arkoi : [post n° 327971]

Quanto guadagnate?

Ciao a tutti, sono un architetto di 28 anni
Scrivo questo post perchè vorrei un confronto su quanto venite pagati o quanto in media viene pagato un architetto della mia età che lavora presso uno studio:
ovviamente dipende anche dal tipo di contratto o se si è con partita iva.
Non so come siate messi voi ma io una volta laureato, con ottimi voti e credo buon portfolio, ho lavorato con contratto stage per 500 euro al mese in italia, poi all'estero altro contratto internship 300 euro al mese presso studio famoso, ora quello che mi hanno offerto alcuni studi nel nord italia è: 1) lavorare gratis, 2) lavorare con partita iva con un orario di 800 euro al mese, 3) lavorare in nero per circa 800 euro al mese
Ma vi sembra possibile? Io sono di fatto ancora alla ricerca di qualcosa di decente
Voi come siete messi?
Luca :
Argomento già trattato molte volte su questo forum.

In poche parole se ti danno 800 euro al mese sei non fortunato...di più!
Non ho ancora sentito nessun architetto (junior o senior indifferentemente) che prende di più di 500 euro al mese in uno studio con p.iva.

Io ho già espresso il mio parere in merito su altre discussioni del sito: io non permetto a nessuno di SFRUTTARE il mio apporto lavorativo in nessun modo e per nessuna ragione.
Si può contrattare, si possonod efinire compensi, si può scendere anche a qualche leggero compromesso in termini economici ma lavorare GRATIS non lo farò mai anche se in passato in un paio di brevi esperienze lavorative ho dovuto rassegnarmi.

Quello che inoltre posso affermare con certezzaè che non c'è nessuna distinzione tra laureato senior e laureato junior: entrambe non hanno lavoro e se ce l'hanno per entrambe è comunque sottopagato.
maxxx :
Lavorare per uno studio non è un lavoro ma è sfruttamento.
In alternativa devi lavorare in proprio con tutti i pro e i contro.
In ogni caso rimango dell'idea che grazie a chi ci governa (non parlo mai di politica ma in questo caso non riesco a tacere) la nostra professione stia diventando un hobby e non un lavoro.
Luca :
Concordo con maxxx. Non a caso tanti architetti fanno gli architetti come secondo lavoro.
simona :
Ma forse 800 € non saranno per sempre? Anche questo va verificato, no? E comunque è più onesto quello che ti da 800 € di quello che ti tiene gratis e magari ti fa portare il PC da casa, no? E poi tu cosa sai fare? Io ho iniziato con 800.000 lire nel 2000 e sono ancora nello stesso studio. Il compenso è aumentato gradatamente insieme alle maggiori competenze che ho acquisito. Il mio problema è che c'è poco lavoro e non so per quanto ancora potrò restare....
simona :
Se poi si vuol parlare di riforme io inizierei dal regolamentare le professioni: chi deve fare che cosa. E subito dopo obbligo di scelta tra svolgere la libera professione e lavorare per le pubbliche amministrazioni, compresi gli insegnanti.
Valy :
Io personalmente non ho accettato lo "sfruttamento" e mi sono aperta la PI e, nonostante non avessi molti clienti ho cominciato a lavorare da sola, guadagno poco ma almeno quello che guadagno è frutto del mio lavoro, delle mie competenze, non pago la cassa, l'assicurazione la PI per fare disegni e seguire cantieri e sbattimenti per i quali gli òneri e onòri se li prende il capo... non ti nascondo che per un periodo anche io ho lavorato a poco ma tutto finalizzato a imparare bene il lavoro...un po' come le sciampiste dalle parrucchiere...
non è corretto, anche pensando al fatto che mentre studiavo lavoravo in un centro commerciale e, facendo l'addetta vendite part time 4 ore al giorno prendevo 800 euri con ferie, permessi, malattie e contributi pagati...
AntonioMC :
Tutto molto giusto. Tuttavia la situazione è figlia anche delle condizioni di mercato crate da noi stessi. Io sono convinto che un laureato quinquennale assolutamente non possa accettare meno di 1000 netti al mese.
E ho sempre seguito questa linea di pensiero, anche a costo di emigrare per poi tornare.
Ci pagano poco perchè ci accontentiamo di poco... :)
Renzo Piano :
io guadagno un botto... e non ve lo dico!
Edoardo :
Si potrebbe trasformare la domanda in: "Quanto dichiarate?" ...verrebbe fuori ahimé che chi guadagna poco dichiara tutto (dice di ____)... mentre chi c'ha li sordi fa pure "Aum Aum" col proprio commercialista chiuso a chiave nella stanzetta (non dice di ____)... e magari chi si chiude nella stanzetta poi piange miseria e dice ai servi (liberi imparanti) che non li può pagare... e come per magilla spunta un'Audi nuova. Per anni ha funzionato così, facilmente... ora meno forse.
Ily :
800 euro sono part-time o full time? Se sono part-time 4 ore è abbastanza dignitoso.
Arkitè :
Io guadagno 18.784 € al mese, e lavoro solo la notte. :-)
Luca :
Molto illusoriamente forse ma io la penso un po come Valy.
Dopo aver imparato il mestiere non capisco perchè devo far arricchire a oltranza i titolari degli studi con l'AUDI piuttosto che preferire di guadagnare più o meno la stessa miseria lavorando autonomamente....tanto la p.iva la devi aprire comunque!
Tra l'altro nello studio sei costretto a fare rendering a vita e, sinceramente, la cosa non onora la categoria. Mentre da solo puoi addirittura, pensate, anche fare qualche pratica catastale che forse forse, ultimamente, da anche più soddisfazione dei rendering delle bifamigliari specchiate per 300 metri!
Ily :
Luca, uno può benissimo decidere di lavorare per altri: non tutti hanno la forma mentis adatta alla libera professione. Se lo stipendio è dignitoso non ci vedo proprio niente di male... Io poi che lavoro per altri da sei anni faccio di tutto: computi, progetti, ricerche normative...
Luca :
Ily evidentemente sei un "caso" fortunato.
Conosco tanti colleghi che lavorano in studi da anni a 800 euro al mese (e non part-time) e fanno solo rendering e qualche progetto di interni se capita.

