gilvia : [post n° 310694]

Formazione continua degli architetti

C'è la crisi, l'edilizia è il settore più colpito, i giovani non hanno lavoro, in Italia ci sono troppi architetti, il lavoro degli ingegneri e dei geometri si sovrappone a quello degli architetti, stanno svendendo il territorio agli speculatori abusivi e la cosa migliore che riescono a fare è mettere la "formazione continua".
E gli ordini guardano.
Stiamo zitti pure questa volta, o riusciamo a farci sentire? Qualcuno ha qualche idea? Una petizione, uno sciopero...non se ne può più, svecchiamo questo paese, per favore.
al :
io trovo, a livello generale, che la formazione continua sia giustissima, stante il fatto che vi è in Italia un continuo aggiornamento tecnico e normativo che la maggioranza dei colleghi non fa, fatto salvo chiaramente i partecipanti al blog, che sennò si sentono chiamati in causa,si offendono e iniziano le polemiche gratuite..speriamo semmai che venga fatta con un livello prestazionale adeguato..ad oggi il CNAPP non ha ancora disciplinato la cosa e ciò avverrà, salvo proroghe, da agosto 2013...è certo però, secondo la mia modestissima opinione, che ciò che è gratis vale poco, ciò che costa invece ha maggior valore, come il medico della mutua gratuito e il primario nel suo studio privato..
John :
Io invece la vedo come l'ennesima tassa e norma fuori dalla realtà, inutile se fatta all'italiana, vessatoria con minaccia di espulsione dall'ordine se non si fanno le orettine di corsino o i creditini presi in chissà quale associazione convenzionata con gli ordini. E se fatturassi poco come la maggior parte di noi? Mangio o faccio il corsino per rimanere aggiornato su una cosa che poi tanto farà il geometra di turno alla metà di quello che chiedo io? Polemiche gratuite??? Al me lo paghi tu il corso? Me le ridai tu le ore che sottrarrò al mio lavoro che se non faccio non mangio per andare a sentire un cretino che mi spiegherà con delle slide gli articoli di qualche nuovo decreto leggendomeli uno ad uno? (Ho fatto io corso di aggiornamento dei VVF obbligatorio e mi hanno tenuto 8 ore per leggere gli articoli di un DPR che potevo leggeri d
Via Carlo Felici 62, Monte Compatri, Italia
a solo.
archistufo :
Non è per fare polemica, però, vorrei tanto sapere perchè gli stessi corsi di aggiornamento e formazione, per stessi intendo fatti anche dalla stessa società esterna all'ordine, fatti presso gli ordini Arch. o Ing. hanno un determinato costo, presso il collegio geometri costano esattamente la metà. mistero...........
credo che il problema sostanziale sia l'apatia dilagante di noi iscritti ai rispettivi ordini Arch. o Ing. che abbasiamo la testa, senza nessuna reazione.
vi porto la mia esperienza, lavorando in uno studio associato in cui ci sono tre geometri (compreso uno dei titolari), so con certezza che qualsiasi problema inerente la professione, gli viene tempestivamente risolto, ovviamente anche su pressione degli iscritti stessi. Loro viaggiano proprio su un'altra lunghezza d'onda, è anche per questo che spesso e volentieri ci sorpassano alla grande.........
La formazione obbligatoria è anche giusta, ma dipende molto da come viene programmata e che costi avrà, vista la fame in giro.......
gilvia :
Anche io trovo giusta la formazione dei professionisti, ma qui fatta la legge trovato l'inganno. Tranne pochi qui nessuno può pagare corsi professionali (e non ne basterà uno l'anno per raggiungere i crediti), li facessero gratis usando i soldi che paghiamo per le iscrizioni all'ordine.
Questa sarà una nuova salatissima tassa che ci spacceranno per legge.
Dovremmo alzare la testa e ricordare ai partiti che esistono anche i "giovani liberi professionisti", che sono come il resto dei giovani ed in più devono trovarsi i lavori, dove lavoro non c'è.
Non possiamo poi lamentarci tra sei mesi...ci toccherà cambiare lavoro e basta.
John :
Vogliono far scendere il numero degli iscritti, lo hanno anche detto tra le righe, semplice. Nel giro di tre anni hanno, tolto le agevolazioni fiscali, alzato le aliquote della previdenza, alzato i minimi della previdenza, assicurazione obbligatoria, formazione obbligatoria. Paghiamo noi i privilegi del passato dei professionisti? Vogliono cavare il sangue dalle rape. Ovvio che i PAPPONI che comandano sono belli seduto sulle loro poltrone e che cosa gli frega?il problema? Noi non abbiamo nessuna arma per contestare. Nessuna. Se al tassista gli liberalizzano le licenze vanno in piazza e bloccano le città. Chi legifera vive fuori dalla realtà lavorativa di oggi. Tornerò a scuola a 40 anni per essere formato su cose che mi studio già da solo.
al :
mah, io personalmente ho partecipato a corsi formativi organizzati dal collegio dei geometri di Varese, a pagamento(che la formazione continua obbligatoria la hanno da anni)fatto veramente bene..stesso posso dire per l'ordine degli ingegneri, mentre lo stesso non posso raccontare relativamente all'ordine degli architetti, i cui corsi sono usualmente di bassa qualità, almeno per quelli a cui partecipai io in passato, perché ho buttato tempo, dato che ne sapevo più io dei relatori, e soldi...fosse che è anche per questo che generalmente geometri e ingegneri sono più quotati degli architetti e si prendono maggiormente lavori?..e comunque io ho solo auspicato che siano corsi fatti bene, altrimenti sicuramente sono un ulteriore modo per spremere, a livello generale, e rendere la vita difficile specie a chi ha un basso fatturato
Arch. Ir :
Da laureati dobbiamo sostenere il costoso esame di abilitazione nelle facoltà stesse da cui siamo usciti dato che queste non garantiscono il nostro livello di preparazione, nonostante siano costosissime, una volta abilitati dobbiamo pagare l'iscrizione a un ordine che non solo non ha la più pallida idea di quali siano le competenze dei suoi iscritti, ma li ostacola tra l'organizzazione di un torneo di sci e uno di calcetto, sempre e comunque (almeno noi laureati di primo livello), la cassa previdenziale ha aumentato i contributi minimi, come se fossero bassi; ora a breve avremo anche la formazione continua, che io già faccio, tramite corsi gratuiti di mio interesse, non certo organizzati dall'ordine... credo proprio che stiano attuando una selezione naturale, nella quale ci saranno anche i soliti speculatori (corsi di aggiornamento a pagamento che vertono sulla presentazione di un prodotto che chi fa il corso, vende).

