Arch&Cons : [post n° 322260]

Estero...come riuscire ad andarsene dall'Italia?

Qualcuno di voi è riuscito a sfiorare la possibilità di andare a lavorare all'estero? Come ci siete riusciti? Com'era il vostro livello rispetto ai requisiti richiesti?
Ho notato che ormai anche in altri paesi si chiede al candidato di fare una proposta di retribuzione e immancabilmente mi sorge il dubbio: ma posso sparare una cifra oppure è inutile perchè prenderanno in considerazione solo i candidati disposti a lavorare gratis come è moda in Italia? Oppure, siccome hanno da 50 a 200 dipendenti, si presuppone una retribuzione ma intendono valutare la proposta più coerente tra retribuzione richiesta, competenze effettive e ruolo nella loro azienda? Ormai ho il curriculum pronto in tutte le lingue straniere che parlo e quando leggo un annuncio che ricalca le mie competenze invio tutto il necessario, sperando, prima o poi, che un colpo di fortuna arrivi anche per me.
Francesco R. :
io ci sono riuscito e sono a londra da quasi 3 anni.
diciamo che ti devi informare prima su quali sono i livelli di mercato.


qui se ti offri di lavorare gratis possono succedere due cose:
1 - se ti accettano significa che non sono seri e quindi dovresti starne lontano
2 - se sono seri ti rifiutano perche' una proposta a stipendio zero significa che gli stai dicendo che non vali niente...


Arch&Cons :
Ti ringrazio per la tua rassicurazione perchè sto puntando proprio l'Inghilterra. Purtroppo noi giovani iniziamo ad applicare la realtà italiana ovunque e questo è un errore gravissimo, ma quando vedi scritto "please include your required salary", ti sembra di avere davanti l'architetto italiano, il quale, dopo aver letto nel tuo curriculum che hai esperienza, ti convoca al colloquio. Poi scatta la fatidica domanda "quanto vorrebbe al mese?", tu rispondi e lui controbatte con un "ma io pensavo che lei fosse disposta a lavorare gratis".
Edoardo :
Tutto il mondo (occidentale) è un pò paese ora. Restano i Paesi emergenti... ma le condizioni ed i rapporti chissà come sono. E' chiaro che se l'ex El Dorado (Spagna) oggi è in una situazione semi-catastrofica mentre ieri era una sorta di Promise Land per giovani architetti fuori dagli agganci e non figli "di" ... questo ha comportato un'emorragia di disperati che si sono dequalificati andando poi ad inflazionare quei mercati "mitici" che oggi tanto mitici non sono più. Anzi... :- (
Un amico va a Bangkok per lavoro e dice che là tutto gira alla grande. Mah.
PP :
PP
L'unica strada per un neolaureato in architettura italiano senza nessuno alle spalle politico...finanziario ........parentale, l'unica strada è l'estero per imparare e fare seriamente questa professione.
lo dico per esperienza ho lavorato 5 anni dopo laureato (studio come dipendente e cantiere come collaboratore) a Berlin ed ero anche iscritto alla Camera..........ho fatto la caz..... di rientrare in Italia e me ne sono pentito amaramente. Comunque non rinuncio a ritornarci con uno studio del posto.............
NON ATTENDETE QUELLO CHE QUESTO PAESE OGGI NON PUO' DARVI UN FUTURO PROFESSIONALE VERO.......saluti
Edoardo :
Un amico di mio padre ha il figlio che andò a Berlin, pagato a ore... ...ma nel periodo post-unificazione. Finito il lavoro, finite le ore. E' tornato in Toscana e si è messo in proprio (molto prima della Crisi)... e, con spinte varie, ha cominciato a guadagnare qualcosa solo dopo 5 anni. Questo negli anni "giusti". Forse oggi è meglio, chissà.
Edoardo :
Dov'è finito il post che smitizzava Londra???
Alle :
e' sparito pure il mio con il link di casaclima dove diceva che il 22% dei architetti inglesi e' disoccupato
Francesco R. :
tranquilli, i concetti sono ancora validi...
e comunque e' il 25%...
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