giulio : [post n° 339581]

Competenza

A settembre ho festeggiato i miei venti anni di iscrizione all'ordine degli architetti (che nel frattempo ha anche cambiato nome) ho frequentato quattro o cinque studi da studente e da neolaureato (scalando la carriera da raggazzovaiafareilcaffè fino a vogliouncaffèperfavore), poi ho aperto uno studio con tre colleghi e poi mi sono lanciato da solo. Oggi rispondo a Committenti (smettiamo di chiamarli "clienti") ma anche a colleghi che chiedono cose da brividi: capisco la voglia di fare, il desiderio di guadagnare ma come è possibile che ci sia tanta incompetenza, forse bisogna ripartire dagli esami di stato, ho letto che si preoccupano della sede, del parallelineo, del libro e della cartucciera ma ad imparare qualcuno ci pensa??
GeoAlessio :
...Mio caro Giulio...Ad oggi, oltre alla scarsa preparazione che forniscono le università, ci sono anche gli studi tecnici che non insegnano al neolaureato a potersi muovere autonomamente nella libera professione...In questi casi, come è stato per il sottoscritto (4 o 5 studi cambiati prima di trovare i miei mentori), la differenza sta nella voglia di fare, di sapere e di amare la libera professione...Mi ricordo studi dove piegavo tavole dalla mattina alla sera, altri in cui ero addetto a portare "tecnici" in quello o quel municipio e/o studio...E in pausa pranzo o la sera a casa a guardare i progetti di altri, cercando di carpirne ogni più piccola sfumatura, ed il tempo passato ad approfondire taluni argomenti su testi specifici...E andando in giro a propormi a studi di architettura per fare il disegnatore, consentendomi di raccimolare qualche soldino in più...Oggi, si ha la convinzione che, sapendo modellare e/o renderizzare con qualche software specifico, ti possa metter in condizione di poter essere un tecnico sempre all'altezza della situazione...
Luca :
GeoAlessio condivido in parte quello che dici tranne il passaggio in cui affermi che "oggi si ha la convinzione che, sapendo modellare e/o renderizzare con qualche software specifico, ti possa metter in condizione di poter essere un tecnico sempre all'altezza della situazione". Ecco su questa cosa non sono assolutamente d'accordo per due motivi:

1) La modellazione Tridimensionale e il Rendering sono discipline nobilissime su cui sono stati fatti ampi studi scientifici e ampi progressi (specie nell'ultimo biennio). Il modellatore 3D o Renderer serio non è un personaggio qualsiasi ma un tecnico altamente specializzato a modellare e non un semplice "utilizzatore" di software. Il catalogo IKEA è realizzato in gran parte da Rendering e il Renderer di IKEA è un tecnico con grande conoscenza del design, della fotografia e della scienza dei materiali (riflessione, rifrazione, bump, displacement).

