mia : [post n° 273503]

lavaggio del cervello

Ieri ho avuto un piccolo assaggio indiretto di cosa significa avere un posto pubblico. Per una supplenza (per maternità) una scuola ha chiamato la prima insegnante in lista nelle graduatorie permanenti; siccome però anche lei era incinta, questa insegnante è stata assunta e non ha mai preso servizio perchè è entrata immediatamente in maternità. La scuola ha quindi chiamata la seconda insegnante in lista... che essendo incinta anche lei, ha accettato l'incarico e la maternità... così via fino alla QUINTA insegnante supplente, che finalmente ha preso servizio. Totale cinque assegni di maternità (docente di ruolo + 4 supplenti)per lo stesso posto di lavoro.
Sono allibita. Secondo me è per cose come questa che l'Italia va a quel paese. Penso che per agevolare queste supplenti (che non hanno lavorato UN giorno) forse potrebbero esserci altri sistemi: conservare una priorità dopo la gravidanza...maturare un punteggio come se avessero preso servizio.
Mi hanno fatto notare invece che sono io ad aver subito il lavaggio del cervello e non so che questi sono i diritti di tutti i lavoratori.
che dite?
sil :
hai ragione, è una cosa inaccettabile. che lascia trasparire furbizia e malcostume tutti italiani.
luca :
non vi offendete, ma è pratica frequente che le vincitrici di concorso si facciano ingravidare appositamente, cosi' è il paese e cosi' la legge, ma poiche' le natalita' sono in forte ribasso il cittadino ringrazia
al :
quello che ti hanno fatto notare, è il mal costume italiano, che ci stà mandando a rotoli..meno male che ogni tanto qualcuno se ne rende conto..forse la legge, data l'italica furbizia, andrebbe cambiata..ma campa cavallo..per far si che succeda dovremmo fare la fine della Grecia..
mia :
meno male, pensavo di essere l'unica a pensarla così.
Nel caso specifico non penso che ci sia malafede;è solo una regola sbagliata, che oltretutto non tiene affatto conto della profonda crisi che attraversiamo.
Edoardo :
Ma a metterle incinta è sempre lo stesso??? : )
Edoardo :
Comunque pure mia cugina, una volta assunta in un ufficio pubblico: SPAAAMM!! ha avuto una bimba, nipotina della consigliera comunale (mia zia). Se la madre diventa sindaco che fa, 12 gemelli??? Siamo alla follìa.
Ily :
In effetti è noto che il precariato rafforza il sistema immunitario ed ha notevoli poteri taumaturgici: è dimostrato statisticamente che le precarie, le lavoratrici a progetto o finte partite iva, le autonome e artigiane e le libere professioniste (vere) hanno un tasso di gravidanze a rischio e di assenze per malattie nettamente minori rispetto a quello delle lavoratrici a tempo indetrminato...
DR COSTA :
Tanto paga lo stato.......
Io a queste persone gli farei provare a stare 5 mesi ( durata di una maternità normale) in un posto di lavoro da precaria, senza ferie, malattia, senza maternità perchè sei a PIVA e quindi se fai le ferie non ti pagano, se sei malata lo stesso e appena vai in maternità, naturalmente il più tardi possibile arrivederci e grazie prendono un altro collaboratore magari maschio cosi non rompe le palle.....
Questa è l'Italia peggiore.
Da una parte c'è chi è senza alcun diritto e dall'altra chi se ne approfitta in modo indegno.
Povero paese.
luca :
in effetti i preservativi sono inutili, si rompono sempre, che senso ha comperarli?
