cetriolo : [post n° 325207]

collega che non paga i collaboratori

ho lavorato da aprile ad agosto per un collega, la solita collaborazione a p.iva, pattuendo un compenso orario. più o meno alla fine di ogni mese facevo fattura per le ore lavorate. prima paga in ritardo, poi smette proprio di pagarmi, gli chiedo spiegazioni, dice che ha difficoltà. a fine luglio la cifra ancora da prendere diventa considerevole, gli propongo di sospendere la collaborazione e di riprendere appena avuto il saldo. lui accetta ma naturalmente non ho visto un centesimo. inoltre dice che a causa mia il cliente non l'ha pagato e "quindi" lui non può pagare me, che mi pagherà quando prenderà il prossimo incarico.
eviterò commenti.
cerco di non inalberarmi come un picchio (perchè proprio non mi capacito di come una persona di 55 anni, un professionista che si fregia del mio stesso titolo, iscritto al mio stesso albo, morto di fame, possa addure minxiate tali), perchè altrimenti i miei soldi non li vedo più!
si accettano consigli su come prendere certa gente, al fine di prendere i soldi che mi spettano (come disse Aronne Piperno) e schivare il solito cetriolo che vola basso ...
grazie
Tia :
Semplice. Appena iniziano a non pagarti e a dirti "pagherò" in uno studio
vuol dire che ti stanno fregando. Indi per cui bisogna salutarli in men che non si dica, possibilmente riuscendo a recuperare i soldi che ti devono.
Purtroppo però, parlo anche a livello personale, è molto probabile che i soldi che ti devono non li vedrai mai caro Cetriolo, anche se proverai ad insistere infinite volte. Rimanderanno, poi non si faranno trovare, poi proverai di nuovo
ma non ci sarà alcuna soluzione al problema. Aspetto dal 2010 un compenso da uno studio ma non ho in mano nulla e non vedo alcuna possibilità di recuperare quei soldi. Sbagliando si impara, ed io ho imparato.
Dopo quella esperienza ho aperto gli occhi molto bene...
In bocca al lupo!
carrie :
Mi sono trovata nella stessa situazione, dopo diversi anni di collaborazione/dipendenza con un architetto ha iniziato a pagarmi sempre più in ritardo fino a arrivare a non pagarmi più. Le scuse erano le stesse, clienti che non lo pagavano, crisi ... ma intanto le settimane bianche in montagna se le faceva quindi i soldi li aveva. Alla fine me ne sono andata dallo studio, con 6 mesi di stipendi arretrati. Alle mie continue mail rispondeva che non aveva soldi. Mi sono così rivolta ad una mia amica giovane avvocatessa, anche con i suoi solleciti non c'è stato nulla da fare così lei ha proposto una mediazione (tra l'altro fortunatamente in quel periodo era gratuita per i primi 100 che presentavano domanda). La cosa si è risolta con un piccolo sconto ma lui, avendo firmato la mediazione, ora è "costretto" a pagarmi nei tempi stabiliti quanto pattuito altrimenti la mia avvocatessa può pignorargli i beni. E' andata bene perchè lui si è presentato alla mediazione altrimenti avrei dovuto fargli causa e anticipare parecchi soldi per le pratiche. Il mio consiglio è quindi di rivolgerti ad un giovane avvocato (i vecchi a mio parere se ne approfittano, ti chiedono una valanga di soldi e poi se ne fregano, fanno fare il lavoro allo schiavetto di turno) e fai il culo a quello sfruttatore, è ora di finirla con questi comportamenti, chi lavora va pagato, se non si hanno soldi per pagare altri per fare dei lavori basta farseli da soli senza sfruttare nessuno!
biba :
@ Carrie: sei un mito! "fai il culo a quello sfruttatore" Voglio questa frase scritta a lettere cubitali su questa pagina, accanto alla scritta Professione Architetto :-D
Valy :
HAHAHAH grandissima! sei una galla!!! io mi sono aperta PI e studio e arranco a fine mese perché preferisco sforzarmi per lavori miei che sforzarmi per lavori degli altri e arrancare come sento molti di noi qui!
carrie :
Quando ci vuole ci vuole! ;-)
Anche io mi sono "messa in proprio", ho il mio ufficietto a casa e qualche lavoretto che, anche se economicamente non frutta molto, alla fine mi da soddisfazione. Tra l'altro considerando come ero messa prima la mia condizione economica è migliorata: da nulla a pochissimo.
poipoi :
approvo il consiglio di carrie.
la conciliazione è il modo migliore di risolvere la questione, quando funziona.
Rivolgiti a un istituto di mediazione, cercando di capire bene modi, tempi e costi.
Se non funziona purtroppo devi fare causa.

