Buongiorno a tutti. Volevo chiedervi una curiosità.
Premessa:
svolgo da anni la professione di amministratore di condomini, sono laureato in architettura ma non abilitato all'esercizio della professione perchè non ho mai fatto l'esame di stato.
Vengo al punto:
io mi sono sempre firmato come "Dott." nella professione tralasciando l' "Arch.", però ora un amico ingegnere mi ha suggerito di inserire anche l' "Arch." perchè questo potrebbe essere utile per trovare clienti (potrebbero contare sul fatto che sono laureato in una materia inerente le costruzioni, quindi con una maggiore preparazione rispetto a periti e altri soggetti non laureati o non diplomati). Questo amico mi ha detto che posso definirmi "Dott. Arch." poichè sono laureato e che solo nel caso fossi stato abilitato avrei dovuto togliere il "Dott." e indicare semplicemente "Arch.".
Grazie a chi mi risponderà.
dubbioso : [post n° 280834]
Dott. o Dott. Arch. se non abilitato????
se ti firmi dott. arch. è millantato credito e come tale sei perseguibile se qualcuno fa un esposto. tu sei dottore in architettura (dott. in arch.), non dottore architetto (dott. arch.): la prima dicitura appunto implica che sei laureato, la seconda che sei anche abilitato.
La forma corretta è dott. Capisco cmq il tuo caso e per risolvere il problema senza commettere un illecito potresti usare la forma per esteso: "Dottore in architettura" che darebbe un'utile informazione ai tuoi clienti. Sarebbe più comodo e professionale un timbro con tale dicitura preceduta dal tuo nome e cognome.
posso assicurarvi che non c'è una regola certa. Chiedi in giro e avrai sempre risposte diverse.
L'abbreviazione di "dottore in architettura" in "dott. arch." oppure "dott. in arch.", sempre che qualcuno capisca la differenza, potrebbe comunque indurre in errore. Allora è più prudente un "dott." perché nessuno possa negare che ti sei laureato, oppure, se parliamo di un biglietto da visita, scriverlo per esteso :"dottore in architettura".
Ricordo di un geometra che aveva scritto sul biglietto da visita che era al primo anno di architettura.
L'importante è che non ti firmi come architetto (arch.) e che non vada in giro a spacciarti per architetto. Se sei chiaro e non fai il furbo, non rischi niente.
L'esercizio abusivo della professione però è un'altra cosa.
C'è chi falsifica timbri e ci firma documenti presentati in Comune.
Ed è perseguibile penalmente.
L'abbreviazione di "dottore in architettura" in "dott. arch." oppure "dott. in arch.", sempre che qualcuno capisca la differenza, potrebbe comunque indurre in errore. Allora è più prudente un "dott." perché nessuno possa negare che ti sei laureato, oppure, se parliamo di un biglietto da visita, scriverlo per esteso :"dottore in architettura".
Ricordo di un geometra che aveva scritto sul biglietto da visita che era al primo anno di architettura.
L'importante è che non ti firmi come architetto (arch.) e che non vada in giro a spacciarti per architetto. Se sei chiaro e non fai il furbo, non rischi niente.
L'esercizio abusivo della professione però è un'altra cosa.
C'è chi falsifica timbri e ci firma documenti presentati in Comune.
Ed è perseguibile penalmente.
No, dott. arch. è ridondante, ma vuol dire letteralmente "dottore architetto", non "dottore in architettura"...
Grazie a tutti per i consigli, alla fine metterò il solito "Dott.".
@Ily magari potessi provarci, ma con famiglia e 3 bambini piccoli...
@Ily magari potessi provarci, ma con famiglia e 3 bambini piccoli...
Piccola precisazione:
dott. = dottore
arch. = architetto
dott. arch. = dottore architetto
questi sono titoli contemplati dalla normativa. Invece il titolo "dott. in arch." non esiste e letteralmente si leggerebbe "dottore in architetto".
dott. = dottore
arch. = architetto
dott. arch. = dottore architetto
questi sono titoli contemplati dalla normativa. Invece il titolo "dott. in arch." non esiste e letteralmente si leggerebbe "dottore in architetto".
@arko.
forse non hai letto bene l'ultimo post di dubbioso.
in questa miseria non mi sembra il caso di fare ironia su chi non può permettersi di fare lo studente a vita. E poi una laurea in architettura per fortuna consente molti sbocchi professionali anche senza l'abilitazione. Anzi, spesso ci si trova pure meglio. Basta avere l'intelligenza di andarsi a cercare strade alternative. Pensaci.
forse non hai letto bene l'ultimo post di dubbioso.
in questa miseria non mi sembra il caso di fare ironia su chi non può permettersi di fare lo studente a vita. E poi una laurea in architettura per fortuna consente molti sbocchi professionali anche senza l'abilitazione. Anzi, spesso ci si trova pure meglio. Basta avere l'intelligenza di andarsi a cercare strade alternative. Pensaci.