otto : [post n° 279119]
riforma ordini professionali
che cosa sapete in merito....
i principi della riforma sono stati elencati in un Decreto dello scorso agosto.
Vietati i riferimenti alle tariffe professionali, aggiornamento formativo obbligatorio, assicurazione obbligatoria, e alcune modifiche al funzionamento attuale degli ordini.
Di concreto, però, ancora non c'è nulla. La legge prevede un Regolamento sulla base di tali principi, che dovrà essere fatto entro agosto del prossimo anno.
vedi anche qui
www.professionearchitetto.it/key/Riforma_delle_professioni.aspx
Per quanto riguarda gli ordini verranno divisi i compiti attuali con un organismo non elettivo che si occuperà di deontologia. La tenuta degli Albi e il controllo della formazione professionale continua rimarrà invece in carico agli ordini territoriali. Il mio parere è che non verranno aboliti, non per il momento. Ma sarà tutto ancora da vedere cosa diventeranno.
Vietati i riferimenti alle tariffe professionali, aggiornamento formativo obbligatorio, assicurazione obbligatoria, e alcune modifiche al funzionamento attuale degli ordini.
Di concreto, però, ancora non c'è nulla. La legge prevede un Regolamento sulla base di tali principi, che dovrà essere fatto entro agosto del prossimo anno.
vedi anche qui
www.professionearchitetto.it/key/Riforma_delle_professioni.aspx
Per quanto riguarda gli ordini verranno divisi i compiti attuali con un organismo non elettivo che si occuperà di deontologia. La tenuta degli Albi e il controllo della formazione professionale continua rimarrà invece in carico agli ordini territoriali. Il mio parere è che non verranno aboliti, non per il momento. Ma sarà tutto ancora da vedere cosa diventeranno.
per me non cambierà niente, cambierà magari qualche nome e qualche persona però la sostanza rimarrà la stessa.
a me non risulta ancora obbligatoria, nè al mio assicuratore; finchè non firmi, non vedo da che cosa utu ti debba assicurare
sembra che da agosto ci sia formazione ed assicurazione obbligatoria. A voi é arrivata la lettera del consiglio nazionale?
e cosa vorrebbe dire allora "accesso libero alla professione"? (scusate l'ignoranza allora....)
per togliere l'esame di stato bisogna cambiare la costituzione italiana. scarta questa possibilità e cerca un'altra idea per l'interpretazione di questa (come di altre) assolutamente oscure questione come l'abolizione dei minimi, che a me risultano aboliti da un po' di anni.... bah
Beh...non ne farei un fatto di Costituzione, diciamo che se la manovra vuole cercare di conformare le professioni al modello Europeo deve cercare delle linee guida da imporre. Solo in Italia esistono gli ordini professionali, sono delle caste e non servono a nulla. Abolendo gli ordini innanzi tutto si favorirebbe la libera concorrenza e si aumenterebbe la qualità del prodotto, soprattutto parlando di architettura.
Le caste si servono solamente degli esami di stato per limitare la concorrenza a favore loro!!!
Le caste si servono solamente degli esami di stato per limitare la concorrenza a favore loro!!!
purtroppo cambiare la costituzione è una cosa abbastanza lunga...in effetti il problema non è l'esame di stato in sè ma le percentuali di promossi imposte dalle cricche degli ordini:rendere facoltativa l'iscrizione all'ordine sarebbe già un bel passo avanti
io non sono d'accordo però sul fatto che abolendo gli ordini si favorirebbe la libera concorrenza a favore della qualità del prodotto.....
vedi quello che sta succedendo (almeno in lombardia) per quanto riguarda gli ACE. Molti professionisti possono fare le certificazioni (vedi per esempio ingegneri elettrotecnici... boh!!! agrari.... boh!!!) e la certificazione è tutt'altro che un prodotto di qualità... vedi anche professionisti che la fanno per 100 euro fatturate (esempio vero, riportato da un nostro cliente)..... gente che non esce nemmeno a fare il sopralluogo....
sono perplessa.