Edoardo :
Allora luca sei stato tu in quella scuola: SPORCACCIONE!
luca :
non credo proprio io possa aver figli, mi spiace
eli :
sono veramente indignata nel leggere queste e-mail, vorrei ricordare che 5 mesi a confronto di una gravidanza e ancora più di una maternità, non sono veramente niente!!!!! una donna cambia completamente la propria vita nel mettere al mondo un bambino e la società dovrebbe soltanto ringraziarla per questo e fare di tutto per agevolarle il compito già di per sè difficilissimo, ma da quel che emerge qui è quasi un atto di furbizia decidere di diventare mamma percependo l'assegno di maternità. VERGOGNOSO è che molte donne rinunciano ad avere un figlio perchè non hanno un minimo di sostegno da NESSUNA parte, neanche dall'opinione pubblica. Dovremmo invece impegnarci tutti perchè abbiano un sostegno tutte le donne che stanno per diventare madri a prescindere che lavorino o meno. Un bambino è una ricchezza per la società.
sil :
@eli sì ma è figlio tuo non mio perciò, da donna, ti chiedo...perchè ad alcune tutto e ad altre niente? voglio dire, la vita è una questione di scelte.
E poi finiamola con questa storia del dono per la società, è un dono un figlio certo, ma per la sua famiglia, che tra la'ltro, se non non è in grado di educarlo con decenza (non dico bene ma solo con decenza) fa presto a trasformarsi in disgrazia per la società.
Ily :
X Sil: quoto al 100%
DR COSTA :
X ELI

Ma cosa stai dicendo???? Cioè te sai di aspettare un bambino, sai che sei già nel periodo in cui dovresti lasciare il lavoro quindi al 7° mese, prendi una supplenza annuale e dopo una settimana te ne vai in maternità???
Prova a farlo in Svezia dove hanno asili gratuiti, anche gli uomini devono andare in maternità per non avere discriminazioni verso le donne ( cioè se la tua ragazza va in maternità, automaticamente ci vai anche te cosi è bello che risolto il problema della discriminazione) e lo vedi dove finisci, ti processano per direttissima....
Questo significa rubare soldi allo stato, non è diritto alla maternità perchè te hai preso servizio sapendo già di non poter lavorare.
Infatti in Italia abbiamo tantissimi diritti e siamo il paese da cui prendere esempio, in tutti i campi.
Intanto siamo stati retrocessi in serie B, il prossimo passo è il fallimento.
Continuiamo a rubare soldi allo stato, a fare furbizie......alla fine non ce ne sarà più per nessuno tanto meno per i nostri figli.
Carry :
La mia vicina di casa: maestra d'asilo nido "precaria". Tre anni fa resta incinta del primo figlio, essendo considerato un lavoro a rischio si fa 9 mesi a casa e dopo il parto un anno. A settembre fa tutte le sue pratiche e inizia a lavorare in un asilo. A gennaio resta di nuovo incinta, 9 mesi a casa e previsione di un anno a casa. Ora ha appena avuto il secondo ma sta facendo tutte le pratiche per essere presa in un asilo e poi rimanere a casa l'anno post parto. Ora su tre anni pagati ha lavorato 4 mesi! E stanno già pensando al terzo! I bambini sono la gioia del mondo ma mettiamo dei paletti!
Il nostro non è un lavoro a rischio? Andare in cantiere e salire su ponteggi e quant'altro non sarà mica sicuro! C'è troppo squilibrio in italia, chi tutto e chi niente!
sil :
casi come questi non si contano, sembra di essere tornati al tempo i cui si facevano i figli per non andare in galera!
desnip :
Ma non c'era un calo delle nascite????
sil :
sì ma non nel settore pubblico ahahahahah
eli :
@ SIL Indignati perchè alcune donne non hanno niente allora! Mio figlio lo cresco io e nessun altro, questo è certo! Un bambino rimane un dono per la società in quanto è nella società che vivrà e non rinchiuso in casa con la propria famiglia, mi dispiace che non riesci a capire nemmeno questo! Dal momento che parli di scelte e sei una donna dovresti riflettere sul fatto che non mettere al mondo un figlio perchè non si ha un lavoro che ti sostiene NON E' UNA SCELTA! eppoi dovresti anche chiarire il concetto di educazione: che significa educare con decenza?
