March. : [post n° 314942]

Vale la pena di studiare architettura e lavorare all'estero?

Salve a tutti ho 18 anni e devo scegliere l'università per l'anno prossimo.
Ero sicuro di fare architettura perchè mi interessano la progettazione di edifici, il design, lo sviluppo delle città ecc...e mi affascinano tantissimo le opere di architetti come Calatrava, Piano, Hadid.
Tutti mi hanno detto che è anche una buona facoltà per trovare lavoro. Però su internet ed anche in questo forum ho trovato molti consigli a non iscriversi in questa facoltà, proprio per la condizione del lavoro degli architetti. E ora ci sto ripensando. anche se mi piace l'architettura, non voglio ritrovarmi a 30 anni con un lavoro precario e 800 euro al mese...anzi il mio obbiettivo è quello di trovare un lavoro decente già dopo la triennale, per non dovere più pesare sui miei genitori, e possibilmente proseguire con la specialistica.
Vale la pena iscriversi in architettura e puntare a lavorare all'estero, facendo anche erasmus e tirocini fuori? Qualcuno di voi lo ha fatto? O faccio meglio a studiare ingegneria civile o altri tipi di ingegneria, che nelle statistiche sono le facoltà che danno lavoro con più facilità?
Spero che sia il posto giusto, grazie a chi risponderà :)
desnip :
"Tutti mi hanno detto che è anche una buona facoltà per trovare lavoro." Tutti chi, scusa?:-) Chi sono questi matti?
Paolo :
Anche il laureati in ingegneria civile o edile stanno avendo grosse difficoltà, vista la perdurante crisi degli investimenti pubblici in edilizia e la bassissima percentuale di privati che investono su nuove costruzioni o ristrutturazioni.
Secondo me un buon ramo sarebbe quello dell'ingegneria informatica o elettrica; ho visto personalmente amici laureatisi in queste discipline che venivano contattati addirittura un paio di settimane prima della laurea.
E ho visto anche personalmente ing. edili chiudere lo studio e trasferirsi all'estero anche a 45 anni. Buona scelta e ....buona fortuna.
andrea :
Ciao, io ti invito a valutare bene la tua scelta.
Se può esserti utile la mia esperienza, io sono laureato alla triennale di architettura e sto aspettando di fare la magistrale.
E' 7 mesi che mi sono laureato e non sono ancora riuscito a trovare uno studio che mi faccia fare un pò di esperienza; o meglio, ho mandato non so neanche quanti curriculum e avrò fatto 4 colloqui in tutto (l'ultimo proprio stamattina) e nessuno di questi era disposto a pagarmi.
Con "pagarmi" intendo almeno un minimo di rimborso spese, quindi non ho mai chiesto uno stipendio, si parla che non mi davano manco 100 euro al mese.
Inoltre io qualcosa so fare (autocad, render e programmi vari di grafica) e ho già lavorato in due studi dopo il diploma per un anno.
Non vorrei spaventarti magari però cerca di valutare bene la scelta :)
Un saluto
Alle :
Se vuoi prenderti una laurea per un lavoro sicuro e ben pagato vai a fare l'attuario
biba :
ehh...la tua è una domanda da un milione di dollari! Per come stanno le cose adesso il mestiere dell'architetto (o dell'ingegnere edile) in generale è poco riconosciuto e mal pagato e quanto alla precarietà, se per tale intendi avere partita iva e nessuna sicurezza per il domani, beh questa è assicurata! Poi esistono i geni, o quelli che hanno una botta di fortuna o quelli con il babbo che ha lo studio, e allora la precarietà diventa accettabile perché comunque fatturi tanto. Ma se sei un comune mortale la situazione è piuttosto difficile.
A mio avviso è più riconosciuto il ruolo dell'ingegnere civile (strutturista) perché ha competenze molto specifiche; alla fine il nostro mestiere sembra che lo sappiano fare tutti, dall'ingegnere al geometra al fruttivendolo sotto casa! Però è un mestiere del tutto diverso, non è che uno possa scegliere la professione solo in base al guadagno, bisogna anche che piaccia e che si sia un minimo portati.
Comunque nessuna di queste figure di solito ha posizioni da dipendente (tranne rarissimi casi tipo il settore pubblico), se temi la precarietà devi guardare altrove.
March. :
X desnip:
Me lo hanno detto piú che altro conoscenti o anche prof non del settore, diciamo che architettura in giro ha una buona fama al contrario di facoltà tipo filosofia o scienze politiche che ti sconsigliano tutti. Poi so della cugina di una mia amica che ha preso la magistrale, ha trovato lavoro 2 mesi dopo senza avere conoscenze, ha fatto anche l'esame di stato e si trova molto bene...ma comunque queste cose non me le ha dette direttamente questa ragazza quindi non so se stanno proprio così.
X biba:
ma se un architetto o un ingegnere viene asdunto nello studio di un altro architetto/ingegnere non é lavoro dipendente?