P.S. quella del cliente che non paga non è sempre una scusa. Specie di questi tempi i pagamenti, quando arrivano, hanno forti ritardi. Pubblico o privato non fa differenza. Anzi, spesso il pubblico non paga proprio.
xxx :
Quando uno si sente dire (come nel caso di cetriolo, credo) "che per colpa sua il cliente non ha pagato" le cose sono subito ben chiare. E' vero poipoi, i clienti non pagano quasi mai per tempo (o proprio non pagano), ma a mio avviso se c'è una cosa certa è che si riesce a capire subito chi lo dice per davvero e chi sta usando tale motivazione come scusa per non pagare un altro professionista. In merito al fare causa, il problema è sempre sulla base di cosa. Se non hai nulla di scritto o una prova concreta che tale persona ti debba dei soldi (come accade nella maggior parte dei casi), come fai ad ottenerli anche per vie legali (senza considerare il dettaglio non insignificante delle spese legali)? Con questo non dico di arrendersi anzi, va combattuto questo atteggiamento, però è dura...
ANUBI :
io che l'avvocato l'ho in casa..... prima sollecito anche piu volte, dopodichè una bella letterina del mio avvocato e a quel punto per miracolo i soldi arrivano.
certo che devi giocarti la carta quando hai già deciso di non collaborare piu'...
solitamente sai.... non ti richiamano dopo!!!
e comunque farsi sempre firmare una pezza di culo con scritto sopra che tizio ti deve questo è ormai un MUST!
In bocca al lupo
A me sto mese scadono due CAMBIALI per garantire un mancato pagamento... chissa' come andrà
anawin :
perchè esistono sfruttatori? perchè sono sempre troppo pochi quelli che vogliono essere pagati per il lavoro professionalmente eseguito
prima invia lettera con elenco lavori svolti molto dettagliato con scadenza di pagamento altrimenti ti rivolgi ad un legale
poi ti rivolgi all'avvocato e pattuito il suo compenso...fai inviare lettera AR cattiva!
dopo di che il tuo avvocato procede con la pratica di decreto ingiuntivo...
magari invece dei soldi se non li ha ti paga con un PC...................
semplice!
Valy :
Anawin ti assicuro che non è così semplice...mia esperienza di pochi mesi fa... lavoro per un cliente (titolare di un ristorante) mi deve 300 "miseri" euro, nonostante disciplinare d'incarico firmato con scadenza pagamento, prima chiamata per riscossione fallita, seconda con relativa mail di sollecito tramite PEC fallita ( la sua PEC è scaduta e non riceve più - l'ho cmq mandata anche sulla personale), terzo tentativo tramite sollecito con lettera AR avvocato molto cattiva, fallito (ricevo una telefonata da quella faccia di tolla del cliente che mi dice che non ha soldi :-(, se posso aspettare 1 settimana), ora decreto ingiuntivo solo perché ormai è diventata questione di principio, ma non credo che se mi porto via la Cimbali, l'Ordine o Inarcassa me la barattano con una rata (e tra l'altro spenso quasi il doppio per l'ingiunzione) NE VALE LA PENA?
ah dimenticavo, stesso mio trattamento lo ha riservato anche all'impresa e al falegname che gli ho fornito...
anawin :
capisco... lavorare adesso e' un rischio come la roulette russa e nel caso tuo forse non ne valeva la pena
ma per cetriolo ... che ha lavorato per 5 mesi ... credo proprio di si!
poi sempre meglio fare una piccola indagine sulla situazione generale di chi dovrai eventualmente colpire con decreto, insomma e"vero che non e" una garanzia ! ovvio
ma parlo anche per mia esperienza personale meglio perdere il cliente se all"atto della firma si rifiuta di darti almeno un acconto del 30%
e magari sotto il 1000 euro, visti i tempi, addirittura il 50%...
meglio mettere un po' di fieno in cascina!
credimi l"acconto e" la prova del fuoco se cambia faccia, tentenna o trova scuse...lascialo ad altri tantoi sai gia come va a finire
poipoi :
Quello dell'acconto è un buon modo per capire se il cliente è buono.
Nel caso di un cliente pubblico, la vedo complicata, anzi impossibile.
In molti di questi casi, i problemi vengono poi trasferiti ai collaboratori da chi riceve l'incarico. Questo per dire che in tempi di crisi è facile prendersela con chi ti deve dei soldi che non ha. Chi sfrutta invece per proprio tornaconto, è ovviamente da mandare al rogo.
cetriolo :
un momento, se non ho i soldi per pagare il collaboratore, non lo faccio lavorare! disegno da me, a mano! questo principio dovrebbe stare alla base di tutto ed è proprio perchè nella realtà non lo è che si hanno questi problemi. certo uno in buona fede non può sapere se il cliente lo paga o meno e intanto fa lavorare il collaboratore, ma se poi capita che ci rimane fregato, chissà com'è il primo che non becca i soldi è il collaboratore. Non succede mai che salti la rata della scuola del figlio o quella del suv, che salti il we a Berlino o che saltino semplicemente le bollette, il conto del macellaio o della tintoria. Chissà com'è saltano sempre le parcelline dei collaboratori. Perchè il macellaio ti rincorre con coltello in mano se non lo paghi e quella della tintoria con ferro rovente! mentre il collaboratore, se anche ha sul pc le prove del lavoro effettuato (perchè un pezzo di carta con su scritto tot €/l'ora non è mai esistito nella storia del mondo), non ti rincorre mai ... e se ti fa scrivere dall'amico avvocato (il quale condivide con lui la stessa sorte presso uno studio legale - stesso trattamento - forse pure peggio) bene che gli va se recupera qualcosa "patteggiando".
