carry : [post n° 272420]

Firma contro il precariato legalizzato!

Ciao a tutti, mi permetto di sottoporvi un link per firmare contro le finte partite iva. Sono rimasta spiacevolmente colpita dall'esiguo numero di firme così ho pensato che magari c'è bisogno di un po' di "diffusione".
ciondolo :
fatemi capire, se uno non scrive una cosa del tipo: "siii!!! Giusto!!!! Firmiamo tutti contro questa indecenza!!!!"... ecco, se uno non dice questo, è peccato?
carry :
Non è peccato, ciascuno è libero di fare quello che vuole! Giustamente, ad esempio, se uno sta "dall'altra parte" sarebbe insensato se firmasse.
Non capisco il motivo del suo commento!
sil :
@carry, don't mind, non lo capisce mai nessuno il motivo dei suoi commenti.
al :
qualcuno lo capisce, Sil..siamo in pochi qui sopra a non pensarla come la massa...dateci almeno la possibilità di esprimerlo, salvo quando poi ci riempite di improperi e il moderatore deve, per ovvi motivi cancellare il tutto..
Edoardo :
Sono pervaso da una grande tristezza nel leggere questa vacuità autoreferenziale. Il problema delle false partite iva c'è eccome, speriamo si arrivi ad una soluzione politica.
E' scandaloso che si definiscano "collaboratori" dei dipendenti veri e propri per non non regolarizzarli. Speriamo che il termine "collaboratore" diventi illegale e rimangano i termini:
1) SOCIO (con p.iva);
2) DIPENDENTE (con contratto collettivo);
3) STUDENTE-TRIOCINANTE (con rimborso spese).
Se qualcuno vuole ricamare sopra questo mio post e definirmi comunista parassita si accomodi, mi asterrò dal replicare.
al :
Caro Edoardo, a te piace fare il capo popolo..sei un po narciso, come d'altra parte tutti gli architetti (quindi anch'io)..fa parte del ns mestiere..però, quello che tu scrivi si scontra con una realtà che è stata la laurea per tutti, e che ha determinato una eccessiva forza lavoro potenzialmente "dipendente" nel ns settore, per altro poco preparata(e su questo, occupandomi anche di formazione post laurea da 15 anni, parlo per esperienza diretta..)quindi questi auspici di trasformare le finte partite iva in contratto collettivo, in una realtà ove il lavoro dipendente costa più che negli altri paesi, è una vana illusione, salvo il voler fare la fine della Grecia..e l'iniziativa "IVA SEI PARTITA.." è secondo me un bello specchietto per le allodole...si faranno tante belle chiacchiere, e in Italia siamo specialisti in ciò, senza cambiare nulla..al massimo i promotori ce li troveremo in Parlamento tra qualche anno..;già hanno chiuso tanti studi, causa crisi e congiuntura economica..un aumento di tasse provocato da questa tua auspicata trasformazione, questo produrrà...poi che tu voglia replicare o meno, mi è del tutto indifferente, anche perchè le tue repliche non analizzano la realtà dei fatti, almeno come la vedo io, e, mi sembra pochissimi altri, qui sopra..saremo probabilmente, come già mi hai apostrofato, biechi sfruttatori..
sil :
@al secondo te perchè alcuni studi chiudono ed altri invece faticano a star dietro al lavoro da fare??? Forse non è solo la "forza lavoro potenzialmente dipendente" ad essere "per altro poco preparata"... no???
più che biechi sfruttatoi io vi chiamerei tranquillamentein accordo con la legislazione vigente, evasori fiscali. scegliete a me non cambia molto.
al :
Siamo sun un blog, anonimo, in cui nessuno sa nulla dell'altro..sulla base di ciò, per quale motivo sarei un evasore fiscale, Sil? Sul fatto che ho tre collaboratori saltuari, che fanno altri lavori anche con altri, hanno aperto la partita iva prima che li conoscessi, periodicamente lavorano per me e ne sono ben contenti? sei un ispettore del fisco? hai bisogno di nomi e cognomi? Prima di parlare a vanvera su di me, sciacquati la bocca...
luca :
x AL ma il fatto che il lavoro in italia costi piu' che negli altri paesi europei è luogo comune se clicchi sul sito di eurostat cambierai idea, quanto al numero dei laureati sempre sullo stesso sito si trova che ce n'è il minor numero d'europa, certo se nel numero di architetti per abitante ci mettiamo Leon Battista Alberti senza depennarlo siamo troppi per forza