Dopo quello che mi avete detto penso che se faccio architettura sicuramente andrò all'estero. Sapete se é diffficile inserirsi fuori con questa laurea e se esperienze come l'erasmus aiutano?
Alle :
March. non ti assume nessuno in uno studio, o ti danno 200 euro come rimborso spese altrimenti ti fanno aprire una finta partita iva , cosi non hai malattie, ferie, liquidazione, tredicesima, ecc
biba :
" ma se un architetto o un ingegnere viene assunto nello studio di un altro architetto/ingegnere non é lavoro dipendente? " :-)))
NO PURTROPPO! Non esiste l'assunzione in questo settore (nel 99% dei casi), ti apri la tua p.iva e fai fattura. Hai mai sentito parlare alla tv delle "finte partite iva"? Sono quelli che fatturano per anni sempre alla stessa persona, quella persona è il loro capo ma non li assume, non gli riconosce le ferie, la malattia, la maternità per le donne, per non parlare di tredicesima e TFR, che invece sono le tutele dei dipendenti. In teoria la p.iva ti permette di fare lavori anche per altri clienti e avere guadagni extra, in pratica gli studi ti pretendono lì per 8 ore al giorno e quindi degli altri clienti ne trovi difficilmente.
Certo che se il confronto è con filosofia, allora vince comunque architettura!!! a mani basse!!!
scettico :
Se tutti ti hanno consigliato di iscriverti ad Architettura hai tutti nemici e neanche un amico!!
I muratori sono considerati molto di più rispetto agli Architetti, quindi trai le tue conseguenze!!
DR COSTA :
Se ne vale la pena???? Direi di si.
Dove lavorare? Solo all'estero.
Iscriviti in Italia ma appena puoi vai all'estero con l'Erasmus o altri programmi di studio; dovrai parlare inglese benissimo ed in più io suggerisco di imparare il tedesco o il francese se vuoi rimanere in Europa.
La triennale all'estero non vale nulla, ricordatelo!!!!!
Anche se poi lavori per uno studio verrai sicuramente assunto e non con stipendi da fame come in italia a 1200 € al mese come i commessi del supermercato.
All'estero la figura dell'Architetto è considerata come fondamentale per la progettazione, qui in italia saresti l'ennesimo "passa carte" per i comuni considerato meno di un geometra, mentre se lavori in uno studio hai il 90 % di possibilità di essere pagato con un tozzo di pane.
A te la scelta.
Ma lo sai hai proprio degli amici "cattivi"; ma come si fa a dire che Architettura è una facoltà che fà trovare lavoro?????????Ahahahahahahahahhahahahahah, me lo avessero detto a me a 19 anni con c.....o che mi iscrivevo!!!!!!! ahahahahahaha
archiiunior :
Sei in tempo................scappa... non pensare ad architettura.......prenderesti la fame............... un consiglio: economia o ingegneria gestionale.
Kia :
si, di lavoro gratis te ne fa trovare tanto!!!!
March :
Come ho già scritto tra i "non addetti ai lavori" architettura ha una buona fama, forse perchè la gente pensa architettura=ingegneria=facoltà per eccellenza che da il lavoro in fretta, come medicina. Anche io prima di cercare su internet non pensavo che la situazione fosse così brutta.