@ DR COSTA Visto che hai tirato in ballo la Svezia cerca di vedere anche il fatto che lì una donna che ha un lavoro viene tutelata anche nel precariato, ma quale processo per direttissima!
sil :
@ELI fatico a capire quello che hai scritto, in ogni caso non li guardi i telegiornali e non leggi i giornali?
BTW servono delle donne che lavorano, altrimenti chi ve la paga la maternità? sinceramente finiamola con questi aforismi del bambino, della società del dono, della forza giovane, delle nascite et cetera... non è obbligatorio che io la pensi come te, ed è assurdo redarguirmi qui. Il mio pensierò è legittimo tanto quanto il tuo.
Con la differenza che io non impongo le mie scelte a nessuno, non pretendo che vengano accolte come universalmente valide.
Ily :
Verissimo, il problema è questo: che grazie alle furbastre che si mettono in gravidanza a rischio e poi vanno a fare i corsi "acquagym in gravidanza", o che stanno a casa tre anni combinando scientificamente aspettativa, maternità, ferie, malattia ecc ecc poi a tutte ai colloqui chiedono se vogliono avere figli, e le assumono a progetto (o semplicemente non le assumono).
sil :
vero.
eli :
E' proprio alle "guerre tra poveri" che il sistema vuole portare... e ci sta riuscendo....
DR COSTA :
X ELI
Allora non hai capito quello che volevo dire.
Io criticavo solo la consuetudine tutta italiana di dichiarare il falso al momento dell'assunzione dicendo di non essere ancora entrate nel settimo mese di gravidanza e prendendo il lavoro di supplente.
Poi il giorno dopo la nostra supplente se ne va in maternità pagata dallo stato.
In pratica prende uno stipendio che in nessun modo gli è dovuto e lo stato deve chiamare il supplente successivo e cosi via.
Questo a casa mia si chiama rubare soldi allo Stato perchè si percepisce uno stipendio non dovuto avendo dichiarato di non essere entrata nel settimo mese.
Figuriamoci se il dirigente scolastico ti porta in tribunale....tanto paga lo stato.
Nel privato cosa succede????? Se aspetti un bambino non ti assumono, o ti licenziano tanto hai un contratto a progetto che non garantisce nulla.
Quindi abbiamo due supplenti una super garantita e una disgraziata che se mai vorrà avere un figlio perderà il lavoro.
Come al solito c'è chi ha troppo e chi non ha nulla e chi non ha nulla è per colpa di chi ha solo diritti e non doveri.
Infatti nel pubblico le neo mamme si fanno i 5 mesi di gravidanza e poi rientrano tranquillamente dopo un anno, nel privato invece potendo fare lo stesso perchè i diritti sono uguali c'è chi fa solo 5 mesi e rientra subito e chi invece non può nemmeno permettersi di avere un figlio.
Infatti siamo un paese da serie B.....
sil :
@eli parla per te...
meg :
x @eli
Mi spiace, ma quel che stai dicendo è completamente fuori tema!! Si è partiti da un caso specifico,quello sì che è vergognoso! Ti sei fatta partire l'embolo a causa di una tua esperienza personale forse....nessuno qui nega che i diritti per le donne in maternità ci vogliono, ma ci vogliono per quelle che hanno già un lavoro e rischiano di perderlo...altrimenti sarebbe un sussidio a prescindere a tutte le donne incinta, ma questo è un altro discorso...
