fulser : [post n° 329756]

secondo voi?

Condivido perchè secondo me molto interessante:

www.ilfattoquotidiano.it/2013/11/04/crisi-delledilizia-in-spagna-dem…

Edoardo :
In Spagna il PIL è in crescita, quest'operazione si accompagna ad una domanda che in Italia ancora non c'è. Inoltre gli alloggi là sono molto più accessibili, forse anche per stimolare la domanda. La riconversione in alloggi popolari destabilizzerebbe il mercato, ed in Italia siamo (quasi) tutti possessori di case... che sono l'unico o quasi bene investito. Là non è così e lo Stato si può muovere con operazioni più radicali. La vostra casetta che credete valga 300.000 euro... ci stareste che un domani valesse 100.000 euro perchè le villette vicine (invendute) sono diventate "popolari"? Io no, voglio realizzare 300, o al massimo 250.
poipoi :
C'è una considerazione sbagliata, secondo me, che parte da questo famoso "80% delle famiglie" che posseggono una casa. Attenzione: sono famiglie, non "persone". Persone che se potessero, una casa se la comprerebbero, e invece rimangono in "famiglia" per convenienza.
Quindi è sbagliato dire che non si vende perché tutti hanno una casa. Non si vende perché i prezzi sono alti e i mutui sono assurdi.
In Italia si investe in mutui invece che in case. Così si aiutano le banche, non le persone.
D'altronde le vicende degli ultimi 20 anni insegnano che in Italia comandano i costruttori. L'edilizia di Stato darebbe troppo fastidio e impegna ben più di questi ulteriori 2 miliardi di euro che stanno regalando al sistema del credito.
ponteggiroma :
sono in disaccordo con quanto riferito da edoardo: non è assolutamente vero che l'edilizia economica destabilizzi il mercato in quanto è rivolta (o dovrebbe esserlo) a fasce di popolazione che altrimenti sarebbero fuori dal mercato immobiliare. Quello che destabilizzerebbe invace sarebbero al max l'oligopolio dei costruttori.
Aggiungo inoltre che una politica di incentivazione dell'intervento pubblico (sia sul nuovo che sul riuso sostenibile) non potrebbe che portare ricadute positive nel nostro settore, soprattutto e finalmente di personale veramente "qualificato".
Edoardo :
Sì poipoi, lei ha ragione. Tuttavia le "case di famiglia" sono sempre beni di proprietà.
Edoardo :
ponteggi, però il confine è LABILE tra chi è "povero" e chi no... e tali riconversioni avverrebbero in perdita, nei confronti di fabbricati, poi, identici ad altri ma semi(regalati). O no?
Edoardo :
O parliamo di confisca, e di impossibilità di vendita, in futuro, dei nuovi inquilini... perchè trattasi di "immobili dello Stato"? A che costo?
mari :
Secondo me non si può fare un paragone tra invenduto italiano e quello spagnolo. Le due situazioni sono molto diverse. In Spagna l'invenduto resta tale anche se i prezzi degli immobili sono proprio crollati (del 30% dal 2008 ad oggi). Significa che possibilità di acquisto non se ne vede proprio. C'è anche da considerare un altro dato: che l'invenduto in Spagna è fatto soprattutto di case di villeggiatura. Che nel breve periodo possa riprendersi il mercato spagnolo delle seconde case, è difficile.

Poi, Eduardo, non mi trovo con i tuoi dati: la variazione di Pil 201/13 in Italia è -1,8% e per la Spagna -1,7%. Per cui la Spagna si sta riprendendo ma è ancora in alto mare (magari tra un po' staremo peggio noi ma per ora questo è). E la Spagna ci doppia con il suo rapporto deficit/Pil. Il tasso di disoccupazione lì è al 27%, quella giovanile mi pare sfiori il 60%. Insomma io il paragone non lo farei.

Gli alloggi lì non sono accessibili per invogliare la gente a comprare, ma è un effetto della crisi e dello sgonfiamento della bolla immobiliare.

