davide : [post n° 267353]

aiutateci ad aiutarvi... dell'albo di milano architetti....

mi sembra una gran PRESA PER IL.........e non dico altro.....
ma dico a cosa serva l'albo non l'ho ancora capito...
i corsi che fanno costano sempre di più di quelli fatti con altre società...
il giornaletto che arriva ogni mese mi serve per accendere il fuoco nel camino...almeno è "ecologico"
il sito internet dell'albo è una cavolata pazzesca per complessità e difficoltà di consultazione....
l'unica cosa che è chiara precisa e costantemente in anticipo è il bollettino di pagamento dell'iscrizione.... e per grazie ricevuta la posta pec assegnataci gratis... (si fa per dire gratis).
grazie a tutti per aver letto le mie esternazioni... mo vado a fare il gelataio...
gg :
La mia non vuol essere una critica, ma solo un contributo alla chiarezza.

Gli Ordini professionali non sono associazioni culturali che dispensano servizi ai propri iscritti, non sono dei circoli ricreativi, non sono un partito politico, e nemmeno dei sindacati. Svolgono (o dovrebbero svolgere) una funzione di tutela e di garanzia nei confronti della cittadinanza. Garantiscono sul comportamento di noi professionisti nei confronti del privato cittadino, e garantiscono che il comportamento reciproco di professionisti rispetti le norme deontologiche.

A nessuno piace dover pagare 2-300 euro l'anno per qualcosa di cui si fa fatica a cogliere l'utilità, ma forse aiuterebbe se si capisse meglio a cosa servono, così da avere almeno la consapevolezza di cosa si sta pagando. In questo modo si può dare un giudizio informato.

Una conoscenza, anche sommaria, di ciò che un Ordine può o non può fare, aiuterebbe ad esprimere un giudizio sensato sull'operato degli Ordini stessi. Spesso invece si usano toni demagogici o fuori luogo, che fanno leva proprio su questa scarsa informazione per acquisire consenso elettorale.

Di solito la scarsa utilità degli Ordini deriva dalla scarsa partecipazione dei suoi iscritti alle sue iniziative, a partire dalla stessa elezione del Consiglio. Un fenomeno più evidente nelle città maggiori rispetto ai piccoli centri. Ma come si può partecipare se non sappiamo nemmeno a cosa servono?

Una volta acquisita la consapevolezza del ruolo di un Ordine si capiscono meglio le cose che fanno e le cose che purtroppo non fanno. E magari si arriva a dare un giudizio ancora più negativo sul loro operato. Ma almeno è informato.
franz :
Il punto è che questa funzione di tutela e garanzia nei confronti del cittadino non la svolge neanche lontanamente.
Qualcuno ha mai sentito parlare di controlli effettuati dall'ordine sui propri iscritti? Io mai.
E' ovvio quindi che la percezione comune sia quella di un organismo che riscuote una gabella e che serve ad avvantaggiare persone che all'interno dell'ordine hanno qualche ruolo di rilievo.
archyerrante :
NO, NO, NO E NO.......
Io la "gabella" la voglio pure pagare, a patto che venga offerto un servizio efficiente di tutela a me che sono iscritto e ai clienti che usufruiscono della mia presunta professionalità.
Un elenco così a getto......:
Punto primo: ti iscrivi e non sai dove sbattere la testa..... quantomeno dovrebbero monitorare chi è gia iscrittito da tot anni e obbligarli ad accettare i nuovi iscritti come tirocinanti (ovviamente togliendo da mezzo la farsa dell'esame di stato...), ovviamente con una forma di rapporto legalizzata in qualche modo e con un minimo di rimborso spese....(senza elemosinare che qualcuno ti fa la grazia e ti si piglia a studio, così a forfet.....)

Punto due: ti obbligano a procacciarti crediti annui per restare nella "casta", però organizzano corsi che costano molto piu che altrove....(molti colleghi vanno presso altri ordini attinenti perchè pagano di meno....)

Punto tre: dovrebbero monitorare che non ci sia concorrenza sleale tra tutti gli iscritti, a quanto pare la cosa non succede.....

Punto quattro: dovrebbero monitorare, magari insieme a chi di dovere lo deve fare per legge, che in tutti gli studi non ci siano solo ed unicamente "finti" lavoratori autonomi......