Tu dici "Dal momento che parli di scelte e sei una donna dovresti riflettere sul fatto che non mettere al mondo un figlio perchè non si ha un lavoro che ti sostiene NON E' UNA SCELTA"...purtroppo al giorno d'oggi siamo obbligate a scegliere! Io ho 30 anni, con sacrifici soprattutto del mio compagno, ho comprato casa, ma nonostante sarebbe bellissimo a questo punto pensare a un pargolino, NON STO SCEGLIENDO DI NON FARLO...SO CHE NON POSSO FARLO! E sai perchè? Perchè so che non potrei mantenerlo e dedicargli il tempo e la gioia che merita...perchè non penso a quanto sarebbe bello per me e il mio compagno (alla società francamente credo non freghi assolutamente nulla) ma penso a quel bimbo e so che non è il meglio per lui. E' un discorso di altruismo, che dovrebbe essere la base del mettere al mondo un bambino e non di egoismo.
Sai quante donne incoscienti (anche se non è esattamente l'aggettivo che vorrei usare) "rimangono" incinta e poi si disperano perchè era il momento sbagliato...sarà la cruda realtà, ma io che per ora non posso uso dei tanti sistemi per evitarlo...si contano sulle dita le fatalità!
Iniziamo ad usare il buon senso prima e poi parliamo di tutti i doni alla società che vuoi....ma ci tengo a dirti che la società come la intendi tu, che gioisce e piange con te non esiste più da un pezzo (se mai è esistita) e prevale l'individualismo...esattamente come nel caso del post originario, in cui delle donne hanno pensato a se' stesse e non alla collettività! L'unica cosa che si può fare è parlarne per tirare fuori i problemi e comportarsi per primi onestamente.
meg :
pardon, mi è scappato qulache congiuntivo, parola o apostrofo, ma non ho riletto...
desnip :
per DR COSTA: premesso che la penso come te, vorrei solo chiarirti una cosa che penso ti farà indignare ancora di più.
quando c'è una convocazione per una supplenza non è che devi dichiarare che sei al settimo mese, ecc., ecc., nè prendere servizio nemmeno per un giorno.
Accetti l'incarico e un secondo dopo ti dichiari in gravidanza, magari non sei nemmeno al settimo mese, ma tanto non ci vuole nulla a trovare un medico compiacente che ti firma un certificato di gravidanza a rischio...
desnip :
P.S.: si dice DONNE INCINTE!
Non ne posso più di sentire l'aggettivo al singolare... pensavo di essere io in errore, ho fatto una ricerca per capire perchè si dicesse "donne incinta" e... sorpresa! ho scoperto che è un errore: lo dice l'accademia della crusca.
meg :
desnip hai ragione sulle "donne incinte", ci avevo guardato anch'io, a me ogni tanto scappa ancora "incinta"...
bèh, se vuoi ridere, ad un mia cara amica il medico di base in una lettera per un altro medico ha scritto "in cinta" staccato e nemmeno il medico che ha letto ci ha fatto caso o almeno ha fatto finta di niente.
desnip :
Sì, anche in questo modo l'ho letto spesso. Ma scritto da un medico...:-)
DR COSTA :
X DESNIP

Non cambia il concetto ossia quello di fregare lo Stato, perchè te ( supplente) sai che non potrai portare avanti il lavoro perchè,giustamente, in dolce attesa.
Mia moglie lavora nel privato e ha fatto 5 mesi secchi di maternità 2 prima e tre dopo, le sue colleghe lo stesso chissa come mai.
Una ha fatto un anno di maternità, premesso che il bambino non aveva niente, incasinando non poco lo svolgimento dell'attività e fregandosene del lavoro e delle sue colleghe, perchè, non sempre, a seconda dei settori, puoi trovare un sostituto in grado di lavorare e produrre.
Secondo voi in caso di crisi e di licenziamento chi sarà la prima a partire????
