redazione p+A : [post n° 270516]

Manovra bis. Obbligo di formazione permanente anche per architetti e ingegneri

L'obbligo di formazione permanente e continua per tutti i professionisti iscritti ad un ordine è parte della riforma delle professioni, attesa da alcuni decenni e ora annunciata dalla Manovra di Ferragosto.
Leggi la notizia:
[p+A news: Manovra-bis-Obbligo-di-formazione-permanente-anche-per-architetti-e-ingegneri]
Fra :
giusto, giistissimo... però so già come andrà a finire: che sarà l'ennesimo modo per ordini o società di spillare soldi a noi, magari proponendo corsi alla cavolo costosissimi che ottengono di essere accreditati solo in virtù di una bella presentazione ma che poi vengono gestiti coi piedi; e noi che facciamo fatica a tirare a campare avremo un altro buco in cassa nella maggior parte della volte inutile, finalizzato solo a poter continuare ad esercitare senza però avere un ritorno di effettiva formazione.
Kia :
Quoto Fra. Bella si la formazione ma se tra qualche hanno farò fatica a pagarmi anche i contributi come faccio a pagarmi i corsi?Mah!mistero fitto....
Ily :
E io sono contrarissima, per due buoni motivi:
1) Non mi va di essere OBBLIGATA a frequentare corsi su argomenti di cui magari non me ne può fregar di meno;
2) Chi me li paga?!? L'Ordine?!? Se è una cosa OBBLIGATORIA, che facciano i corsi RIGOROSAMENTE GRATIS!!!

Comunque aspettiamo che passi, prima di stracciarsi le vesti...
Fra :
e comunque anche io potrei organizzare un corso, basta che poi mi venga accreditato... ecco perchè storco il naso, perchè invece che essere davvero uno strumento di formazione (cioè... ci sono ancora in giro professionisti che propongono pacchetti murari obsoleti con millemilla strati isolanti!) sarà solo un moodo per arricchiare alcuni a scapito della massa
ciondolo :
Inutile perdita di tempo (E DI DENARO) che nasconde quello che è il vero problema di fondo: il lavoro nel mondo di coloro che sono iscritti agli Ordini Professionali. Cosa fanno questi ultimi, contro l'antipatica pratica delle partite ive ad oltranza (leggasi: dipendenza di fatto)? Sono proprio curioso di vedere quando e come si opporranno gli Ordini, a questa decisione brutta e cattiva.

Perché si opporrano, vero?

Ma si, sicuramente. L'ha detto anche qualcuno su questo forum: gli Ordini si danno tantissimo da fare e sono invece gli iscritti coloro che, non sempre, sanno riconoscere tutto questo loro impegno!

Bene, adesso staremo più attenti. Allora Ordini, cosa avete intenzione di fare contro questa cosa ingiusta?
Ily :
Comunque io ho la mia contromossa già pronta, qualora dovesse passare la legge: chiedere al mio capo di "riassumermi" a progetto dal prossimo gennaio, chiudere la partita Iva e cancellarmi dall'ordine. Tanto per quei due progetti che riuscirei a firmare in un anno (nella migliore delle ipotesi) non varrebbe la spesa del commercialista, della quota dell'ordine e dei costi dei corsi. Anzi, ci guadagnerei alla grande.
Tanto resto architetto comunque, iscritta all'ordine oppure no, il mio titolo posso usarlo legalmente ugualmente.
archila :
x ily: non è pensata male.
archila :
caro ciondolo, è almeno la terza volta che ti riferisci a me tirando in ballo quello che ho detto sull'ordine della MIA PROVINCIA, l'unico che conosco del resto.

non conosco il tuo ordine, ma sono sicura che sono brutti e cattivi come dici.
sono sicura che il tuo ordine non fa nulla, e sono davvero solidale con te, credimi.
sono pronta a venire con te ad incatenarmi davanti alla sede per cambiare le cose, quando vuoi.
Ma non la prossima settimana, perchè sono in ferie.

Presto aprirò un blog dal titolo DISORDINI ARCHITETTONICI, nel quale ci sarà ampio spazio per inveire contro tutto e tutti.
Spero tu possa iscriverti e partecipare attivamente, così che dalle nostre chiacchiere possa scaturire il cambiamento che vogliamo.
ciondolo :
cara archila, io non penso (e soprattutto non dico) che gli Ordini siano "brutti e cattivi". Faccio solo presente che c'è qualcuno che li difende (o che ne difende uno). Faccio cioè presente, a futura memoria, quanto scritto DA ALTRI in ALTRI post.
claudio :
Un professionista non deve avere bisogno che qualcuno lo formi se è capace egli si autoforma, se non è capace che lasci perdere. Si tratta di un pretesto per creare nuova economia a scapito nostro.
Edoardo :
Concordo con claudio.
Inoltre la formazione deve essere differenziata in funzione del mercato e della tipologia delle proprie prestazioni.
Sarò pazzo ma se non c'è più un ca--o da fare su cosa uno deve aggiornarsi?
Non sono uno ""studioso"" e a me riesce bene aggiornarmi e documentarmi nello specifico di ciò in cui mi imbatto, riuscendo spesso ad ottenere risultati notevoli perchè ho l'opportunità di avere un riscontro progettuale o cantieristico di ciò che devo conoscere.
Imparare a memoria, mettere nel cassettino e classificare le nozioni è l'antitesi della mentalità che deve avere un progettista.
Per questo odio i corsi e chi si vanta di averne messi in saccoccia dozzine, imporli, poi, è buffonesco.
Per esempio parliamo di costruzioni in legno... ...la geom. si vantava di aver fatto il corso che l'ha illuminata. E poi? Fa la casetta cubo 2 falde e scala esterna chiamando DOPO il tecnico "del legno" (anzichè la muratura fa le pareti in legno...perchè il k...) oppure quel tipo di corso SI COMPENETRA con le scelte progettuali e formali, diventando un tutt'uno con l'attività di progettista ed arricchisce e modifica la tua esperienza?