2) Io non penso che i giovani architetti di oggi si sentano tecnici preparati solo perchè sanno fare 2 rendering. Io sono specializzato in Modelli 3D e Rendering e sono Architetto ma non per questo ritengo di essere un bravo tecnico catastale oppure un esperto perito tecnico. Sono cosciente che quello che so fare bene è modellare e che ho ampie lacune sulla parte burocratico-tecnica delle pratiche catastali e non e che sto cercando di colmare.
poipoi :
Se posso spezzare una lancia per le generazioni più recenti, c'è da dire che la complessità normativa e della professione in generale ha raggiunto livelli parossistici. Questo vuol dire soltanto che anche loro devono fare lo stesso sforzo di tutti noi per aggiornarsi, ma in meno tempo. Personalmente ho avuto più tempo per assimilare alcuni concetti. Gli ultimi arrivati, invece, si ritrovano a dover imparare tutto insieme.
Siamo tutti vittime del Titolo V, della burocrazia, della frammentazione del potere, di tutte le cose successe solo negli ultimi 10 anni. Bisogna farsi un m.zzo doppio. L'Università non fa filtro, fa passare tutti. E questo è il risultato.
Si parla spesso dei danni che ha fatto la generazione del 18 politico, i 60enni di oggi. Vedremo cosa accadrà quando arriveranno questi che non venivano mai bocciati.
GeoAlessio :
...Luca cerca di capire...Anche io faccio modellazioni e renderizzazioni con software imparati in oarte autonomamente e in parte grazie all'aiuto di qualche "amico-collega", come Rhinoceros e 3ds max, e non svilisco affatto l'aiuto che codesta pratica ha apportato nella nostra professione....Ma credimi non serve specializzarsi in modellazione tridimensionale per far vedere un estruso del progetto ad un cliente com se fossero tavole per un concorso!...La nostra professione è fatta di altro...Ho lavorato con persone che non hanno mai messo piede in un qualsivoglia cantiere...Con persone che neanche sapevano l'indirizzo del catasto...Con persone che, pur avendo progettato interventi, mandavano altre figure a discutere con il tecnico municipale di turno...Con gente che di fronte a problematiche quotidisne, si disperavano minacciando di lasciar perdere tutto e che questa "vita" non fa per loro...Parlo in questo modo perché ho vissuto certe situazioni, e si superano solamente quando si è consci di volere imparare, di amare questa stupenda professione e sopperire a lacune ( che anche io possiedo) con la voglia di mettersi sempre in gioco...Riuscire ad ampliare le proprie competenze, con la consapevolezza che se lo si fa è per ritrovarselo nel proprio bagaglio tecnico e saperlo sfruttare nel momento opportuno...Senza stare a guardare orologi vari e giorni della settimana....
Luca :
GeoAlessio credo di averti compreso benissimo.
Il ruolo del Rendering nell'architettura moderna è veramente marginali ai fini lavorativi, lo so benissimo. Un cliente non sa neanche come è un Rendering di base ne com'è un Rendering Avanzato, quindi qualsiasi estruso renderizzato bene o male al cliente va benissimo lo stesso.
Io parlavo dei Modellatori 3D e Rendering professionisti che fanno di quel lavoro una professione vera e propria (parlo dei grandi studi di Architectural Visualization, oppure di Studi che gestiscono produzioni grosse come nel caso di IKEA). Intendevo dire infatti che il Modellatore 3D e il Renderer sono a tutti gli effetti professionisti (meglio ancora se architetti) con tutte le conoscenze tecniche, teoriche e pratiche per portare avanti progetti complessi. Non svilirei così tanto questa figura professionale che oggi, vista l'entrata in gioco della Stampa 3D, è più importante che mai.

Io sono un architetto iunior neo-laureato con tesi sul Rendering e ho lavorato nel settore yacht design dove il rendering funziona di più che nell'architettura.
Sono conscio di avere infiniti limiti negli aspetti burocratici e tecnici ma sono anche pronto a studiare per imparare quello che non so e mettermi in proprio.
Ho abbandonato da un po l'idea dell'architetto - progettista perchè di progetti sembra non essercene più neanche l'ombra e quindi voglio proprio incentrarmi sui servizi (catastali, immobiliari, energetici) che un architetto iunior può offrire.

Lavorare da dipendente è molto meno soddisfacente oggi che lavorare da autonomo in cui si guadagnano, più o meno, le stesse cifre. Bisogna studiare, questo è il punto.
Luca :
Attualmente lavoro in uno show room illuminotecnico come architetto e dopo 1 mese mi sono accorto che non sapevo cos'era un watt, un lumen, un coefficiente di resa cromatica o, peggio ancora, cos'era un LED.
Ho preso dei libri, ho studiato, ci ho lavorato e ora potrei dire di sapere affrontare con molta modestia un progettino illuminotecnico di media difficoltà.