Martina :
la formazione continua obbligatoria sarebbe giusta se l' architettura fosse una professione tutelata e svolta in maniera dignitosa . Dato che ci troviamo in italia la formazione obbligatoria non puo' che essere il solito strumento dove si annida la speculazione fine a se stessa ( non è un pregiudizio , ormai credo che tutti abbiano serenamente preso atto che siamo un paese che fa ridere il mondo intero).PS si avvicina Agosto , conservate i soldini per l' assicurazione obbligatoria .PPS conservate anche i soldini per il pos in ufficio ..... SI SALVI CHI PUO' !!!
Kia :
La "formazione" tolto l'aggettivo "obbliatoria" sarebbe una cosa bellissima in sè stessa, ma secondo me sarà solo un modo di far fare soldi agli organizzatori. Tra l'altro i corsi devono avevere l'ok degli ordini...quindi figuraiamoci! chi è che terrà i corsi? di sicuro l'amico del cugino dell'amico dello zio di qualche consigliere dell'ordine stesso. Questo è poco ma sicuro.
Inoltre, non dimentichiamoci del problema dei "finiti liberi professionisti" che comunque sono iscritti all'ordine anche se non firmano, semplicemente per lavorare nè più nè meno come impiegati, nello studio di qualche altro architetto che vuole il dipendente ma non vuole contrattualizzare....Secondo me è questa la cosa indegna, e cioè che anche questi soggetti, deboli, finiscono dentro l'obbligo.
carrie :
Chi terrà i corsi? Personaggi come il mio ex capo, che non sanno nulla, si fanno fare le slide dagli schiavetti di studio, con mesi e mesi di "stipendi" arretrati non pagati, per poi cercare di costringerli a partecipare al suo "magnifico" corso. Quindi il risultato sarà ancora peggiore: lavoreremo per pagare i datori di lavoro!
Ily :
Per AL