Punto cinque: dovrebbero monitorare che negli studi non ci sia gente a lavorare in nero.......(iscritta da anni, senza che abbiano mai versato niente a nessuno....., non dovrebbe sorgere qualche dubbio?)

Si parla molto di deontologia professionale, cosa che l'ordine dovrebbe infondere in ogni iscritto.......personalmente credo che la serietà di un professionista si vede da tante cose.........
Potrei continuare, ragazzi alimentate la lista!!!!!! bye bye................
CuttingEdge :
Se desiderassero davvero aiutarci allora inizierebbero a scremare 3/4 degli annunci che vengono editati sulla bacheca di "cerco collaborazioni" dove permettono agli studi di ricercare figure professionali inserendo annunci in contrasto con il codice deontologico al quale noi tutti sottoscriviamo all'atto dell'iscrizione (riferimento particolare a chi cerca tirocinanti con velleità di dottorandi e senior web master). Inoltre obbligherebbero (come il qualsiasi sito internet ed offerta di lavoro all'estero) ad indicare il range di compenso previsto per la collaborazione. Invece gli annunci ormai sono uno sbrodolamento di nomi di sftware che li stessi che li scrivono nemmeno conosceranno (infatti più di qualche volta sono pure scritti in modo errato).
gg :
Personalmente non sono la persona adatta a difendere gli Ordini, ma ho lettto alcune imprecisioni sul post di archyerrante a cui vorrei ribattere.
Punto uno. Quello che auspichi esiste già e si chiama stage. Non mi sembra che goda dei favori di molti, pur essendo un sistema che dovrebbe (dovrebbe) garantire un minimo di tutela. Se ti iscrivi e non sai dove sbattere la testa, sarà compito di un ufficio di collocamento o di un Ministero del Lavoro. Ma che c'entra un Ordine?
Punto due. Noi architetti non abbiamo ancora l'obbligo della Aggiornamento Formativo. E francamente trovo fuori luogo il termine "casta", vista la crisi che coinvolge la quasi totalità degli studi professionali.
Punto tre. Gli ordini si attivano su segnalazione, come la magistratura, o i carabinieri. Esistono delle commissioni apposite anche negli Ordini più piccoli che fanno questo lavoro. Basta segnalare i casi sospetti.
Punto quattro. Sulla questione "finti lavoratori autonomi" non c'è una legge che lo vieti. Purtroppo. E un Ordine si può muovere in presenza di un reato o di una infrazione del regolamento deontologico. (vedi denuncia).
Punto cinque. Lavoro nero. Denunciate ai carabinieri. Se non lo fate siete conniventi o complici.

x Cutting edge.
Più o meno ho già risposto. Denuncia quello che ritieni non vada fatto. Anche solo su una rubrica di un sito web.
Manda un esposto circostanziato al tuo Ordine, all'attenzione del presidente. Ti stupiresti nel vedere come le denunce anche inviate via mail hanno sempre un effetto. Meglio se queste denunce sono tante. E ancora meglio e ci si firma con nome e cognome :)

Forse sarò un ottimista, ma quando il controllo avviene dal basso, e non si limita a poche persone ma a tanti, le cose cambiano. Nel ho le prove. Il "monitoraggio" lo dobbiamo fare noi e segnalare. Fin quando ci tocca tenerceli 'sti Ordini, almeno sfruttiamoli per quel che possono fare, no?
ciondolo :
Gli Ordini DISPENSANO SERVIZI ai propri iscritti. Basta fare un giro per le homepage degli stessi. Prendiamo il caso dell’Ordine degli Architetti di Milano, che è quello chiamato in causa in questo post. Sulla pagina ufficiale, scorgerete una lunga serie di paroline («home, l’ordine,…») e tra queste paroline, compare anche la parolina “servizi”. Cliccandovi sopra, vi si aprirà un’altra pagina, con su scritta una lunga lista di cose. Sono chiamati «SERVIZI di sede», ed è palese che siano rivolti ai soli iscritti all’Ordine (o a coloro che vogliano iscriversi, se ne hanno i requisiti). A meno che qualcuno non mi venga a dire che il rilascio del timbro, il rilascio del duplicato del timbro, il rilascio del duplicato del timbro tascabile (non so cosa sia), il rilascio del tesserino quinquennale, la consulenza AGLI ISCRITTI per gli aspetti deontologici, eccetera eccetera eccetera, si possano ottenere ANCHE SENZA ESSERE ISCRITTI ALL’ORDINE.
È così?