Idem si può fare per gli altri rami di cui non si è padroni.
giulio :
Luca hai accettato un lavoro nel negozio di illuminotecnica ed hai acquisito le competenze "in corsa". io alla tua età ho fatto lo stesso (ho giurato di essere in grado di dimensionare una fogna senza avere la minima cognizione di idraulica. ho studiato una settimana, ho chiesto ad un ingegnere, il mio Committente non ha dubitato nulla, ho fatto un buon lavoro.
IO CONOSCEVO LA MIA IGNORANZA. Ma qua è diverso: scaricati due files da www.archweb e fatto un bel 3d hanno finito e passano pretenziosi alla cassa (anzi ci vorrebbero passare prima per l'anticipo) perché chiedono come aprire uno studio? io avevo un po' di lavoro perciò ho aperto il mio primo studio. L'altra sera uno ha scritto del piano di sicurezza per uno sbalzo ma lo sa come funziona uno sbalzo, come si monta un andito?
Hermes :
Definirsi competenti è il proprio limite... lasciamo che ci definiscano gli altri semmai. Poi in anonimato, su un forum... mah.
Luca :
Quindi se uno è laureato in medicina con specializzazione e si definisce COMPETENTE IN ORTOPEDIA sbaglia? Dove sarebbe lo sbaglio nel definirsi competente in qualcosa dopo averne acquusito la relativa formazione e esperienza? Forse uno non dovrebbe autodefinirsi il "migliore" oppure "il più competente" ma riconoscere la propria competenza è sacrosanto per ogni professionista che si rispetti. Questo è il mio parere.
Hermes :
Todos caballeros. Aprire un post per autodefinirsi "competenti" in quanto più competenti di altri (non competenti) non ha nulla di sbagliato... ....semplicemente è un'affermazione apodittica, in quanto il fatto che sia architetto dovrebbe ovviamente ricomprendere la sua competenza. Altresì se lui ha bisogno di asserire di "essere competente", e prende ad esempio un fantomatico esempio di incompetenza, significa che, senza darcene un riscontro reale, ASSERISCE per sè stesso di avere dei meriti. Buon per lui, complimenti. Io per esempio ho un gran fisico, sollevo 200 kg alla panca piana e corro la Maratona in meno di due ore.
john :
"L'Architetto è un uomo che possiede alcune nozioni su un gran numero di argomenti e che a poco a poco possiede sempre meno nozioni su un maggior numero di argomenti fino a quando non sa praticamente più niente a proposito di tutto...." e credo sappiate tutti il seguito....

Non è scritto da nessuna parte che debba sapere tutto su come funziona uno sbalzo, come si monta un andito. La nostra professione è fatta anche di collaborazione, conoscere i propri limiti e non è certo dalla quantità di nozioni che si fa un buon tecnico.

Anche io mi butto su relazioni idrauliche per i preliminari, ma se devo fare un esecutivo di certo mi appoggio ad un ing e per questo non mi sento incompetente. così come per le strutture, la geologia, l'iiluminotecnica, l'acustica, il restauro, il catasto etc etc etc etc etc...

di molti ignoranti ci sono, molti si lanciano e imparano, altri lo fanno perché forse non brillano di intelligenza ...vogliamo parlare dei tecnici comunali????