Poi secondo me la verità i giornalisti dovevano dirla tutta. E invece attaccano Lupi senza fare accenno ad un decreto che il Mit ha messo a punto a fine ottobre, e che prevede un piano di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica che dovrebbero nascere dalla riqualificazione di alloggi esistenti. Viene previsto che lo Iacp acquisti a prezzi scontati dai costruttori gli immobili invenduti. In più lo sblocco di progetti di housing sociale finanziati in parte dalla Cdp. E questo potrebbe essere un inizio per soddisfare quella fame di prime case a prezzi bassi di cui si parla.

il problema come sempre è che non si riescono a trovare le coperture eppure si tratta di trovare, a quanto pare, 400milioni. 1/6 di quanto è servito per cancellare la prima rata Imu.
Edoardo :
Che il trend sia stato positivo non vuol dire che "stanno meglio".
www.repubblica.it/economia/2013/10/23/news/spagna_fine_recessione_pi…
Ily :
Io invece porrei l'accento sull'uso del territorio. Leggendo i commenti salta fuori un'idea che potrebbe essere vincente: il blocco delle nuove costruzioni (qualsiasi nuova costruzione, tranne quelle ottenute per demolizione di volumetrie preesistenti o edifici dismessi) per diciamo 10 anni. In modo da "assorbire" le case rimaste invendute.
In quel modo, si potrebbe puntare tutto ad esempio sulla riqualificazione delle aree dismesse. Poi non sarebbe male incoraggiare la gente a vivere in centro e immediata periferia, anziché nelle lottizzazioni di villettine in mezzo alla campagna.
Solo che leggere commenti all'articolo del Fatto in cui side che vivere nei nostri borghi tradizionali (e centri storici) è un "inferno" perché le strade sono strette e le case sono vicine una all'altra mi ha trasmesso un enorme sconforto.
mari :
Ma che stanno meglio lo hai detto tu: "In Spagna il PIL è in crescita, quest'operazione si accompagna ad una domanda che in Italia ancora non c'è". Io ho detto il contrario, o meglio che sul piano del Pil le due situazioni sono comparabili, ma secondo altri aspetti la Spagna è messa maluccio. Hai linkato un articolo che conferma quello che dico: "il Pil ha registrato un +0,1% nei tre mesi tra luglio e settembre rispetto al precedente trimestre" ma "ma la variazione annua resta negativa". In italia nel 3° trimestre il Pil era +0,3 rispetto al precedente, ma con variazione negativa.
Conosco la differenza tra trend e variazione annuale,
Ily :
Bisogna anche spiegare alla gente che "centro storico" è BELLO E COMODO!
fulser :
E' interessante leggervi, perchè quello che a me era saltato all'occhio era non tanto la situazione spagnola in sé o il fatto della proprietà o meno delle case, quanto la faccenda della demolizione.
Non entro nel merito della Spagna, ma secondo me in Italia ci sarebbe moooolto da ristrutturare/riconvertire/recuperare ma soprattutto da demolire, invece di continuare a costruire edifici di, diciamocelo, spesso bassa qualità.
E' un discorso lungo, ma tutti vediamo intere porzioni di territorio riempite di brutte casette o orridi capannoni, magari vuoti. E anche nei centri storici ci sono obbrobri che non meritano di esistere.
Ma mi accorgo ora che è veramente difficle condensare in un post tutto quello che si potrebbe dire sul perchè da noi, tra le altre cose, le politiche urbanistiche non hanno funzionato....
Io voglio che sparisca l'orrido centro commerciale costruito solo poco più di dieci anni fa, mai finito del tutto e mezzo vuoto, che vedo dalla finestra dell'ufficio dove lavoro e che sembra un residuato di architettura sovietica; voglio che sparisca l'edificio dei primi del '900 di cui un architetto esibizionista ha bloccato la demolizione già avviata (facendo spendere un'enormità all'amministrazione del paesino in cui vivo e che adesso non ha i soldi per finire i lavori) perchè una finestra aveva un'imitazione liberty di cemento; non voglio che i campi non vengano più coltivati perchè qualche immobiliare che ha la sede a 400km di distanza ci mette un cartello (stinto da tanto è il tempo che è lì) promettendo la "prossima" costruzione di un innovativo centro commerciale da costruire di fianco a quello di cui sopra.
E per quanto sia difficle, credo che sia arrivato il momento di dire in modo chiaro basta alle nuove costruzioni di pessima qualità; e lo dico anche a mio scapito, perchè così ci rimetto e rischio di chiudere.
Edoardo :
Nè in Italia nè in Spagna si può parlare di ripresa, ma la Spagna è USCITA dalla Recessione, l'Italia NO. Questo grazie ad incentivi e politiche forti. E all'export. Ad esempio il mercato dell'auto, dove noi siamo ultimi:
www.quattroruote.it/notizie/economia/mercato-europeo-secondo-segno-p…
Ily :
Cara Fulser come ti quoto!!!
Anche perché diciamocelo, quello che è successo in Sardegna non è altro che il frutto delle politiche scellerate di cui sopra.
Ormai ne succede una all'anno: prima (alcuni anni fa) in Sicilia, poi le cinque terre, poi Genova, poi la Sardegna. Quest'anno si sono avuti morti in Puglia e nelle provincie di Matera e Grosseto.
Tempo fa è crollata una palazzina (suppongo abusiva) a Forio, in provincia di Napoli, facendo quattro morti. Però alcuni anni fa ci hanno provato di demolire alcune case abusive nel paese di Casamicciola (proprio accanto a Forio) ed è finita in guerriglia urbana: ma la situazione sull'Isola di Ischia è un lusso, in confronto ad altre zone della provincia di Napoli...
Ily :
Il problema è che in Italia nemmeno le case abusive riusciamo a demolire:
www.ischiablog.it/index.php/attualita-e-notizie/guerriglia-urbana-a-…
fulser :
aaah, Edoardo, non mi toccare l'argomento auto! Ho amici tedeschi che vivono in una città dove si fabbrica una nota marca, e sto schiattando dall'invidia al veder il loro stile di vita! Il mercato tedesco dell'auto TIRA da far paura.
Avete mai fatto caso, in generale, alla quantità di prodotti tedeschi (made in germany, non in china come i nostri!) che ci sono in commercio anche da noi in negozi di qualità? Si parla dalle stoviglie per la casa ai prodotti di cancelleria. Ma non divaghiamo...

