corrado72 : [post n° 295267]

sconforto

ciao a tutti. vorrei, in questo momento di ultra-sconforto professionale, chiedervi un consiglio: cosa fare, se non si lavora da inizio 2012, con una laurea e specializzazioni alle spalle, 40 anni, non bravissimo nel 3d ma molto capace nel disegno a mano, con molti interessi in campo arte, architettura, design? cerco e ricerco sugli annunci: periti elettronici, ingegneri, meccanici, camerieri di sala, elettricisti, addetti pulizie. ho mandato e-mail con cv a studi nel raggio di 100 km, chiesto in giro, nessuno spiraglio di richiesta lavoro. e mi chiedo a che servono tutti quei libri, quelle riviste e quei corsi di formazione e aggiornamento.. scusate lo sfogo ma è una situazione che mai avrei immaginato di dover affrontare.
Arch. Ir :
Servono alla cultura personale e per poter sostenere l'esame di abilitazione che permette di ottenere il timbro.

A quel punto le cose semplici sono finite, e inizia la guerra; sopravviverà solo una percentuale minima di chi è abilitato alla professione.

Negli anni passati avevi molto lavoro?

sissi :
per l'esame di stato no, io quando l'ho fatto non leggevo nè libri, nè riviste del settore, nè ho mai fatto corsi e l'ho passato lo stesso.
Per cultura personale, per interesse, per ricercare il proprio sitle, per aprire la mente e chi più ne ha più ne metta servono; per trovare lavoro non so se servono (e me lo chiedo spesso)
Arch. Ir :
Forse sei del vecchio ordinamento sissi, con il nuovo, sia per i triennali che per i magistrali c'è il famoso tema; può capitare da vitruvio ai paesaggi culturali, passando per le soluzioni da adottare in edilizia in base alla normativa vigente sul contenimento energetico, fino ad arrivare al tema sull'architetto iunior....

(comunque intendevo che si studia e si leggono riviste per arrivare alla laurea, ci si laurea per poter sostenere l'esame di stato ecc...trovar lavoro poi è un altro discorso)
sissi :
al di là della risposta spicciola, tanto Corrado è del V.O;-), avere dei 40enni disoccupati è gravissimo perchè è l'età in cui si dovrebbe rendere di più, si ha esperienza e si è ancora intellettualmente giovani. Invece purtroppo di architetti 40enni disoccupati ce ne sono tanti, troppi, io per esempio ho degli ex colleghi 40enni che non hanno una situazione lavorativa stabile da 2 anni, il futuro lo vedo molto grigio, alla fine la libera professione non è sicura (e poi non tutti ne hanno le capacità o la volontà di essere liberi professionisti), negli studi non credo che prendano ultra 40enni per fare gli archi-segratari e le società grosse preferiscono i 25-30enni (magari raccomandati) anche per fare i capicommessa, indipendentemente da quanto siano capaci.
Non voglio nemmeno pensare che la cultura e la professionalità non contino ma dalla mia esperienza pratica - io lavoro da 8 anni -non posso affermare il contrario.
Martina :
Corrado , in quale provincia ti trovi ?
luca77 :
Caro Corrado ti capisco perchè anch'io da due mesi sono nella stessa condizione. Ho 35 anni, ho perso il posto di lavoro dopo cinque anni e rendendomi conto che ormai o conosci qualcuno o sei out ho abbandonato l'idea di elemosinare un posto in qualche studio e adesso sono alla disperata ricerca di qualsiasi tipo di lavoro per pagare inarcassa e le tasse del 2011, ma mi sento quasi sempre dire:"ah tu sei laureato? ma perchè vorresti fare il giardiniere?". Sono sempre stato un'amante del bricolage, ho fatto il muratore, il commesso, lavorato in fabbrica durante gli studi, cazzo ma alla parola laureato non ti considerano più.
L'importante è non mollare e essere sereni( fin dove si può) che prima poi qualcosa capita e mai e dico mai mollare quello che ti piace fare. Io ho iniziato a fare qualche concorso d'architettura non si sa mai.....