Questo per ribadire che ci sono donne che lavorano e fanno figli, ma allo stesso tempo rispettano il lavoro che hanno ed i colleghi perchè se la barca affonda poi non ce n'è più per nessuno.
sil :
@meg. Molto vero e molto intelligente quello che hai scritto.
per quanto sia brutto da dire ma intorno a me vedo molta più gente restare incinti (così non discriminiamo i padri) in modo piuttosto incoscente. Tant'è che sono rimasta sconvolta dal risultato di un'indagine riportatomi da una conoscente che stava seguendo un corso pre-parto alla mangiagalli a Milano: 1/3 delle partorienti NON sapeva di chi fosse il figlio ( e none ra una "partita" di ragazze madri). Quindi tutta questa premura per la società nell'atto di mettere al mondo un figlio (molto, troppo spesso senza minimamente porsi il problema del mantenimento) non la vedo francamente. Troppo comodo fare pensando all'oggi perchè tanto ci sono gli aiuti, le maternità "furbe" et cetera.
eli :
Quello che mi dispiace è la visione limitata delle condizioni delle donne: non si può biasimare una futura mamma che approfitta di una situazione in un sistema che normalmente sembra volerti fregare sotto ogni fronte. I contratti atipici, le mancate assunzioni alle donne "in età da figli" e tutte le situazioni lavorative che ci hanno più o meno toccati tutti non credo proprio siano dovute ai casi di cui stiamo parlando, ma ad una riforma del mercato del lavoro che è stata dettata dai soliti burattinai e scritta da sindacalisti compiacenti (che tra l'altro ci hanno rimesso la pelle!). Io non ho nessuna storia personale particolare e non mi è partito nessun embolo, sono soltanto una donna, mamma, che vive ogni giorno in questa società.
@ meg: il momento giusto per avere un figlio è quando lo si vuole, nella vita è tutto troppo instabile per aspettare le certezze
@ sil: ma che vita complicata si fa a Milano?
desnip :
"non si può biasimare una futura mamma che approfitta di una situazione in un sistema che normalmente sembra volerti fregare sotto ogni fronte."
Certo, allora per non farci fregare, freghiamo noi gli altri.
E' il tipico modo di pensare all'italiana, ma finchè ragioneremo così non ci evolveremo mai.
eli :
x desnip: quello che voglio dire è che secondo me stai sbagliando bersaglio
Ily :
"non si può biasimare una futura mamma che approfitta di una situazione in un sistema che normalmente sembra volerti fregare sotto ogni fronte"

Ma che bella mentalità!!! Allora è anche giusto evadere le tasse, visto che lo Stato spesso e volentieri ti frega. O fingersi invalido perchè sono precario e non ho la disoccupazione.
Sto un po' estremizzando, ovviamente, ma in Italia le cose vanno male secondo me sopratutto a causa di una mentalità del genere, che giustifica il non rispetto delle regole: e per pochi che non rispettano le regole, ci vanno di mezzo anche gli onesti. Molto giusto, e molto etico.
Scusate lo sfogo.
sil :
@eli Evidentemente è una vita piena di sollazzi ed aperitivi ma io non ne faccio parte perchè devo lavorare minimo 11 ore al giorno, quando mi va bene.
il momento giusto per aver un figlio è quando lo si vuole? che cos'è? una bella macchina?
direi piuttosto che il momento giusto sia quando gli/le si può garantire una vita dignitosa, senza preoccupazioni, dandohgli magari la posibilità di studiare come è statao per noi, visto che, è inutile che ci prendiamo ingiro, in questo paese di M...A non si può studiare lavorando, lo puoi fare per 2-3 facoltà al massimo o pagando una di quelle costose università che si fanno per corrispondenza, ma un corso in un ateneo serio non si può seguire lavorando.
desnip :
che bello, Ily, abbiamo pensato la stessa cosa anche se l'abbiamo detto con parole diverse....

Cmq, vorrei dire ad eli che se anche la pensiamo diversamente da lei non è che ce l'abbiamo con le mamme e coi bambini.
Non sono neanche d'accordo col pensiero di sil, infatti. E' vero che prima di fare un figlio bisogna pensare di poterselo permettere, ma neanche in questo senso bisogna estremizzare.
