KAER : [post n° 267984]

Abolizione ordini professionali

Sarà vero?

www.repubblica.it/politica/2011/07/13/news/avvocati_pdl-19080953/?re…

Certo che se è vero, ADDIO all'Esame di Stato ed ADDIO alle Tasse per mantenere questi parassiti degli ordini che soffocano il libero mercato.
?? :
Io devo fare l'esame di stato che faccio? Mi metto a studiare o aspetto la liberalizzazione?
?? :
Ma e' vero? Aspetto a fare l'esame di stato o vado?
Isil :
Così si vocifera..............ma non basterebbe! Attendiamo di vedere il testo della manovra che verrà chiusa entro venerdì. Mi preoccupano queste decisioni affrettate........e quello che mi chiedo è come mai non sono state abolite le provincie ma in poche ore è ricicciata fuori la storia dell'abolizione degli ordini?
KAER :
Falso allarme. sono andato a leggere il testo e l'abolizione riguarda solo avvocati e notai.
Architetti, ingegneri ed altre categorie saranno sempre soggette agli ordini professionali.

MI PAREVA STRANO!
den :
impossibile, bisognrerebbe modificare la costituzione...
luca :
piu' che abolire bisognerebbe ridimensionare la forma e le funzioni di una istituzione regolamentata da un regio decreto di 80 anni fa.
poipoi :
Forse dietro a questi paladini del libero mercato si nasconde uno dei soliti che non riescono a passare l'esame di stato e si aspetta qualche abbuono.

Il problema dell'accesso alla professione riguarda le categorie a numero chiuso, penso a notai, farmacisti. A giudicare dalla quantità di nuovi architetti che entrano ogni anno in un mercato palesemente già saturo, mi sembra che il problema non ci riguardi. Anzi.

Questa liberalizzazione, se mai si farà, dovrebbe garantire una maggiore concorrenza e quindi prezzi più bassi. L'obbiettivo è questo. Allora io dico: più bassi di così... Si sente spesso di ribassi all'80%. Dobbiamo scendere ancora?
Quindi anche in questo caso abbiamo già dato.

Che cosa rimane? L'Esame di stato? Bene. Aboliamolo, ma ricominciate a bocciare all'Università invece di far passare chiunque per poi fermarlo una volta laureato. Facciamo laureare soltanto chi è in grado di entrare nel mondo del lavoro. Faremmo un favore a tutti.

A sì, qualcosa c'è ancora: la tassa di iscrizione agli ordini. Certo, così come sono combinati gli ordini servono a poco, e quel poco, anche se giusto, non è nemmeno così chiaro a tutti. Incidono poco sulla politica nazionale, forse qualcosa a livello locale, ma solo per quelli un po' più grandi.
Trasformiamoli in associazioni, magari a partecipazione libera, così che si possa misurare in termini di servizi la loro effettiva utilità. O comunque facciamoli diventare almeno degli organismi regionali, che così piccoli non servono a molto nemmeno a livello politico, così che possano sedersi a un tavolo con le Regioni quando c'è da parlare di leggi sul territorio.

Una legge giusta la potrebbero fare subito. Un solo articolo per spiegare chiaramente che gli architetti progettano case e città, gli ingegneri fanno i calcoli, i geometri misurano, i periti, gli agronomi fanno il loro mestiere e nient'altro. Grazie.
luca :
dove si firma ???? approvo in pieno poipoi

"Una legge giusta la potrebbero fare subito. Un solo articolo per spiegare chiaramente che gli architetti progettano case e città, gli ingegneri fanno i calcoli, i geometri misurano, i periti, gli agronomi fanno il loro mestiere e nient'altro. Grazie."

