Buongiorno a tutti.
E' ufficiale che devo scegliere a breve se proseguire gli studi dopo aver conseguito il titolo triennale, pertanto, con la confusione sempre più enorme che ho in testa data l'incertezza che la professione di architetto offre in questi anni, mi rivolgo a voi nuovamente per un consiglio.
Da notare il fatto che dopo essermi laureato a settembre dello scorso anno, ho passato 7 mesi a cercare invano un qualche studio per fare esperienza.
Quindi, che faccio? Mollo tutto e cambio strada facendo la prima cosa che trovo (auguri a me anche in questo caso) o continuo?
andrea : [post n° 319002]
Ancora consiglio
...Continua!!!...Te lo dice uno che ancora si mangia le mani per non aver fatto l'università...E che oggi ancora rimpiango!!!
Dipende da che tipo di tecnico vuoi diventare, se lo vuoi diventare, e in quale città vuoi operare.
Un conto è lavorare in grandi studi alla "corte" di architetti quotati, a suon di rendering, un conto è fare fotocopie in comune tra gli sbadigli, e un conto è fare la libera professione in autonomia battagliando tra catasto e sportello unico per relaizzare la ristrutturazione per il gelataio.
Infine non è di poco conto la distanza della facoltà rispetto alla tua attuale residenza.
Difficile dare consigli.
Io credo che dopo essersi scontrati con la carenza di possibilità di impiego, specializzarsi ulteriormente non sempre sia la scelta giusta.
Un conto è lavorare in grandi studi alla "corte" di architetti quotati, a suon di rendering, un conto è fare fotocopie in comune tra gli sbadigli, e un conto è fare la libera professione in autonomia battagliando tra catasto e sportello unico per relaizzare la ristrutturazione per il gelataio.
Infine non è di poco conto la distanza della facoltà rispetto alla tua attuale residenza.
Difficile dare consigli.
Io credo che dopo essersi scontrati con la carenza di possibilità di impiego, specializzarsi ulteriormente non sempre sia la scelta giusta.
Le cose sono 2:
o molli e ti trovi un lavoro tipo falegname ecc.....
o finisci ti aggiorni al massimo, impari una lingua e sappi CHE SE VUOI FARE L'ARCHITETTO DOVRAI EMIGRARE.
Cioa
o molli e ti trovi un lavoro tipo falegname ecc.....
o finisci ti aggiorni al massimo, impari una lingua e sappi CHE SE VUOI FARE L'ARCHITETTO DOVRAI EMIGRARE.
Cioa
...e come mi disse un noto professore a FI, mentre mi scriveva sul libretto un trenta a Lab. Progettazione IV tenendo la testa bassa: "Suo padre che lavoro fa?". Lo capii molto più tardi.
Temo che abbiate proprio ragione, io non so com'era la situazione qualche anno fa qui in Italia, ma oggi gli studi piccoli, i super qualificati senza esperienza spesso li scartano.....
Molti prediligono i diplomati "da guerra".
Molti prediligono i diplomati "da guerra".
Metti due piedi in due scarpe .(cioe' continua ...ma coltiva un' alternativa .. una specie di piano B ) . Con due piedi in una scarpa ( quando questa scarpa è la prof di architetto ) si inciampa ( come potrai aver letto ampiamente in questo sito ;ma anche da quello che succede nelle istituzioni di riferimento : vedi crisi edilizia , mancati pagamenti tasse inarcassa , chiusura partite iva etc etc )
Consiglio difficilissimo.
Devi stabilire le tue priorità:
1. Vuoi stabilità e magari hai intenzione di sposarti a breve? Allora abbandona gli studi e mettiti immediatamente alla ricerca di un lavoro.
2. Non hai fretta di guadagnare perchè hai il sostegno dei tuoi? Non hai in programma di vivere da solo ecc.? Allora continua e in bocca al lupo!
Come vedi purtroppo il discorso è prettamente economico :(
Devi stabilire le tue priorità:
1. Vuoi stabilità e magari hai intenzione di sposarti a breve? Allora abbandona gli studi e mettiti immediatamente alla ricerca di un lavoro.
2. Non hai fretta di guadagnare perchè hai il sostegno dei tuoi? Non hai in programma di vivere da solo ecc.? Allora continua e in bocca al lupo!
Come vedi purtroppo il discorso è prettamente economico :(
vedi se riesci a fare anche la specialistica! Qua non si è capito questa triennale a che serve,dicono che hai le competenze di un geometra,e allora tanto vale fare altri 2 anni per lo meno sei un architetto e basta!
ma anche l'architetto dicono abbia le competenza di un geometra, forse sarebbe meglio fare ingegneria.....o un corso per panificatori.....
Esatto Martina, parlavo proprio di fare il pane :-)
Per quanto riguarda il pianificatore territoriale invece non saprei, come mai dovrebbe valere più del paesaggista?
Sono due figure purtroppo poco valorizzate dalla riforma.
Come i conservatori, ad oggi hanno davvero meno competenze di geometri e periti.... allucinante.
Per quanto riguarda il pianificatore territoriale invece non saprei, come mai dovrebbe valere più del paesaggista?
Sono due figure purtroppo poco valorizzate dalla riforma.
Come i conservatori, ad oggi hanno davvero meno competenze di geometri e periti.... allucinante.
Qui da me gli ingegneri si sono "emancipati" grazie al terremoto. Ci si sono buttati tutti: giovani, vecchi, sani, malati, ex false p.iva, inseriti avviati, figli, nipoti... delle ammucchiatone incredibili ove trovi sia persone oneste e preparate sia improvvisati o farabutti pronti a cogliere l'occasione ghiotta per fare un pò di soldi.