Prima ho letto una cosa divertente:
"Nei regimi comunisti passa solo chi ha le qualità per quel lavoro (e una parte di raccomandati). Gli altri a zappare la terra.
Nei regimi capitalisti emergono solo i più bravi (e una quota di raccomandati). Gli altri fanno altro. Aprono un negozio, fanno le colf, si industriano"
...la mia domanda, premesso che questa affermazione sia veritiera, è questa: "e in Italia?"
Edoardo : [post n° 338167]
Una domanda.
se leggessi i giornali lo sapresti già:
il comunismo reale è tuttora in vigore in varie forme in una decina di paesi al massimo. Italia esclusa.
Se non sei fra quelli bravi ti conviene fare la colf. Mi dicono guadagnino bene.
il comunismo reale è tuttora in vigore in varie forme in una decina di paesi al massimo. Italia esclusa.
Se non sei fra quelli bravi ti conviene fare la colf. Mi dicono guadagnino bene.
Ma a me sembra la stessa cosa -.-' Nel senso che la differenza starebbe solo in quello che fanno "gli altri": nel comunismo zappano la terra, nel capitalismo fanno altro... In ogni caso penso una cosa: a parte i talenti nati (uno su un milione) nel nostro lavoro bravi non si nasce, si diventa... Per cui personalmente diffido quando sento che una persona di sé stessa dice "io sono bravo", a maggior ragione se chi parla è molto giovane... Lo trovo un atteggiamento abbastanza stupido