Sinceramente non abolirei l'ordine e non abolirei nemmeno l'esame di stato. E nemmeno il modo con cui viene fatto. Ovvio ogni caso è a se stante, ma vi posso dire che molte persone che sono state bocciate alla mia sessione (l'ho fatto l'anno scorso a Milano) non sapevano nemmeno cosa fosse uno standard o come fosse fatta una fognatura.
Come si fa ad essere abilitati alla professione e non sapere cos'è uno standard??? Ma stiamo scherzando??? Che prodotto di qualità verrebbe fuori??? Già oggi non c'è qualità!!!
vedi quello che sta succedendo (almeno in lombardia) per quanto riguarda gli ACE. Molti professionisti possono fare le certificazioni (vedi per esempio ingegneri elettrotecnici... boh!!! agrari.... boh!!!) e la certificazione è tutt'altro che un prodotto di qualità... vedi anche professionisti che la fanno per 100 euro fatturate (esempio vero, riportato da un nostro cliente)..... gente che non esce nemmeno a fare il sopralluogo....
sono perplessa.
Sinceramente non abolirei l'ordine e non abolirei nemmeno l'esame di stato. E nemmeno il modo con cui viene fatto. Ovvio ogni caso è a se stante, ma vi posso dire che molte persone che sono state bocciate alla mia sessione (l'ho fatto l'anno scorso a Milano) non sapevano nemmeno cosa fosse uno standard o come fosse fatta una fognatura.
Come si fa ad essere abilitati alla professione e non sapere cos'è uno standard??? Ma stiamo scherzando??? Che prodotto di qualità verrebbe fuori??? Già oggi non c'è qualità!!!
Il discorso Ace secondo me non ha nulla a che vedere con la qualità del prodotto, ma è un discorso di calarsi i pantaloni per accaparrarsi un lavoro, ma ti garantisco che la regione piemonte ha messo delle tariffe minime per le certificazioni. Per quanto riguarda gli esami di stato sono un'emerita buffonata legata a caste e conoscenze giuste. Ho visto gente che l'ha passato solo perchè ha colorato le tavole come dei quadri astratti. Se una persona lavora chiaramente non ha tempo ad esercitarsi a curare il disegno finito e quindi non riesce a raggiungere la qualità del prodotto di uno che passa mesi a preparare l'esame; e poi l'esame fine a se stesso non dà nessuna indicazione se uno è abile alla professione oppure no. E' un'emerita buffonata!
E se vogliamo avvicinarci al modello europeo queste caste bisogna eliminarle!
E se vogliamo avvicinarci al modello europeo queste caste bisogna eliminarle!
in Lombardia niente minimi per gli Ace. E il discorso torna anche all'abolizione dei minimi tariffari. Emerita cazzata che tra l'altro è già stata fatta anni fa.. non capisco cosa dovrebbero abolire ancora visto che non ci sono più! magari è un discorso che vale per altre professioni.
Per il discorso dell'esame di stato ovviamente non ne facevo di un erba un fascio.... ho solamente riportato la mia esperienza... trovo che l'esame serva almeno un pochino a far diventare più consapevoli gli architetti, che appena usciti dall'università non hanno proprio idea di come districarsi nel mondo del lavoro.... almeno, così secondo me è la realtà milanese. Università distante anni luce al lavoro. Chi si è appena laureato non è in grado di lavorare.
Allora magari nella riforma proporrei una sorta di apprendistato, che ti porti all'abilitazione, un po come funziona per i geometri. Ma questo è tutto un altro discorso che purtroppo non funzionerebbe.
Dal canto mio sarebbe stato meglio un discorso di questo genere invece che ritrovarmi a 27 anni con una finta partita iva (aperta obbligatoriamente), iscritta all'ordine, con inarcassa da pagare e nemmeno una firma con il mio timbro...