Certamente non tutti possono volere la libera professione...ma come si diceva sopra c'è un po la tendenza ad "accontentarsi" un po di tutto. Io sono il primo che a volte mi accontento ma mi rendo conto che è sbagliato non solo per me ma per l'intera professione.

Poi ovviamente se uno lavora in uno studio e prende uno stipendio dignitoso (e non si parla di 800 euro al mese full-time, perchè questo non è uno stipendio dignitoso!!!!) allora è apposto!

La libera professione, a mio modesto parere, ovrebbe essere valutata da chi deve comunque aprire p.iva per lavorare come "dipendente" in uno studio a pochissimi soldi facendo arricchire il titolare di turno che sotto-paga i collaboratori ricavando margini alti dai progetti. Questo intendevo.
Poi è ovvio che se l'assunzione negli studi fosse con un contratto (con contributi, ferie, malattie tutto regolare) allora perchè uno dovrebbe farsi venire l'idea della libera professione!?!?!? Ma purtroppo così non è e non sarà.
Edoardo :
Comunque esistono anche Audi "da poracci", tipo la A1... la A3... con una A4 3.0 TDI quattro cominciamo a ragionare. ;- )
Arkoi :
Ci manca che siano per sempre!! 800 euro sono comunque una miseria!! Cosa so fare? Progettazione architettonica, interni, ottima conoscenza di moltissimi software, ottima conoscenza di dettagli costruttivi, capacità realizzazione capitolati d'appalto, un minimo di esperienza in cantiere. Diciamo che anche se ho un paio di anni di esperienza post laurea sono alla pari di molta gente che ha 7-8 anni di esperienza... 800 euro sono quindi, comunque, una miseria. E il fatto che aluni studi facciano fatica non significa che siano moralmente giustificTi nel cercare di sfruttare le persone
Arkitè :
Caro Arkoi se tutte queste cose le sai già fare ti manca solo l'ultima e fondamentale: i clienti. Lascia stare gli 800 €, mettiti per conto tuo, tra le altre cose per ora leggo che molti colleghi per ridurre le spese condividono spazi negli studi.
Buttati nella mischia, tranquillo, fra un pò cambierà tutto, le nostre marionette politiche ci mettono un pò a carburare, ma fonti ben introdotte mi hanno rivelato grandi novità dalla prossima tornata elettorale. Ci saranno fantastici cambiamenti.
arko :
bah... mettersi in proprio... mah