No, non è così.

Quindi gli Ordini “offrono” dei servizi ai loro iscritti. E la cosa è anche normale, se ci pensate bene. Le Corporazioni, o gli Ordini, sono nati con un unico obbiettivo, e cioè quello difendere gli interessi di una ben determinata categoria di lavoratori. Insomma, si voleva che si lavorasse tutti allo stesso modo, per evitare che a qualcuno venisse in mente di fare il capetto o il furbetto del quartierino. È ovvio che DI RIFLESSO il buon comportamento dei propri iscritti creerà ANCHE una buona immagine dell’Ordine stesso nel “sociale”, cioè nel mondo in cui viviamo. Caso contrario non avrebbe senso l’istituzione dell’Ordine, dato che tali enti sono quelli che ti dicono: “in questo mestiere, le cose perbene vanno fatte come diciamo noi”. Si tratta, però, solo di un’azione di riflesso, che serve cioè a legittimare l’autorità che gli Ordini si conferiscono nei rispettivi campi. Ma alla base di tutto, ci sono INVECE gli iscritti e i loro interessi e sono per loro che gli Ordini fanno le loro battaglie.

E poi la tutela del cittadino, o più in generale della società dei cittadini, la devono fare tutti. Mica solo gli Ordini. Se il signor X viene a sapere che il signor Y commette un crimine, e non dice nulla, passa i guai anche il signor X. Tutela il prossimo tuo come te stesso, altrimenti se aspetti un Ordine stai fresco. Certo, le responsabilità dell’Ordine sono tante. In pratica l’Ordine dà delle garanzie. Ti dice che i suoi iscritti sono, diciamo così, “certificati”. Ma avete mai sentito, voi, di un tizio a cui gli era crollata la casa, nuova di zecca, querelare il progettista e il proprio Ordine professionale? “Ma come, questi (questi dell’Ordine, n.d.r) mi vengono a dire che l’architetto è OK e poi stò quà non riesce neanche a mettermi su 4 pareti che stiano in piedi? Boh!!!”.

Non si conosce l’operato degli Ordini? Benissimo. Che si facciano conoscere allora. Non siano timidi. “Ordine, oltre le tasse c’è di più!!!”. E che sarà mai, questo “di più”. Non si sa. Lo sanno solo loro. Lo tengono segreto, però. È come quel poliziotto che dice ad un tizio: “senta, perché non mi ha detto che con la morte della vittima avrebbe ereditato 5 milioni di dollari?”, “eh sa tenente, non me lo ha mai chiesto!”.

Ma veniamo ai punti.

Punto uno: si chiama “stage”, ma alla fine della fiera È UN LAVORO VERO E PROPRIO. Non importa quanto tempo il tuo capo ci metterà a spiegarti come gira il mondo architettonico. Quando ti siedi di fronte al pc, nello studio della tua mancata archistar, e cominci a lavorare di polso e di mouse su un progetto qualsiasi, quello si chiama LAVORO. E il lavoro si paga, altro che rimborso spese. Vi è mai giunta notizia di un Ordine che abbia fatto il diavolo a quattro contro la pratica del rimborso spese?

Punto due: non esiste l’obbligo dell’aggiornamento formativo. Embé? Sapete che cosa significa l’obbligo dell’aggiornamento formativo? L’OBBLIGO? Significa essere costretti a spendere dei soldi per continuare ad essere iscritti in un Ordine al quale DATE GIÀ DEI SOLDI PER ESSERE ISCRITTI. Altrimenti con che cosa li pagate i formatori? Con un tot di progetti al metro quadro? Ah, ma tanto non vi preoccupate. Ve li metteranno nel pacchetto della quota d’iscrizione, questi benedetti “obblighi”. Così vi diranno pure che vi fanno un favore.