Per il resto mi spieghi perchè uno studio non possa fare un contratto a tempo determinato come si fa nel mondo???? e dico determinato e non indeterminato, 3-6mesi una anno .... non ci vedo nulla di male
Piuttosto vedo fraudolenza nell'abuso delle partite iva
Edoardo :
luca, sono come te dalla parte della "massa" per la regolarizzazione di chi è dipendente COME TALE.
A me fecero, a seguito di uno stage col quale ci siamo conosciuti, 6 mesi + 6 mesi a tempo det. poi a tempo indet. dopo un anno. Forse sono essi dei professionisti/imprenditori filantropi? O più semplicemente persone corrette?Tuttavia non sento affatto di avere un posto fisso poichè la mia posizione è sempre legata al fatturato dello studio di cui mi sento chiamato ad essere parte. L'etica del lavoro, la lealtà reciproca, che in Italia è così difficile venga rispettata, deve essere un valore per le due parti legate da un contratto, non una poltrona a cui incatenarsi. Ed è proprio il rapporto di fiducia espletato con un'assunzione che deve spronare alla dedizione come se l'attività che ti dà lavoro fosse la tua.
Questo anche al di là delle pause imposte dal periodo di scarsità di nuove commesse, che non sono certo giornate libere in cui puoi far quello che ti pare, come partecipare a corsi, a conferenze o andare in mountain bike sui crinali.
Ricordo che chi scrive, che studiò come molti qui per realizzarsi come progettista ad alti livelli, è pronto ad accettare anche domani qualsiasi sospensione per mancanza di lavoro ed a considerarla come un punto di ri-partenza per rimboccarsi le maniche e guardare avanti. Ed è anche per questo che vi leggo e me la prendo anzichè assumere "la mentalità del dipendente" e considerarmi avulso dal mondo professionale e dalle problematiche dei miei colleghi che sento anche mie.
al :
Luca io non vado sui siti di statisrtiche europee, parlo, in relazione al costo del lavoro, con amici architetti che lavorano all'estero, e se mi consenti mi fido più di loro, che vivono sulla loro pelle l'eperienza... oppure, in relazione al numero di laureati leggo, essendo iscritto da 15 anni, la rivista di inarcassa; nel"PRIMODUEMILAUNDICI" ANNO 39 a pag 31, all'interno dell'articolo"gli scenari della professione dell'architetto", citando uno studio di 2 colleghe romane, dice che nel 2008 risultano Italiani il 40,4 % degli architetti europei. La rivista dell'associazione laureati del poli di Milano del 29 marzo 2004, citando il sito web del Consiglio nazionale degli architetti, parlava allora del 29,3% di architetti italiani rispetto al totale d'europa, unendo a ciò, come ulteriore dato allarmante ( che spiega poi l'aumento % riportato in pochi anni dalla rivista di inarcassa), che allora i soli studenti di architettura del politecnico di Milano erano quasi il doppio di tutti gli studenti di architettura del Regno Unito. Ma di ciò, riportando gli stessi numeri, ha anche parlato Il riformista del 2003 con un articolo di Gianluigi D'angelo, e, più recentemente "Il giornale dell'architettura", nel n.71 del marzo 2009, con un articolo di G.Pizzolato, intitolato "siamo 136.186: vi sembriamo pochi? Ti bastano come fonti? Siamo o meglio, data la mia età, siete stati tutti vittime di una presa per i fondelli da parte dello Stato, e dei partiti che lo hanno rappresentato, che per ragioni elettoralistiche e di consenso si sono dimenticati di legare il numero di laureati delle varie facoltà al reale fabbisogno di lavoro..e quindi i sogni di elevazione economica e sociale dei più si sono trasformati in incubi e precariato costante...e tutto ciò lo vorreste imputare e far pagare a noi più anziani, accusandoci, non tu ma Sil, persino di essere evasori? Ti ripeto, chi lavora con me è ben contento delle condizioni proposte, al punto tale che, per una di esse, ho avuto l'onore di essere scelto come testimone di nozze...quindi, come ho già scritto, io non mi devo vergognare di nulla..
carry :