Se i corsi me li paghi tu ti do ragione al 100%!!!
Ma non vedo perché dovrei pagare fior di palanche (che di sicuro vorrei investire in viaggi, bevute cogli amici e libri per aggiornarmi) per seguire corsi su argomenti che spesso non mi interessano...
Quanto al medico della mutua, uno stato CIVILE assicura gratuitamente le prestazioni sanitarie di buon livello ai propri cittadini.
Altra cosa: visto che pago l'Ordine, vorrei quanto meno che lo stesso usasse i miei soldi per darmi servizi, e cioè corsi professionali gratuiti. O è chiedere troppo... Quanto poi alla formazione continua, io studio da sola: ho appena finito di studiare un libro fotografico sulle dimore nobiliari del '300 e del '400 (il mio campo sarebbe il restauro, ma corsi sull'argomento 0,0) e ne ho già uno (ancora intonso) sulla stratigrafia architettonica, e poi sto studiando anche Rhinoceros. Sono laureata, e ho la presunzione di ritenere di saper studiare anche per conto mio... quello che mi interessa. Qual è la vera formazione: studiare per conto proprio (seriamente e con passione) quello che interessa oppure mettere la firma sul foglio di presenze e pensare ai fatti proprio ascoltando la lezioncina come al liceo per collezionare i crediti come se fossero figurine?!?
Ily :
Altra cosa: ho visto un meraviglioso corso di 5 anni (una vera laurea) in restauro delle superfici dell'architettura tenuto all'Accademia di Belle Arti. Se mi iscrivessi, varrebbe come formazione continua obbligatoria?!?
Arch. Ir :
Secondo me cara Ily......
fammi pensare....
corso di 5 anni...
accademico...
mmmmmm.....
laurea vera.....
mmmmm....