a proposito di compensi, vi chiedo opinioni in merito ad onorari...
progettazione di completamento di un soggiorno... fondamentalmente ideazione di una interconnessione tra un mobile a tutto altezza e la parete adiacente completamente libera. Ho fatto una boiserie ed un armadio, tutto in legno, che riprende i dettagli del mobile esistente.
quindi
ideazione, progettazione rendering, progettazione esecutiva, assistenza in officina ( a 50 km dal mio studio, almeno 5/6 volte) e direzione lavori.

mi dite voi per una roba del genere quanto chiedereste? visto che quando ho detto il prezzo ai "signori" di turno, mi hanno praticamente mandato a fare un bagno con le seguenti parole: tutti questi soldi? scordateli!!
Ily :
Arko... ma non l'hai fatta la lettera di incarico (fra l'altro obbligatoria per legge) con elenco dettagliato di tutti i lavori, onorari e modalità di pagamento?
Se non l'hai fatta, non penso sia stato molto professionale, da parte tua.
Scusa la franchezza, ma secondo me un cliente ha tutto il diritto di sapere quanto spende PRIMA di cominciare un lavoro. Oltretutto la lettera di incarico è una tutela anche per noi, per evitare queste situazioni increscose.
Comunque io chiederei sui 1.500 + oneri.
Ily :
Scusate ma secondo me alcuni di noi si cercano queste situazioni col lanternino.
Dfens :
Primo lavoro: 800 euro netti in ritenuta d'acconto.
Dopo 5 mesi il titolare non ne voleva sapere di regolarizzarmi, quindi è passato a 800 euro in nero.
Secondo studio: 800 euro netti in ritenuta d'acconto, dopodichè ho aperto la p.iva e non è cambiato nulla, se non la tassazione a mio sfavore.
Ci sono stato circa 8 mesi, e, dopo quasi 2 anni, l'andazzo che si prospettava non mi piaceva per nulla. Ho inviato migliaia di cv e ho avuto la fortuna di essere da 2 anni in una grande azienda con contratto a progetto (difficile prevedere se si verrà assunti o meno. Stipendio 1750 netti, poca progettazione ma grandi lavori. Ah, ho chiuso la mia posizione Inarcassa (1000 euro all'anno mi fanno comodo in sacoccia. Parlo dei superminimi).
arko :
Ily, e mo' non mi cazziare anche tu. sai come vanno queste cose, soprattutto se sono persone conoscenti di amici. io cmq ho chiesto meno, e la risposta è stata: ma che avrai fatto mai, un mobile.
d'accordo, la lettera d'incarico, che ho cominciato a fare da un bel po', ma se io vado dal meccanico, sono interessato prima a sapere se mi costerà un occhio, gli chiedo: mi fai un preventivo? io credo che il problema non sia questo, ma la disonestà, o, se proprio vogliamo essere buoni, la scarsa considerazione che la gente ha del nostro lavoro... e soprattutto la maleducazione, visto che uno puo anche non essere d'accordo sul valore di un lavoro, ma può anche dirlo civilmente, e non con termini e atteggiamenti a dir poco dispregiativi.
bene...cmq volevo sapere se ero io il "mariuolo", o loro i disonesti.
Ily :
No Arko... IRecentemente ho fatto alcuni lavori da poche centinaia di euro l'uno, e la lettera di incarico l'ho fatta in entrambi i casi, anche se si trattava di persone a me ben conosciute e corrette.
Personalmente la lettera di incarico l'ho fatta anche per gli amici: il lavoro coll'amicizia non c'entra (poi ovviamente a un amico farò uno sconto sostanzioso).
