dario : [post n° 306771]

Impressioni da INARCASSA

PER DOVERE DI CRONACA:
"Non credo che si possa parlare di equità tra le generazioni quando:
- un iscritto di 35/40 anni di oggi, andrà in pensione non prima dei 70 anni e, a parità di contributi versati con un pensionato di oggi, avrà una pensione ridotta del 60%;
- un iscritto di 62 anni di oggi, potrà andare in pensione a 63 anni con una riduzione di appena il 5,8 %.
Inoltre la pensione minima sarà mantenuta, ma non per i meno abbienti, come si dice nel comunicato, ma soltanto per coloro che avranno avuto negli ultini 20 anni di attività un
reddito medio superiore a 10.500 euro, tutti gli altri (attualmente quasi 1/3 degli architetti iscritti) non avranno diritto alla pensione minima

(...)Il Presidente, nella sua risposta, mi ha confermato una sensazione che avevo da tempo,
esiste una volontà di "entità superiori" di fare una sorta di selezione naturale, ovvero un professionista che ha un reddito e un fatturato sotto un certo livello (10.000/15.000 reddito 25.000/30.000 fatturato) non potrà più essere iscritto alla Cassa e all'Albo e si dovrà trovare un altro lavoro, naturalmente nessuno gli impedirà di mantenere la propria iscrizione, se non il fatto di non riuscire più a pagare i contributi previdenziali,
l'Assicurazione professionale, la Formazione continua e molto altro.
Ho l'impressione che la cosa non preoccupi più di tanto la maggior parte dei delegati inarcassa."

tratto da Inarcassa news
autore Antonio Marco Alcaro
Delegato Inarcassa Roma
LINK
www.architettipalermo.it/news.php?id=NTgwOQ==&CAT=segnalazioni
Arki85 :
Proprio per questo disinteresse verso le nuove generazioni a mio avviso la cassa nazionale dovrebbe essere soppressa e di tutto si dovrebbe occupare l'istituto previdenziale nazionale!!!
Ily :
Arki85, tu proponi di passare dalla padella alla brace!
archistufo :
Ogni giorno che passa vedo il ruolo dell'architetto sempre più denigrato e messo al margine soffocato da stupidi luoghi comuni che considerano l'architetto un agiato e un approfittatore...non è così...ma se esistono dei luoghi comuni sono le vecchie generazioni di professionisti che hanno dato modo di alimentarli...per cui visto che hanno guadagnato tanto che si sacrificassero un pò per noi, giovane generazione, che il lavoro non si vede neanche più dal binocolo e che oltre ad inventarcelo ci tocca pure recuperare quel nostro ruolo sociale che non esiste più...per riconquistare credibilità...altrimenti...si deve cambiare solo paese...
poipoi :
archistufo.
qui non c'entra l'idea di agiato. Non è un'azione contro i "ricchi" architetti.
È solo una delle tante conseguenze del botto finanziario che hanno fatto in molti, Enti, Comuni, Banche, Stati.
È la conseguenza di oltre due decenni vissuti al di sopra dei propri mezzi.
Il resto è solo populismo.

Vorrei tranquillizzarti: non ce l'hanno con te (con noi). Non contiamo niente.
Cercano solo di mettere le mani sulle Casse private. Raschiano nel fondo del barile.
Edoardo :
Concordo con poipoi, finchè abbiamo una visione settaria e "di classe" non riusciamo a venirne fuori. E' facile mettersi l'uno contro l'altro. Bisognerebbe farsi sentire per sollecitare un'azione politica.
d.n.a. :
mettiamoci per un attimo nelle vecchie giacche di un architetto con le toppe sui gomiti, di facciamo 62 anni di età, che onestamente lavora da diciamo trent'anni, come noi laureato facciamo al vecchio IUAV, che ha sempre versato buono buono i contributi dovuti, e facciamo che così, di punto in bianco, gli dicano, e no che vai in pensione tra un anno.. no no.. vai in pensione tra 8 anni, e con mezza pensione di quella che ti sei pagato, secondo le regole, che neppure lui ha potuto contestare in quanto sempre imposte dall'alto..ora cosa fareste?, vi sembra equità sociale questa?...
noi oggi purtroppo, siamo costretti a lavorare con queste regole, che non condividiamo, ma quando avremo 68 anni, speriamo forse di poter andare in pensione, e allora gli architetti che avranno 35/40 anni, vedranno un futuro certamente diverso dal nostro.
ragionamento sulla pensione minima. inarcassa, è una cassa previdenzilale per achitetti ed ingegneri LIBERI PROFESSIONISTI, ora la domanda che mi pongo è la seguente, un architetto, che se laureto e abilitato ha il diritto di lavorare anche come libero professionista, avendo una media di redditi sotto i 10500 all'anno ha mai potuto vivere con il lavoro da libero professionista?, onestamente no, ha sempre fatto altro dilettandosi con quei due tre lavoretti all'anno, quindi è giusto che siano altri enti previdenziali che pagano la sua pensione e non NOI, con la nostra cassa.