no.
Secondo me no, dovresti comunque andare a seguire il corso a pagamento su come porsi al cliente o su un certo modello di linea vita per ottenere i crediti formativi.
Spero tanto di avere torto ma non sono molto fiducioso.
Martina :
il vero dramma è che la categoria degli architetti ha perso la sua dignità , altrimenti non si farebbe vessare in questa maniera vergognosa .La formazione deve essere una libera scelta del professionista che responsabilmente fa io suo lavoro .La cosa che mi fa sorridere è che gli artigiani o i lavoratori dipendenti ( che in media guadagnano piu' di noi non avendo le stesse responsabilità) hanno i loro rappresentanti di categoria che li assistono e li proteggono . noi siamo venduti dai nostri ordini professionali agli squali delle assicurazioni ( assicurazione obbligatoria) squali delle banche ( contocorrente e pos obbligatorio) e ora ci mancavano solo quelli della formazione ( per non parlare delle vessazioni fiscali e gli studi di settore) . VERGOGNAA !! (aboliamo gli ordini professionali )
Alessandro :
Scusa Martina ma almeno ti sei iscritta in un sindacato Federarchitetti, INARSIND, ecc??
Gli ordini servono a tutelare i committenti
Ily :
Eccerto Arch.Ir, uno deve sapere tutto sulle linee vita anche se magari fa l'architetto degli scavi archeologici e preferirebbe un bel corso di (che ne so) tecniche costruttive medievali...
Poi se ci sono corsi CHE NON MI SERVONO E CHE NON MI INTERESSANO che faccio?!? A me ad esempio interesserebbe molto il succitato corso dell'Accademia di Belle Arti (o a Conservazione dei Beni Culturali, o Ingegneria, o Disegno Industriale, fai tu), ma anche se potessi iscrivermi (e non posso perché è impossibile frequentarlo seriamente lavorando) dubito che l'Ordine degli Architetti lo considererebbe valido... Ma non sarebbe aggiornamento professionale questo (cioè prendere una seconda laurea)?!? O devo seguire per forza il corso di amministrazione condominiale anche se piuttosto che amministrare un condominio mi farei monaca di clausura?
E' questo che contesto, l'OBBLIGO. Si, ce la vedo proprio la mia relatrice di tesi (attuale soprintendente di Firenze) andare al suo ordine a seguire il corso sulla certificazione energetica o sul Dls 42/2004 ;-)
Ily :
Mi immagino la scena ;-)
Segretaria dell'Ordine: "Lei non ha assolto agli obblighi della formazione continia!"
Io: "Veramente vi ho mandato l'attestato di iscrizione al primo [ma credo che mi terrebbero buoni parecchi esami - ndr] anno del corso quinquennale di "Restauro delle Superfici dell'Architettura" dell'Accademia di Belle Arti".
Segreteraria: "Non vale, non è sponsorizzato dall'Ordine".
Io: "Ma è RESTAURO delle superfici dell'ARCHITETTURA, sa. affreschi, pietre lavorate, statue, intonaci decorati, quelle cose lì... E' un corso QUINQUENNALE, dell'Accademia di BELLE ARTI, non so se mi spiego... L'Accademia di BELLE ARTI... E' come una laurea, dopo potrei fare la restauratrice, oltre all'architetto progettista di restauri" [non da il titolo di dottore, credo, ma per i concorsi credo sia equipollente a laurea magistrale, e di fatto è una laurea in restauro - ndr].
Segretaria: "Mi dispiace ma non è riconosciuto".

