Valy : [post n° 325073]

I lavori pubblici all'estero

Da "Ballaro'" di sta sera, viene intervistata Anna Maria Indrio, architetto italiano che ha fatto fortuna in Danimarca. Lei guadagna con le grandi opere pubbliche e il giornalista che la intervista le chiede ingenuamente "i pagamenti vengono fatti? In quanto tempo riuscite ad incassare?" L'architetto lo guarda sorridendo e risponde "paga come tutti non più tardi di un mese, siamo uno studio di 400 persone, non possiamo mica fare credito allo Stato?!"
Un giorno potremmo dire anche noi una cosa del genere o è solo utopia?
Edoardo :
Penso che quello dei pagamenti sia il minore dei problemi relativamente alla possibilità, da zero, di fare una carriera di questo tipo. Sicuramente è un problema/piaga che affligge l'Italia... Poi dietro alle belle favole bisogna sempre vedere le circostanze e le condizioni al contorno, spesso poco fiabesche ed oniriche ma mooolto pratiche.
Arch. Ir :
No, non lo potremmo dire, e nemmeno i nostri figli e nipoti (per chi ha o avrà la frtuna di averne).
DR COSTA :
Ha fatto fortuna?????
Non lo ha mica fondato lei lo studio....è una associata di uno studio nato nel 1924 (www.cfmoller.com); ci mancherebbe tanto di cappello, ma all'estero se sei bravo veramente riesci ad associarti tranquillamente.
Per quanto riguarda l'Italia è impossibileeeeeee.
Edoardo :
Perchè COSTA, se c'hai i soldi t'associ pure qua! Ah ah! Comunque son cose possibili da fare in tempi di vacche grasse... forse ora neppure là sarebbe possibile neppure per chissà quale "genio". Un amico potrebbe forse procurarmi un contatto per Bangkok... peccato lui non sia del mestiere. Che faccio? Faccio le SCIA qui?
DR COSTA :
Secondo me basta lavorare all'estero in un normalissimo studio di architettura per essere trattati e pagati come esseri umani....... e non come schiavi..
Edoardo :
E la cosa buffa è che continuano a farsi schiavizzare, evidentemente possono.
ponteggiroma :
mi "associo"...
PP :
PP
bè! c'è da stupirsi se la categoria è caduta così in basso? un po' di autocritica e guardarsi intorno del nostro costruito nel Bel Paese (forse non tutto merito degli architetti.......anzi direi sicuramente), ma cosa ci meritiamo se una professione come quella dell'architetto non riesce a farsi carico neppure nei loro studi di un lavoro degnamente retribuito? Forse gli altri hanno imparato proprio da noi.................che dire!
Edoardo :
"non riesce a farsi carico neppure nei loro studi di un lavoro..."
Faccio fatica solo io a capire???
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