anche se la stria del mercato saturo è una balla, basterebbe che ognuno di noi facesse il proprio lavoro e non quello delle altre professioni
simone f. :
Non cambierà mai niente, non perderanno mai i loro privilegi ed i loro poteri quei mqledetti ordini
matr :
faccio presente che in caso di abolizione ordini (cosa impossibile a meno di modificare la costituzione che è una delle prima cose che si studiano per l'orale dell'esame tra l'altro) inarcassa non avrebbe più ragione di esistere e con buona probabilità finiremmo all'INPS!!!! Preferite pagare INARCASSA o INPS??? hihihi

io non sarei contraria agli ordini professionali, se si dessere da fare di più e se le università (alcune) fossero migliori.
@poipoi
nn so dove tu abbia studiato ma ti assicuro che alcune facoltà non sono per nulla una passeggiata, si parte in x e si arrive in fondo 1/7 di x se va bene...
In ogni caso io conosco ottimi potenziali architetti che non hanno ancora avuto il privilegio di passare l'esame di stato solo perchè magari lavorano per mantenersi e non possono fare come hanno fatto altri, decisamente più scadenti, che si sono licenziati per poterlo preparare, tanto pagava papino... occhio a generalizzare come sempre...
? :
@matr, ti ricordo che INACASSA è una cosa diversa e separata dall'ordine, potrebbe esistere ugualmente per i laureati nelle materie architettoniche e ingegneristiche che fatturano lavori di questo tipo, senza però dover pagare un'inutile tassa annuale per un servizio decisamente scadente
archila :
non capisco tutto questo accanimento contro gli ordini...
cosa sono, i 200 euri l'anno che vi infastidiscono? non sono pochissimi, per carità, ma se aboliamo gli ordini cosa diventiamo?
già adesso tutte le altre professioni simili ci mangiano in testa, i committenti non pagano, noi rchitetti ci sentiamo delle monadi, i comuni ci chiedono di asseverare anche l'unghia dell'alluce per non avere più responsabilità.
ecco, il mio ordine:
- si sta battendo per distinguere le competenze delle varie professioni tecniche
- può opinare le parcelle, avendo una lettera d'incarico, e il decreto ingiuntivo è l'unico modo per farsi pagare oggi
- organizza corsi di aggiornamento, e occasioni di conoscenza reciproca e confronto
- si batte per una revisione dei maledettissimi requisiti cogenti.

Certo qualcosa in più si può fare, specialmente nei confronti dei giovani iscritti. Ma da noi c'è spazio per chi vuole proporre e fare.
La verità è che nessuno ha voglia di rinunciare a vedere il tiggìcinquedelle20acasa per andare alle assemblee di bilancio...
Fra :
io spero che:
1) si aboliscano gli ordini professionali che non servono a NULLA
2) si inasprisca l'accesso alle facoltà o per lo meno ci sia uno sbarramento dopo 2 anni
3) si mantengano gli esami di stato

in questo modo si riuscirebbe a dare un senso alla nostra professione, ma vi rendete conto che in italia ci sono 138.000 architetti????? la crisi del lavoro c'è perchè anche chi se ne strasbatte di questa professione la fa, magari pure male e da incompetente, saturando però il mercato.

evviva i catenacci che fanno sì che solo un numero congruo rispetto alle richieste di emrcato possa esercitare!
simone f. :
Il problema è che l'esame di stato non dovrebbe essere un catenaccio per precludere l'accesso alla professione.
Inoltre non reputo corretto ch ela scelta di chi fare passare o meno venga effettuata da persone dell'ordine, non esisteva mica il conflitto di interessi una volta?
Se uno passa un test di ammissione alla facoltà, riesce a fare 38 esami ed un atesi di laurea in 5 anni perchè deve essere bloccato da un esame inutile??
Non ha già fatto abbastanza?
simone f. :
Inoltre vorrei ricordare che gran parte dei 138000 architetti sono tutti quelli del 68 che pretendevano una volta iscritti alla facoltà (senza test di ammissione ) la laurea senza dare esami!!!
Non accetto di essere valutato da certa gente!
Troppo comodo il discorso armiamoci e partite, sono degli ipocriti.
Edoardo :
E' come essere sulla Zattera della Medusa, alla deriva senza acqua nè cibo, affollata di disperati. E stiamo cominciando a mangiarci tra di noi.

