BJ : [post n° 294929]

Cambiare lavoro o no?

Ciao a tutti, ho bisogno di un consiglio, mi sono laureata in architettura un anno fa,con ottimi risultati, nel frattempo però nella ricerca di un lavoro che avesse attinenza con quanto studiato ho trovato lavoro presso uno studio di consulenza, ora vorrei abbandonare e cercare un lavoro che mi soddisfi, ma ho paura di fare uno sbaglio abbandonando un posto sicuro per l'ignoto, ma mi sento sempre insoddisfatta ogni giorno che vengo a lavoro, non so proprio che fare, ho partecipato a dei concorsi con colleghi, ma nulla più!
sissi :
fai bene a cercare un lavoro nel tuo settore, ma non capisco perchè lasciare quello che hai ora. Fai come fanno tutti: rimani dove sei, cerchi un altro lavoro (prenditi il tempo per i colloqui senza farti scrupoli, tanto te ne dovrai andare) e quando l'hai trovato cambi.
Vichy :
ma consulenza su cosa scusa?? in ogni caso se ti pagano non lo lasciare per adesso!! troppa crisi
BJ :
consulenza del lavoro e fiscale!!! e non è esattamente quello per cui ho studiato! :(
Kia :
X BJ
scusa la domanda, ma pensavi a lasciare il lavoro che hai per andare a lavorare in uno studio? no, perchè se è così...finisci dalla padella alla brace. Frustrazioni a non finire e schiavismo per due soldi.
BJ :
si in effetti pensavo proprio questo, di lasciare questo lavoro, che non coincide con i miei studi per andare a trovarne uno nuovo, in uno studio di architettura.
lop :
quei concorsi a cui partecipi son ben più importanti di quanto immagini. A meno che, da un giorno all'altro, tu non riesca a trovare un committente in carne e ossa, ...o un studio avviatissimo capace di offrirti un contratto. Un contratto!

