che in periferia a Firenze (mica vicino a Piazza della Signoria), a fronte di un costo di costruzione di circa 1200 euro/mq commerciale, si chiedano anche 5000 euro/mq per la proprietà? Mentre a Sesto Fiorentino si arrivi anche a 3500 euro?
Mi si dice che si paga "il posto", cioè la vicinanza alla città, cosa che secondo me è una gran balla. Sto in un comune a 35 Km da Firenze e vi assicuro che ci metto molto meno di chi sta nella cintura urbana a raggiungere il centro (causa traffico), per non parlare dei vantaggi sulla qualità della vita. E' vero, dalle mie parti ci sono meno servizi, ma ciò non giustifica affatto un differenza minima di più del doppio del prezzo!
e.c. :
domanda: uno di questi alloggi è il tuo?
federico :
ec.
a chi è rivolta la tua domanda?
Ily :
Allora perchè a Bologna una villetta in mezzo al NULLA (=campagna) costa come un appartamento di 80 mq in centro storico (ok, senza posto macchina e senza giardino, ma già vivibile previa mano di bianco, non fatiscente cioè).
Io capisco che in centro storico costi DI PIU', visto che ci sono tutti i servizi sotto casa (negozi di ogni tipo, piccoli supermercati, cinema, biblioteche, scuole di ogni ordine e grado ecc).
Ma qui mi sembra si stia esagerando...
e.c. :
@federico

a Paolo da Treviso
Edoardo :
Ily, perchè la villetta in mezzo al nulla ha standards costruttivi generalmente migliori, essendo nuova.
Salvo speculazioni, possibili anche in centro.
Ily :
Dipende cosa si intende per "migliori". La villetta ha comunque anche spese di manutenzione MOLTO più alte.
Edoardo :
certo Ily, vivere dentro S.Petronio sarebbe il massimo.

Tra un pò avremo una relazione antisismica da depositare anche per fare una cuccia ad un cane... ...e gli ingegneri si sà van pagati... ...mica come....
Paolo Treviso :
A e.c. No. Non ho nessun alloggio del genere però temo per la mia zona.
Molte ditte hanno lavorato ai cantieri ricevendo in cambio uno o più alloggi che ora non riescono a vendere.
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