http://artistagoloso.files.wordpress.com/2010/09/50-gericault-la-zat…
Ante e Post :
Sarò controtendenza ma gli ordini ci vogliono, o quantomeno gli albi.
Con il timbro poi, come la mettiamo? Non possono dire "abolizione" così secco e poi gettarci nel nulla. Un cambio, anche radicale, ok
Isil :
In effeti, e lo credo da sempre, la miglior selezione può essere fatta solo all'università. Se l'università fosse sufficientemente dura da selezionare solo chi vuol realemente fare questo mestiere allora potremmo abolire anche il test di accesso. Ma non è così. Se non riformiamo l'università nessuna altra riforma avrà effetti concreti......e l'università continuerà a sversare manodopera gratis sul mercato del lavoro........
Kia :
ah!ah!AH!licenziarsi per fare l'esame di stato?ma figuriamoci. Io sono andata a farlo dopo che il giorno prima avevo finito di lavorare alle ore 20.30. Passato e non mi reputo un genio. Vedevo invece gente attorno a me che nn sapeva manco tenere in mano la matita.....questo è un fatto abbastanza grave se hanno fatto più di 30 esami e una tesi di laurea....
KAER :
Scusate ma anzichè questo inutile esame di stato e questa inutile presenza degli ordini professionali, non sarebbe meglio fare due anni di tirocinio RETRIBUITO dopo la laurea presso uno studio? In questo modo si immetterebbero sul mercato professionisti che hanno già esperienza ed le convenzioni tra atenei e studi non sarebbero utilizzate come scusa per non pagare i tirocinanti.
Inoltre gli ordini. Un organizzazione stile medievale. Dove sta scritto che devo dare 200 euro all'anno a questi, che anzichè difendermi me lo mettono in quel posto? Per due timbri da ipermercato di 10 euro, devo versare (nel migliore dei casi) 200 euro, non una tantum, ma una volta all'anno????? Questo che sarebbe, una specie di pizzo autorizzato? Se i commercianti pagano il pizzo alla criminalità organnizata, noi lo paghiamo agli ordini, che per noi, ripeto, non fanno NIENTE.

Comunque non preoccupatevi, voi amanti dell'esame di stato e degli ordini professionali, questa norma valeva solo per avvocati e notai ma come al solito è saltato tutto.

Come crescita economica abbiamo fatto meglio solo di Haiti negli ultimi dieci anni... verso la catastrofe con ottimismo.
matr :
spettacolare la zattera della medusa. però solo se io sono la medusa...hihihi

@simone f. verissimo
@fra verissimo
@Edoardo verissimo
@archila qual'è il tuo ordine che mi iscrivo anche io???
poipoi :
x simone f
poco meno del 10% dei 145.000 architetti italiani ha 65 anni, ed eventualmente può appartenere a quella generazione del "18 politico" di cui parli. Informati.
Il 60% degli architetti italiani ha meno di 50 anni, quindi è ampiamente fuori da quella storia che poi riguarda pochissimi, dato che pochissimi nel '68 potevano andare all'università. Solo noi quarantenni siamo il 30%. I trentenni sono il 25%.
Ma in mezzo a quei quattro "beneficiati dalla fortuna" che non sarebbero degni di giudicarti, ci sono molti architetti affermati, professionisti di fama internazionale, che avranno anche sfangato qualche esame, ma poi hanno recuperato e fatto molta esperienza sul campo. Questo per dire che se pensi che finita l'università puoi smettere di studiare, sei fuori strada.
Il boom delle immatricolazioni c'è stato in questi ultimi 10-15 anni. Probabilmente ha influito quel provvedimento del ministro Moratti che lega i finanziamenti alle Università con il numero di laureati. Da qui la necessità di farli laureare ed eventualmente bloccarli dopo all'Esame di stato.

Ti ricordo che le commissioni per gli Esami di stato sono composte per 1/5 da un membro indicato dall'Ordine e per i 4/5 indicati dall'Università. In pratica gli stessi docenti che ti hanno preparato all'università sono quelli che ti giudicano. Lascio a te le giudicare, ma gli ordini, in questo, c'entrano molto poco, dato che vengono immediatamente dopo l'abilitazione.