E' corretto e professionale per entrambi. Noi godiamo di scarsa considerazione anche perché c'è gente che non si comporta in modo professionale (e non mi riferisco solo al tuo caso, naturalmente).
Onestamente, non riesco a dare tutti i torti ai tuoi clienti: può darsi che da non addetti ai lavori non si aspettassero tanto per un lavoro (secondo loro) di scarsa entità. Poi sicuramente loro sono stati: a) ingenui a non chiedere prima l'importo del tuo onorario; b) decisamente furbini e ci hanno marciato sopra. In questi casi, un bel preventivo dettagliato (con la dicitura che in caso di accettazione e firma diventa una lettera di incarico) risolve a monte il problema: adesso come farai a far vistare la parcella dall'ordine, o andare dall'avvocato?
arko :
beh, innanzitutto non penso proprio di essermi comportato in maniera poco professionale...per me la professionalità è altro..diciamo poco avveduta..e ti inviterei in maniera gentile a non ripeterlo più. grazie.
farò che aspetterò una loro chiamata, che probabilmente non verrà ( lettera o non lettera, questa è semplicemente gente disonesta)...dopodichè mi rivolgerò sia all'ordine per la vidimazione della parcella che all'avvocato.
arko :
ah, non avevo letto bene l'ultima parte.
Per andare dall'avvocato non c'è bisogno della lettera d'incarico. bastano le comunicazioni, le foto del cantiere e la testimonianza degli addetti ai lavori. Il problema è che quand'anche avessi avuto la lettera d'incarico, questo non mi avrebbe cmq garantito l'incasso dell'onorario, visto che sono circa tre anni, che con titolo esecutivo di liquidazione dal tribunale, sono in causa con la parte procedente di una procedura che mi vede CTU, e non ho visto ancora una lira.
ponteggiroma :
arko concordo, lettera d'incarico o no, se non vogliono pagare non pagano, unico modo è ingiunzione di pagamento... A proposito è successo anche a me di non vedermi riconosciuta parcella da CTU, malgrado avessi decreto di liquidazione da parte del magistrato ed oramai ci ho rinunciato, visto che la società in questione è residente all'estero...
tia :
Io penso che sia difficile trovare una verità assoluta in tutto quel che si è detto, provo a dire la mia, farcita di tanti "se" e "ma" legati anche ai pochi anni di professione.
Per prima cosa ovviamente 800 euro al mese sono una miseria, ma la cosa drammatica è che oggi a volte vieni pagato pure meno: architetto o fruttivendolo (senza offendere nessuna categoria) la situazione è drammatica. Probabilmente si potrebbe uscirne se a queste condizioni ci si rifiutasse di lavorare, o ancora se, piuttosto che sottostare a queste condizioni, ci si mettesse in proprio. Il problema è che prima di mettersi in proprio bisogna avere (o almeno ipotizzare di avere) qualche lavoro/cliente. Certo, lo si può trovare, ma non è così facile. Magari avrò sbagliato qualcosa io, ma la cosa non mi sembra ne così immediata ne automatica. Pertanto le alternative a volte possono essere: mettersi in proprio, darsi dei tempi, cercare clienti nella speranza che cambi qualcosa (cosa che a mio avviso si può fare se si ha una base su cui poter eventualmente "cadere") oppure dovere affrontare le spese a fine mese e non potendo/volendo contare sui genitori, essere costretti a prendere 800 euro per non iniziare, a fine mese, a fare a meno di luce, corrente, gas e quant'altro . Facendo questo