Niente di più facile.
Alessandro :
Ily ma hai provato a chiedere perche per i geometri frequentare corsi universitari o dare esami universitari vale spero anche per gli architetti se no veramente passo al geometra tanto per i lavori che faccio
Altre Attività di Formazione
Tali attività sono definite nel dettaglio dall’art 7 del regolamento […] e dalla delibera n. 4 del 27 luglio 2010. Con questa dizione il Consiglio nazionale indica: le relazioni tenute in convegni e seminari (4 CFP); le pubblicazioni di articoli tecnici su giornali o riviste (2 CFP), di libri (10 CFP); le lezioni tenute nei corsi e master, istituti tecnici, universitari, ed enti equiparati (2 CFP per ogni lezione).
Attenzione: se si terrà più volte la medesima lezione, essa verrà conteggiata una sola volta per l’anno in corso); il superamento di esami tecnici in corsi universitari (5 CFP).
Arch. Ir :
Ily, prepariamoci a ragrannellare crediti frequentando tristi e taciturni, il corso di 8 ore per parlare in pubblico sorridendo :-(
Ily :
Tecnici come? Ad esempio io ho pubblicato alcuni anni fa un articolo su una rivista di cultura senese inerente a un "pezzo" della mia tesi. Vale come articolo tecnico? Ma è una rivista divulgativa, non tecnica, e il mio articolo era di taglio divulgativo. E se pubblico articoli di storia dell'arte ad esempio? O di storia dell'architettura ma su un libro non di architettura (ma ad esempio una raccolta di saggi ad esempio sul medioevo, o sul catalogo di una mostra)? E se la conferenza/lezione non è rivolta a un pubblico specialistico (ad esempio mi viene in mente una conferenza tenuta presso un'associazione culturale, o una pro-loco, magari sui monumenti del luogo)?
Quindi un professore universitario che durante un laboratorio di progettazione parla di aria fritta, e non ha mai compilato una DIA in vita sua (perché i moduli li compilano gli schiavetti di studio) è esentato dalla Formazione Continua Obbligatoria, mentre detti schiavetti (che magari preparano le lezioni al prof) no...
Ily :
Andrò ai corsi gratuiti, firmo il foglio di presenza, mi metto in ultima fila, tiro fuori il mio libro di architettura medievale e mi metto a studiare ;-)
Ily :
No, SERIAMENTE, non rifarei architettura, troppi ostacoli per lavorare: e poi osano chiamarla "libera" professione. Le Arti del Medioevo erano si iper-regolamentate, ma davvero ti difendevano, davano la pensione alla tua vedova e c'era anche l'associazione di mutuo soccorso per gli iscritti.
Se potessi farei il corso all'accedemia di belle arti e andrei a fare la restauratrice semplice, passando le giornate a contare le giornate (degli affreschi) e a compatire l'architetto responsabile del restauro, costretto a trascurare i suoi studi per sapere tutto sugli infissi in pvc.
archiiunior :
Gli ordini non ci difendono, hanno formato le fondazioni che nella forma ristretta organizzano corsi a pagamento a prezzi inaccessibili rispetto alle possibilità economiche dei giovani architetti, portando alla umiliazione totale di chi cerca di guadagnare almeno il minimo.
Alessandro :
Ancora con sta stori che gli ordini non ci difendono, lo capite ho no che gli ordini non sono sindacati, se volete qualcuno che vi difende iscrivetevi a un sindacato di architetti
Arch. Ir :
Gli ordini sono totalmente inadeguati, vigilano sull'operato degli iscirtti senza conoscerne le competenze.
Un problemino che nessuno ha ancora sollevato, è quello riguardante i crediti necessari a un architetto e ad esempio a un paesaggista, saranno uguali nonostante il paesaggista abbia il 10% delle competenze dell'architetto?
Si ritroverà a seguire corsi sulla trasmittanza termica del mattone che non può usare nemmeno per costruire un forno a legna?
al :
Ily, io non pago corsi a nessuno, e la devi smettere di rivolgerti a me con i toni della sorella maggiore o dell'amichetta saccente che hai spesso nei miei confronti (non ho ancora dimenticato il fastidio che provai l'anno scorso per la paternale che mi facesti perché ero ritornato al lavoro pochi giorni dopo un intervento chirurgico, tenendo poi conto che, lavorando per me stesso, è un problema mio quanto e come lavorare)...io sono un liberale, siamo in un blog ove ognuno dice la sua nel rispetto degli altri...non sei d'accordo sulla formazione continua? non è un problema mio..di la tua senza pontificare sul pensiero degli altri, anche se non la pensano come te, specie se poi attengono ad una legge dello Stato..io penso che la formazione continua, per liberi professionisti, iscritti ad un ordine professionale, che hanno con il loro timbro anche una funzione sociale e di pubblico servizio, sia giustissima, e secondo me va pagata..e me ne frego se gli ordini non funzionano o alcuni colleghi, forse troppi, con il loro comportamento eticamente discutibile, danno tanti spunti ad alcuni di voi..io faccio il mio dovere eticamente in molteplici campi e ciò mi basta....quello che, ribadisco, auspico, è che i corsi siano di qualità e svolti da formatori adeguati... si sta attendendo il regolamento che deve stilare il CNAPPC sulla formazione continua..poi ognuno sceglierà se fare l'anarchico, frequentarli a malincuore, cancellarsi dall'ordine, trovarne di validi, o comprarsi i crediti, sempre che ciò sia possibile, assumendosi poi, dei propri comportamenti, le relative responsabilità. Impara l'educazione e a rispettare gli altri.
ponteggiroma :
questa volta devo dire che concordo con ale, a prescindere dalla polemica sulla paternale o meno, che non mi riguarda, direi che il principio della formazione continua non è sbagliato, visto soprattutto il livello di preparazione di molti colleghi... Resta ancora da verificare la qualità di tali corsi che effettivamente dovrebbero garantire un certo livello e non soffermarsi ad una semplice elencazione della normativa, permettendo di approfondire alcuni argomenti della professione. Ad esempio io ho frequentato un corso di revit presso l'ordine un paio di anni fa che ho trovato molto istruttivo...
Ily :
Mi dispiace Al, che tu abbia travisato il senso del mio post. Parte della mia (penso sia chiaro profonda) irritazione deriva proprio dal fatto che sarò obbligata (come tutti glii altri qui) a pagare per delle cose di cui vorrei essere io a decidere se e quando usufruire, cose che mi costeranno almeno un mese di stipendio e che dovrò sottrarre ad altre cose: non si rendono conto che così c'è gente che rischia di non avere più di che vivere? Sopratutto considerando il fatto che le leggi che ci impongono sempre nuovi obblighi (che regolarmente si traducono in soldi da spendere) a mio parere sono volte a spazzare via dal mercato i più giovani, che lavorano negli studi per 1000 euro al mese e arrotondano con qualche lavoretto quando capita l'occasione. Peccato che le stessi leggi non valgano (visto che sono già stati trovati tutti gli escamotage proprio dallo scorso governo) quando si tratterebbe di tutelare le cosiddette "finte partite Iva". Poi un vero stato liberale mette il minimo di regole, mentre qui in Italia abbiamo così tanti obblighi che nemmeno gli iscritti delle Arti medievali avevano. Aggiungo anche che il liberismo selvaggio a mio parere porta allo sfruttamento, alla povertà e all'arretramento culturale (tipo il romanzo Germinal, per intenderci: ormai siamo sulla buona strada). Poi non capisco una cosa: la scuola dell'obbligo è gratuita, perché non dovrebbe esserlo anche la nostra formazione continua obbligatoria?
Poi, ovviamente, non condivido per nulla il tuo discorso sul fatto che gratuito = scadente.
Anzi, ribadisco che uno stato civile dovrebbe assicurare servizi gratuiti e di buona qualità ai propri cittadini (servizi che vengono pagati con le tasse, per altro).