Mi sembra che si sopravvalutino molto le possibilità di interdizione o di censura degli Ordini. Il problema, secondo me, è esattamente opposto. Hanno poco potere, e molto molto meno di un decennio fa. Per questo credo sia giusto decidere se riformarli, assegnando loro un ruolo sociale chiaro, mezzi e possibilità di incidere, o toglierli di mezzo. Così ha poco senso.

x matr
ho studiato a Roma, e ho fatto il professore a contratto per un certo periodo all'Università di Roma, sempre facoltà di Architettura. Ricordo che si bocciava in casi rarissimi, a differenza di quando ero io studente. Questa è la mia esperienza dal mio piccolo punto di osservazione. Non ho dati statistici in merito. E' solo la mia impressione. Come avrai capito non ho molta stima dell'università in generale. Ma sono sempre pronto a ricredermi. Mi piacerebbe molto ricredermi. Non parlo di tanti docenti che si fanno in quattro per farcela al meglio, spesso rimettendoci di suo. Parlo del sistema dell'università in generale, poco premiante per i docenti, poco meritocratica per gli studenti.
simone f. :
Rispondendo a kia vorrei solo fare presente che se la gente non è capace di tenere in mano la matita è solo perchè non si usa più.
Per caso la sera prima di fare l'esame sei stata in ufficio fino alle 20.30 a disegnare con tecnigrafo e china?
Probabilmente sei stata anche fortunata...
Ribadisco ch eallora non mi facevano fare oltre 30 esami e mi fermavano al primo anno.
Kia :
x simone f
scusa, non vorrei andare troppo fuori rispetto al tema di discussione perchè anche me rompe dare quei 240 euro all'ordine, ma il fatto che un futuro architetto non sappia collegare il cervello alla mano che disegna mi fa venire i brividi.....
Fortunata ma anche preparata. Comunque sono opinioni personali, s'intende.
simone f. :
Ok, ma considera che a me, ad esempio, non interessa minimamente l'abilitazione professionale.
L'unica cosa che mi ha fatto ritentare dopo 10 anni l'esame di stato è il fatto che senza questa maledetta abilitazione ( e ribadisco abilitazione, non iscrizione all'albo) non posso passare di livello dove lavoro.
In 10 anni ho spaziato in vari ambiti, edilizia industriale, contract, vetrinistica, ho girato per mezza Europa, un minimo di esperienza l'ho fatta.
Non penso di non potere raggiungere il punteggio minimo per l'abilitazione, per questo sono incazzato.
?? :
@ Kia, il fatto che un futuro architetto non sappia collegare la mano al cervello è grave, ma è colpa dell'università che lo ha nominato architetto!!!