Tienti stretta il tuo lavoro.
sissi :
avere un contratto non è la panacea per tutti i mali, soprattutto in questo periodo in cui, a differenza di qualche anno fa, anche chi è assunto non ha il posto sicuro.
Lavorare in uno studio può essere frustrante ma è altrettanto frustrante, se non di più, non provare nemmeno a lavorare per il posto per cui si ha studiato.
Kia :
x sissi
si lo so che il contratto non è la panacea, ci mancherebbe altro. Dico solo che gli studi di architettura spesso sono fonte di esaurimenti nervosi e frustrazione a livelli che difficilmente uno che non ci ha mai lavorato riesce ad immaginare. Ma soprattutto è un luogo dove il datore di lavoro sfrutta questo desiderio di soddisfazione di chi va in cerca del "lavoro per cui si ha studiato". Così ti ritrovi a fare da segretario....gli costi di meno della segretaria vera assunta....insomma, la solita vecchia storia.
sere7 :
io sono in una situazione simile. lavoro sottopagata e senza contratto x un studio di restauro da 4 anni. nel frattempo mi sono laureata alla triennale e poi alla magistrale ed ora sto affrontando l'esame di stato. tutto questo lavorando full-time! ora sono sfinita xkè al di là dei complimenti verbali non ho mai visto un centesimo in più, in più a me restauro neanche piace, ma pensavo "che fai? con questa crisi fai pure la schizzinosa?". insomma, a 26 anni mi trovo davanti ad un bivio: cerco lavoro in un altro studio o rimango qui? tento di andare all'estero??? boh!!! che tristezza!!! tutto questo ovviamente senza nulla alle spalle xkè i miei genitori non hanno le possibilità economiche x aiutarmi! è avvilente, mi sono fatta letteralmente un mazzo così x una professione che amavo ed ora vedo solo nero nel futuro....
Medea :
X Sere: che strana la vita, io sono nella tua stessa frustrazione ma sono anni che mi piacerebbe fare restauro e trovo solo lavoro in studi tecnici!Cmq vai all'estero, inutile cambiare sono tutti uguali...
X BJ finché puoi tieniti il lavoro che hai anche se non ti piace e nel mentre cerca la tua strada come sto facendo io.
sissi :
precisazione: per me è sottinteso che se BJ dovesse lasciare il suo lavoro attuale dovrebbe cambiare a parità di stipendio o per poco meno (considerate le paghe degli studi), per quello dicevo prima di cercare e poi di cambiare.
Ecco, io per esempio non capisco quelli come sere che lavorano sottopagati e si chiedono anche se cercare in un altro studio o rimanere lì: se uno è pagato con poche centinaia di euro (rimborso spese) comincia a cercare da subito, va a lavorare giusto per tenersi impegnato e cercare di imparare qualcosa, ma deve essere considerata una situazione provvisoria e passegerera fin da subito.
E' già difficile arrivare a un compenso decente se si cerca lavoro in continuazione, figuriamoci se non si cerca nemmeno.
BJ :
Avete perfettamente ragione,la cosa più frustrante è non sentirsi apprezzata, sapere che vali molto più di quanto gli altri credono e non riuscire a dimostrarlo...penso che dopo un pò di tempo arrivi a quella fase di annullamento e pigrizia, magari hai un sacco di idee in testa che rimangono solo tali...per non parlare di quando mi chiedono dove lavoro e mi vergogno di dire che lavoro in uno studio di consulenza, perchè le risposte sono sempre le stesse poi " ah, si...ma non sei laureata in architettura?...e che cosa fai?" ed il loro pensiero è " non è in grado di fare l'architetto".Per non parlare di qnd addirittura tuoi parenti si affidano per un consiglio ad altri progettisti e poi si lamentano pure che costano troppo ed invece ti chiamano per un chiarimento sul modello F24.
BJ :
Avete perfettamente ragione,la cosa più frustrante è non sentirsi apprezzata, sapere che vali molto più di quanto gli altri credono e non riuscire a dimostrarlo...penso che dopo un pò di tempo arrivi a quella fase di annullamento e pigrizia, magari hai un sacco di idee in testa che rimangono solo tali...per non parlare di quando mi chiedono dove lavoro e mi vergogno di dire che lavoro in uno studio di consulenza, perchè le risposte sono sempre le stesse poi " ah, si...ma nn sei laureata in architettura?...e che cosa fai?" ed il loro pensiero è " non è in grado di fare l'architetto".
Giovanni :
Io ho 33 anni e lavoro nell'ufficio tecnico di un Comune da quando ho 21 anni e prendo 1300 € al mese netti e tredicesima e niente piu. Sono entrato tramite concorso e ho un contratto indeterminato. Mi sono laureato in architettura lavorando full time e studiando. Anche dopo la laurea nulla è cambiato..
Mi piacerebbe lavorare in uno studio di architettura..potrei guadagnare piu soldi? So usare Archicad e Revit.
Vale :
@ Giovanno
Tieniti stretto il posto, in uno studio lavoresti il doppio e guadagneresti la metà (che lavorando il doppio, significa poi un quarto!)
Kia :
1300 netti + tredicesima e dici "niente più"?!!! se vai a lavorare in uno studio 1300 netti te li puoi scordare. Anche se tu fossi un novello Renzo Piano ti direbbero che più di 800-900 non ti possono pagare perchè devi imparare (anche se hai 10 anni di esperienza). Inoltre ferie, malattie ed eventuali bonus sono frutto di contrattazione personale e non nazionale (per cui ti dovrai fare il sangue amaro per avere cose che adesso hai normalmente e per cui non hai mai dovuto lottare perchè c'erano di default). Un consiglio? tieniti il lavoro che hai e fai concorsi per interni per migliorare la tua condizione economica e salire di ruolo. Dopo 10 anni di lavoro dipendente, potrebbe essere uno shock trovarti nel mondo degli studi.
sissi :
@Giovanni: Cavolo! 1300 netti + tredicesima in comune è ottimo. Due anni fa il comune confinante con il mio aveva indetto un concorso per tecnico comunale e lo stipendio era di 800 euro al mese per 36 ore settimanali, anche una mia ex collega che lavorava in comune prendeva 800 euro.
ps: lascia perdere gli studi!
Edoardo :
Io prendevo 1280 netti x 14 mens. in uno studio fino a poco tempo fa... finchè non m'hanno messo part-time perchè costavo troppo in relaz. al fatturato che era calato. Questo dopo 6 anni. Adesso sarebbe arduo farsi assumere come nel 2005.
Più che il fissarsi con studi sì, studi no, penso sia importante valutare gli ambiti. Anni fa molti avrebbero schifato un'azienda/studio di paese per andare ad inseguire sogni di carriera nei posti abbaglianti di fulgide promesse. Adesso tutto è cambiato ed ancora in peggio, e bisogna scendere ancor di più scoprendo che forse il gioco neppure vale la candela... a prescindere dal settore e dalla mansione.
Kia :
purtroppo viviamo il nostro essere architetti, ma anche il nostro essere persone in generale a prescindere dal lavoro che facciamo, in un periodo non felice.
Edoardo :
Mala tempora currunt
Sed peiora parantur.
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