amara :
stessa esperienza anche per me: ho 34 anni, lavoro da 8. all'inizio trovavo qualche lavoretto autonomo e facendo i salti mortali e riuscivo a collaborare con gli studi perchè ero ancora "neolaureata". adesso gli studi non ti calcolano perchè troppo anziana (perchè pensano che vuoi troppi soldi, come se campare fosse una pretesa o perchè tu ormai pensi con la tua testa e al collega più grande ma meno capace non piace confrontarsi). la libera professione, quella vera, è andata bene per un anno/due, poi niente ... non chiama più nessuno. colpa della crisi certamente ma principalmente perchè io non ho conoscenze fra persone benestanti. questo è stato il mio grande errore: se sei figlio di operai non puoi fare l'architetto. le persone che frequento non hanno soldi per ristrutturare, figuriamoci per pagare anche miseramente un tecnico. tutto qua. per anni ho studiato come una matta, lavorato come un mulo, pensando che offrire un servizio di qualità fosse il miglior modo per fare nuovi clienti: macchè, tutto sbagliato! i clienti si fanno solo se sei già dentro un ambiente di persone benestanti e con un minimo di sensibilità per capire che l'architetto offre un servizio superiore. se poi il lavoro è ben fatto o meno pochi clienti hanno la capacità di capirlo. conosco colleghi che non sanno compilare una dia ma andando a cena con gente piena di soldi non sanno dove metterselo il lavoro. dunque credo che o si entra nel giro giusto o ce ne andiamo tutti all'estero, ragazzi! amara conclusione ...
corrado72 :
grazie a tutti per le risposte. la situazione è davvero triste, lo leggo anche dai vostri post.
nemmeno io ho mai avuto amicizie facoltose, parenti conosciuti e in grado di appoggiarmi, nè sono un p.r. di me stesso. ho "solo" studiato, arrivando anche al titolo di di dottore di ricerca, mi sono sempre aggiornato con corsi e riviste.
ma non basta, a quanto pare: vedo ragazzini indaffaratissimi (geometri?neo laureandi?) girare per uffici tecnici, realizzazioni di nuove residenze abberranti, i geometri locali che girano con certe macchinone e tutti di nero vestiti..
chiaccherando con colleghi mi accorgo di qunto siano poco informati su arredo,architettura, arte, su argomenti che dovrebbero essere pane quotidiano (ma forse non hanno tempo per queste cose), e così via.
e quindi mi chiedo: come e cosa può portare uno studio (che al momento non sente crisi o comunque cerca personale) a interessarsi alla candidatura di un architetto che appunto, a 40 anni, dovrebbe dare il meglio? forse non c'è bisogno "del meglio" ma solo di gente che sta a smanettare al pc e che porti pratiche in comune? e le specializzazioni? contano così poco per davvero? meglio chiedere ad un collega che avere un dipendente in più? è un vero rompicapo, gente..
gg :
il problema, credo, è che questo lavoro non si può fare da soli. Bisogna sempre associarsi o appoggiarsi ad altre figure che completino l'offerta professionale. Almeno, questa è stata la mia esperienza.
amara :
sono assolutamente d'accordo con corrado72 e con gg. è un lavoro vario ed intenso, che comporta l'appoggiarsi ad altri colleghi, la collaborazione con questi, ma per paura di perdere clienti, piuttosto che confrontarsi con un professionista pari grado o più preparato, si preferisce sfruttare il neolaureato bisognoso di esperienza, che viene a lavorare spesso gratis per cercare di imparare quegli aspetti pratici che l'università mai nemmeno tocca (vechio discorso, fin troppo banale, peronatemi). la qualità, il meglio, è vero ... non servono! altra vecchia storia...
se l'igienista dentale fa la consigliera regionale, un progetto architettonico può benissimo essere fatto da un diplomato al liceo classico col papà proprietario di un impresa edile o dal geometra, meglio ancora da un muratore (n.b. massimo tispetto per gli ultimi 2, solo che ognuno dovrebbe fare il suo e invece qua siamo ridotti a rubarci il lavoro fra poveracci, a coltellate), l'architetto preparato può stare a casa ad aggiornarsi per piacere personale. non gli rimane altro.
io ormai non ci dormo la notte: stante il fatto che, qualità o no, lavorano solo quelli che frequentano ambienti facoltosi, perchè ristruttura e costruisce e compra solo chi ha soldi (specie di questi tempi) non ci rimane altro che focalizzare la nostra attenzione sull'entrare a far parte di quel giro ... ma come colleghi? questa è la domanda ...
asv :
non ti puoi concedere il lusso di desistere.
Martina :
gira per milano , ci sono 4 cantieri privati , qualche camion passa con materiali di risulta ... insomma ... mooolto poco .è una guerra tra poveri .anche quelli del giro soffrono . esempio ? il principino di savoia ha capito precocemente che non ne vale la pena ( www.emanuelefiliberto.eu/index.php?option=com_content&view=article&i… )
amara :
girando per Roma invece si avverte nettamente che la città è spaccata in due! o almeno così la percepisco io.
da un lato la periferia, i quartieri popolari dove, per povertà vera ed ignoranza (mi permetto di dirlo perchè appartengo io stessa a questo ambiente, quindi lo dico senza alcuna volontà di offendere), l'attività edilizia è ferma, morta completamente, xchè nessuno ha più un soldo: i pensionati ormai aiutano figli precari e nipoti disoccupati.
Dall'altro i quartieri bene, pieni di cantieri. ponteggi ovunque, camion di ditte edili davanti agli androni dei palazzi, bar pieni di operai che fanno colazione, diversi appartamenti in ristrutturazione nello stesso palazzo!
per questo sono convinta che "basterebbe" (come se fosse facile) entrare in quel giro per lavorare. svolgere la professione sarebbe sempre la solita guerra, ma almeno si riuscirebbe a svoltare 2000€ per pagare Inarcassa!
Vic12 :
Carissimi colleghi, sto vagando per la rete da tempo in cerca di offerte di lavoro, inoltrando curriculum a destra e a manca, in tutto lo stivale: nessuna risposta! Ho 44 anni, una moglie e due bambini e nel momento in cui scrivo sto piangendo dalla rabbia. Non sono in grado di offrire niente ai miei figli, dopo tutti i sacrifici che ho fatto per laurearmi e per aggiornarmi continuamente. Non ho un euro in tasca che sia uno! Oggi ho mandato i miei bimbi a pranzo dai miei, mentre io e mia moglie..........tutto questo non è giusto! Non avrei mai potuto immaginare tutto questo. Ormai provo vergogna a rientrare a casa a mani vuote. Gli ultimi 2 euro li ho scambiati stamattina col dentino di Lavinia, mia figlia.
go go go!!!! :
..condivido tutto cio, che leggo....e leggo molte volte in questo sito...poichè anche io sono un architetto...

Consiglio:::: ESTERO ESTERO ESTERO

La situazione sta precipitando pericolosamente...si ....prevedo un collasso dell'economia....ho tremendamente timore per il futoro.Non si puo lavorare....

go go go!!!! :
cerca all'estero. ..se vai in olanda in 3 giorni trovi lavoro...impara l'inglese.. fidati li' non avrai altro problema di imparare la lingua..scappa la sitazione è DRAMMATICA..non solo per noi architetti....

OLANDA PAESI PASSI SVIZZERA..se puoi scappa...

Mi spiace.
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