Non credo che sia solo lo stato a prenderci per i fondelli ... saremo anche tanti, troppi ma ciò non giustifica lo sfruttamento senza ritegno! Se l'architetto "anziano" di turno ha bisogno di un collaboratore saltuario, che lavora come free lance per diversi studi e svolge il suo lavoro quando e dove vuole ricevendo un adeguato trattamento economico allora mi sta bene aprire la p.iva; se invece ciò che si vuole è lo schiavetto di studio che sia sempre presente, che non possa concretamente lavorare per altri perchè se va bene è lì fisso 9 ore al giorno per 5 giorni la settimana prendendo una miseria la cosa non è oggettivamente giusta! Vuoi un dipendente? Assumi un dipendente con regolare contratto, non mi fai aprire p. iva! Se non te lo puoi permettere (cosa che non credo assolutamente) ti arrangi da solo! Non sei capace? Chiudi e vai a fare un altro lavoro!
Il problema è la mentalità italiana, l'idea "furba" di sfruttare e fregare gli altri per il proprio benessere. Queste situazioni le viviamo noi giovani architetti ma anche i giovani avvocati, commercialisti etc. La cosa buffa è che questi "furboni" non si accorgono che sul lungo termine si tirano la zappa sui piedi.
Forse sarà inutile sottoscrovere la lettera di ivaseipartita perchè probabilmente gli ordini se ne fregheranno come hanno fatto fino ad ora ma tentare non costa nulla.
Edoardo :
Tempo fa mi finsi interessato ad un annuncio di un neo-fondatore di studio a BO, che ovviamente cercava uno da sfruttare.
Nella mail gli chiesi però di specificare il tipo di inquadramento offerto, lamentando una certa ambiguità e sproporzione tra richieste e proposte. Il tale mi rispose: "...le caratteristiche di ambiguità che lei lamenta sono proprio quello che noi stiamo ricercando". Grazie e arrivederci.
Proporrei, tra le altre cose, la fondazione da parte degli studi importanti (e molto fatturanti) di SCUOLE DI APPRENDISTATO ove si insegna a lavorare presso di loro. Ti pago pure, toh. Chi passa gli esami, trasparenti e limpidi, viene assunto nello studio o associato. Chi non viene ammesso ha comunque frequentato il corso. Non ti puoi permettere di fondare scuole pagando tasse? Assumi direttamente, facciamo anche 10 colloqui. Non ti puoi permettere di assumere o riconoscere una percentuale al collaboratore associato? Lavori da solo.
scettico :
E' vero che siamo vittime del sistema, almeno qualcuno lo ammette!!
Però, è anche vero che quando nel 1994 mi sono iscritto al test di ammissione a Milano, i posti disponibili erano 1770 e non c'erano ripescaggi.
Quindi se si tolgono quelli che si sono iscritti ad ingegneria, o ad altre facoltà, alla fine eravamo intorno ai 1000 iscritti.
Questa era già una limitazione per l'accesso non indifferente, quindi penso che abbiamo già pagato dazio.
Prima di allora non so se c'era il numero chiuso, nel caso allora giusto mettere dei paletti; ma noi abbiamo già dato, quindi non trovo giusto questo accanimento.
luca :
X Al, immagino quanto il tuo schiavo sia felice, anche io stavo con uno che costringeva lo studio alla barca di domenica, lui si voleva divertire e tutte le domeniche sta c.......zo di barca< cui stranamente piano piano iniziarono ad essere malati tutti di domenica, oppure ad avere feste di parenti dell-infinitesimo grado. No mi spiace, sei uno sfruttatore che non ammette il fatto che all'estero si facciano contratti a tempo determinato anzichè partite iva. Che neanche accetta di leggere le statistiche europee ignorando che poi sono dati ripresi dall'istat.
sil :
@al prima di tutto sciacquati la bocca lo dici a chi ha acquisito un grado di confidenza con te. In secondo luogo io non ho offeso proprio nessuno perchè proprio perchè si parla per sommi capi e senza rifferimenti, in totale anonimato, io stavo attaccando un idea, un malcostume, che tra l'altro non coincide con le tue abitudini, visto che non ti avvali di uno schiavo 8 ore al giorno senza permettegli di alzarsi dalla sedia!