poipoi :
"se non ho i soldi per pagare il collaboratore, non lo faccio lavorare"
Va bene. Ma questo lo sai molto dopo.
Quando prendi un nuovo lavoro non ti dicono certo che non ti pagheranno. Lo scopri dopo, a lavoro finito.
È questo il problema. A volte, non sempre, c'è chi se ne approfitta.
Se evitassimo le generalizzazioni...
Tia :
@poipoi Hai ragione, se non ti danno i soldi lo scopri a lavoro finito.
Però se sei un datore di lavoro serio fai i tuoi conti prima di far partire
un lavoro e dici "mi serve un disegnatore per tot mesi, posso pagarlo?".
Altrimenti cerchi un tirocinante (cosa comunque sbagliata) o metti subito
in chiaro le cose con chi assumi o il lavoro te lo sbrighi tu. E' vero che descrivo un mondo "fantastico", ma nel momento in cui sei datore di lavoro si presume che tu sia in grado di far fronte a queste situazioni. Siamo tutti "alla canna del gas" ed accettiamo tutto, ok, però non credo sia corretto prendere un lavoro sapendo che, male che vada, non pago il collaboratore. E' vero, generalizzare è sbagliato, ma chissà perché io tutte le storie analoghe a quella di cetriolo che ho sentito erano molto simili a quelle da lui descritte, del tipo: "Non succede mai che salti la rata della scuola del figlio o quella del suv, che salti il we a Berlino o che saltino semplicemente le bollette, il conto del macellaio o della tintoria. Chissà com'è saltano sempre le parcelline dei collaboratori..."
poipoi :
x Tia. Le storie le hai sentite o le hai viste?
Se tu sei alla canna del gas, non credi sia possibile che anche chi ti dà lavoro sia nelle stesse condizioni.
I soldi non li hanno i progettisti. Li hanno committenti e imprese. È lì che nasce il problema, e si propaga dal ponte alla sala macchine. Per questo trovo sciocco fare ironia su questo Titanic. Quando la barca affonda non ha senso prendersela con gli altri passeggeri, ma con chi l'ha governata.
Poi, vabbé, lo ripeto. C'è sempre chi se ne approfitta. E lì hai perfettamente ragione.
kia :
non dico che anche il progettista possa essere in difficoltà reali ma .....se vedi che tu non vieni pagato ma lui non rinuncia a quello che io definisco "surplus" (settimana bianca e we a berlino).....penso che sia sacrosanto avere qualche dubbio sulla reale condizione economica di chi non ti sta pagando, o no?
Tia :
@poipoi Queste storie le ho prima subite, poi viste subire sulle spalle
di amici. Ripeto, lungi da me il voler generalizzare, che il settore
e i progettisti non abbiano soldi è lampante. Però trovo assurde due cose.
1) Che, come accaduto, ci si inventi che non ci sono soldi per il collaboratore,
mentre poi il titolare esce a cena la sera, fa weekend, ecc ecc. Per me ognuno può fare quello che vuole, ma prima di tutto paghi chi ha fatto il lavoro per lui.
2) Che un titolare non metta subito in chiaro le cose. Passa una bella differenza tra dire "ti dò tot al mese" o "per questo lavoro ti dò tot" e dire
"se mi pagano ti dò tot, altrimenti sappi che, visti i tempi che corrono,
può anche accadere che lavori gratis per me". Ora, so benissimo che
se uno mettesse subito le cose in chiaro, probabilmente troverebbe pochi
pazzi disposti a "sacrificarsi" (anche se purtroppo li troverà, questo è il
problema vero), pertanto mi viene da dire che in tal caso la soluzione
migliore è che il lavoro uno se lo faccia autonomamente, senza ingannare
gli altri. Siamo tutti disperati, ma quando la barca affonda non devo per forza
eliminare o ingannare un altro passeggero nella speranza di potermi salvare, ne dirgli di buttarsi per primo per vedere cosa gli succede e poi eventualmente trovare altre vie di fuga se a quest'ultimo dovesse andare male. So che probabilmente parlo "per ingenuità", essendo ancora alle prime armi e non volendomi rassegnare ma, per continuare con la metafora
"navale", quando la nave sta affondando c'è poco da incavolarsi con chi l'ha governata (colpevolissimo) perché si è fuori tempo massimo, meglio adoperarsi affinché si salvi il maggior numero di passeggeri, ed il punto
di partenza è il "non fregarsi a vicenda", o almeno provarci. Credo.
poipoi :
@Tia
pienamente d'accordo sul punto 1. Se c'è da tirare la cinghia, lo si fa tutti insieme.
Sul punto 2 ho qualche obiezione.
L'attività di un libero professionista non è molto diversa dall'imprenditore.
L'impresa comporta dei rischi. Lavori fatti gratis per prendere clienti, clienti che non pagano, o pagano meno, o con ritardi folli, anche di anni, quando non c'è da pagare avvocati e spese processuali. Nel frattempo c'è da pagare lo studio, le bollette, i collaboratori. Altrimenti come arrivano i soldi?
Ci sono passato, in entrambe le parti, ero chi doveva essere pagato, e chi doveva pagare collaboratori. Conosco il problema.

