Edoardo : [post n° 305676]
Monotonìa dei creativi ed estetica dei Televisori.
Parlo per chi può mangiare facendo il progettista, alludo a tutto questo proliferare di architetture/TV, con questa estetica minimale TRITA E RITRITA del TV, magari a sbalzo, con qualche brise-soleil eco chic. Da San Paolo a New York, da Cape Town a Sidney passando per la Costa Azzurra... tutto omologato a questo neominimalismo autoreferenziale vuoto e già trito e ritrito da circa 20 anni. Ma che tristezza, che palle! Certo che se l'alternativa sono gli spasmi decostruttivisti...
Veramente guardandomi intorno noto un altro tipo di monotonia: il mattone post-moderno. E io DETESTO il post - moderno.
Trattasi di edifici - generalmente condomini di periferia che ormai incrostano ogni angolo della mia provincia - così sistemati:
- Facciate rigorosamente in mattoni faccia a vista. Però i giunti di malta sono di cemento, e quindi dopo qualche mese (o anno) le facciate si presentano irrimediabilmente macchiate di efflorescenze saline.
- Edificio di forma tozza e squadrata, però con tetto a falde.
- Elementi che "movimentano la facciata", di solito consistenti in: a) terrazzi di improbabili forme sinusoidali/paraboliche/semicircolari con relativi parapettini in metallo verniciato. b) oblò stile lavatrice (nei casi migliori trattasi delle finestre del bagno, nei casi peggiori trattasi di oblò alti come la facciata dell'edificio per dare luce all'atrio/vano scala: in questi casi l'effetto lavatrice è inevitabile ed esilarante). I commenti dei muratori e dei serramentisti sono irriferibili. c) Pilastri (rigorosamente metallici a sezione tonda), ringhiere dei balconi e canalizzazione degli impianti verniciate di un colore contrastante: di solito verde, azzurro, rosso cupo o giallo canarino. In caso di complesso costituito da più condomini, ogni edificio avrà il suo colore (come le nazioni partecipanti a Giochi Senza Frontiere). d) Timpano: alla sommità di tutto, frontone modello tempio greco con immancabile piccolo oblò al centro. Nei casi più strepitosi, vari timpani sparpagliati a casaccio. e) Opzionale: vetrocemento (ad esempio nei parapetti dei balconi).
Trattasi di edifici - generalmente condomini di periferia che ormai incrostano ogni angolo della mia provincia - così sistemati:
- Facciate rigorosamente in mattoni faccia a vista. Però i giunti di malta sono di cemento, e quindi dopo qualche mese (o anno) le facciate si presentano irrimediabilmente macchiate di efflorescenze saline.
- Edificio di forma tozza e squadrata, però con tetto a falde.
- Elementi che "movimentano la facciata", di solito consistenti in: a) terrazzi di improbabili forme sinusoidali/paraboliche/semicircolari con relativi parapettini in metallo verniciato. b) oblò stile lavatrice (nei casi migliori trattasi delle finestre del bagno, nei casi peggiori trattasi di oblò alti come la facciata dell'edificio per dare luce all'atrio/vano scala: in questi casi l'effetto lavatrice è inevitabile ed esilarante). I commenti dei muratori e dei serramentisti sono irriferibili. c) Pilastri (rigorosamente metallici a sezione tonda), ringhiere dei balconi e canalizzazione degli impianti verniciate di un colore contrastante: di solito verde, azzurro, rosso cupo o giallo canarino. In caso di complesso costituito da più condomini, ogni edificio avrà il suo colore (come le nazioni partecipanti a Giochi Senza Frontiere). d) Timpano: alla sommità di tutto, frontone modello tempio greco con immancabile piccolo oblò al centro. Nei casi più strepitosi, vari timpani sparpagliati a casaccio. e) Opzionale: vetrocemento (ad esempio nei parapetti dei balconi).
Proprio così Ily... analisi perfetta!
Molto meglio il minimalismo... ;-)
Comunque Edo, ottimo incentivo a proporre qualcosa di diverso che superi entrambi gli estremi
Molto meglio il minimalismo... ;-)
Comunque Edo, ottimo incentivo a proporre qualcosa di diverso che superi entrambi gli estremi
Io parlavo di architetture esaltate come riferimenti culturali nelle riviste; le case di Ily sono il frutto della speculazione estetizzata, dove in provincia per "estetica" o "sta bene" si intende proprio ancora qualcosa di "mosso" da applicare a tipi replicati all''infinito e l'estetica ha una funzione decorativa ottocentesca, rassicurante. Il figo/chic, moderno dell'imprenditorotto illuminato (del figlio spesso) è proprio l'ultramoderno imitativo, dove spesso l'effetto supera la reale funzione e valore formale. Far vedere agli amici in un party che hai la sbo_ata a sbalzo col farettume di contorno è come esibire una Bmw nuova. Lo so perchè di progetti di ville moderne per buffoncelli di provincia ne ho fatti 2, tutti e due perdite di tempo ed al secondo sapevo già che il soggetto sarebbe sparito o avrebbe ripiegato in un casotto (ma col Porsche 911 si intende).
Il vero minimal lo faceva Tadao Ando alla fine dei '70 primi anni '80, ad esempio. Allora era ricerca, adesso è moda.