Per il discorso dell'esame di stato ovviamente non ne facevo di un erba un fascio.... ho solamente riportato la mia esperienza... trovo che l'esame serva almeno un pochino a far diventare più consapevoli gli architetti, che appena usciti dall'università non hanno proprio idea di come districarsi nel mondo del lavoro.... almeno, così secondo me è la realtà milanese. Università distante anni luce al lavoro. Chi si è appena laureato non è in grado di lavorare.
Allora magari nella riforma proporrei una sorta di apprendistato, che ti porti all'abilitazione, un po come funziona per i geometri. Ma questo è tutto un altro discorso che purtroppo non funzionerebbe.
Dal canto mio sarebbe stato meglio un discorso di questo genere invece che ritrovarmi a 27 anni con una finta partita iva (aperta obbligatoriamente), iscritta all'ordine, con inarcassa da pagare e nemmeno una firma con il mio timbro...
Una delle novità è l'abolizione del riferimento alle tariffe (L 143/1949) per i contenziosi, questa si che è una novità!
Appunto, credo anche io che serva fare una sorta di apprendistato anzichè permettere di fare subito l'esame (quindi pagare) quando si esce dall'università; un' universtità (Parlo del Politecnico di Torino) che non è in grado di prepararti al mondo del lavoro.
Perché invece e' in grado di farlo un esame di otto ore! A fronte di 30-34 esami sostenuti all'università, quando li si fanno progetti di ospedali, musei, si fa estimo e diritto urbanistico , statica e scienza e tanto altro! Ma non so allora chi la pensa così dove ha studiato e con quale impegno. Mi puoi giudicare se sono in grado di fare la professione con un esame e sappiamo tutti che esame! Cerchiamo di diventare più seri, siamo in Europa? Allora uniformiamoci molti paesi hanno la laurea abilitante, in Francia si fa un ultimo anno seguendo dei corsi e lavorando a non meno di 1700 euro per almeno 6 mesi e poi si sostiene l'orale, in Inghilterra una cosa simile con una pratica di 3 anni con uno stipendio di 40 45 Milan sterline. In Spagna hai la Laurea abilitante e poi ti scrivi se vuoi ad un associazione. Noi no, noi l' esame buffonata e quante ne potrei raccontare! C' e' un mio conoscente che non riesce a passare l'esame da un po' eppure partecipa a concorsi internazionali con lo studio dove lavora con discreto successo, ma non vi sembra un controsenso, c' e' qualcosa che non va?
l'Esame di Stato è nella Costituzione Italiana, e distingue alcune professioni per cui a una normale responsabilità civile si sommano anche responsabilità penali. Una di queste è l'architetto. In tutte queste proposte di liberalizzazione a nessuno è mai venuto in mente di togliere l'Esame di Stato, per questi motivi.
Poi si può discutere del perché l'Università non sia in grado di prepararci alla professione, e sulle modalità in cui si svolge l'Esame di stato che sono le stesse di 30 anni fa. Ma ciascun Paese Europeo ha norme di accesso che sono commisurate al proprio sistema universitario o alla richiesta di professionisti sul mercato. In Francia, in Spagna, nel Regno Unito, l'Università o il mercato del lavoro sono certamente più selettivi del nostro, e il numero di architetti per abitante è un terzo.
Con questo non vogliamo dire che non ci siano disparità di trattamento fra gli stessi paesi europei, ma l'argomento è un po' più complicato e tener conto soltanto di alcuni parametri invece dei sistemi nel loro complesso, non aiuta a comprendere i problemi.
Poi si può discutere del perché l'Università non sia in grado di prepararci alla professione, e sulle modalità in cui si svolge l'Esame di stato che sono le stesse di 30 anni fa. Ma ciascun Paese Europeo ha norme di accesso che sono commisurate al proprio sistema universitario o alla richiesta di professionisti sul mercato. In Francia, in Spagna, nel Regno Unito, l'Università o il mercato del lavoro sono certamente più selettivi del nostro, e il numero di architetti per abitante è un terzo.