Punto tre: gli Ordini si attivano in caso di “sospetti”. Cioè non fanno nulla di speciale, perché fanno ciò che dovrebbero fare tutti i cittadini. Infatti tutta questa “attivazione”, questa buona solerzia, non dovrebbe essere implicita in ogni uomo giusto della Terra? Devo pagare l’Ordine perché… si comporta bene?
archila :
@ciondolo:
non voglio fare i puntini sulle "i", ma solo correggere un'imprecisione, anche perché la cosa è piuttosto singolare e divertente.
Una mia amica, trasferitasi a milano per motivi affettivi, si è iscritta all'Ordine di Milano, e quando ha chiesto il TIMBRO le è stato risposto che PUO' FARLO FARE LEI, DOVE E COME CREDE, basta che riporti nomecognomeordinenumerodiiscrizione.
io non credevo alle mie orecchie! qui nella mia provincia il timbro è uguale per tutti, ufficiale, e nemmeno duplicabile a proprio piacimento...

il mio ordine è molto attivo, propone continuamente corsi, seminari e anche questionari per capire cosa gli iscritti vorrebbero dal proprio ordine. Sono attivi in Federazione su una serie di questioni spinose tipo i requisiti cogenti e le asseverazioni selvagge che i comuni ci impongono per togliersi le castagne dal fuoco a nostre spese.
Il problema è che gli iscritti, quando c'è da sacrificare un'ora alla partita di tennis o al weekend al mare, non ci pensano nemmeno ad attivarsi.
E poi si lamentano che l'ordine non fa nulla...
Insomma, il solito "pregate per me e per gli altri se ce n'è"
ciondolo :
@archila,

i servizi che l'Ordine degli Architetti di Milano offre ai suoi iscritti sono elencati nel proprio sito, come ti ho dimostrato e come

potrai facilmente verificare anche tu. La stessa risposta che la tua amica ha ricevuto è stato, di per sé, un servizio. Un servizio

rivolto AD UNA PROPRIA ISCRITTA.

Quindi, in termini di "puntini sulle i", gli Ordini hanno dei servizi da offrire ai propri iscritti. E lo dici anche tu stessa, quando ci

fai presente l'attivismo del tuo Ordine. Tale attivismo, è o non è a favore degli iscritti? Se lo è, eccoti un altro

servizio.

Tra le altre cose, se tu non sei né architetto, né geometra e neppure ingegnere, potrai pure farti (a spese tue) un timbro con su scritto "Arch.", "Ing." o quant'altro, ma NON POTRAI MAI USARE QUEL TIMBRO PER ATTI UFFICIALI. Ergo il timbro è una questione che interessa I SOLI ISCRITTI.

Ora, la mia domanda è questa: visto che quelli dell'Ordine non vanno a giocare a tennis e non vanno neanche al mare, tra le tante cose a cui hanno da pensare, ci potrebbe essere posto anche per la lotta contro il lavoro in nero e la pratica del rimborso spese? Magari tra un seminario e l'altro?
archila :
sinceramente credo che tu dovresti rileggere con calma la mia risposta perché non c'era nessun intento polemico, ne oppositivo rispetto a quanto hai scritto tu.
ciondolo :
cara archila, rivolgo lo stesso consiglio anche a te, dal momento che nei miei post, non ho mai scritto cose del tipo: "eh no archila! Sbagli! Vuoi solo fare polemica (contro di me)!".

Tra l'altro, secondo il mio modesto parere, non è tanto importante la polemica in sé, bensì I CONTENUTI DELLA STESSA. Cioè che COSA SI DICE.
rsyellow :
..l'Italia..c'e' solo mafia..mi fate ridere i comparazione con la professionalita' che c'e' all'estero...si lo so siete bravi ad arrangiarvi a dare opinioni ad inventare a districarvi dalle trame della burocrazia etc. etc...siete giusto un passo avanti alle nazioni del nord africa...questo e' quanto
davide :
tipico dare giudizi sugli altri....scusa ma... in sostanza in cosa consiste il tuo intervento? io non l'ho capito.... e tu?
Edoardo :
@rsyellow:
1) Purtroppo l'Italia è l'Italia, nel Mondo le eccellenze italiane sono molto più importanti del luogo comune da te espresso, degno di un verduraio di Berlino;
2) Anche le nazioni del Nord Africa sono "estero", ti consiglio di trascorrervi un tempo sufficiente affinchè tu possa scrivere con cognizione di causa.
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