"Far vedere agli amici in un party che hai la sbo_ata a sbalzo col farettume di contorno è come esibire una Bmw nuova"
Caro Edoardo, sto giusto preparando un pezzo sul VERO APPARTAMENTO ALLA MODA ;-) abbi fede :D
Evidentemente ti leggo nel pensiero ;-)
"...minimal post-moderno ovviamente"
Ecco, e io che detesto sia il minimalismo che il postmoderno :D
Caro Edoardo, sto giusto preparando un pezzo sul VERO APPARTAMENTO ALLA MODA ;-) abbi fede :D
Evidentemente ti leggo nel pensiero ;-)
"...minimal post-moderno ovviamente"
Ecco, e io che detesto sia il minimalismo che il postmoderno :D
non voglio far filosofia (è più divertente rimanere su un piano scherzoso!).
Il fatto è che hai ragione, il minimalismo di moda con il parallelepipedo a sbalzo incorniciato è tanto come le villette in paramano (che restano comunque preferite perché più facili da bunkerizzare con inferriate con i ghirigori e molto meno costose!
Sarebbe auspicabile un certo "minimalismo" d'approccio, basato su una qualche idea architettonica prima anteposta all'apparato decorativo. Questo sì!
Se conoscete altri figli di papà che pagano per farsi progettare camere da letto a sbalzo piene di faretti, fatemi sapere
Il fatto è che hai ragione, il minimalismo di moda con il parallelepipedo a sbalzo incorniciato è tanto come le villette in paramano (che restano comunque preferite perché più facili da bunkerizzare con inferriate con i ghirigori e molto meno costose!
Sarebbe auspicabile un certo "minimalismo" d'approccio, basato su una qualche idea architettonica prima anteposta all'apparato decorativo. Questo sì!
Se conoscete altri figli di papà che pagano per farsi progettare camere da letto a sbalzo piene di faretti, fatemi sapere
Edo, non mi parlare delle riviste!!!
Ho sempre pensato che una casa dovesse rispecchiare chi ci abita... Non mi piace chi si fa scegliere i mobili, i quadri, le tende e pure gli asciugamani dall'architetto: dimostra secondo me mancanza di personalità e si ritrova a vivere in uno show-room.
Leggo su forum di arredamento di gente cazziata da altri utenti perchè ha appeso in sala dei puzzle regalati dagli amici (ma come, non sono di moda!!! al massimo si mettono nella cameretta dei bambini) o tiene in bella vista il trofeo (magari un po' kitch) vinto nel torneo di calcetto o ha addirittura appeso (ovvove ovvove) una Madonna a capo del letto, magari ereditata dalla nonna e carica di ricordi... O di gente che non vuole la libreria in sala perchè "fa disordine" (falsissimo!), mentre invece il solito tv 60000 pollici, la solita parete attrezzata minimalista coi soliti vasetti di design anonimi sono molto personali, vero? O di altri che dicono che le cornici a giorno fanno schifo, che le tovaglie in tela cerata le hanno solo quelli decisamente out, che i lampadari classici sono superati, che le tendine di pizzo le tengono solo le nonne. O che si lamentano che l'amica gli ha regalato un quadretto a punto croce per risparmiare (e poi comprano il solito quadro di Klimt o degli angioletti al Mercatone Uno).
Ho sempre pensato che una casa dovesse rispecchiare chi ci abita... Non mi piace chi si fa scegliere i mobili, i quadri, le tende e pure gli asciugamani dall'architetto: dimostra secondo me mancanza di personalità e si ritrova a vivere in uno show-room.
Leggo su forum di arredamento di gente cazziata da altri utenti perchè ha appeso in sala dei puzzle regalati dagli amici (ma come, non sono di moda!!! al massimo si mettono nella cameretta dei bambini) o tiene in bella vista il trofeo (magari un po' kitch) vinto nel torneo di calcetto o ha addirittura appeso (ovvove ovvove) una Madonna a capo del letto, magari ereditata dalla nonna e carica di ricordi... O di gente che non vuole la libreria in sala perchè "fa disordine" (falsissimo!), mentre invece il solito tv 60000 pollici, la solita parete attrezzata minimalista coi soliti vasetti di design anonimi sono molto personali, vero? O di altri che dicono che le cornici a giorno fanno schifo, che le tovaglie in tela cerata le hanno solo quelli decisamente out, che i lampadari classici sono superati, che le tendine di pizzo le tengono solo le nonne. O che si lamentano che l'amica gli ha regalato un quadretto a punto croce per risparmiare (e poi comprano il solito quadro di Klimt o degli angioletti al Mercatone Uno).
Ah ah Lorenzo... ...il bello è che non pagano, o pagano pochissimo, così si sentono veri imprenditori! Però io non sono un'archistar e mio padre è nel commercio, quindi non posso essere choosy. C'è da dire che quelle esperienze l'ho fatte ingaggiato da professionisti che avrebbero firmato... se penso di licenziarmi per andare a leccare questi pidocchi rifatti mi viene i brividi. Lo farei domani potessi avere vere occasioni da progettista, in un contesto di rispetto dei ruoli e fiducia reciproca, dove io in primis mi metterei al loro servizio con dignità.