non si fa altro che alimentare una catena senza fine, vero. La soluzione? Ormai tutti in automatico consigliano di prendere le valige e scappare, perché hanno sentito/parlato con tizio o caio che l'ha fatto e si trova bene. Ma anche qui non è così facile, non tanto per la questione di lasciare il Paese, quanto perché i risultati di chi ha preso queste decisioni ultimamente sono spesso dei fiaschi, illusioni di qualcosa che poi non è stato. A prescindere da questo credo che io per primo non posso lamentarmi della realtà e del sistema di cui faccio parte se lo alimento comportandomi in un determinato modo prendendo determinate scelte professionali. Quindi le soluzioni sono poche, dato che non manca mese in cui saltino fuori questi argomenti. Forse la più logica sarebbe farsi sentire, ma non vedo la voglia di farlo sul serio da parte di nessuno...
Valy :
ponteggi, purtroppo a volte, con certa gente non basta neppure l'ingiunzione di pagamento, sono disonesti fino al midollo... (esperienza personale, con tanto di lettera d'incarico, foto e relazione consegnata all'ASL...)
arko :
esatto.
c'è da dire che questi "signori", lui commerciantucolo con macchinone, lei casalinga annoiata che poraccia, pensava di avere una vita facile sposandosi uno che la mantenesse, e invece si trova ad avere facebook come unico sfogo alla sua, peraltro, limitatissima consapevolezza intellettuale, al secondo appuntamento per il montaggio, hanno trovato da ridire che al momento in cui le maestranze sono andate via da casa loro, io non c'ero, e che questo fosse inammissibile...come se il lavoro fosse terminato ed io sparito col malloppo. hai voglia a spiegare che la direzione lavori non funziona così, ma che è piena facoltà del tecnico decidere tempi e modalità di presenza sul cantiere... niente, ho anche dovuto ricevere lezioni professionali, da una che non sa nemmeno far di conto. Ovviamente, a posteriori, questo atteggiamento era preparatorio, nel senso che ora si rivela per quello che era: una base su cui poggiare le proprie ragioni e non pagare. Ovviamente, le registrazioni e i piccoli aggiusti necessari a consegnare l'opera a regola d'arte, sono stati definiti la volta successiva, ed in maniera completa ed esaustiva. D'altronde questo è un metodo riconosciuto e ormai anche poco originale, ma tant'è: tanto simpatici e gioviali fino all'ultimo step, quando non serviva più esserlo. Gente semplicemente disonesta, con la libera professione lo si mette in conto. E con questo mi ricollego all'argomento principale del post. E' vero, 800 euro sono pochi..siamo bistrattati. fuori dagli studi dei negrieri con laurea, però, se vogliamo la situazione è ben peggiore. Fatevi i conti: riuscireste a portarvi, anche lordi, 9600 (800 x 12) euro a casa in tutto l'anno, se faceste la LP? No perchè, se non si fosse capito, i livelli in cui versa l'edilizia sono questi, per piccoli studi come il mio. e questo non solo per i disonesti, ma proprio per la mancanza di commesse, o per il procrastinare di situazioni iniziate e non portate a termine per mancanza di soldi da parte del committente che, giustamente, decide di fermarsi e non proseguire. Ora come ora un posto da 800 euro farebbe comodo anche a me... Almeno non pagherei le spese di affitto dei locali e di finanziamento dei macchinari.