Quanti figli nascono senza che siano stati programmati e, con un po' di sacrifici, si crescono bene lo stesso...
sil :
sì, sacrificio di chi? perchè nel caso della mamma in questione (oggetto del presente post) i sacrifici li fanno più i contribuenti che non la diretta interessata.
meg :
vedi @eli, il discorso dell' "embolo per una situazione personale" era perchè tentavo di trovare un motivo comprensibile (non condivisibile) a quello che dicevi. Purtroppo mi confermi che la pensi come le donne del post inziale e non solo giustifichi il loro comportamento ma tu faresti la stessa cosa al posto loro! Ma vogliamo capire che fare un bimbo deve avere determinati presupposti per il SUO benessere!
Ci sono pochi diritti per le donne incintE e tanti pregiudizi ... e ci sono donne che si prendono il diritto di farci perdere anche i pochi risultati raggiunti.Per quelle che se ne approfittano rischiano quelle che se lo meritano, ma scherziamo!!
Tu che parli di dono per la società, vedi un bambino come un patrimonio anche per gli altri...tutti devono essere grati ad una mamma che mette al mondo un bimbo....proprio tu parli di fare la furba con le altre mamme??
Ripeto il concetto già espresso: alla società non interessi tu, esattamente come a te non interessa la società...finchè non cambia il pensiero del singolo non possiamo meravigliarci dei comportamenti della collettività.
Scusa se parlo rivolta a te come se ce l'avessi con te, ma sei l'unica qui che difende questi atteggiamenti. E poi per carità nessuno ti vieta di pensarla come ti pare e di comportarti di conseguenza, ma sappi che contrasta nettamente con le lamentele di mancanza di diritti.
meg :
In più, è vero desnip che i bambini con sacrifici si crescono benissimo (anche i miei genitori l'hanno fatto con 2 figli), ma il margine per il sacrificio però lo devi avere...quando i sacrifici li fai già in coppia non è giusto non pensarci prima di fare un figlio...e non mi riferisco nemmeno solo al lato economico.
E' giusto fare un figlio e lasciarlo 11 ore almeno al giorno, 5 giorni su sette ai nonni, se hai la fortuna di averli, o con una tata o in un asilo (sempre se hai soldi per pagarlo). I miei se avessero voluto un altro figlio se lo sarrebbero fatto da soli a suo tempo e non hanno nemmeno più 30anni.
Poi...lo porti a casa con te la sera e gli dedichi solo 5 min (se regge prima di addormentarsi) perchè nessuno fa le cose per te in casa e parlo del minimo indispensabile (cucinare, un minimo di igiene per la casa, la spesa che comprende le sue pappine, i pannolini, medicine).
Certo, uno può anche smettere di lavorare, ma torniamo al discorso dei problemi economici...
...oppure cercare un part-time per limitare il problema economico e dedicare più tempo al bimbo, già,peccato che in questo periodo non ci siano offerte di lavoro retribuite (non retribuite quante ne vuoi)...
...o meglio ancora lavorare da libere professioniste gestendoti in modo autonomo i lavori, sì questo sarebbe perfetto! Peccato che nessuno ti offre questo ma un tempo pieno, presenza fissa, mal retribuita e senza diritti...
Scusatemi tanto ma io problemi me li metto, più avanti spero di averne meno!
Detto questo, un in bocca al lupo a chi se la sente di lanciarsi in questa "avventura", con aiuti leciti o meno, prima o poi ci arriveremo tutti, forza e coraggio.
eli :
Che da sempre i maschetti vedino la maternità come un anno sabatico lo sapevo, mi fa specie che certe critiche arrivino da donne (sicuramente non ancora mamme!). Il caso dei falsi invalidi non si può nemmeno avvicinare come paragone: un falso invalido può lavorare benissimo, una neomamma no. Senza parlare di chi evade le tasse, ma che centra? Credo proprio di non essere stata capita, probabilmente quando avrete anche voi un bimbo capirete.