x Ily: le mancate demolizioni dell'abusivo sono una cosa di cui mi vergogno moltissimo con i miei amici stranieri, e ci fanno un enorme danno d'immagine; ed ogni volta che c'è un disastro, con tutto il rispetto per i morti, non posso fare a meno di pensare che spesso c'è una mancanza di adeguata progettazione del territorio.
Ily :
A proposito di tedeschi: il proprietario/a del miglior parco termale dell'isola di Ischia (il Poseidon) è tedesco, e guarda caso tutto funziona perfettamente e il parco è gestito perfettamente.
Eppure ti dirò: quello che ho visto io dell'Isola (Forio, un po' di Casamicciola e poco poco di Ischia) non è degradato, e girando per quei paesi non si vedono le tipiche case abusive coi ferri di fuori, e la qualità edilizia è abbastanza buona (sicuramente migliore di quella di San Marino, giuro!). I centri storici (o meglio il centro storico di Forio) è molto curato, a Forio la raccolta differenziata a quanto pare funziona bene, e non si vedono rifiuti per strada. I beni culturali sono molto valorizzati. C'è molto verde e sicuramente si percepisce che la gente ( o i Foriani con cui ho parlato io) tiene al proprio paese: insomma, è un pezzo del sud che sembra funzionare bene, a parte le case abusive. Però non si ha la sensazione che il territorio sia stato stuprato, sarà che le case abusive sono in stile tradizionale e quindi si inseriscono bene... Non so, se c'è qualche Ischitano qui che può confermare o smentire questa impressione...
mari :
Sì, sulle politiche, è giusto, la Spagna sta facendo buone cose. Giusto anche sulla recessione. Cmq nel complesso resta che la Spagna dà buoni segnali ma non è ben messa. Noi siamo meglio messi per certi aspetti (per ora) ma i segnali sono negativi. Mi fermo perché l'argomento non è l'economia dei due Paesi, né ho le competenze per andare a fondo. :)

In ogni caso mi piacerebbe veder attuato il programma di Lupi, non sembra niente male.
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