infine, veniamo alla questione principale, "esiste una volontà di "entità superiori" di fare una sorta di selezione naturale, ovvero un professionista che ha un reddito e un fatturato sotto un certo livello (10.000/15.000 reddito 25.000/30.000 fatturato) non potrà più essere iscritto alla Cassa e all'Albo e si dovrà trovare un altro lavoro, ".. ad oggi questi soggetti siamo la maggior parte di noi giovani, FINTI LIBERI PROFESSIONISTI, l'equità sociale sarebbe quella che noi fossimo trattati come quello che veramente siamo, quindi DIPENDENTI!!, se fossimo in un paese equo, sarebbe così, ma siamo in italia, e quindi dobbiamo trovarci un altro lavoro, direi che l'operatore di call center potrebbe andare. non va rivista inarcassa.. va rivisto il paese.. ONESTA', GIUSTIZIA, MERITO (quello vero, non quello alla Silvio).. saluti, d.n.a.
zeus rossi :
Io non credo che lo scopo della riforma sia quello di far sparire i poveri anche perché senza la massa dei contribuenti che pagano il minimo non riuscirebbero a pagare tutte le pensioni attualmente erogate. La verità è che sono degli incompetenti che vogliono difendere i loro privilegi acquisiti a scapito delle nuove generazioni, altrimenti non si spiega la stupidità di aumentare del 50% i contributi in un periodo di crisi nerissima che porterà alla cancellazione volontaria di decine di migliaia di iscritti (io per primo). Probabilmente tra qualche anno si accorgeranno della caxxata che hanno combinato e chiederanno il commissariamento.
poipoi :
permettimi zeus rossi. Non credo siano incompetenti. Credo che ci sia invece un preciso intento di sfoltire dei numeri troppo alti, di togliere di mezzo quegli architetti che non ce la fanno, ridurre l'eccesso di offerta.
Negli ultimi 20 anni la categoria ha quasi triplicato i numeri, e non potranno mai dare una pensione a tutti. Tu che faresti? (a parte idee inutili tipo scendere in piazza, farsi sentire, cantargliene quattro, riprenderti i tuoi diritti, bla et bla et bla). Loro hanno pensato di passare una parte del problema all'INPS e tenersi il resto.
poipoi :
d.n.a.
non hanno tolto un diritto solo ai 62enni. Chi ha iniziato già da qualche anno è un privilegiato, rispetto a quelli che cominciano ora. Avere già una metà di pensione, se non di più, calcolato in modo non contributivo, non è da poco.
Sono ben contento di fare sacrifici se serve a dare una pensione a tutti.
Certo: potevamo tutti essere più fortunati, e avere lo stesso trattamento che hanno dato ai nostri genitori. Destino cinico e baro.
Ily :
Poipoi

Mi sembra strano questo disegno, ovvero di sfoltire i numeri: e poi dove li trovano i dipendenti a partita iva che lavorano per due lire?
poipoi :
appunto Ily:
I dipendenti a partita IVA + Gestione separata, NON sono architetti iscritti a Inarcassa. Per chi paga poco rimandano il problema all'INPS, e si tengono chi riesce a fare l'architetto.
Ily :
Mah Poipoi, ti confesso che le mie perplessità rimangono... Ecco, non riesco a capire Inarcassa che convenienza avrebbe a cancellare noi "giovani" che andremo in pensione tra 30 anni e intanto paghiamo fior di contributi in soldi buoni...
tonnos :
Ragazzi, restando in tema Inarcassa, entro questa settimana andrò a chiudere la p.iva e conseguentemente cancellarmi dalla cassa.
La questione è semplice: 2250€+660€+85€(85 forse in aumento)/3= c.a. 1000€ ai quali sommiamo 210€ di ordine e da agosto 2013 l'RC professionale obbligatoria per tutti. Non so voi ma tutti 'sti soldi sono troppi.
poipoi :
non sono "soldi buoni" Ily. È lì che non riesco a spiegarmi.
Non esiste niente al mondo che ti dia un rendimento finanziario del 500%.
Con il nuovo modello di calcolo della pensione quei soldi non sono così "buoni" se consideri che a fine carriera dovrai garantire almeno una pensione minima di 10.000 euro l'anno a persone che ne ha pagato scarse 2000 per una buona parte della sua esistenza lavorativa.

tonnos sei in ritardo.
ti devi cancellare dall'ordine entro la fine dell'anno solare. Se lo fai adesso hanno diritto a chiederti tasse d'iscrizione per l'anno in corso e i contributi.
Spera invece di guadagnare almeno per pagarti le spese.
Ily :
Adesso ho capito Poipoi...
tonnos :
Inarcassa mi chiederà i contributi solo per il mese di gennaio. Sentito e appurato. L'ordine vedrò di giocarmelo.
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