"La triennale all'estero non vale nulla, ricordatelo!!!!! " Nel senso che all'estero richiedono almeno la magistrale, o che non te ne fai niente di una laurea italiana se non sai le lingue?
Comunque delle lingue mi sto già preoccupando, ho un buon livello di inglese e voglio migliorarlo per arrivare a quello richiesto dalle università straniere....penso che dopo la triennale qui prenderò la magistrale all'estero magari facendo anche un lavoro per mantenermi...
l'unica certezza che ho ora comunque che se faccio architettura al 100% non resto in italia
Alle :
Non vale nulla nel senso che non ha valore, perche' all'estero l'archiettto iunior non esiste, se vuo vedere come la situazione negli altri paesi vai su archleaks.com
Edoardo :
March, io farei architettura direttamente all'estero, per integrarsi SUBITO in realtà dove anche chi non è inserito può dire la sua, se ha capacità. Non ha senso vedere una ragazza laureata a FI con 110 e lode in restauro (laurea "lunga") piangere in autobus per aver mandato 60 CV invano, e confessare di fare quell'odiato corso di CAD avanzato solo per essere PRESA in un qualsiasi studio ed a qualsiasi condizione (per il PC). A me è successo, e non è una cosa normale secondo me. Così come è successo avere in corso una mediocre parassita la cui madre si vantava che "tanto" la figlia sarebbe stata presa da un importante studio di un architetto amico di famiglia. Io sinceramente metterei su qualche amico per cominciare un'avventura via da qui, cercando anche di investire importanti somme... forse per un qualcosa di cui ne varrà la pena un domani.
andrea :
Concordo con Edoardo.
ponteggiroma :
oppure: laurearsi in italia, finchè tale titolo ottenuto nel nostro paese ha ancora un valore riconosciuto universalmente e poi subito andarsi a specializzare all'estero. A mio avviso strada meno onerosa ed anche più proficua, Vi assicuro che una laurea in architettura ottenuta in italia ha un certo peso negli altri paesi...
andrea :
Dipende dove ti laurei però..il problema è che certe università italiane, è vero che hanno "nome" sia qui che all'estero, ma spesso frequentandole ti accorgi di tutto il contrario..e lo dico per esperienza diretta.
C'è gente che era qui in Italia in erasmus che rimaneva allibita nel trovare corsi di 100-120 studenti seguiti da un solo docente, mentre da loro hanno corsi anche da 10 studenti.
Quindi per me tanto vale andare subito all'estero, dove oltre alla parte teorica si dice che ci sia una consistente attenzione anche per il lato pratico.

Dimenticavo March, dai un occhio in Danimarca, io avevo guardato per la magistrale quindi per il triennio non so, ma per gli studenti della UE l'università è gratis.
sissi :
Quoto Edoardo. Come già ti hanno detto la laurea triennale all'estero non conta molto e, se dovrai ottenere la laurea quinquennale, passeranno 5 anni nel migliore dei casi. Dato che 5 anni sono lunghi e può succedere di tutto (non intendo cose spiacevoli o negative, magari per esempio, ti fidanzi con un'italiana che non ti vuole seguire, o altri n motivi), potresti ritrovarti nella condizione di non volere/potere partire. Credo dovresti valutare questa possibilità.
Considera anche che, se dovessi conseguire una laurea all'estero e magari cominciare a lavorare là, qualora decidessi di tornare in Italia, avresti comunque quel "valore aggiunto" rispetto agli altri architetti italiani e quindi maggiori possibilità di trovare un lavoro decente.
Buona fortuna! Qualunque decisione tu prenda
archiiunior :
Quoto Sissi, ovviamente i migliori architetti sono gli italiani che hanno studiato in italia. Steven Holl venne a roma per seguire un anno di corso.
Purtroppo è lo stato con la burocrazia, l'ignoranza e leggi restrittive che non ci permette di fare architettura come negli altri stati.
Edoardo :
Pure la mancanza di concORSI ed i clientelismi lo impediscono.
Vi siete mai chiesti perchè in una cittadina/paese esiste 1 Dio-architetto benestante-factotum e lo stesso nella cittadina accanto non sanno neppure chi sia perchè ce n'è un altro??? Abito in un piccolo complesso residenziale in un paese, progettato da un architetto audodefinitosi "genialoide" MA di un paese più a nord (qui regnano altri, giovani avanguardisti grazie, si dice, ad un geom. volpone con appoggi politici). Ebbene... egli mi disse che in questo COMUNE non avrebbe mai più fatto nulla. Perchè? Non me lo disse mai ed io non lo vidi da allora.
tonnos :
Lascia perdere! Dopo il diploma vai a fare l'idraulico! Mi ringrazierai in un futuro neanche tanto prossimo!
March :
La triennale penso sia meglio farla in Italia perchè non ho ancora conoscenze linguistiche adeguate ed al momento non saprei nemmeno in base a cosa scegliere...poi conto sull'erasmus per iniziare ad inserirmi all'estero...
desnip :
Forse non ti è chiara una cosa: non è che puoi fare la triennale qui e poi completare il percorso di studi all'estero.
Se inizi in Italia, devi anche prendere la laurea specialistica per essere riconosciuta all'estero. Va bene fare esperienze come l'erasmus e sicuramente una specializzazione all'estero,come dice ponteggi.
March :
"Se inizi in Italia, devi anche prendere la laurea specialistica per essere riconosciuta all'estero"...le lauree triennali non sono riconosciute nei paesi dell' UE? E nella maggior parte dei paesi europei non c'è il sistema 3+2 come quello italiano?
desnip :
Sì, sono riconosciute, ma per quanto ne so io è la laurea triennale in architettura che è un problema. In pratica, vale più o meno quanto un diploma. Ma queste sono cose che ho sentito dai colleghi iunior, per cui sicuramente avrai consigli migliori da loro.
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