in questa professione per me serve anche molta umiltà oltre una discreta competenza e, per mia esperienza, chi è arrivato o si sente arrivato ne ha molto poca....
giulio :
Grazie per i vostri messaggi. Mi sento meno solo, cmq mi pare opportuno chiarire a Luca che io sono un sommo incompetente nel 3d, guardo con ammirazione chi lo sa fare ma ho la gran fortuna di esserne perfettamente consapevole, io non voglio fare classifiche di capacità, tutti siamo capaci o incapaci in tanti settori, mi chiedevo come fa un giovane che con ottimi voti esce dall'università ad iniziare la professione. Io allo studio non posso farlo venire ho ridotto lo spazio e non mi posso permettere le richieste che hanno (e poi non ne ho bisogno) quello che non so fare lo invio per mail a qualcuno che lo fa x me e lo rinvia completato dopo un giorno (docfa, APE, calcoli vari) ma io quello che so (pochino) a chi lo passo?? attendo che cresce mia figlia che ha sei anni... e se vuole fare l'avvocato come la mamma?? a parte gli scherzi dico
ci vorrebbe una seria legge sull'apprendistato professionale!!
Ily :
Ciascuno di noi ha il proprio campo... Ad esempio il mio campo elettivo sono le tecniche costruttive tradizionali... Quindi so come è fatta una trave composta ferrarese del 1400, o come ricostruire la decorazione di una facciata affrescata, o come rilevare un camino rococò, o come scrivere una relazione storica o fare un'analisi tipologica, o ancora come fare una stratigrafia degli elevati o riconoscere il terzo stile pompeiano o un capitello dorico arcaico da uno ellenistico...
Però - a differenza di alcuni di voi, che si sono scelti altri campi - non so dimensionare un ponteggio, compilare un docfa o fare un rilievo topografico... So usare bene photoshop ma non faccio rendering di qualità eccelsa... Ho scritto osservazioni a Piani Regolatori e qualche perizia per danni ma non faccio progettazione stutturale (non ancora, almeno)...
Però non mi sento "incompetente", perché è impossibile sapere tutto di tutto. Anzi, cerco sempre di studiare cose nuove (sopratutto nel mio campo). Magari chi di voi dovrà restaurare una trave composta verrà da me, e quando dovrò dimensionare un ponteggio andrò da Ponteggi ;-).
Questo forum serve sopratutto a scambiarci consigli tra noi, ad aiutarci e a scambiarci le competenze! Io quando posso sono contenta di rispondere per aiutare un collega!
Tutti siamo esperti di qualcosa e ignoranti di altre, tutti noi! Perfino un luminare di archeologia greca magari non sa leggere i geroglifici :D
Ily :
Quindi, ciascuno di noi è "incompetente" per certe cose (ad esempio per me, il catasto), e "competente" o "specialista" di altre cose.
Paolo :
Il Rendering, se non viene pagato in più rispetto al progetto 2D (come capita spesso) , è solo aria fritta!
giulio :
Ily mi sembra proprio questo il punto drammatico, dieci o quindici quando hai iniziato, non so, hai seguito il tuo prof, un tuo collega, un tuo mentore, ma oggi co sti c@xxi di computer restiamo sempre più soli..., cosa è una trave composta ferrarese io non so (dopo mi informo su google) ma tu lo hai mai spiegato ad un tuo collega più giovane?? il tuo lavoro non si può imparare in un'aula
Hermes :
La presunta incompetenza molto spesso non è un demerito, come si vuol far credere, ma l'amara conseguenza di un Paese che non ha più nulla da offrire. Beati coloro che hanno potuto, nascendo prima, avere occasioni migliori. Tutto il mio rispetto e la mia stima invece ai giovanissimi volenterosi.. che sono tanti e spesso più coriacei e competenti di molti saccenti... nonchè, per necessità, più aperti al mondo che li circonda. In bocca al lupo, qui si rischia di perdere una generazione... altro che!
Arch&Cons :