Con questo non vogliamo dire che non ci siano disparità di trattamento fra gli stessi paesi europei, ma l'argomento è un po' più complicato e tener conto soltanto di alcuni parametri invece dei sistemi nel loro complesso, non aiuta a comprendere i problemi.
GG...ma ae tolgono gli ordini professionale, l'esame di stato per cosa lo fanno???? Fatti due domande, se nn esisteranno piu gli ordini nn esisterà nemmeno piu l'esame di stato!!!!
Nn ci spero, anzi, per i vantaggi che da a me l'ordine, che ci siano o non ci siano non mi cambia nulla. Mi pare comunque che tu sia poco informato sul testo testo della manovra, il quale recita che gli ordini verranno aboliti se nn ci saranno delle riforme al suo interno; e questi ultimi non mi sembrano molto propensi a queste riforme...fai tu! Informati!!!!!;-))
Ahahahaha...non essere così suscettibile, mi pare che le notizie che si leggono sui giornali siano abbastanza chiare...
mi inserisco nel dibattito cercando di portare la discussione sulla riforma delle liberalizzazioni come cambio del modo di studiare e lavorare e della conseguente valutazione che si ottiene dalla società...
è evidente che sarà difficile che riescano a cancellare completamente gli ordini ...forse con il tempo ma sembra che niente sarà come prima.
fermo restando l'esame di stato su cui lascio ad ognuno la valutazione del disastro di come è stato istituito ponendoci sopra un bel velo pietoso ma, vorrei invitare tutti i gentili colleghi che si sono appassionati alle loro sorti post riforma.....una riflessione più ampia sia su come sono andate le cose all'interno delle università in Italia e magari interfacciare il tutto all'oggi in relazione alla proposta di abolire anche il valore legale del titolo di studio che a mio modesto parere aprirebbe scenari nuovi (sempre che avvenga una specie di miracolo!); forse anche per chi cerca di lavorare con pazienza e merito potrebbe essere agevolato da un repentino cambio di valutazione anche dei professionisti il sogno di una collettività dove si dà più spazio ai più bravi o a quelli che si fanno il mazzo, cioè un società meno cristallizzata nella mentalità "familistico/parentopolaia" che visti i risultati, sotto gli occhi di tutti, da ora in avanti potrà portare solo nel più profondo del baratro...
secondo me la liberalizzazione significa principalmente un cambiamento culturale, sarà solo un sogno di inizio d'anno o potrebbe divenire realtà ?
...
è evidente che sarà difficile che riescano a cancellare completamente gli ordini ...forse con il tempo ma sembra che niente sarà come prima.
fermo restando l'esame di stato su cui lascio ad ognuno la valutazione del disastro di come è stato istituito ponendoci sopra un bel velo pietoso ma, vorrei invitare tutti i gentili colleghi che si sono appassionati alle loro sorti post riforma.....una riflessione più ampia sia su come sono andate le cose all'interno delle università in Italia e magari interfacciare il tutto all'oggi in relazione alla proposta di abolire anche il valore legale del titolo di studio che a mio modesto parere aprirebbe scenari nuovi (sempre che avvenga una specie di miracolo!); forse anche per chi cerca di lavorare con pazienza e merito potrebbe essere agevolato da un repentino cambio di valutazione anche dei professionisti il sogno di una collettività dove si dà più spazio ai più bravi o a quelli che si fanno il mazzo, cioè un società meno cristallizzata nella mentalità "familistico/parentopolaia" che visti i risultati, sotto gli occhi di tutti, da ora in avanti potrà portare solo nel più profondo del baratro...
secondo me la liberalizzazione significa principalmente un cambiamento culturale, sarà solo un sogno di inizio d'anno o potrebbe divenire realtà ?
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