X Alessandro

Se gli ordini non sono sindacati a cosa servono i soldi che tutti noi paghiamo?

X Martina

Non ho mai sentito questa cosa del POS obbligatorio per gli architetti... Mi puoi spiegare meglio per piacere?
john :
Bene al, ottima replica, un po' in stile politico di campagna elettorale. Non permette neanche tante repliche, visto che è come dicessi: se la legge dice di non sparare, io non sparo, poi se uno spara, sua responsabilità. Giustissimo.

Io non sono d'accordo per quanto riguarda la formazione obbligatoria per come la stanno prospettando (non solo per il discorso qualità) che si lega con tuuuuutto un contorno marcio intorno alla nostra professione; e noi non abbiamo neanche uno strumento di protesta.

La questione che mi fa incazzare è che a regolamentare, sono bravissimi ma a tutelare no. Si pensa che il tutto sia per liberalizzare e aumentare la concorrenza o tutelare il professionista.
Ci obbligano a fare l'assicurazione e a formarci A PAGAMENTO per un tipo di professione che non presuppone lavoro certo. Rischio mio?

perfetto allora:

- Si valuti la possibilità di abolire gli esami di stato e riformare le università e relativi corsi di studio per uscire belli e pronti dalle facoltà, ma che si sappia lavorare.
- Si ridefiniscano le competenze di Ingegneri, Architetti, Agronomi, Geometri, Archietti Iunior. Rinuncio traquillamente a fare i calcoli strutturali, purché un Ing non possa firmare architettonici e un Geometra non possa progettare.
- Si obblighi all'assicurazione solo chi fattura un minimo all'anno e firma almeno un tot di progetti, sotto niente obbligo. (sarebbe come obbligare di assicurare un veicolo che rimane chiuso in garage, posso sospendere, se poi circolo cavoli miei e me ne assumo le responsabilità, fila come il tuo discorso no?)
- Si organizzino i corsi di aggiornamento GRATIS anche a scapito di aumentare di qualcosa la quota dell'ordine, ma solo organizzati dall'ordine stesso e non da società di comodo.
- Si reintroducono tariffe minime per alcune tipologie di lavori per cui sia impossibile ad uno studiolo di 2 amici figli di papà fare progettini on line a 45 euro a progetto o offrire gli ACE a 15 euro.
- Si differenzino per bene obblighi e agevolazioni per uno studio enorme o un semplice architetto che lavora in casa che ad oggi può essere schiacciato come uno scarafaggio.
- Risolvere il problema della false partite iva, trovando una soluzione non per obbligare gli studi ad assumere, ma tutelare chi vuole fare il libero professionista pur facendo una consulenza continuativa con le aziende.