Su una cosa hai torto, e devo dire purtroppo. Sulle attività d'impresa difficilmente si riesce a prevedere il futuro. Il collaboratore viene pagato subito. Il lavoro a cui sta lavorando verrà invece pagato più in là, a volte molto più in là. Per cui non è materialmente possibile prevedere come vanno le cose quando il danaro che arriva da lavori precedenti si interrompe per qualsiasi motivo.

Tu dici che uno dovrebbe farseli in proprio, se non può permettersi un collaboratore. Giusto. Per alcuni lavori è così. Per altri non è possibile. E come ti ho detto, fra quando prendi il lavoro e quando te lo pagano, possono passare mesi o anni. Quando hai iniziato te li potevi permettere, poi le cose vanno storte e non puoi permetterteli più.

In ogni caso hai tutto il diritto di arrabbiarti se non ti pagano. Probabilmente non hai il diritto di dire che gli altri sono tutti dei disonesti, o che la soluzione è semplice. Tutto qua.

P.S. Berlino è un posto molto economico.
Magari chi fa dei we a Berlino lo fa per risparmiare, o per cercare lavoro lì.
hehehehe.
Ily :
Tia, la tua non è ingenuità: è correttezza.
Ti stimo.
Tia :
@poipoi Mi trovi d'accordo su tutto quel che hai scritto.
Io dico solo (e pretendo) onestà in partenza. E' vero che
uno dovrebbe già saperlo a priori, ma io chiedo che nel
momento in cui si prenda un collaboratore per un lavoro
si specifichino le cose (che i soldi potrebbero arrivargli tra
anni se il lavoro non viene pagato).

Non sono tutti così ovviamente, io mi incavolo con quelli
che non pagano piangendo miseria ma poi nella realtà
non stanno affatto male.

"Nel frattempo c'è da pagare lo studio, le bollette, i collaboratori...".
Capisco che tra queste cose quella meno importante da pagare sia
l'ultima, ma direi anche che non dovrebbe essere sempre così.
Si può sempre cercare uno studio più piccolo, lavorare da casa
(anche se non è il massimo) o...al buio (scherzo) prima di arrivare
alla soluzione "non pago quello che mi darebbe meno problemi
se non lo pago (scusa il gioco di parole)".