Però, nessuno può contrariarmi se dico che si tratta di evasione fiscale, avere dei dipendenti (= lavorano per te e solo per te 8 ore inmedia al giorno, usando i tuoi strumenti e stando ai tuoi orari e scadenze, dove per tuoi intendo un TU generico) e inquadrarli obbligandoli ad aprire la partita iva (così possono scaricare al cento per cento il costo del tuo lavoro come se fossi un computer! e al cliente, siccome magari sei un architetto iscritto all'ordine, applicano le tariffe previste per la collaborazione di un architetto iscritto all'ordine, così prendono dal cliente peruna tue ora di lavoro, quello che danno a te per un giorno di lavoro intero! e pure al lordo delle tasse). anzi ti dirò di più questa non è solo evasione fiscale è avere la faccia al posto di qualche cosa d'altro, o pezzenteria.....
quanto al resto, resteresti probabilmente sorpreso nel sapere che io non sono dipendente di nessuno. E' così strano schierarsi contro qualcosa di sbagliato, senza dover per forza far parte della parte lesa???? strano popolo l'Italia, dove appunto, assumono la gente a partita iva.
Edoardo :
Scusate, non resisto:

www.youtube.com/watch?v=uLMv_1gOBoo
sil :
buahahahahaahahahahahahahahah muoio
Edoardo :
...e certo che muori sil, sei della massa!
luca :
@edoardo ahahahah era proprio cosi', adesso rido me era un incubo
rsyellow :
queste sono le iniziative che possono dare una smossa. E' tempo di muoversi insieme ed uniti, come gli operai, visto che contano piu' di noi!

E giunto forse il momento di dimostrase se la figura di Architetto vale qualcosa con un movimento trasversale alla politica e che non fa parte di ordini politicizzati ed inutili.

Movimento per riappropriarsi della figura professionale dell'arshitetto; state certi che i servi partito ed ordini cercheranno di 'intrufolarsi'.

Ma questo e' il nostro movimento: BLABLABLA ARCHITETTI.
Iniziative che mostrano la nostra forza come numero cambieranno le cose.
scettico :
Con un pool di avvocati stiamo procedendo a querelare tale sig. Alberti in quanto, come riferitomi da fonti certe, non abilitato alla professione!
Quindi non capisco come lo si possa definire ARCHITETTO (mamma mia, speriamo che non mi succeda niente visto che ho osato scrivere tale definizione!!!).
E in questa situazione sono a conoscenza di tanti altri energumeni (tra i quali spicca un certo Da Vinci Leonardo).
leli :
scettico era un'altra epoca...
Ily :
X Luca

Non ho capito il problema della barca... Basta dire cortesemente di no: una volta mi piacerebbe, ma micca sempre ;-)
O siamo ancora all'epoca di Fantozzi di quando il capoffucio era un patito della bicicletta tutti al lavoro in bicicletta, e così via...
rsyellow :
ma dov'e' il reply di ciondolo? ho scritto arshitetto...ma no che non si puo' :)
OK allora ARCHITETTO e' cosi che si dice...vero?
luca :
x Ily

A parte il non andarci, ma il tipo veniva sempre a parlare durante la settimana della sua barca, di come era bello di come si erano divertiti per invogliare il mozzo. Ma alla fine la mia prestazione deve durare il tempo che sto a studio, non mi piace se cercano di organizzare il mio tempo libero
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