E se non c'è niente da progettare... ...non è meglio fare un corso alla Carpigiani ed aprire una gelateria?
Ily :
Senza contare... se io decido di specializzarmi, ad esempio nel restauro o nella progettazione strutturale, quanti corsi mai potrò fare? Uno, due o tre al massimo... e poi, gli altri anni che faccio? Seguo corsi su argomenti che non mi interessano e che magari non tratto (ad esempio amministrazione condominiale, topografia o progettazione col legno)?
archi78 :
che bella trovata x spillare soldi... per fare corsi che costano un occhio della testa e la maggior parte delle volte ti danno proprio poco...
Sensa pensare al tempo... ci manca solo che smetta del tutto di dormire per trovare il tempo di stare dietro al lavoro e potermi mantenere come libero professionista... se devo anche pensare di trovare il tempo per seguire dei corsi... non so...

Tes :
Anche assicurazione professionale obbligatoria ho sentito...
Tutto giusto sul principio..ma chi li paga poi tutti questi obblighi?

Ovvio che l'assicurazione è una scelta giusta nella nostra professione, ma è altrattando ovvio che chi fa fatica a galleggiare, di fatto, si troverà a dover affrontare delle spese peggiori di quelle che già stiamo sostenendo...
ciondolo :
concordo con Claudio su ogni cosa. Basta soldi.
Kia :
Questa cosa dell'assicurazione professionale obbligatoria è bene che venga chiarita perchè passi la questione dell'aggiornamento professionale (sulle cui modalità ho da ridire) ma sinceramente ora come ora non mi serve di default l'assicurazione perchè per rispondere al telefono e fare qualche lavoretto che non firmo per conto di un altro....Insomma, sarebbero soldi buttati per lo meno nel mio caso.
Ily :
Ok quindi chi come me è "finta libera professionista" praticamente dovrà pagare:
1) Iscrizione all'ordine.
2) Inarcassa.
3) Assicurazione professionale.
4) Corsi obbligatori.

Quindi metà del (piccolo) fatturato se ne andrà in gabelle e pizzi assortiti.
Benissimo, c'è qualcuno che ha bisogno di una colf, che mi conviene decisamente di più?!?
Edoardo :
...Ily... saresti una Colf GTI...
Isil :
Seguo Ily....vi servono due Colf???
marea :
Convengo con Ily e concludo che queste cosiddette "riforme" non tengono affatto conto dei bisogni e delle possibilità reali di noi liberi professionisti.
Dove li andiamo a prendere tutti 'sti soldi? Evidentemente c'è ancora qualche stupito (o ci fa o ci è) che pensa che una persona, sol perché è laureata ed è "libero professionista" guadagna bene. Lo vogliamo far capire che per il libero professionista non sempre vale l'equazione lavoro= guadagno, perché spesso non ci pagano?
Edoardo :
Poi marea, dirò una cosa da stronxone... ...ma un professionista che si possa definire tale è uno che si fa firmare una lettera di conferimento incarico dal cliente e prima di cominciare a lavorare incassa un cospicuo anticipo. Questo con clienti sconosciuti.
Si vede gente che per non pagarti diventa amica però... ...in effetti... ...che cerca di tramutare il tuo progetto ed il tuo lavoro in "consigli"... ..."disegnini"...
Ecco, dovessi fare il professionista impotente nei confronti di questi miserabili preferirei cambiare lavoro, anche aprire un bar o una bottega qualsiasi, a proposito di dignità professionale.
Edoardo :
Errata corrige: anche con clienti conosciuti.
edgardo :
Io sono contrario a questi corsi inutili....i veri professionisti si aggiornano constantemente per rimanere competitivi nel mercato...inutile questa perdita di tempo e di denaro. Piuttosto dovrebbero creare un tribunale per l'etica professionale !!! Una struttura per il controllo della qualità architettonica !!!!
bardamu :
avrei preferito l'obbligo di escort, più in linea con l'attuale temperie politico-istituzionale. Almeno i soldi spesi (perchè tanto si tratta di questo, ovvio, la solita mandriamafia dei "formatori"....lasciamo perdere) avrebbero sortito un effetto, se non utile, gradevole.
verso la pensione :
Ho 59 anni e mi e' passata la voglia di fare l'ingegnere,non vedo l'ora di andare in pensione e buttare tutte le carte all'aria, perche' viviamo in una nazione ormai invivibile per i professionisti onesti che vogliono vivere del proprio onesto lavoro,la
crisi riduce i guadagni e questi aboliscono anche quell'ancora di salvezza che era il
regime dei contribuenti minimi.....vergogna...e questo perche' non volevano mettere
le mani nelle tasche degli italiani...penso che le tasche le hanno sfondate.!!!
Ma cosa e' cambiato dal medioevo ad oggi.....solo la forma dei gabellieri.
alberto :
E' una vera vergogna; anch'io sono scritto all'ordine ma non esercito la professione da anni, pero' secondo loro dovrei seguire questi corsi spero gratis ed essere obbligato a pagare quest'assicurazione; e dicevano che gli ordini erano intoccabili dalle manovre di questa specie di governo ma purtroppo non è così, sarei ben contento se tutti in massa decidessimo di cancellarci dagli ordini e vorrei vedere a quanti associati farebbero questi corsi
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