università e ordine sono due istituzioni statali, se la seconda serve a selezionare persone dichiarate dall'università preparate e dottori della materia allora c'è un problemino...
pepina :
almeno tu un livello ce l'hai..
cmq all'esame di stato serve più il metodo e lo studio che l' esperienza....
federico :
Scusate, ma invece di un esame di stato generico che pretende un progetto completo e sviscerato in sole 8 ore (una follia soprattutto per i temi di restauro! L'analisi degli aspetti storici-culturali dove la mettiamo?), che ci permette di progettare tutto (dal cannone allo spillo e ritorno) perché non fare varie prove a seconda di quello che un professionista vuole effettivamente fare? Tipo: 1) esame per le tipologie residenziali; 2) esame per progettare piccoli edifici di uso pubblico 3) esame che ti consente di partecipare a concorsi pubblici di grossa entità; 4) esame per progettare a regola d'arte gli aspetti energetici e/o acustici; 5) esame riferito al restauro..; e così via
Inoltre, sarebbe bene introdurre l'obbligatorietà degli aggiornamenti per tutti i professionisti, di tutte le anzianità
Il concetto è: solo se provo di sapermi regolare in determinati ambiti posso intraprendere certi lavori. Vantaggi? Ti devi aggiornare sempre. Nessuno albo necessario, perché è la prova che hai sostenuto che garantisce la tua professionalità; molta meno concorrenza, perché non tutti sono allo stesso livello di competenze; Vecchi e giovani sono messi sullo stesso piano...
Anzi, a pensarci bene, sarebbe meglio che un meccanismo del genere ci fosse anche per le imprese (lavori solo se mi provi che sai costruire a regola d'arte un determinato elemento edilizio...).
Ovviamente, le prove dovrebbero essere di una spietatezza ed una serietà estrema, altrimenti casca tutto il castello...
matr :
@poipoi
ora ho capito. ti assicuro che a Milano la faccenda è ben diversa, anzi è peggio adesso che negli anni 80-90.
matr :
per il resto, quando ho fatto l'esame di stato ho spiegato al docente che mi ha interrogato all'orale, che cos'è un bilancino perchè era convinto che fosse una trave rovescia e anche "quella linea rossa " che indicava lo sfasamento termico nella stratigrafia della muratura!
rendiamoci conto!
archila :
@matr:
un ordine dell'emilia, a ovest di bologna e ad est di reggio :-)
Ante e Post :
Si parlava di ordine, non di esame di abilitazione.
Eliminare l'ordine per non dover combattere contro l'esame è come....strapparsi tutti i capelli per non doverli tagliare una volta al mese!
matr :
sarebbe però cosa gradita se gli ordini si attivassero per combattere i ribassi selvaggi e le prestazioni alternative che oramai la quasi totalità degli architetti giovani sfoderano tramite internet, senza vergognarsi di chiedere 50 euro per rifare l'interno di una casa compresi i disegni di tttaglio dei cartongessi! Posto che il problema sono di sicuro io professionisti che offrono le direzioni lavori con 50% del ribasso sulle opere pubbliche, ma vorrei sapere come sia possibile che il fenomeno del low cost si sia diffuso come una metastasi e nessuno dica niente. Per un architetto giovane iniziare con piccoli lavori d'interni, maggiormente gestibili e compatibili con un eventuale secondo lavoro come collaboratore può essere una se non l'unica possibilità per iniziare a crearsi il suo giro, eppure nessuno se ne cura...
Ante e Post :
Quoto matr
Piuttosto che abolirli cercherei di elevarli di rango. Dovrebbero funzionare un po' come un sindacato, con questo fatto che sono nati per la tutela del cittadino noi altri abbiamo sempre le mani legate
Ily :
Io sono per mantenere l'albo, a cui si accede con l'esame di stato: una volta iscritto poi se vuoi ti togli.
L'albo potrebbe tranquillamente essere gestito e aggiornato ad esempio dalla Camera di Commercio, o dal CNA.
L'Inarcassa potrebbe benissimo continuare a esistere come ente previdenziale di Ingegneri e Architetti: anzi, se ci pensate è una sola per due ordini professionali, e quindi è indipendente da essi. Inoltre esistono casse previdenziali indipendenti senza i corrispondenti ordini professionali: ad esempio gli artisti hanno la loro cassa previdenziale, e non mi pare che esistano ordini professionali degli artisti (cantanti lirici e leggeri, attori di teatro, ballerini classici, coristi di opere liriche, musicisti di orchestre e free-lance e via di seguito).
Personalmente sarei ben lieta di risparmiare 165 euro all'anno di gabella.
EnricoP :
Quoto Ily in quasi tutto tanne per l'esame di stato. Per l'iscrizione ad un ipotetico Albo nazionale (e non provinciale....sperando che un giorno si aboliscano anche le Provincie) dovrebbe essere necessaria la laurea + tirocinio.
L'esame di stato (seppur previsto dalla Costituzione) esiste solo nell'Italia iperburocratica che ti chiede di sviluppare un progetto in otto ore, e da qui si capisce che non serve praticamente a nulla, anzi mette persone sul mercato del lavoro con il semplice ottenimento di un pezzo di carta (pagato a caro prezzo) e non con l'esperienza sul campo.
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