Siamo quasi alla frutta.
goes to :
E' proprio vero...dichiarare il proprio reddito resta l'ultimo dei tabù!!! Nessuno, o quasi, che abbia risposto alla domanda iniziale!
patri :
Goes, la verità è che prendiamo così poco che ci vergogniamo a dirlo!
Però un confronto sarebbe utile a tutti...
Io lavoro da 10 anni, 1400€ al mese per circa 35 ore settimanali, non mi vengono scalate ferie e malattie... ovviamente per campare ho un secondo lavoro come architetto libero professionista ;-)
Valy :
@goes: io sono libera professionista, dal mio Unico l'anno scorso il mio reddito è stato poco meno di 12mila euro. Quest'anno prevedo un guadagno di circa 2mila euro in più ... per fortuna mio marito è impiegato a tempo indeterminato in una enorme azienda parastatale e quindi possiamo coprire mutuo, utenze e spese per la nostra bambina ;-)
Arkitè :
Arko, mio caro Arko, mi è molto piaciuta la descrizione della coppia di committenti, sappi che di quelle (anche messe peggio) ne esistono molte migliaia...Con tutti i difetti del caso loro almeno hanno pensato di avvalersi di un architetto, salvo poi inventarsi storie per non pagarlo (un grande classico).Ciò detto non siamo alla frutta (quella costa) siamo al caffè :-)
Resisti non farti abbattere da queste avversità, sono certo che prima o poi la nostra categoria risorgerà e sarà in prima linea nella nuova rivoluzione francese che vorrei vedere presto in atto...Naturalmente io mi propongo come confratello addetto alla manutenzione ed oliatura della ghigliottina. Saluti.
Isil :
Io ho 33 anni sono laureata da 6 anni e lavoro presso lo stesso studio da quasi 4 anni rigorosamente a partita iva. Mi pagano 9 euro lordi/ora per 9 ore lavorative quotidiane (ore 9:00-ore 19:00) dal lunedì al venerdì. Guadagno circa 15.000 euro lordi l'anno (incluso qualche lavoretto extra che riuscivo a fare prima della maternità). Per le mie spese è una miseria (affitto+ordine+cassa +commercialista ....) sopratutto da quando ho una bambina a cui pensare. Dal prossimo anno sarò fuori dai minimi inarcassa e la prospettiva di un aumento a copertura della maggiorazione di spesa non c'è. Mi rifiuto di pagare l'assicurazione.
Beppe :
ho 34 anni; fino a un paio d'anni fa collaboravo con p.iva con uno studio professionale, a tempo pieno. Fatturavo circa 23.000 euro/anno + iva.
Ultimi due anni in proprio, con collaborazioni costanti con imprese edili e committenza privata: fatturato medio degli ultimi due anni 30000 euro/anno, da cui però considera che vanno detratte spese di affitto e gestione studio..
Tia :
Fortunato te Beppe! Io ho 37 anni, lo studio da tre. Quando collaboravo, fatturavo 17 mila annui, l'anno scorso in proprio ho fatturato 12 mila, quest'anno forse arriverò a 23 mila ma solo perchè nel frattempo ho aperto un'impresa edile come secondo lavoro a cui fatturo la differenza. Lavoro 12 ore al giorno. Ho un'audi A6 del 2001, incidentata con lo specchietto rotto attaccato con lo scotch (ripararlo costa 200 euro)...
Arkitè :
Grande Tiaaaa. Respect!
Beppe :
x Tia .. Diciamo che purtroppo i soldi non sono mai abbastanza, soprattutto quando hai una famiglia..
P.s. io l'auto non ce l'ho neppure!
arko :
leggendovi, mi sento un poveraccio.
mi assumete?
Aly :
Laureata da 2 anni, lavoro da un anno e mezzo
1000 a P.I. per uno studio da un anno a questa parte
ma ho amici che lavorano gratis...dovremmo essere noi i primi a rifuitare "impieghi" sottopagati...altrimenti non lamentiamoci che gli architetti non li vuole pagare nessuno....se tutti noi (mi ci metto in mezzo xkè 1000 lordi non sono una paga) ci rifiutassimo di lavorare a questa miseria le cose cambierebbero, perchè sappiamo benissimo che i nostri capi ci fanno fare lavori che loro non sanno neanche da che parte prendere (c'è chi non sa manco aprire autocad)
Edoardo :
Per il mio lavoro principale (ed ora unico) prendo sui 1.250 - 1.300 al mese netti x 14 mens. ( in uno studio di ing - geom professionisti / imprenditori).
Edoardo :
Integro, per rispetto dell'autore, col dire che lavoro lì da 8 anni e cominciai con 1.080 al mese netti. Per mia relativa fortuna, ma nell'altra era economica (2005), intuii il valore di un contratto vero seppur in un ambiente poco "cool" o "in" piuttosto che essere attratto da posti belli come precario. Questo nell'era in cui si faceva tutto coi prestiti delle banche.
MA uno di 28 anni difficilmente può trovare quello che 10 anni fa trovò uno di 38, che a sua volta è stato "tarpato" dalla Crisi (o peggio) rispetto a chi magari è riuscito ad avviarsi in proprio o fare carriera nascendo ancora prima (escludo privilegi vari). Ecco perchè è sbagliato confrontarsi trasversalmente ma bisogna avere la forza di analizzare sè stessi ed il mondo. Se la generazione dei nostri padri può aver fatto i soldi... ...quella dei nostri nonni può essere morta in guerra.
Luca :
D'accordissimo con Aly.
tia :
Io sono a partita Iva in uno studio. 8 ore al giorno di lavoro (più alcuni extra).
Guadagno annuale? Non arrivo ai 10.000 e non ho paura di dirlo. 29 anni.
Inaccettabile? Vero, ma si veda quanto ho scritto qualche intervento fa. Unica soluzione mettersi in proprio? Vero, ma bisogna trovarli i clienti o saperli trovare. Io ci sto provando ma non è facile, anzi...
Luca :
Ciao tia, ma tu sei a p.iva quindi paghi anche inarcassa giusto?

