Martina : [post n° 292008]
Una "Brutta Malattia "
Era l' anno 2002 , laureata in architettura facoltà di Napoli Federico II . Giovane 25 enne , entusiasta pensavo di avere il mondo nelle mie mani . Non sono mai stata una svampita sognatrice che illudeva se stessa che ognuno sarebbe dovuto passare per il suo studio quandanche per spostare il divano di casa propria ; ma ho sempre focalizzato , da subito , la mia professione sotto l' aspetto di utilità pubblica-sociale . Inizialmente sembra essere stati eletti per perseguire una missione di vita ; passione , motivazione e piacere disinteressato sono le forze propulsive che lanciano una giovane professionista verso il mondo della libera professione a servizio della collettività . Dopo i primi anni , pero' , cominciano le delusioni . Si scopre che tanto"libera "la propria professione non è ; ma è una professione che è costretta a mediare in ambiti fatti di corruzione e di malaffare , mentre nel privato , con le ultime riforme ( eliminazione tariffe parametriche assicurazioni , preventivi si , preventivi no ) non si è piu' al servizio della collettività ma sottomessi ai privati .Cosi' la passione iniziale diventa ANSIA continua . Ansia per le continue ingerenze delle commitenze , ansia per mancanza di tutele , ansia per una burocrazia farraginosa , ansia perchè si scopre sempre tardi che l' architetto prima di disegnare deve essere un buon Penalista . L' ansia diventa delusione quando si inizia a capire che la "libera" professione è un inganno e che gli uffici pubblici orientano l' incontro della domanda con l' offerta professionale ( tutto questo sotto gli occhi degli ordini professionali ) . La delusione diventa "imbarazzo" quando culturalmente si identifica la professione di architetto come quel professionista che è responsabile del colore del tuo divano . L' imbarazzo comincia a diventare vergogna quando , dopo una tesi in "progettazione antisismica" mi sono iscritta in tutte le short list dei comuni soggetti a rischi sismico per fare "prevenzione " , vengo chiamata per firmare "alla cieca " i certificati di agibilità di immobili terremotati . 5,giugno, 2012 chiudo la mia partita iva . Prendo finalmente coscienza che l' architettura è una malattia della mente da cui mi dovro' curare .
Davvero ti hanno chiesto di firmare così "alla cieca"? ma allora so matti davvero? e in tv fanno ore e ore di programmi INUTILI...inzeppandoci la testa di prevenzione, di messa in sicurezza degli edifici....e soprattutto c'è gente che per soldi lo sta facendo dunque?? OSSIGNORE....cmq adesso che hai chiuso p.iva che farai?
«pensavo di avere il mondo nelle mie mani»
«Non sono mai stata una...sognatrice»
chi pensa di avere il mondo nelle proprie mani, sosgna.
«Non sono mai stata una...sognatrice»
chi pensa di avere il mondo nelle proprie mani, sosgna.
che faro' ? quando mio fratello si diplomo' non voleva laurearsi . Gli consigliai di fare un corso di autocad .Erano 15 anni fa . Oggi vive con moglie e quattro figli in germania e guadagna il triplo di quello che guadagnavo io nei tempi delle vacche grasse . CHE FARO ' ??? mi ospitera' e cercherò di rifarmi una vita altrove .
Il mondo lo fanno i sognatori, non c'è nulla di male. Proprio per questo, Martina, non sentirti di aver buttato via la tua vita, riprova magari in Germania, specializzati, secondo me potresti avere sorprese positive. In bocca al lupo.
Cara Martina, è vero il mondo lo fanno i sognatori e quelli che non hanno paura di "guardare il cielo"...vola in alto e rifatti la vita altrove...in c..alla balena! Tutte le esperienze servono, anche quelle che ci sembrano negative e castranti...
martina, condivido ogni parola che hai scritto....purtroppo!!e non vedo altra soluzione che andare via da una paese che non lascia spazio a chi ha voglia di fare. Il mio consiglio: raggiungi subito tuo fratello in Germania!!!avranno pure un clima infelice ma almeno li puoi pensare al futuro!!!in bocca al lupo a te e a chi la pensa come te....