Comunque capisco la situazione drammatica e non voglio a prescindere
sparare a zero su qualcuno. Ogni caso effettivamente va valutato in maniera
dettagliata, ma nel caso del post di cetriolo, gli indizi sembrano chiari...
Edoardo :
La figura del "collaboratore" deve sparire, chi vuole può istituire corsi per apprendisti, allievi... far nascere scuole. Chi fattura col tuo lavoro deve o ASSUMERE od ASSOCIARE od OFFRIRE STAGE (def. stage) se ha i requisiti per poterlo fare. Fuori da ciò si deve essere nell'illegalità. Il problema semmai sono le tasse per chi assume ed i contratti collettivi poco flessibili. Ma guai eh, sennò i grandi professionisti poverini muoiono... e allora muori, dico io, e fai spazio a chi forse può essere migliore.
Con aliquote proporzionate al fatturato molti tabù cadrebbero e si sanerebbe questa melma infame per pochi eletti (e figli).
Tia :
Edoardo, sottoscrivo tutto ciò che hai detto: grande!
Ily :
92 (novantadue) MINUTI DI APPLAUSI!!!
Tappabuchi :
Collaboratore di cosa? di giustizia, domestico ecc.?????
Dipendente o libero professionista.
Distinzione : dipendente percepisce reddito da lavoro dipendente, libero professionista percepisce reddito da più incarichi di propri committenti diversi.
Il committente di solito di un giovane fino ai 50 anni è lo studio ed esercita subappalto parziale di incarico, come fa l'impresa di costruzioni che prende l'intera commessa pattuisce il compenso per l'incarico e subappalta a lavori specialistici (pavimenti, massetti, intonaci).
Cosa subappalta lo studio? Lavoro manuale, disegno e gestione cantieri che il titolare non segue in prima persona per ampliare il volume di lavoro perchè non sa fare da solo o non può per scelta imprenditoriale!
Se uno lavora a tempo pieno presso studio dove percepisce reddito, vero stato?
Se uno lavora però, collaboratore vuol dire che non lavora ma presta aiuto!
Chi decide di aiutare questi signorini di loro spontanea volontà, vero stato?
Generosità made in Italy! Insomma un castello di carta che crolla in testa a tutti..........le prossime generazioni saranno sotto ai ponti con la bacinella, noi bussiamo ancora alle porte, i politicanti contano i soldini e parlano di Europa!!!
Amelie :
Ciao a tutti! ho letto la discussione e - ahimè - mi trovo nella stessa situazione: con ben due studi (di uno trattasi pure di "società"!) sono in lotta per ottenere due pagamenti di lavori fatti! non sto a raccontare le vicende ai limiti del legale (per gli studi!!) che mi hanno costretto a levarmi di torno. avere a che fare con persone disoneste non è bello! Il fatto è che per la mia ONESTA' ho pure pagato il dazio, perchè loro se la son segnata al dito e non mi hanno pagato. Le situazioni erano diverse, ma la loro DISONESTA' si può accumunare! Per la cronaca in un caso (di cui ho le prove del lavoro svolto!) sto per fare atto di citazione con giudice di pace: l'avvocato mi costava più della parcella! Nell'altro caso non ho uno straccio di prova dell'aver speso UN MESE della mia vita a ingrassare un ingegnere di m***, quindi non beccherò un soldo! non solo: quest'ultimo mi ha pure riattaccato il telefono in faccia dicendo che si augurava di non sentitrmi nè vedermi più!
Ma si può???
Ora mi chiedo:
1. siamo PROFESSIONISTI e abbiamo a che fare con PROFESSIONISTI: quindi ci si aspetta CORRETTEZZA E PROFESSIONALITA', giusto?!
2. dato che NON SI COMPORTANO DA PROFESSIONISTI, MA DA TRUFFATORI: non si può redarre da qualche parte una LISTA NERA (come funziona per la società o utenti non paganti on line, tipo ebay) di questi "gentiluomini" (ah-ah!) così che altri non incappino in queste situazioni? Perchè, ok la crisi, ma nessuno lavora GRATIS!!! E mi sembra proprio che nè al governo, nè agli Ordini professionali la cosa (lo dico per esperienza!) interessi minimamente!!!
Se la cosa interessa a qualcuno e c'è un escamotage alla privacy, che -immagino - al momento, non permette di farlo liberamente, me lo faccia sapere!
Un grosso IN BOCCA AL LUPO A TUTTI (me compresa, perchè ne ho davvero bisogno! :-) )!!
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