Io ho fatto un calcolo e sono circa 200 euro al mese di Inarcassa e la cosa è abbastanza improponibile se così fosse.

Non so se i tuoi 10.000/anno sono lordi o netti se fossero lordi ci devi togliere tutte le tasse + inarcassa...praticamente non rimane niente (o sbaglio)??
Purtroppo è inaccettabile ed è l'unica strada percorribile a meno che non si voglia cambiare compleatmente lavoro. Sono scelte...
Arch&Cons :
"bisogna trovarli i clienti o saperli trovare" ... questo discorso però mi sa che funzionava in un'altra epoca.
E se i clienti invece non esistessero più e quindi noi non riuscissimo a trovarli proprio per questo motivo? Come mai, studi che sono andati sempre a gonfie vele, con parecchi collaboratori, di colpo chiudono?. Quale famiglia, nel clima di insicurezza generale (i figli che non trovano nessun lavoro o se lo trovano, sono pagati una miseria; i genitori che rischiano ogni santo giorno di finire in cassa integrazione, mobilità, licenziamento; le tasse che cambiano in continuazione con la costante dell'aumento) si mette a investire nell'edilizia? Per chiamare un tecnico, è perchè da soli non riescono a risolvere un problema veramente grave (casa allagata, caldaia che non va in pieno dicembre, ecc.). Di sicuro non si mettono ad investire adesso su qualcosa che possono rimandare a tempi migliori. Finchè l'economia non ricomincerà a girare, mi sa che continueremo a non trovare clienti.
tia :
@ Arch&Cons la penso esattamente come te, dato che faccio parte di quella famiglia in cui "i figli non trovano nessun lavoro o se lo trovano, sono pagati una miseria". Infatti ciò su cui volevo porre l'accento è proprio questo. Spesso leggo o sento dire che basta darsi da fare per trovare i clienti, ma in realtà oggi non è così facile e scontato (anche perché, cosa di cui credo siamo tutti consapevoli, siamo in migliaia a lottare per un tozzo di pane/una pratica) come sembra o come alcuni dicono sia...
Renzo Piano :
io i clienti non li cerco... sono loro che mi vengono a trovare!
goes to :
Beato te, Renzone nazionale, ops....senatore!
Comunque tornando al tema principale io guadagno € 1.200 netti/mese per 8h al giorno....con partita Iva, dopo 7 anni nello stesso studio.
Ferie e malattie pagate.
kia :
p.iva come collaboratore di uno studio da quasi 5 anni. Attualmente 1500 lordi mensili con regime dei minimi per un totale di 18mila annui. Quest'anno ho fatto qualche pratica per conto mio ma cose da pochi soldi quindi non arriverò a quota 20mila come mi ero prefissa.....più che altro come obbligo morale nei confronti di me medesima. So che c'è di peggio ma arrivati a 35 anni con 18mila euro...dove si vuole andare? Finora è andata bene per via delle agevolazioni di inarcassa e regime dei minimi ma da gennaio cambia tutto.
Architè :
Concordo con la diminuzione del potere di acquisto, concordo con l'esistenza dell'illegalità, concordo con tutto.
Attivamente quali iniziative secondo voi?
Senza politica economica qui è la fine di tutto.
La produzione industriale è in recessione, i redditi sono ai minimi storici, la disoccupazione è da preludio guerra mondiale, ma chi pensa alla casa?
La gente pensa a sopravvivere e paga al centro commerciale con carta di credito altrimenti non arriva a fine mese col piatto pieno!
Poi l'individualismo e l'indifferenza fa il resto!
Si suicidano Ingegneri, Architetti, impresari, quasi mai lavoratori dipendenti, pensateci! Per lo Stato chi fa qualcosa di autonomo è pericoloso, è indipendente ovvero non dipende e trova al capezzale orde di usurai pronti a mangiarne i resti.........lo stato ti chiude la porta in faccia!

Arkitè :
Collegi riuniamoci e partiamo alla volta di roma...Io sono per la breccia...
Avvisami quando qualcuno risponde
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