meg :
Quando avrò un bimbo capirò ancora meglio quanto sono importanti i pochi diritti che abbiamo e che è importantissimo salvaguardarli non solo per me ma anche per chi si troverà nella mia condizione in futuro....diventare mamme non vuol dire diventare disoneste quindi non credo propprio che la maternità possa cambiarmi in questo senso. In ogni caso tanti auguri eli.
desnip :
"sicuramente non ancora mamme!" e "quando avrete anche voi un bimbo capirete".... e mi pareva strano che non si era partito ancora con i soliti luoghi comuni!
Io ho partecipato a questa discussione, solo perchè è capitato che una volta tanto ci fossero donne obiettive, immuni dalla solita solfa "tu non hai figli e non puoi capire".
Perchè sappi che anche questa è una cosa che dà molto fastidio, perchè non a tutte le donne la vita riserva la possibilità di avere figli.
luca :
x desnip non ti arrabbiare e pensa che il non avere figli potrebbe essere anche una scelta cosciente, non è un obbligo è una facolta' averne. Neanche sposandosi viene imposto l'obbligo di riprodursi, poi che sia per scelta o per problemi sono cose personali ma è certo che certo privilegi andrebbero aboliti perchè non è giusto che la societa' si carichi il peso della volonta' riproduttiva di un soggetto che se decide a fare un coito senza protezione impone il suo carico sugli altri. Chi vuole i figli che se li mantenga di tasca sua.
desnip :
Non esageriamo... ho già detto che sono contraria a ipotesi così estremiste.
E' anche gusto che una donna che lavora sia aiutata per il tempo necessario, se decide di farsi una famiglia.
Ma una donna che LAVORA! Non quelle che non fanno neanche un giorno di lavoro, e sono mantenute a spese della società, mentre altre sono costrette a recarsi a lavoro col panzone fino all'ultimo giorno.
luca :
in ogni caso e' un peso che viene scaricato sulla colettivita' e in aorticolar modo a chi figli non ne ha, e non vuole averne. Abolire tali contributi darebbe un sicuro risparmio.
meg :
Accidenti LUCA, perchè non ti sei candidato alle elezioni...ti avremmo votato tutti, tu si che sai come far quadrare i conti....un risparmio netto di circa 70 euro all'anno...WOW! Vediamo cosa ci potrei fare? mmmh...forse potrei coprire gli aumenti dovuti a quelle brave persone che i contributi non li pagano nemmeno e che quindi gravano sulla collettività.

Poi se penso che con la mia salute cagionevole probabilmente alla pensione nemmeno ci arriverò, mi chiedo perchè i contributi gravino anche su di me quando ne usufruirà solo la collettività.......

...bàh!
chiara :
forse arrivo tardi a questo post, ma non ho resistito.. devo rispondere!!
vi parlo da precaria ovviamente, mi sposerò a luglio, poi penseremo ad un bimbo, e magari a seguito di ciò non mi rinnoveranno il contratto grazie a questa bella italia che pensa che se hai un contratto e vai in maternità sei una sanguisuga del sistema... ma dico... siamo impazziti????
magari le persone che fanno le "furbe" come dite voi prima ne hanno passate di cotte e di crude... e quando il vento è girato nella direzione giusta hanno fatto un figlio...e vorrei vedere se chiunque su questo forum domani avesse un contratto a tempo indeterminato cosa succederebbe...
indignatevi per i parlamentari ceh hanno la pensione dopo due anni, non per le persone che da una situazione precaria, trovano la stabilità e fanno una famiglia...
soprattutto da parte delle donne alcuni discorsi sono assurdi... veramente,,, e poi edoardo te più di tutti... "mia zia consigliere... mia cugina dipendente,,," bella famiglia... un posto per te non l'hanno ancora trovato???
mah... sono scioccata....
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