Senza parlare del sistema pensionistico che fa schifo.

per ora non me ne vengono altre in mente ma di sicuro ce ne sono e le mie idee sono sicuramente opinabili
può sembrare fuori tema? non credo, tutto è legato anche alla formazione obbligatoria e tante altre cose che non funzionano.Cosa costa allo stato regolare in alcuni sensi una norma vessatoria?Costa che non ci ricavano abbastanza, Ordini compresi e finché il sistema regge loro succhiano sangue.
al :
john, fermo restando che posso anche essere d'accordo con te, i tuoi auspici dimostrano, in alcuni casi, che non conosci certe realtà...intanto un riordino delle competenze pesterebbe i piedi ad alcune categorie professionali, come ing e geometri, che hanno una notevole potenza di interdizione; secondo l'università che insegni realmente il mestiere è, secondo me una università d'elite, sia perchè non ci sono professori bravi in numero adeguato, rispetto alla popolazione universitaria di architettura odierna, sia una università difficile provocherebbe un crollo degli iscritti, secondo me giusto, ma che per tanti di voi equivale ad un sistema fascista..ebbene, come già dissi in passato, in un sistema globalizzato il valore della formazione è fondamentale..ebbene di quali nazioni sono le prime 10 università delle classifiche internazionali? prevalentemente del mondo anglosassono, e cioè inghilterra, stati uniti e australia...università private..può dar fastidio ma questa è la realtà, e la realtà non possiamo negarla, fermo restando gli auspici "politici" di ognuno...per altro il crollo dei promossi all'esame di stato è iniziato all'inizio degli anni 70, dopo il mitico 68, l'università per tutti, il 18 politico ecc.
Arch. Ir :
Ily, noi paghiamo gli ordini, così loro possono difendere i clienti (nostri, da noi). Insomma li paghiamo per farci rompere le biglie, senò sai che noia se va tutto liscio.....
desnip :
Appunto, dico anch'io: ma se gli ordini ci stanno per tutelare i committenti, perchè dobbiamo pagarli noi?

Per quanto riguarda la formazione, giusta o sbagliata che sia, il problema è che questo onere, insieme con l'assicurazione, arriva nel momento sbagliato.
Siamo in un periodo in cui il lavoro non c'è, i compensi si riducono e bastano appena a pagarci le spese, aggiungere ulteriori balzelli significa solo ridurci alla fame.
Non si poteva rimandare ancora un po', a un periodo migliore, visto che finora siamo sopravvisuti senza formazione e assicurazione?

Forse ci vorrebbe qualche architetto in parlamento per far valere i nostri diritti... Ah, dimenticavo! Quella che c'era ha pensato bene di presentare una legge per estendere le competenze dei geometri...
Martina :
@Alessandro , Certo che non mi sono iscritta a Fererarch. i inarsind. Ho fatto molto di meglio : HO CESSATO LA MIA ATTIVITA' e faccio altro .Sono piu' serena e ho anche recuperato un po di autostima. E ti diro' di piu' : da quando ho cancellato l' architettura dal mio curriculum stranamente ho ricominciato ad avere proposte interessanti di lavoro ( come disegnatrice ) ... INCREDIBILE NO ?
Ily :
Desnip... essendoci crisi, è proprio il periodo ideale per aiutare le compagnie di assicurazione e i centri (quasi tutti privati, ma guarda strano!) che organizzano corsi professionali ;-)
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.