Il dover cercare di imparare da soli, mettendo in campo prima le competenze già acquisite e poi acquisendone altre in corsa, è dovuto alla disperazione dei giovani che si vedono offrire "occasioni di formazione" che in realtà non formano un bel niente. Noi non abbiamo fatto tesi da 5 persone per partorire "appena" 200 pagine e non ci abbiamo messo 5-6 anni per scrivere queste benedette 40 pagine a testa com'era uso negli anni '80. Siamo abituati a confrontarci con i problemi, quello che sappiamo fare non lo deleghiamo, quello che non sappiamo fare proviamo ad impararlo senza comportarci come i 50enni "che non ci pensano neppure a provarci perchè costa fatica" (ma va?! che scoperta!), noi non ci piangiamo addosso ... noi quando tocchiamo il fondo, prima di finire sclerati e depressi, proviamo a reagire grazie al fatto che noi, il nostro lavoro, ce lo siamo scelti spontaneamente. E alle volte il reagire ci obbliga a responsabilizzarci.
ponteggiroma :
una volta usciti da questo tunnel, se ne usciremo mai, ci sarà posto solo per i "tecnici" competenti, ma avete mai provato a mettervi nei panni dei committenti? Voi a chi dareste incarico per progettare, ad esempio, la vostra casa? Ad un architetto esperto in restauro, ad uno esperto in ponteggi, o ad uno che ha alle spalle diverse commesse simili a quella che serve a lui?
Finora in italia i criteri erano di tutt'altro genere, ma io spero e mi auguro, che chi riesce a sopravvivere a questi tempi lo farà solo perchè ci è riuscito con le proprie gambe e grazie alla "competenze" acquisite
ponteggiroma :
ed aggiungo che una volta preso l'incarico per fargli la casa, il progettista dovrà necessariamente, se è una persona seria, farsi aiutare da ulteriori tecnici competenti: strutturista, impiantista ecc.. Ormai l'edilizia è troppo settoriale per poterci permettere di essere esperti in tutto...
Arch&Cons :
Ponteggi certo che mi metto nei panni dei committenti! Nel settore della conservazione è estremamente facile che un committente non capisca che tu sei anche architetto e quindi parlando, è altamente probabile che ti confessi apertamente e senza problemi (tanto non ti considera tale!) cosa pensa in generale degli architetti ...
ponteggiroma :
appunto arch&cons... io infatti parlavo di "tecnici competenti", mica di architetti :-)
PP :
Ok Hermes.....su tutta la linea, ma il punto è che oggi dobbiamo rinventarci la professione in questo nostro Paese sempre più burocratizzato. Riuscire a pensare realizzare e portare a compimento un "progetto" (perché è questo il nostro compito) è un "missione impossibile". Chiediamocelo se non dobbiamo forse cambiare anche noi le regole? ..... questo sistema parcellizzato di competenze? Forse per i giovani e i meno ....formare gruppi societari con le diverse competenze crescere di numero e professionalmente con gli altri colleghi.... e pensare anche a un vero reddito possibile! Qual è la formula? Non è scritta da nessuna parte dobbiamo giocarla ogni giorno sulla nostra pelle...... il lavoro non esiste solo in Italia ma non siamo disposti a rischiare al di fuori del nostro guscio. Non dimentichiamoci poi dei nostri "Committenti"......persone che spesso non sanno dove sta di casa l'architettura e noi spesso non facciamo niente per difenderla! e non dico in genere ma anche solo le nostre proposte ....... se sono farina del nostro sacco! Allora cominciamo a dire di no a questi "Committenti" che non fanno altro che svilire questa professione e a riprenderci la nostra voglia di fare questo mestiere.
ciao a tutti PP
Hermes :
PP... è vero. Una ricetta sarebbe "Fare rete" tra vari giovani per offrire servizi completi di architettura, ingegneria ed altro. Purtroppo in un Paese che non promuove quegli strumenti atti a scassare i privilegi, come i concorsi, è molto difficile... ...complice anche la mancanza di ciccia da mangiare. Poi c'è il discorso culturale, il potere assoluto delle commissioni dove se non sei un loro amichetto... I clientelismi appunto. Spazzati via quelli, magari con le leggi, si resetterebbe e REDISTRIBUIREBBE la ricchezza a favore di chi ha più capacità... anche di innovare. Ma questo deve passare dalla Politica, anch'essa da resettare a mio avviso (e non è antipolitica). I mali del ns. settore sono gli stessi del Paese.
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